lunedì 25 agosto 2014

Robin Williams Celebration Day: Al di là dei sogni (1998)


La notte del 12 agosto 2014 si è spezzato il cuore non solo dei cinefili ma anche di chi, semplicemente, aveva guardato almeno una volta nella vita un film con Robin Williams. I miei genitori, amici che hanno altri interessi e vanno al cinema giusto una/due volte all'anno, la vicina di casa, tutti in qualche modo sono stati toccati dalla perdita di questo attore assai versatile, purtroppo defilatosi dalle scene negli ultimi anni, e lo ricordano con piacere per tutta una serie di film che oggi noi Blogger andremo ad omaggiare. Nonostante la tristezza per la perdita di un grande, ho voluto farmi ancora più male riguardando Al di là dei sogni (What Dreams May Come), diretto nel 1998 dal regista Vincent Ward e tratto dal romanzo omonimo di Richard Matheson.


Trama: Il pediatra Chris muore in seguito ad un incidente d'auto e finisce in paradiso. La moglie Annie, già provata dal senso di colpa per la morte dei due figli, si suicida e finisce all'inferno, dove Chris si recherà per cercare di salvarla...


Al di là dei sogni, vituperato da quasi tutti i cinefili esistenti al mondo, è il "tipico" film anni '90 di Robin Williams, del periodo in cui l'attore era abbonato a ruoli strappalacrime e storie in grado di spezzare il cuore a una roccia. Non lo dico con disprezzo, ovviamente, anche se non nascondo che pellicole come Patch Adams mi siano sempre risultate un po' indigeste, tuttavia credo fermamente che simili personaggi abbiano contribuito a relegare il povero Williams all'interno di una tipologia che nel 2000 era già passata di moda e che lo ha portato, progressivamente, a cercare di reinventarsi prima e a sparire dalle scene (salvo comparsate ed omaggi) poi. E adesso chiudo la parentesi "acredine" perché, a conti fatti, Al di là dei sogni è un film che mi piace molto, non posso negarlo. Soffermandomi sull'interpretazione di Robin Williams posso dire che è la summa di tutto quello che lo ha portato ad essere amato dalla gente "semplice": il suo viso, aperto e sincero, è quello di una persona normale che cela dentro di sé quei poteri che tutti siamo in grado di tirare fuori nei momenti di crisi, la sua naturale "follia" viene a malapena sedata da un'interpretazione misurata, sofferta ma non patetica, le innumerevoli "voci" lasciano spazio a quella del cuore, a gesti e sguardi che valgono più di mille parole e raccontano la tristezza di un uomo innamorato ed imperfetto a cui vengono sottratti gli affetti più cari anche in un luogo che dovrebbe essere di assoluta e perfetta felicità. E' impossibile non farsi coinvolgere dalla vicenda di Chris (nonostante tutte le sue sfortune e le sue gioie siano così estreme, in un senso e nell'altro, da superare spesso ogni concetto di verosimiglianza) e non sperare che tutto si risolva per il meglio perché quest'uomo, nonostante i difetti, è il padre che tutti avremmo voluto avere, l'anima gemella in grado di accompagnarci nella morte e anche oltre, l'uomo che decide di diventare come Orfeo e guardare indietro, non per curiosità ma per il rifiuto di abbandonare la donna amata. Un eroe nel vero senso della parola, un "giusto" in cui tutti possiamo riconoscerci perché dotato di quel viso da eterno bambino, di quella naturale e dimessa umiltà, di quegli occhi vivaci e brillanti che hanno vegliato sulle nostre serate in famiglia, davanti alla TV, fin da quando eravamo piccini. E adesso smetto di parlare di Robin Williams o scoppio a piangere.


