mercoledì 7 novembre 2012

Silent Hill (2006)

Siccome in questi giorni è uscito Silent Hill: Revelation, ho deciso di riguardare Silent Hill, diretto nel 2006 dal regista Christophe Gans.


Trama: per cercare di capire la natura dei disturbi che affliggono la figlia, una donna decide di recarsi nella città fantasma di Silent Hill. Una volta arrivate, la bambina scompare dopo un incidente e sua madre scopre che la città nasconde inquietanti segreti…  


Di Silent Hill ricordavo davvero poco, tranne la certezza che mi fosse piaciuto all’epoca dell’uscita cinematografica. Riguardandolo, ho trovato conferma della prima impressione, perché Silent Hill è davvero un film ben diretto e ottimamente recitato, graziato da una colonna sonora allo stesso tempo inquietante e malinconica. Bella forza, direte voi, hanno riutilizzato, riarrangiandole, le musiche che accompagnavano il videogame, ma io non ci ho mai giocato quindi mi perdonerete se anche la recensione presenterà le ingenuità di chi di Silent Hill non conosce nulla. Per il profano come me il film risulta essere un’ efficace pellicola che mescola momenti di horror tout court con dovizia di violenza, mostri e sangue, a momenti più riflessivi che rievocano atmosfere da ghost story. A dirla tutta queste ultime sono la parte migliore del film, strettamente legate alla storia della povera bimba condannata solo perché figlia illegittima di una donna troppo debole per opporsi ai suoi “simpaticissimi” compaesani, mentre il bestiario di mostri che sbucano da ogni angolo della città subito dopo il suono di una sirena è ormai troppo iconografico per mettere davvero paura.


In generale, comunque, Gans riesce a ricostruire alla perfezione un’atmosfera claustrofobica e assolutamente straniante, alternando la fotografia pulita e nitida della realtà all’oscura nebbia e ai toni grigi che invadono le strade di Silent Hill, immerse costantemente in una foschia di ceneri svolazzanti, malinconiche come fiocchi di neve. Predominano, oltre al grigio e al nero, anche i toni del rosso e dell’arancio, gli stessi del sangue e delle fiamme, ed è interessantissimo vedere come, a poco a poco, in modo talmente impercettibile che lo spettatore quasi non se ne accorge, il vestito della protagonista cambi colore dal pastello, al grigio al rosso sangue mano a mano che la storia si avvicina al finale, ad indicare come Rose passi dall’assoluta inconsapevolezza del “limbo” all’abbacinante comprensione dell’orribile realtà legata agli eventi che hanno reso Silent Hill una città fantasma. Altra scelta stilistica a mio avviso geniale è quella di rivelare l’oscuro passato della città modificando la qualità della pellicola come se ci trovassimo davanti ad un vecchio horror anni ’70, dalle atmosfere simili al capolavoro di Polanski, Rosemary’s Baby. Poi certo, assieme a queste finezze ci sono anche effetti speciali assai dignitosi, che uniscono una CGI pressoché perfetta alle vere ed inquietanti movenze di ballerini “sepolti” sotto il corpo di mostri (inutile dire che le infermiere senza faccia mi hanno creato più di uno scompenso).


Certo, un piccolo difetto Silent Hill ce l’ha. Nonostante la sceneggiatura di Roger Avary risulti adatta anche a chi non conosce il videogame e si riveli insospettabilmente “profonda” per un horror, a tratti la ricerca di Rose ha troppo il sapore di quest e di omaggio ai luoghi del gioco; la donna trova un indizio che la porta in un certo posto, lì dovrà sopravvivere al “boss di livello” e trovare l’oggetto o il disegnino che la porteranno al luogo successivo e così via. Questo succede soprattutto nella parte centrale della pellicola, che si distacca per stile e ritmo sia dall’intrigante inizio che dall’inquietantissimo e triste finale. A parte questo, comunque, Silent Hill risulta uno dei migliori esempi di horror degli ultimi tempi, anche grazie a delle buone interpretazioni degli attori coinvolti, in primis una superba e crudelissima Alice Krige… quindi, se non avete ancora avuto modo di vederlo, cercatelo e poi fate come me, mettetevi come suoneria il Silent Hill Theme che si sente poco prima dell’inizio dei titoli di testa.


Di Radha Mitchell (Rose Da Silva), Sean Bean (Christopher Da Silva), Alice Krige (Christabella) e Jodelle Ferland (Sharon/Alessa) ho già parlato ai rispettivi link.

Christophe Gans è il regista della pellicola. Francese, ha diretto anche Crying Freeman e Il patto dei lupi. Anche sceneggiatore e produttore, ha 42 anni e un film in uscita.


Laurie Holden (vero nome Heather Laurie Holden) interpreta l’agente Cybill. Attrice americana salita alla ribalta negli ultimi  anni per il ruolo della stupidissima, irritante Andrea nella serie cult The Walking Dead, la ricordo anche per film come I Fantastici 4 e The Mist; inoltre, ha partecipato ad altre serie come Highlander, La signora in giallo, Oltre i limiti e X – Files. Ha 43 anni.


