domenica 13 settembre 2015

Bollalmanacco On Demand: Interstella 5555 (2003)

Torna il Bollalmanacco On Demand con la particolare richiesta di Nabil, che mi ha portata dopo anni a completare la visione di Interstella 5555, diretto nel 2003 dal regista Kazuhisa Takenouchi. Il prossimo film On Demand sarà invece Jules e Jim. ENJOY!


Trama: in una galassia lontana lontana, un malvagio senza scrupoli rapisce una band composta da alieni azzurri e li trasporta sulla Terra per farne musicisti senz'anima, completamente asserviti alla sua smania di potere. Un eroico astronauta però accorre in loro soccorso...


Era l'inizio del nuovo millennio e all'epoca mi capitava molto spesso, magari studiando, di tenere accesa la TV con MTV in sottofondo. Uno dei video che mi avevano maggiormente colpita in quel periodo era ovviamente One More Time dei Daft Punk e non solo per la bellezza effettiva della canzone ma soprattutto per lo stile inconfondibile con cui era stato girato: in esso, degli alieni blu palesemente ideati da Leiji Matsumoto suonavano la canzone del titolo e poi venivano rapiti e trasferiti su un'astronave da un gruppo di inquietanti soldati. Immaginate la gradita sorpresa nel vedere, qualche mese dopo, un altro video dei Daft Punk dal titolo Aerodynamic, dove il gruppo tentava di opporre resistenza ai rapitori prima che qualcuno riuscisse a lanciare un disperato SOS a forma di chitarra, subito seguito da Digital Love (peraltro con una canzone ancora più bella di One More Time, se posso permettermi!), nel quale un aitante pilota di astronave, innamorato della bionda bassista del gruppo, veniva a conoscenza del rapimento dei suoi musicisti preferiti e si lanciava in un disastroso inseguimento che si concludeva con un terribile schianto sul suolo terrestre. A quel punto avevo capito che i video raccontavano una storia e incrociavo le dita perché uscisse presto un quarto episodio della vicenda, puntualmente arrivato con la galvanizzante Harder, Better, Faster, Stronger ma, purtroppo, anche l'ultimo a venire trasmesso o, meglio, l'ultimo che mi sia capitato di vedere. E così ero rimasta tremendamente in sospeso, senza nessuna idea di quale sarebbe stato il destino dei poveri alieni ormai trasformati in terrestri per qualche misterioso motivo o se il loro soccorritore fosse sopravvissuto o meno allo schianto ma per fortuna, nel 2003, la vicenda è stata interamente raccolta nel film Interstella 5555 e ora finalmente posso dire di SAPERE. Posso anche dire di avere pianto un po' perché, come spesso accade nelle migliori storie di Leiji Matsumoto, il lieto fine non è così scontato e la vittoria ha sempre un retrogusto amaro. Ma il viaggio vale la pena, eccome!


Interstella 5555 è un anime completamente muto, nel quale è l'intero album Discovery dei Daft Punk a fare non solo da colonna sonora ma anche a trasmettere in qualche modo sia l'atmosfera degli eventi in corso sia i sentimenti dei personaggi. E' uno splendido modo di unire due arti, quella del disegno animato e quella della musica, annullandone i rispettivi confini e creando qualcosa che è molto più della somma delle parti; pur non potendo udire la voce dei membri del gruppo "Crescendolls", del malvagio Earl De Darkwood o del prode Shep, lo spettatore percepisce immediatamente quello che sta passando loro per la testa e si entusiasma davanti alle loro vicende, interessandosi conseguentemente ai loro destini. Prendiamo per esempio il primo singolo, One More Time. Il ritmo della canzone è ossessivo eppure nel momento in cui viene eseguita dai Crescendolls ancora presenti a sé stessi è indice di amore per la musica, energia e divertimento, mentre quando i membri del gruppo vengono "lobotomizzati" quella stessa ripetitività (che pure non viene udita dallo spettatore, solo ricordata, perché nel frattempo si è già passati ad un'altra traccia dell'album) diventa angosciante, l'incarnazione stessa del "tormentone" senz'anima inciso solo per fare soldi. La musica dei Daft Punk, futuristica e dissonante ma anche incredibilmente malinconica, si fonde perfettamente agli splendidi disegni e all'animazione curata da Matsumoto, che da il suo meglio nelle sequenze oniriche o in quelle ambientate nello spazio, dove anche i colori utilizzati diventano quelli di un sogno (o un incubo) a occhi aperti. Lungi quindi da essere "solo" una sequenza di video, Interstella 5555 è uno dei più alti esempi di animazione esistente e un anime da gustare in tutta la sua innovativa bellezza... ritrovandosi magari, nei giorni seguenti, a canticchiare le melodie di un gruppo che a me è sempre piaciuto tantissimo!

Kazuhisa Takenouchi è il regista della pellicola. Giapponese, anche produttore, ha diretto film come One Piece - La spada delle sette stelle ed episodi di serie come Dragon Ball, Sailor Moon e Slam Dunk!.


Se Interstella 5555 vi fosse piaciuto, recuperate per intero le serie Capitan Harlock e Galaxy Express! ENJOY!

14 commenti:

  1. Io non amo gli incaschettati Daft Punk, ma amo molto Leiji Matsumoto, e questo è un film fantastico, condivido tutto il tuo entusiasmo, come dici giustamente tu le scene oniriche e quelle nello spazio sono le migliori ;-) Cheers!

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    1. I Daft Punk io li adoro, ma è per la mia anima un po' truzza inside :)

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  2. Ci credi che è un film che, proprio per il mio amore verso Matsumoto (un po' meno per i Daft, come sottolinea Cassidy) ho sempre avuto paura di vedere?

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    1. E invece proprio per l'amore verso Leiji dovresti proprio dargli un'occhiata :)

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  3. All'inizio pensavo fosse un post-parodia per Interstellar. XD
    Ok... devo recuperare un botto di anime!!! ^____^

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    1. No, guarda. Interstellar l'ho trovato così insignificante che non mi sbatterei mai a parodiarlo XD

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  4. Ricordo di aver visto un paio dei video che citavi, quando Mtv era ancora Mtv e non quell'accozzaglia di finti reality americani in cui si è trasformata in questi ultimi periodi.

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    1. Nostalgia di bei tempi che non torneranno più, ahimé T__T

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  5. Matsumoto+Daft Punk poteva mai uscire qualcosa di sbagliato? Sono cresciuto con il mito di Harlock. Grazie Bolla per aver accettato l'invito. La premiazione dei Daft Punk o la partita in tv sono chicche che non si può non apprezzare.

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    1. Sì quelli sono davvero dei tocchi di finezza :) Ma in generale tutto il film lo è, grazie a te per averlo chiesto!!

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  6. Interstella 5555 lo considero uno dei migliori esperimenti cinematografici riusciti!
    E' tutto perfetto: solamente i Daft Punk potevano stare li, solante Leiji Matsumoto poteva fare ciò!
    Bellissimo

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    1. Hai già detto tutto, concordo con ogni parola!! :)
      E' bello vedere ogni tanto questi mix di arti differenti ma assolutamente perfette l'una per l'altra...

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  7. Che bello! L'avevo vagamente presente come film di Matsumoto, ma mi mancava la parte dei Daft Punk.

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