giovedì 16 agosto 2012

1408 (2007)

Siccome al cinema danno poco o nulla, urge buttarsi sulla collezione di DVD. E in questi giorni, dopo tanto tempo, sono finalmente riuscita a guardare un film che ero curiosa di vedere da parecchio, 1408, diretto nel 2007 dal regista Mikael Håfström e tratto dall'omonimo racconto di Stephen King (che potete trovare nella raccolta Tutto è fatidico).


Trama: Mike Enslin è uno scrittore famoso per le sue recensioni di luoghi infestati. Un giorno riceve una misteriosa cartolina che lo invita a NON entrare nella camera 1408 del Dolphin Hotel di New York. Lo scrittore decide allora di indagare, inconsapevole di stare per andare incontro all'esperienza più terribile della sua vita...


Avendone letto meraviglie, mi aspettavo che l'adattamento cinematografico di 1408 fosse un horror con i cosiddetti, così inquietante da non dormirci la notte. La cosa, in effetti, mi insospettiva, perché trovavo difficile che si potesse rendere in quasi due ore un racconto molto più breve del normale, fatto di suggestioni, anticipazioni, dettagli inquietanti e ancor più inquietanti frammenti di pensieri alla deriva, ma considerato che sia John Cusack che Samuel L. Jackson erano della partita in qualche modo mi sono tranquillizzata. E invece, come temevo, 1408 si è rivelato nulla più che un normalissimo film poco horror e molto fantastico, ben diretto e ben recitato, spettacolare in alcune sequenze ma assai banale per molti altri aspetti. Il racconto omonimo viene "seguito" fino a un certo punto, giusto per l'introduzione e qualche elemento verso il finale, per il resto gli sceneggiatori hanno ricamato sul breve canovaccio Kingiano aggiungendo elementi che, a mio avviso, hanno rallentato e appesantito la storia, come il freddo rapporto tra Mike e l'anziano padre oppure il dolore dello scrittore per la perdita dell'amata figlioletta. Laddove King rappresentava un orrore alieno, che colpisce da subito senza lasciare scampo e, cosa ancor più inquietante, senza apparente motivo, nel film parrebbe che la stanza si alimenti dei sensi di colpa e di perdita del protagonista, offrendo così allo spettatore una classica ghost story con un twist finale che non possiede neppure la metà della potenza dell'opera scritta.


A fronte di questo,  devo comunque ammettere che 1408 è confezionato molto bene. Se Samuel L. Jackson si limita a offrire poco più di una comparsata, l'interpretazione di John Cusak è invece magistrale, una lenta discesa dall'iniziale scetticismo alla follia e disperazione più totali, sottolineata dallo sguardo allucinato dell'attore. Per quanto riguarda la regia e gli effetti speciali, mi è molto piaciuta l'idea di sottolineare la pericolosità della stanza riprendendo dall'interno delle cassette di sicurezza sia il momento in cui Mike recupera la cartolina che segnerà il suo destino, sia quello in cui Olin prende la chiave della stanza stessa. L'aspetto della stanza, inoltre, è allo stesso tempo elegante e "sbagliato", quasi claustrofobico, progressivamente sempre più ostile e cadente mano a mano che la storia prosegue; Håfström non lesina topoi tipici dell'horror come maniaci armati di armi contundenti che spuntano alle spalle del protagonista quando meno se lo aspetta, fantasmi che si inseriscono nelle conversazioni via Skype (!!), mummie che strisciano nei condotti, punti di ripresa distorti, specchi ingannevoli e quant'altro, arriva persino a girare una grandiosa sequenza in cui la stanza viene completamente allagata, come se fosse scoppiata una tempesta all'interno, ma sinceramente avrei apprezzato maggiormente qualcosa di molto più semplice e al contempo visionario. Insomma, 1408 non è un film che vi sconsiglio di vedere, perché tecnicamente è ineccepibile, ma se avete amato il racconto di Stephen King sono pronta a dirvi di evitare la visione senza rimpianti.


Del regista Mikael Håfström ho già parlato qui, mentre John Cusak (Mike Enslin), Samuel L. Jackson (Mr. Olin), Tony Shalhoub (Sam Farrell) e Len Cariou (il padre di Mike) li trovate ai rispettivi link.

Mary McCormack interpreta Lily. Americana, ha partecipato a film come Miracolo sulla 34esima strada, Due padri di troppo, Deep Impact, K - PAX - Da un altro mondo e a serie come E.R. - Medici in prima linea. Anche sceneggiatrice e produttrice, ha 43 anni e un film in uscita.


Attenzione SPOILER: quello che ho guardato io è il Director's Cut che si conclude, a differenza del racconto di Stephen King, con la morte di Mike nell'incendio da lui stesso causato. Nella versione cinematografica, invece, Mike sopravvive all'incendio e, riascoltando il nastro registrato nel corso dell'esperienza, sente la voce della figlia, convincendosi così finalmente dell'esistenza di una vita dopo la morte. Se il film vi fosse piaciuto, ovviamente, vi consiglio la visione del capolavoro Shining. ENJOY!!

14 commenti:

  1. In effetti questo intrigava anche me ma al momento ancora nulla, dovrò rimediare.

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    1. Se non hai mai letto il racconto di King potrebbe essere un horror valido, quindi te lo consiglio!

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  2. Non ho mai letto il libro di KIng ma il film mi è piaciuto un sacco e poi la scena del frigo è diventata un cult: http://www.youtube.com/watch?v=kokIHR06kIg&feature=related

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    1. Sì la scena del frigo è una delle migliori... a questi punti però ti consiglio di leggere il racconto, tanto sono davvero pochissime pagine!

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    2. Fammi poi sapere se ti è piaciuto ^_^

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  3. Mai piaciuto questo film, per i miei gusti si perde troppo, fosse durato mezz'ora in meno ne avrebbe guadagnato. Come dici tu il racconto è tutta un'altra cosa.

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    1. Esatto, il racconto trae forza dalla sua brevità e dalla capacità di King di far salire l'ansia con pochissimi elementi. Il film, invece, è troppo "spiegone".

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  4. quindi:è girato bene,recitato pure.Allora è un buon film,dici non è come il racconto...quando mai i racconti di king sono stati portati sullo schermo rispettando quanto scritto da stefano bello?Questo sto cercando da anni di scaricare...devo assolutamente vederlo,che sicuramente lo lovverò

    qualcosa di più semplice e visionario,solo una fanciulla poteva scrivere un ossimoro simile!

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    1. Sì lo so, sono una rompiscatole XD
      Beh, per esempio Shining, Le ali della libertà, Misery e Il miglio verde rispettano appieno lo spirito del racconto, mentre questo lo "annacqua" un po', per così dire.

      E che dire, gli ossimori sono la mia passione, so che pretendo troppo... u__u

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  5. Letto il racconto e visto il film, pregevoli entrambi.

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    1. Il film visto subito dopo aver letto il racconto, purtroppo, rende davvero poco ed è un peccato visti attori e mezzi.

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  6. Non avevo mai letto il racconto,il film l'ho visto anni fa ma me lo ricordo bello inquietante!!!!

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    1. Il racconto è bellissimo, forse per questo il film non mi ha detto nulla :(

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