sabato 30 giugno 2012

6 giorni sulla Terra (2011)

Flashback: 1996, primo anno di superiori.
La Pongi, rinomata prof. di italiano: "Chi mi sa dire chi era il patriarca della città di Ur?"
Una Bolla quindicenne: "Ma è ovvio, prof! Ben Hur!"
Segue risata di prof e compagni di classe, fine flashback, inizio recensione. 

Scusa se ti ho messo in mezzo, Charlton.
E poi ci lamentiamo che il cinema italiano di genere sta morendo. Se continueranno a produrre e distribuire roba come 6 giorni sulla Terra, diretto nel 2011 dal regista Varo Venturi, moriranno prima gli spettatori, ma di noia.


Trama: un professore universitario scopre che, da molto tempo, gli alieni rapiscono le persone e impiantano loro ricordi fasulli e altre simili amenità, che lui cerca di eliminare attraverso l’ipnosi. Un giorno però si presenta dal professore Saturnia, una ragazza posseduta da un alieno troppo potente per essere eliminato con i soliti mezzi…


6 giorni sulla terra è l’equivalente di sei giorni di ininterrotte martellate sulle palle condensati in 100 minuti. E’ la versione cinematografica di un Puffo Quattrocchi che ti ammorba con improbabili, pompose, complicate teorie mentre ti spiega come avvitare una semplice lampadina. Roba che, al confronto, l’orrendo In the Market diventa quasi guardabile, perché almeno nel corso della visione mi sono fatta delle grasse risate, consapevole che nessuno dei coinvolti (spero!) si stava prendendo troppo sul serio. Ma qui no, qui la serietà trabocca da ogni fotogramma, nemmeno il regista e sceneggiatore si credesse un novello Eisenstein, il messia chiamato a rivoluzionare il cinema italiano. E lì per lì ci ho anche creduto, perché per i primi dieci minuti ho avuto persino l’illusione che 6 giorni sulla Terra fosse sì un po’ ridicolo per quello che riguardava i dialoghi, ma comunque ben diretto e ben interpretato, con un valido protagonista maschile e una splendida protagonista femminile, inquietante e sensuale quanto basta. Poi, però, è arrivato Hexabor di Ur. Da qui è cominciato un viaggio di sola andata verso la camurrìa, soldi del biglietto non rimborsabili signori, torta di riso fi-ni-ta, in alternativa andarsela a prendere nel… vabbé.


Con l’arrivo di questo Hexabor di Ur, antichissimo alieno sumero (!!), il film vira dalla mera fantascienza all’horror pseudoreligioso, con tanto di possessioni e conseguenti esorcismi. Se prima dunque la “critica” dello sceneggiatore si scagliava contro i governi corrotti e l’esercito, reo quest’ultimo di prestare soldati per le… come le hanno chiamate… ah sì, le “adduzioni” (perché parlare di rapimenti pare brutto), ad un certo punto il tiro viene corretto e piovono strali anche sulle autorità religiose: innanzitutto, attraverso il solito prete che, in mezzo ad una folla di ascoltatori, è l’unico a puntare fisicamente il dito verso il professore che sta tenendo la sua delirante conferenza su anime ed alieni, poi introducendo il personaggio del sacerdote spretato che chiama simpaticamente “pedofilo” il collega greco – ortodosso, dopo un’ambigua scena in cui pare farsi fare un “servizietto” da una suora. E voi direte, cosa c’entrano i preti e gli esorcisti con gli alieni? Nulla, in effetti, ma siccome proseguendo con la visione di 6 giorni sulla Terra spuntano, nell’ordine, dei killer francesi, la tenutaria di un bordello con figlia a seguito, alcuni esponenti dei servizi segreti mondiali, vecchie streghe transilvane, codici a barre letti in modo tale da fornire la sequenza 666, un’antica formula matematica sumera incisa su una tomba conservata nei sotterranei di Roma (o qualcosa di simile, a quel punto il mio cervello era già esploso), un branco di strepponi che organizzano un rave per poter emettere una frequenza negativa in grado di separare le anime dal corpo e forse anche dagli alieni, boh (ossegnùdenamadonna, basta…), sogni che mescolano la Creazione di Michelangelo a vecchie malate di Alzheimer e gente che copula… beh via, direi che gli esorcismi praticati per liberare le persone dagli alieni sono ancora accettabili.

