martedì 3 ottobre 2017

Scuola di mostri (1987)

Qualche tempo fa mi è capitato per le mani QUESTO interessante articolo e mi è scesa una lacrima di commozione visto che questi film li avevo più o meno guardati tutti, tra infanzia e adolescenza. Mi piacerebbe molto riguardarli e parlarne sul blog entro la fine dell'anno (utopia, lo so, visti i miei tempi biblici, oltre al fatto che persino l'"operazione Danse Macabre" è andata a farsi friggere...) quindi comincerò oggi con Scuola di mostri (The Monster Squad), diretto nel 1987 dal regista Fred Dekker.


Trama: quando Dracula, Frankenstein, la Mummia, l'Uomo Lupo e il Mostro della Laguna arrivano a Portland per instaurare il loro regno del terrore, ad aspettarli c'è lo squadrone antimostri, un gruppo di ragazzini armati di tanta voglia di fare e del diario di Van Helsing...



Madonna quanti anni erano che non riguardavo Scuola di mostri. Talmente tanti, infatti, che ricordavo benissimo la storica battuta legata a Jason di Venerdì 13 ("Se lo facessero a pezzi, li buttassero in un frullatore e poi li spedissero su Marte, lui risorgerebbe di nuovo!") ma non riuscivo a rammentare in quale film l'avessi sentita e qualche sera fa, BAM!, eccomi sepolta dai genuini momenti emozione™: quella frase, l'"abominevole uomo tedesco", il "croccante" (dicasi Snickers) calpestato e poi fatto mangiare al bulletto della scuola, la presunta verginità della sorella di uno dei protagonisti, la povera donzella che all'inizio legge la pergamena in tedesco, l'incredibile dolcezza di Frankenstein, tante sequenze durante le quali mi sono ritrovata a pensare "ah, è vero, adesso succede così...!" e dialoghi che mi sono ritrovata a completare senza neppure pensarci sono tornati prepotenti a reclamare il loro posto sopra trent'anni di altri film visti, ricordandomi che Scuola di mostri era uno dei miei preferiti da bambina. E quanto mi faceva paura!! La serietà, signori, con la quale gli sceneggiatori e i registi dell'epoca trattavano i bambini o i ragazzi, mettendoli in situazioni veramente pericolose che lasciavano una scia di morte e distruzione in città benché (ci mancherebbe) i protagonisti rimanessero pressoché illesi! Cioè, qui ci sono Dracula che vampirizza tre liceali, l'Uomo Lupo che uccide delle persone, poliziotti che vengono prima ammazzati e poi inghiottiti da vortici spazio-temporali, ma fosse solo quello. La verità è che i bambini degli anni '80 venivano trattati con intelligenza e rispetto, sia che fossero i personaggi portati sullo schermo oppure i giovani spettatori che potevano riconoscersi in essi. Prendete I Goonies, per esempio. Questo Scuola di mostri è molto simile al cult di Richard Donner, in quanto i protagonisti sono dei ragazzini normalissimi, senza qualità particolari se non quella di avere una fissa per i mostri e il potere di alzare letteralmente il culo e fare qualcosa mentre gli adulti sono presi dai loro problemi, che siano il lavoro o la famiglia allo sfascio, troppo legati alla realtà tangibile dei fatti per cercare soluzioni “alternative”. Basta. Nessun membro della squadra antimostro è un predestinato, ne è particolarmente atletico, geniale, bello o carismatico eppure lo sforzo di andare “oltre” i limiti (fisici, anagrafici, persino culturali, basti pensare al modo in cui viene inserito nella storia l’abominevole uomo tedesco, erroneamente scambiato per mostro quando in realtà l’uomo è una triste vittima di quelli reali che abitavano la Germania nazista) ed unirsi per una causa comune in nome dell'amicizia e del "bene" riesce a rendere questi ragazzi dei veri eroi e a farli riuscire dove persino Van Helsing e soci avevano... beh, fatto casino, come si legge nell'introduzione al film.