Parliamo un po' di Al di là dei sogni in generale. La pellicola ha vinto all'epoca l'Oscar per i migliori effetti speciali e non è difficile capire il perché. Se devo essere sincera il tempo è stato un po' impietoso con la parte ambientata all'Inferno, che sembra un brutto action affossato dalla CG, ma le sequenze ambientate in Paradiso sono tuttora delle incredibili visioni: Robin Williams che si inzacchera di tempera mentre il coloratissimo paesaggio si squaglia attorno a lui, l'onirica visione a tinte dorate dove persone di tutte le epoche volano all'interno di un quadro o la nascita e la morte dell'albero violetto sono immagini che si scolpiscono a fuoco nella mente dello spettatore e non lo lasciano più, tanto è grande la meraviglia che sono in grado di suscitare. I colori e le luci sono importantissimi in Al di là dei sogni, non solo nelle sequenze ambientate nell'aldilà, basti pensare ai confronti tra Chris e Annie dove predominano il rosso dell'Amore, il verde della speranza e della solitudine, il nero del lutto e il seppia dell'oblio, come se l'intera pellicola fosse in realtà un quadro dipinto da un artista interessato più a veicolare le emozioni e coinvolgere lo spettatore tramite le immagini piuttosto che le parole. Allo stesso modo, come viene detto nel film, i personaggi cambiano aspetto nell'aldilà per non rimanere legati a preconcetti univoci e ciò ha dato origine alla strana ed eterogenea accozzaglia di attori che formano il cast, tutti eccellenti a partire da Cuba Gooding Jr. e Max Von Sydow, quest'ultimo impegnato in un ruolo particolarissimo che parrebbe un incrocio tra il vecchio Clint Eastwood e il Virgilio di dantesca memoria. L'unica parte di Al di là dei sogni che mi ha fatto storcere il naso, a dirla tutta, è il finale, su cui non voglio fare spoiler, che è molto diverso da quello del romanzo e che implica una SCELTA (peraltro, mi si passi il termine, stronza ed egoista) dei personaggi principali; pare ne esista uno alternativo presente sul DVD del film e mi piacerebbe vederlo ma resta il fatto che, per quanto odiato dalla maggior parte della critica, Al di là dei sogni è comunque un film che mi è piaciuto parecchio e sono contenta di averlo rivisto per ricordare al meglio il grandissimo Robin! Nel frattempo, se aveste voglia di approfondire la vostra conoscenza in merito, Robin Williams è stato già protagonista del Bollalmanacco a queste coordinate:

L'attimo fuggente (1989)


Hook - Capitan Uncino (1991)


Aladdin (1992)


Jumanji (1995)


The Butler - Un maggiordomo alla casa bianca (2013)


Ed ecco gli omaggi degli altri stimatissimi Blogger!


Montecristo - Il mondo secondo Garp
Whiterussian vs Pensieri Cannibali - Hook
Scrivenny - La leggenda del re pescatore
Non c'è paragone - Good Morning Vietnam
Combinazione casuale - Jumanji
Director's Cult - Toys
Pietro - Flubber
Recensioni Ribelli - L'attimo fuggente
Solaris - L'uomo bicentenario
La fabbrica dei sogni - One Hour Photo
Viaggiando (Meno) - The Angriest Man in Brooklin
In Central Perk - Will Hunting - Genio ribelle

29 commenti:

  1. Sai che penso di non averlo mai visto, questo?

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    1. Davvero? Se posso essere sincera non penso sia il tuo genere... per quanto mi sia piaciuto, riconosco che è comunque troppo "banale" e strappalacrime! :)

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  2. Il film (come dici giustamente tu massacrato dalla critica tranne che da Ebert che ci vide lungo) è un tripudio di effetti speciali, senz'altro l'elemento di spicco della pellicola, e la trama è suggestiva, un crescendo di emozioni e soprattutto lacrime, tante lacrime, però nel finale si resta davvero delusi perché ti aspetti una visione che chiuda perfettamente il cerchio e invece nada.
    L'interpretazione di Robin Williams è genuina.
    Lo rivedrò, tanto per farmi del male.

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    1. Il finale, per come è stato girato, è davvero la cosa che affossa il film rendendolo ancora più melenso ed improbabile.
      Il finale alternativo, per contro, è più "equo" e in qualche modo "punisce" la suicida rispettando così una regola citata, mi pare, dalla versione asiatica della figliola di Williams.

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  3. Robin Williams qui è perfetto, c'è poco da fare e concordo con te: con un altro interprete il film sarebbe diventato incolore come le visioni dell'inferno!

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  4. Non ti so dire se mi sia piaciuto o meno, piansi talmente tanto all'epoca...
    Lui era comunque grande, anche in un film come questo...

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    1. Eh, immagina quindi con che animo me lo sia riguardato considerato che lui era morto giusto da qualche giorno... altro che cascate del Niagara!