I have a blue house with a blue windows...
Capirete che, in mezzo a tutto questo minestrone, persino gli attori ad un certo punto si devono essere guardati in faccia e aver pensato “ok, qui ci stanno coglionando…” con il risultato che più il film prosegue più la recitazione dei coinvolti diventa pessima, svogliata ed incredula. L’apice, ovviamente, lo toccano i genitori di Saturnia (nemmeno lo sforzo di inventare un nome decente…), decadenti riccastri pseudo-satanisti e pure massoni il cui albero geneaologico risalirebbe ai tempi dei fondatori di Roma, interpretati in un modo così pessimo e sopra le righe da ricordarmi i migliori episodi de La villa di lato. Ovviamente, in un film di fantascienza che si rispetti non devono poi mancare gli alieni. Se negli anni ’50 gli artigiani degli FX riuscivano a metterci addosso un’ansia incredibile con il mero ausilio di baccelli di cartapesta o gelatine rosa, negli anni della computer graphic i realizzatori di simili film possono sbulaccare e dare corpo ai loro perversi sogni di nerd, facendo ridere a crepapelle gli sfortunati spettatori: ecco quindi spuntare lucertoloni, alieni col solito testone grosso e sformato, creature semi-angeliche, insomma un bestiario che sembrerebbe uscito direttamente da quell’inguardabile video degli Eiffel 65, ricordate quello dove c’erano gli alieni blu che cantavano “aimbluesciabadìsciabadàesciabadìsciabadà”? Ecco, bravi, proprio quello. Fatevi un favore, guardatelo per un’ora e mezza, lasciando perdere 6 giorni sulla terra. Ne uscirete rincoglioniti, questo è poco ma sicuro, però eviterete una figuremme’ ancora peggiore di quella che ho fatto io nel 1996: quando vi chiederanno “Chi era il patriarca di Ur?”, non vorrete mica rispondere “Hexabor”, vero? Non farebbe ridere, in più i vostri compagni/colleghi/amici vi prenderanno a bastonate nei denti.

Varo Venturi è il regista e sceneggiatore della pellicola, nonché interprete di Padre Trismegisto. Originario di Roma, ha diretto un altro film, Nazareno, e due corti. E’ anche compositore, produttore e direttore della fotografia e del montaggio.


Massimo Poggio interpreta Davide. Originario di Alessandria, ha partecipato a film come Rosa e Cornelia, Alex l’ariete (complimenti!!), La finestra di fronte, Cuore sacro e alla serie Che Dio ci aiuti (che conosco perché la guardava la mamma. Ecco.). Ha 42 anni.


Qui mi fermo con l’elenco degli attori. Non sapendo nulla o quasi del cinema italiano recente e non seguendo le 300 fiction che mensilmente ci propina la tv nazionale, per me in 6 giorni sulla Terra c’erano solo facce sconosciute. Se ho dimenticato qualche idolo di qualche lettore di passaggio mi scuso, volto pagina e passo oltre. ENJOY! (maddeche….?)




24 commenti:

  1. ammazza! e se In the market a confronto è quasi guardabile qui siamo proprio oltre...quindi è indicato per una visione tafazzesca( giusto per prendersi a bottigliate i marroni...)...

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    1. Sì, se hai voglia di affrontarlo ti consiglio una serata in cui la palpebra non stia già calando e in cui tu sia già propenso a fare dell'ironia!

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  2. Avevo letto già qualcosina su questa cosa (da una altro mondo) che mi aveva già convinto a starne alla larga. Però è stato bello scoprire che ha avuto un sua utilità, ha prodotto una divertente stroncatura :D

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    1. Io non avevo letto nulla, magari se lo avessi fatto avrei evitato la bruttura XD

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  3. Ahahah, eh sì, è un gran capolavoro, soprattutto il prologo con il punto di vista della tizia di fronte agli alieni... XD

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    1. Ah beh, sì, sulle allusioni sessuali e l'eccitazione delle "adduzioni" ho volutamente sorvolato XD

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    1. No, siamo noi che non l'abbiamo capito XD
      In realtà se sei posseduto dagli alieni il film risulta bello.

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    2. Hahaha un film di addotti per addotti XD.

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    3. Cavoli, avrei dovuto mettere questa frase geniale nella recensione! XD

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  5. Pure questo, eh!
    E non ti dico Paura, osannato su riviste specializzate e sopravvalutato a dismisura...

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    1. Eppure Paura lo vorrei vedere, mi incuriosisce...

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    2. Allora non ti dico le mie impressioni dettagliate, aspetto che lo guardi. Però non so se ancora può essere in giro, l'ho visto un paio di settimane fa, mi sembra.

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    3. No, dalle mie parti sicuramente non lo passeranno mai Mi toccherà aspettare che esca a noleggio o cercarlo in altri modi!

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  6. lo posso usare come arma letale contro i nemici rompicoglioni?Mi sa che quelli di In the market si prendevano assai sul serio.

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    1. Certo che puoi, questa potrebbe davvero essere la Soluzione Finale per i nemici rompicoglioni.
      In The Market almeno faceva tanto ridere, questo ha velleità di filmone XD

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  7. Antico alieno sumero?!!?!?!?!? Uddiu....

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    1. Ed è solo la punta dell'iceberg della ca**ata!

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    2. Quasi un nuovo Mistero dei templari. Perché non hanno chiamato Cage?

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    3. Perché lui un po' di dignità la conserva ancora XD

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  8. Erica, come stronchi i film tu MAI NESSUNO MAI!!! XD

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    1. Grazie cara, lo prendo come un graditissimo complimento XD

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