Deborah Kara Unger interpreta Dahlia Gillespie. Canadese, ha partecipato a film come Highlander 3, Crash, The Game – Nessuna regola, White Noise – Non ascoltate e Silent Hill: Revelation. Anche produttrice, ha 48 anni.


Kim Coates interpreta l'agente Thomas Gucci. Canadese, ha partecipato a film come Amityville: Il ritorno, L'ultimo boyscout - Missione sopravvivere, Amore all'ultimo morso, Il cliente, Waterworld, Pearl Harbor, Resident Evil: Afterlife e alle serie Miami Vice, Oltre i limiti, CSI, CSI: NY, Smallville, Cold Case CSI: Miami, Prison Break e Sons of Anarchy. Anche produttore, ha 53 anni e quattro film in uscita.


Se Silent Hill vi fosse piaciuto, oltre a ricordarvi che nei cinema dovrebbe ancora esserci il seguito, Silent Hill: Revelation, vi consiglio la visione di The Ring, Il seme della follia, La nona porta o Amityville Horror. ENJOY!!




17 commenti:

  1. lo vidi anche all'epoca... e lo ADORAI!!!
    atmosfere fantastiche, sottofondi sonori adeguati... credo che vedrò il nuovo , non appena possibile!
    unico appunto: è normale che ammicchi ai fan del videogioco, non credi? ;P ciao

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    1. Ah ma la mia non era una critica, era una constatazione!
      Più che altro non ho amato troppo la struttura centrale per il suo "schema" da videogioco, ma ogni riferimento è lecito e consentito!
      Da me purtroppo quello nuovo lo hanno già tolto, quindi dovrò recuperarlo tra qualche tempo...

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  2. Fu una scoperta accecante. Un film tratto da un videogioco e il film è meglio del videogioco? Impossibile, mi dissi, eppure... ;)
    Però mi sa che il sequel è una cacatina... :/

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    1. Addirittura meglio?
      Per una volta hanno fatto le cose davvero bene allora!
      Eh, del sequel ho sentito parlare solo male in effetti, e anche il trailer non mi ha ispirata molto..

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    2. Meglio del gioco sicuramente no... ma sicuramente è nel podio per essere uno dei migliori film con base a un videogioco...

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    3. Anche perché, parliamoci chiaro... tirare fuori un bel film da un videogame mica è facile o__O
      Tra l'altro, se non ho capito male le atmosfere di Silent Hill sono particolari ed inquietantissime, quindi l'operazione è ancora più difficile!

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  3. Il sequel è una cacata e basta. Il primo fu un piccolo capolavoro, la scena dello scorticamento è entrata nella mia top 20 dei momenti splatter migliori di sempre.
    Il seme della follia poi è tipo il mio film horror piu preferito di sempre!

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    1. Il seme della follia è un maledetto capolavoro, uno di quei film impossibili da dimenticare!!
      Comunque mi confermi che Revelation fa schifo, bene, mi si abbassa la delusione per non averlo potuto vedere.

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  4. E concordo anch'io che questo ha momenti e scelte di gran pregio, inaspettate, se la gioca decisamente con il videogioco.
    Il nuovo l'ho lasciato correre, ero ancora troppo sconvolto per Possession.

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    1. Possession da me non è proprio uscito... ma sconvolto in positivo o in negativo?

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  5. Il Silent Hill videogame rimarrà per sempre imbattibile, non c'è storia, però ho apprezzato il tentativo (il film che esce in questi giorni non lo guarderò mai, per dirti). Un film carino.
    Il videogame tutta la vita!

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    1. Sai che mi state facendo venire voglia di giocare a Silent Hill, fra tutti? ç___ç

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  6. anche per me il videogioco non si tocca..quasi mi vergogno ad ammettere che quando ci giocavo ero grande grosso e vaccinato eppure me la facevo addosso lo stesso...e questo col film non è successo.Visivamente bellissimo ma non mi ha preso come mi sarei aspettato...

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    1. Sono d'accordo... e poi personalmente considero che SH2 è molto più spaventoso del primo... il gioco psicologico si fa veramente sporco nel sequel...

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    2. Daiii così non vale ç__ç
      Faccio parte della generazione Silent Hill free, con i videogames mi sono fermata al Sega Master System II XD

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  7. Silent Hill è un grande titolo e il film gli rende onore. Ma Silent Hill 2 e un paio di spanne sopra tutto! Purtroppo pare che l'equazione non abbia dato il risultato sperato, sicchè il sequel del film si preannuncia merdoloso... piango.
    Il film di Gans all'epoca me lo guardai ben due volte di seguito al cinema, da bravo fanboy. Appena sentii trillare il mandolino nei titoli di testa mi vennero i brividi dall'emozione, che tenerello che ero :)

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    1. Il mandolino è la perfezione!!
      Quanto al sequel di SH allora mi metto il cuore in pace per non averlo visto, tanto faceva schifo!

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