venerdì 15 luglio 2016

Lockout (2012)

E fu così che un giorno mi ritrovai a vedere Lockout, tamarrata galattica diretta nel 2012 dai registi James Mather e Stephen St. Leger, prodotta  e co-sceneggiata dal buon Luc Besson. Il perché lo trovate nel post.


Trama: incastrato per aver rubato una valigetta contenente segreti di stato, Snow viene condannato a trent'anni da scontare in sospensione criogenica all'interno di un carcere di massima sicurezza nello spazio. Quando all'interno del carcere scoppia una rivolta e la vita della figlia del presidente viene messa in pericolo, Snow viene "graziato" e costretto ad improvvisarsi eroe per salvarla...


La fangirlitudine
Quando mi fisso su qualcosa è la fine, purtroppo. Dopo la prima puntata di Preacher il mio cuoricino di fangirl ha scoperto l'inglesotto Joseph Gilgun e da allora è stato aMMore a prima vista, con conseguente desiderio di recuperare il recuperabile su questo particolare figuro (non ho detto figo, eh. Figuro.). Il recupero, ahimé, verte soprattutto sulla serie TV Misfits e sul mix di film e miniserie targato This is England, cosa che richiederà un po' di tempo, ma Gilgun ha avuto modo di partecipare anche ad un paio di film tra cui questo e un altro paio di pellicole che dovrei guardare prossimamente. Stavolta diciamo che è andata bene ma non benissimo: effettivamente il buon Joseph qui ha un ruolo abbastanza consistente, per quanto limitato al minacciare la povera Maggie Grace e concupirla uccidendo gente a destra e manca, per giunta il make up col quale l'hanno imbruttito è particolarmente fantasioso, ma Lockout in sé non è proprio uno di quei film da vedere a tutti i costi (tra l'altro ritrovarsi a parteggiare per uno psicopatico non ha giovato al mettere in prospettiva l'intera vicenda, insomma). Trattasi in soldoni di un action "alla Bruce Willis" con Guy Pearce al posto dell'adorato pelatone, nel quale lo stereotipato personaggio duro e chiacchierone è costretto a scontrarsi contro non meno di un centinaio di bruti violenti, con l'aggiunta di quel tocco spaziale-zamarro che fa molto Luc Besson. Come dite? Tutto ciò vi ricorda qualcosa, diciamo un 1997: fuga da New York? Beh, a Carpenter sì, tant'è che ha fatto causa per plagio a Besson e soci e ha pure vinto. Ma fingiamo di non aver scritto l'ultima riga e continuiamo. A far da corollario ci sono degli alti papaveri che vanno dall'ironico/compiacente all'ironico/stronzo mentre l'eroina di turno è una figlia di papà stranamente non viziata ma anche troppo idealista, che nel corso del film rischierà di venire violentata o uccisa più di una volta, cosa che la porterà inevitabilmente a riconsiderare i suoi alti ideali e a vivere come una fanciulla normale (leggi: che l'eroe possa portarsi a letto) mentre i cattivissimi carcerati sono tutti delle brutte facce intercambiabili, eclissati dall'indubbio carisma del folle personaggio di Gilgun.


Rispetto ad altri film simili, Lockout è giusto un pelo più fantascientifico e violento, piuttosto specifico per quel che riguarda alcune operazioni mediche che potrebbero spingere i più sensibili a voltarsi un attimo dall'altra parte (io ve lo dico, c'entrano occhi ed aghi. Lettori avvisati...) e, neanche a dirlo, da facepalm per quanto concerne l'incredibile fortuna dell'eroe e dell'eroina e l'ancor più incredibile noncuranza per il resto del cast: ingegneri vengono falciati senza pietà, cittadini vengono crivellati di colpi a causa del grilletto facile della polizia e, soprattutto, detenuti vengono usati come cavie da laboratorio causando giusto un'alzata di sopracciglio a Pearce e un brividino di dispiacere alla Grace. Passando alla realizzazione, direi che George Lucas (seguendo le orme di Carpenter) avrebbe potuto tranquillamente citare per plagio i registi e gli sceneggiatori di Lockout visto il finale praticamente identico a quello del primo Guerre stellari, un bailamme di navicelle spaziali, droni e bombe che vanno ad aggiungersi al florilegio di esplosioni di cui è costellato il film, dall'inizio alla fine. Se poi vi chiederete, mentre scorrono i titoli di coda, il significato della valigetta alla quale tutti sembrano così interessati e che costituisce il fulcro iniziale della trama, sappiate che probabilmente Besson e soci sarebbero costretti a dare dei soldi anche a Tarantino oltre che a Lucas, visto che tutti la guardano contenti come Jules in Pulp Fiction ma nessuno ha la bontà di spiegare allo spettatore il motivo di tutto 'sto casino. Beh, io invece ve l'ho spiegato perché ho scelto di guardare Lockout e vi direi che se non siete stati colti dalla mia stessa Gilgunmania potete anche bypassare e cercare qualche film più impegnativo e meno supercazzola.


Di Guy Pearce (Snow) e Peter Stormare (Scott Langral) ho già parlato ai rispettivi link.

James Mather è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola, per ora al suo primo e unico lungometraggio. Irlandese, lavora principalmente come direttore della fotografia, per esempio in film come Frank.
Stephen St. Leger è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola, per ora al suo primo e unico lungometraggio. Irlandese, lavora principalmente come assistente alla regia, per esempio in serie come Vikings.


Maggie Grace interpreta Emilie Warnock. Americana, la ricordo per film come The Fog - Nebbia assassina, The Experiment, Breaking Dawn - Parte I e II, inoltre ha partecipato a serie come CSI - Miami, Cold Case e Lost. Anche produttrice, ha 33 anni e quattro film in uscita.


Vincent Regan interpreta Alex. Inglese, ha partecipato a film come Giovanna D'Arco, 300, Ghost Rider - Spirito di vendetta e Biancaneve e il cacciatore. Ha 51 anni e quattro film in uscita.


Joseph Gilgun interpreta Hydell. Inglese, meraviglioso Cassidy della serie Preacher (della quale parlerò appena finita la prima stagione), ha partecipato a film come This Is England, Harry Brown, Pride, The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe e ad altre serie come This is England '86, This is England '88, Misfits e This is England '90. Ha 32 anni e due film in uscita.


Se vi state chiedendo dove l'avete già visto sappiate che Lennie James, che interpreta Harry Shaw, è l'ammorbante Morgan della serie The Walking Dead. Detto questo, se Lockout vi fosse piaciuto recuperate 1997: Fuga da New York e Fuga da Los Angeles. ENJOY!

7 commenti:

  1. A me aveva divertito, e anche parecchio.
    Una bella tamarrata come si conviene. :)

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    1. Ma sì, alla fine ci siamo divertiti anche io e il mio fidanzato, certe situazioni erano troppo paradossali per non scoppiare a ridere XD

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  2. Non ricordo granché di questo film, però son sicuro di averlo visto parecchio tempo fa...comunque non era malissimo, certamente una bella tamarrata ogni tanto ci vuole ;)

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    1. Hey, io sono la prima fautrice del Tamarro al cinema! :D

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  3. Avevo dimenticato della sua esistenza. Quasi quasi provo a vederlo...

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