martedì 8 settembre 2015

Il Bollodromo #12: Lupin - L'avventura italiana (episodi 5 - 7)

Andiamo avanti così, facciamoci del male. In primis per colpa di Mer*aset che, invece di mandare in onda due episodi a partire dalle 23.30, ne ha mandati in onda TRE un quarto d'ora prima, col risultato che sono riuscita a beccare per pura fortuna il primo episodio già abbastanza inoltrato. Maledetti programmatori e maledetti tutti i realizzatori di quella che continua a candidarsi come ciofeca dell'anno...


Episodio 5 - La mano sinistra del mago

Come ho detto, purtroppo ho acceso la TV per puro caso, pronta a spararmi una maratona cartacea di Millenium prima della puntata ma l'episodio era già iniziato da parecchio. Quando ho chiesto all'amico Patrik cosa mi fossi persa la sua risposta è stata lacunosa: "Il tipo conosce tutti i segreti del suo maestro mago che è morto... e tutti li vogliono...". Al che io lo incalzo: "Dettagli! Devo scrivere un post! Perché Jigen non ha la divisa d'ordinanza?" "Non c'è un motivo... non hanno nemmeno parlato gli altri durante l'episodio..." Andiamo benissimo, andiamo. Per quel che ho potuto vedere l'episodio 4 aveva come unici punti d'interesse la sexy mise circense di Fujiko Mine (che, a dire il vero, faceva molto Wonder Woman) e la caratterizzazione psicologica finale della fanciulla, una donna che giustamente fa quel che vuole senza rendere conto a nessuno e, soprattutto, offre il suo cuore e le sue grazie a chi vuole: il luccichio negli occhi di un gelosissimo Lupin e lo sguardo in risposta di Fujiko, che si allontana con un girasole tenuto tra le sise, valgono da soli più di tutti gli episodi visti finora!


Episodio 6- Zombie a Venezia

Non so da dove cominciare, tante sono le cose sbagliate presenti in questo disdicevole episodio. La prima è un problema generale della serie in sé, del quale parlerò alla fine del post, ovvero che L'avventura italiana di Lupin in buona sostanza non prevede furti. In seconda istanza, lo scellerato desiderio di far comparire Rebecca la prima moglie in ogni puntata spinge gli sceneggiatori a fare i salti mortali, perché probabilmente il personaggio non ha nulla da dire; lo dimostra questo orrendo episodio di raccordo in cui Lupin finisce per essere il protagonista involontario di un film sugli zombi consacrando Rebecca ad attrice di fama mondiale. La cosa vuole essere un palese omaggio alla mostra del cinema di Venezia (il giorno in cui presenteranno alla kermesse un found footage horror dalla trama simile a quella di Warm Bodies io avrò l'accredito stampa persino per la notte degli Oscar. Sappiatelo) e ai nostri registi ma fallisce su tutti i fronti e mi offende in quanto amante sia di Lupin sia dell'horror. I Fratelli Lippini? Venice of the Dead? Che il Signore mi preservi...


Episodio 7- Fino al tramonto della luna piena

Quello che non mi sarei mai aspettata da Lupin - L'avventura italiana è che la qualità della serie venisse leggermente risollevata da un episodio dedicato a Zenigata. A ZENIGATA, santoddio. Come se a risollevare le sorti di Dragonball Super arrivasse una puntata incentrata su Krilin. Ragazzi, in questa serie l'ispettore è un figo, c'è poco da fare, più figo di Jigen che si limita a ghignare come un cretèn o di Goemon che ha la Zantetsuken incollata nel fodero col Bostik e, per quanto continui a farsi mettere nel sacco da Lupin e soci, si dimostra poliziotto ed investigatore di tutto rispetto. Quasi un Humphrey Bogart. La puntata prevede la presenza di una vedova allegra ma non troppo, costretta in passato a fare "cose spiacevoli" (leggi: prostituirsi), ed atmosfere che, a tratti, richiamano il meraviglioso episodio della seconda serie Un triste addio, interamente incentrato su Jigen. Quand'è che hanno sostituito il mio amato pistolero a Zenigata????


E così è finita un'altra serata diludendo. Lupin - L'avventura italiana è una Sòla con la S maiuscola e anche la bellezza grafica dei primi episodi sta andando a farsi benedire, col character design e le animazioni che, salvo i primi piani dei personaggi principali, sempre bellissimi, cominciano ad essere fatti un po' a tirar via. Ma il problema più grande della serie è che Lupin NON RUBA. Per carità, i furti non erano sempre il punto focale delle serie precedenti ma se non c'era un grande colpo da compiere c'erano dei rompicapi da risolvere, delle donzelle da salvare, dei nemici da combattere, delle spie da contrastare, il passato che tornava ad insidiare i protagonisti, insomma, tanti interessanti elementi di sceneggiatura che consentivano ai nostri di vivere avventure intriganti ed entusiasmanti, salvo rarissime eccezioni; ne L'avventura italiana non c'è invece nulla di tutto questo, solo qualche triste omaggio al nostro bel Paese e l'eccessiva importanza tributata agli inutili personaggi di contorno. La prossima puntata (che probabilmente andrà in onda domenica 13 settembre ma chissà a che ora) si intitolerà Il rapimento e sarà incentrato, perlappuntamente, su Rebecca e sulla figlia della spia dell'MI6: all'ottava puntata ricorriamo già ai bambini?! Non ce la posso fare...