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  5. anche a me è piaciuto molto questo film, molto toccante e commovente :)

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    1. A quanto pare tra noi blogger "ignoranti" siamo ben pochi a non apprezzarlo :)

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  6. Da adolescente, fu il mio film preferito per almeno un anno: lacrime e lacrime versate, e occhi sognanti per quel paradiso così magico. E poi, Williams, che non si può non amare in questo ruolo tipico ma particolare. Ho paura a rivederlo, però, per l'effetto nostalgia, per i pianti che mi farebbe fare e per l'impietoso passare del tempo.

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    1. Il peso del tempo un po' lo risente, soprattutto crescendo si è forse meno disposti ad accettare il tono molto semplicistico con cui viene affrontata la tragedia della famiglia di Chris. Comunque, nonostante il mio cinismo patentato, ho pianto come una pazza.

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  7. Quando Robin Williams è morto stavo proprio preparando un post su questofilm ho deciso di rinviarlo ancora un po' perchè non sarà certo una recensione positiva, questo film è in assoluto uno dei più trash che abbia mai visto, e non in senso buono, anche se visivamente ho apprezzato la trovata del protagonista che entra nei dipinti, ad esempio.
    Sarebbe piaciuto anche a me unirmi alle celebrazioni ma il postsul mio film preferito di Robin Williams, "Mrs Doubtfire" l'ho già fatto...

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    1. Io non l'ho trovato affatto trash, solo un po' "sempliciotto", questo sì. Ma Robin compensa ampiamente :)

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    2. alla fine ho deciso di aderire anche io, con un post su MRS Doubtfire....

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  8. Non l'ho mai visto, proprio per paura che fosse una di quelle cose buoniste da bottigliate, oltre all'ennesimo affronto al lavoro di Matheson.
    Ma a questo punto, per Robin, forse lo recupererò!

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    1. Conoscendo i tuoi gusti e l'affronto che, effettivamente, è stato fatto nei confronti di Matheson, prevedo tante di quelle bottigliate da sfondarlo XD

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  9. Ricordo che mi lasciò perplesso perchè mi turbò molto.
    Non so bene il motivo...
    Credo che fosse nella morale del film.

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    1. Mhh obiettivamente non ha una morale, al di là della magnificazione della forza dell'amore e della famiglia..

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  10. A me è piaciuto tantissimo e mi ha fatto sempre piangere da morire... adoro Robin Williams, attore fantastico, e pensare di rivedere quel film adesso mi mette un magone pazzesco solo all'idea. Bella recensione.

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    1. Intanto grazie e, che dire... concordo con ogni tua parola :)

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  11. Il libro di Matheson mi aveva detto poco, il film l'ho sempre visto distrattamente. Dovrò rivederlo...

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  12. All'epoca comprai il libro di Matheson su Ebay, in quanto introvabile.
    Ne rimasi turbato e deluso.
    Turbato dall'incredibile egoismo della coppia protagonista, ma anche dalla narrazione di Matheson che mi è piaciuta tanto nella descrizione dei paesaggi e dei luoghi visitati dai personaggi, ma pochissimo per quel che concerne la trama.
    Una sorta di polpettone Dantesco simil Harmony con una spruzzata di New Age.
    C'è da dire che rispetto al film, almeno ha un finale migliore e più coerente.
    Menzione anche per il doppiatore di Cuba Gooding Jr., lo odiai con tutto me stesso, solo sentire quella voce mi faceva aumentare il glucosio nel sangue. :-P

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    1. Il libro, come ho detto sopra, vorrei leggerlo. Adesso che mi sono dotata di e-reader chissà che non riesca a trovarlo da qualche parte!

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    2. Lo trovi ed anche abbastanza facilmente.
      Io prima di comprarlo su ebay lo lessi proprio in formato in e- book grazie alla rete, visto che i prezzo che giravano nel circuito dell'usato erano un vero e proprio furto.
      Alla fine ho trovato un'anima pia che lo vendeva ad un prezzo onesto e l' ho fatto mio.
      Ricordo che fino a pochi anni fa c'era un sito dove si trovava il libro completo e dove quindi si poteva leggere online, ma chissà se esiste ancora.:-)

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    3. Allora in questi giorni mi metterò alla ricerca, sono proprio curiosa :)

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  13. io sono tra quelli che l'hanno vituperato. anzi, non sono nemmeno riuscito a vederlo tutto.
    mi sono bastati i primi pessimi minuti... :)

    nonostante non sempre scegliesse bene i film, comunque grande robin!

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