venerdì 28 marzo 2014

Il ricatto (2013)

Beggars Can’t Be Choosers. In giorni di vuoto cinematografico si piglia quel che passa al convento e, chissà perché, io mi sono intestardita su Il ricatto (Grand Piano), diretto nel 2013 dal regista Eugenio Mira.


Trama: Tom Selznick è un pianista che la moglie costringe a tornare sulle scene dopo cinque anni di assenza dovuti ad un concerto disastroso. All’ansia da palcoscenico si aggiunge la minaccia di un killer che gli impone di portare a termine una difficilissima esecuzione senza sbagliare una nota, pena la morte…


Il ricatto poteva essere un thriller, se non memorabile, perlomeno dignitoso. All’inizio ci avevo quasi creduto, nonostante gli strali che gli erano piovuti addosso più o meno da ogni parte della blogosfera. D’altronde, l’idea di base è molto intrigante e la situazione in cui viene a trovarsi il protagonista decisamente spinosa: solo davanti a una folla, impegnato ad eseguire il pezzo più difficile della sua carriera, con un killer spietato pronto a fare fuori o lui o la moglie seduta tra il pubblico al primo accenno di errore. Voi vi chiederete perché. Beh, l’assassino non è semplicemente pazzo, ha i suoi motivi e verranno spiegati debitamente nel corso della pellicola… il problema è che qui casca l’asino. Se le premesse sono buone, la cosa non vale purtroppo per lo svolgimento della trama, che si sgonfia come un soufflé dopo appena mezz’oretta di film per poi crollare definitivamente su uno dei finali più stinfi della storia del cinema, che mi ha fatta rimanere immobile a fissare i titoli di coda chiedendomi "E quindi? Tutto 'sto casino per cosa?". Non faccio spoiler, ovviamente, ma sappiate che alla fine della visione inserirete di diritto il killer de Il ricatto nell'elenco dei 10 "cattivi" più pretestuosi e raffazzonati di sempre, la classica montagna che partorisce un topolino.


A parte questo, c'è davvero poco altro da dire. Eugenio Mira confeziona un prodotto classico che non si distingue per originalità visiva (certo che il taglio della gola che viene interrotto senza mostrare una goccia di sangue per passare subito al primo piano di un archetto che strofina le corde di un violino è da voto dieci!!) ma che risulta comunque gradevole agli occhi, mentre le interpretazioni degli attori sono nella norma, nulla di trascendentale e nulla che porterebbe a urlare orripilati. Elijah Wood è molto bravo nel palesare inquietudine con quegli azzurri occhioni da lemure mentre John Cusack, per quel poco che si vede, ricorda anche troppo Alan Rickman, tanto che a un certo punto credevo che avrebbe ucciso Frod.. ehm... Elijah con un Avada Kedavra invece che col fucile. Meglio l'altro caratterista su cui non aggiungo nulla per non rovinare la sorpresa, nonostante sia lui sia i due amici di Tom e consorte siano davvero tagliati con l'accetta e stereotipatissimi, mentre la moglie, interpretata da una wannabe Reese Witherspoon, è uno dei personaggi più inutili che abbia mai visto in un film. Nulla da dire invece sulla colonna sonora: poiché è ambientato durante un concerto per pianoforte e orchestra, il film è quasi più piacevole da ascoltare che da vedere. Certo, a mio avviso la visione de Il ricatto sarebbe stata più divertente in presenza di un pianista vero che avrebbe potuto inorridire davanti alle prodezze multitasking del protagonista ma purtroppo i pianisti sono una brutta razza di gente snob (e ogni riferimento ad un Toto qualsiasi è puramente casuale), quasi quanto i blogger cinematografici. Infatti vi consiglio di non perdere tempo e soldi per questa bagatella. 

 
Di Elijah Wood (Tom Selznick), John Cusack (Clem) e Dee Wallace (Marjorie Green) ho già parlato ai rispettivi link.

Eugenio Mira (vero nome Eugenio Mira Juliá) è il regista della pellicola. Spagnolo, prima de Il ricatto ha diretto un paio di corti e due lungometraggi che tuttavia non conosco. Anche compositore, sceneggiatore, attore e produttore, ha 37 anni. 


Kerry Bishé interpreta Emma Selznick. Americana, ha partecipato a film come Sex and the City, Red State, Argo e a serie come Scrubs. Ha 30 anni. 


Don McManus interpreta Reisinger. Americano, ha partecipato a film come Il falò delle vanità, Le ali della libertà, Air Force One, Magnolia, Il 6° giorno, Hannibal, Auto Focus, Il mistero dei templari, Ocean's Thirteen e a serie come Jarod il camaleonte, Innamorati pazzi, NYPD, Party of Five, Ally McBeal, Dharma & Greg, Dawson's Creek, CSI: Miami, Nip/Tuck, Malcom, Grey's Anatomy, Numb3rs, Dexter, Supernatural, 24 CSI - Scena del crimine. Ha 55 anni e tre film in uscita. 


Segnalo inoltre la presenza nel cast di Alex Winter, tra i caratteristi dello storico Freaked - Sgorbi, qui nei panni del bieco assistente. Infine, se Il ricatto vi fosse piaciuto, recuperate In linea con l'assassino o Speed. ENJOY!

20 commenti:

  1. Pareri praticamente uguali ovunque...
    La differenza sta nella domanda finale. Tu chiedevi "e quindi?", mentre io chiedevo "perché?" :)))

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    1. Ma io dico "E quindi..?" perché visto il finale il film diventa inutile! XD

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  2. Ni...
    Voglia di vederlo c'è, ma ci sono cose che mi frenano.
    Elijah Wood mi piace molto, questo lo ammetto :)

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  3. Io l'ho visto solo perchè è breve.. se fosse durato di più mi sarei annoiata sicuramente.. sarà stata una tattica strategica quella della durata!
    Cmq ormai io ho dato.. passerò ad un altro film tralasciano questi sassolini sul mio cammino!

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    1. Sì sì, come diceva il sommo: non ti curar di loro ma guarda e passa!

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  4. più che brutto, l'inutilità fatta film.

    l'unica cosa che ho capito del finale a questo punto è che nessuno l'ha capito... :)

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    1. Ma che c'è da capire, mi chiedo...? Per come l'ho vista io


      SPOILER



      Alla fine bastava suonare le ultime note del "pezzo impossibile" quindi bastava che Cusack chiedesse gentilmente a Frodo di fargli sentire solo quel pezzetto lì per amor di fan. Mah. XD

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  5. l'unica cosa chiara è che, se sei nervosissimo e ti mangi le unghie, NON bisogna dirti "stai calmo, non ti emozionare, non fare come quella volta..."
    quanto al killer cusackesco, non ha pensato che per ottenere la chiave bastava (corrompendo i facchini) farsi portare il pianoforte e farlo a pezzi?

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  6. Boh... a me i thriller piacciono, ma questo non mi ispira manco per sbaglio

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    1. Ce ne sono di migliori, non starti a sbattere a recuperarlo!

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  7. come al solito io sono la voce fuori dal coro e ne sono felice XD
    a me ha garbato assai

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  8. beh io un occhiata gliela do comunque, male che vada glie do un brutto voto alla rece hahaha :D

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    1. Alla fine bisogna toccare con mano, lo dico sempre! ;)

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  9. La scelta dell'ultima parola della recensione (bagatella) per un film ambientato nell'ambito della musica colta è casuale? :)

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    1. Sì ma mi sembrava ci stesse bene come parola! XD

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