P.S. Per punire ulteriormente lo spettatore la sigla innominabile è stata fatta sentire per intero TRE volte. Per abbattere definitivamente chi avesse avuto la pazienza di guardare tutti gli episodi, a seguire è stato mandato in onda il corto "horror" Born From the Blood di Mauro Aragoni, un trionfo di soggettive letteralmente da vomito, flash neri a simulare il battito delle palpebre e respiri concitati di raro fasullume. Tutto per colpa di una lepre impagliata. Brutto, brutto oltre ogni dire. Che (ulteriore) tristezza...

Gli episodi dall'1 al 4 li trovate QUI.

14 commenti:

  1. Finora me ne hanno tutti parlato malissimo di questa serie.
    Un'occasione sprecata decisamente.

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    1. Non hai ancora avuto modo di guardarlo? Dagli un'occhiata e fammi sapere!!

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  2. Totalmente d'accordo con te. Ho sperato fino all'ultimo che ci fosse un riscatto, almeno un sussulto, ma niente questa serie non prende, è letteralmente un morto che cammina. Dopo 7 episodi ormai la speranza di qualcosa di diverso è sfumata, è un Lupin castrato, che qualche guizzo del vecchio io ogni tanto lo da, ma poi tutto si ferma. Quasi si avesse paura di fare qualcosa di interessante. La sigla sta diventando il problema minore di questa serie.

    Rebecca è la dimostrazione di una serie che non sa dove vuole andare a parare. Gli episodi dove c'è lei sono i più brutti della serie. Ma poi davvero il problema più grosso sono le carte del divorzio? Non c'è nulla di più interessante da mettere in campo? che so una sfida tra i due per un furto per dire? Di spunti a volerne cercare si trovano. Ma si vede che volevano invogliare le casalinghe a guardare la serie dopo aver visto l'onore e rispetto.

    Il finale dell'episodio cinque almeno da qualche soddisfazione.

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    1. Ma infatti la sigla ormai non fa nemmeno più notizia, basta bypassarla e stop.

      Fa ridere come, rimanendo in tema di castrazione, in questa serie il matrimonio sia stato non solo la tomba dell'amore (la frase che continuano a ripetere all'inizio di ogni episodio è grottesca visto che Lupin non ha praticamente toccato femmina in sette puntate, anche questo è assurdo!) ma anche del personaggio in sé, confermando i vecchi detti popolari. Quanta tristezza...

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  3. E ancora una volta mi sono dimenticato di guardarlo XD

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    1. Normalmente ti tirerei le 'recchie ma visto l'andazzo fai bene! XD

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  4. Ripeto quello che ho detto l’atra volta. Noia. E Zenigata miglior, anzi UNICO, personaggio della serie.
    Il settimo episodio, tranne che per delle cazzatone, come quella della botola sul tetto del caveau, da dove Lupin&soci si calano, o Zazà che compare sull’elicottero per magia, è veramente un bel episodio. La sola scena in cui Zenigata tira fuori e punta la pistola verso Lupin, e Jigen fa lo stesso creando uno stallo alla messicana, vale l’episodio. Basta con questo ispettore Clouseau che non capisce una sega e lancia manette, finalmente Lupin ha una nemesi!

    Recupera pure Ohno e la sua colonna sonora. Bene che si sia sentito un po’ di tromba e tema jazzistico vario, male quel tema da “lacrima movie” con il pianoforte che si sente nelle parti tristi, veramente orribile.
    E sempre su Ohno. Ho scoperto che per questa serie lavora con una band Jazz italiana molto famosa in Giappone. Che sia per questo che la colonna sonora non ha smalto? Non lavora con il solito gruppo? O è semplicemente rincoglionito per la vecchiaia? No perché ho ascoltato dei pezzi di questi Papik, questo il nome della band, e non sono niente male.

    Concludo con una domanda. Ma solo a me il sangue sembra nero? Censura pure in seconda serata?

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    1. Ma le cazzatone, sai, ci stanno, d'altronde eravamo abituati a vedere un samurai che taglia aerei in volo e stiamo pur sempre parlando di un cartone animato. E' la pochezza delle trame che non mi va giù.

      La questione colonna sonora invece mi interessa molto: purtroppo con l'ora tarda e il fatto che non ho avuto tempo (e poi voglia) di prendere le cuffie il volume era al minimo e non ho di nuovo praticamente colto le musiche di Ohno ma intanto segno questi Papik e cerco un po' di ascoltarli, grazie dell'info! :)

      Il sangue anche a me sembra scuro ma credo sia solo una questione di colorazione particolare... o__O

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  5. I primi episodi a loro modo li avevo trovati coerenti, come ben sai, ma di stare alzato per vedermene altri non ne avevo molta voglia.
    Ma ammetto che è meglio concentrarsi sull'anime di Fujiko, quello mi era garbato molto di più!

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    1. Te ti concentravi sulle minne di Fujiko, dì la verità!! XD

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    1. Non ruba, non corteggia le donne, non inganna... una sòla!

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  7. Dopo il buon inizio comincia a perdere colpi, tre puntate originali ma storie già viste o simili...solo la 5 con una sexy Fujiko si salva, ma non tanto..

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    1. A me è piaciuta anche quella con Zazà protagonista, solo sulla seconda stendo un impietoso velo di censura...

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