L'approccio serio nei confronti dei personaggi e di alcuni risvolti della trama, pur stemperato dai toni della commedia per ragazzi (il momento mummia nell'armadio è esilarante), si accompagna ad un comparto tecnico horror di tutto rispetto. Dopo trent'anni gli effetti speciali sono un po' datati e, allo stesso modo, la recitazione di molti dei coinvolti risulta poco coinvolgente (ma forse lì la colpa è di una generale aria anni '80 di sciatteria benché, in effetti, i giovani attori protagonisti non abbiamo avuto delle gran carriere, eh), eppure si vede che i realizzatori avevano intenzione di fare paura agli spettatori perché il make-up dei mostri è davvero notevole. Dracula non possiede un carisma particolare ma sul finale, quando mostra i denti alla piccola Phoebe (leggenda vuole che l'urlo dell'attrice, all'epoca cinquenne, sia la sua genuina reazione di terrore alla vista degli occhi rossi e delle zanne di Duncan Regehr), è terrificante mentre il Mostro della Palude e la Mummia sono efficacissimi anche se si vedono poco. I migliori sono però l'Uomo Lupo, le cui trasformazioni vengono dapprima mostrate timidamente poi con un po' più di convinzione e il cui make-up non risulta fasullo come verrebbe da pensare (d'altronde agli effetti speciali c'erano i membri dello Stan Winston Studio, non proprio gli ultimi arrivati), e ovviamente il tenerissimo Frankenstein, mostro compagnone di una delicatezza incredibile, capace di magonarmi sul finale nemmeno stessi guardando E.T. L'extraterrestre. A distanza di trent'anni quindi posso dire che Scuola di mostri funziona ancora molto bene e conserva la stessa magia delle migliori storie horror o di fantascienza aventi per protagonisti dei ragazzini, quel misterioso potere capace di lasciare lo spettatore (o il lettore, se si tratta di un It a caso) con un misto di esaltazione e anche un po' di malinconia nata dalla consapevolezza che l'innocenza dei bambini, che siano impegnati a cercare il tesoro di Willy l'orbo, a fondare club di mostri, a costruire dighe nei Barren o chissà cos'altro, lascerà il posto ai più prosaici e meno affascinanti problemi dell'età adulta, sempre più individuali e sempre più difficili da risolvere con l'aiuto di un gruppo di amici coraggiosi. Che brutta bestia la vecchiaia, che ignora i mostri nascosti negli armadi!


Di Tom Noonan, che interpreta il mostro di Frankenstein, ho già parlato QUI mentre David Proval, che interpreta il pilota, lo trovate QUA.

Fred Dekker è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Dimensione terrore, RoboCop 3 ed episodi della serie I racconti della cripta. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 58 anni.


Mary Ellen Trainor interpreta Emily, la mamma di Sean. Americana, ha partecipato a film come All'inseguimento della pietra verde, I Goonies, Arma letale, Action Jackson, Trappola di cristallo, SOS Fantasmi, Ghostbusters II, Arma letale 2, Ritorno al futuro - Parte II, Poliziotto in blue jeans, Arma letale 3, La morte ti fa bella, Caro zio Joe, Forrest Gump, Congo, Arma letale 4, Quel pazzo venerdì e a serie quali I racconti della cripta e Roswell. E' morta nel 2015, all'età di 62 anni.


Leonardo Cimino interpreta l'abominevole uomo tedesco. Americano, ha partecipato a film come Amityville Possession, Dune, Stregata dalla luna, La settima profezia, Hudson Hawk - Il mago del furto, Waterworld e a serie quali Il tenente Kojak e V-Visitors. E' morto nel 2012, all'età di 94 anni.


Liam Neeson avrebbe dovuto avere una parte nel film ma non è mai stata filmata e un altro attore rimasto fuori dal set è Dustin Diamond, alias lo Screetch di Bayside School. Se Scuola di mostri vi fosse piaciuto recuperate ovviamente I Goonies e aggiungete Gremlins, Ammazzavampiri, Labyrinth e Navigator. ENJOY!



8 commenti:

  1. Da piccolo l'amavo tantissimo, pensa che li associavo ai Monsters in My Pocket (pupazzetti che amavo alla follia).
    L'ho rivisto recentemente.... E che trashata XD
    Però non riesco a volergli male :D

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    1. Io lo trovo ancora oggi fatto molto bene, almeno per gli standard dell'epoca!
      I Monsters in my Pocket non li conosco, sarà che ero ormai fuori tempo massimo?

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  2. Io lo adoro ancora.
    Un cult indiscusso della mia infanzia. Spesso vado a rivederne alcune clip sul tubo e mi diverto ancora come allora.

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  3. Ho citato alcune battute di questi film fino all'ossessione... ok, ok, le cito ancora :D

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  4. Mai visto, non so se mi piacerebbe recuperato in età adulta. I Goonies non mi sono molto piaciuti per esempio (li ho visti uno o due anni fa la prima volta).

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    1. Allora potrebbe anche non piacerti molto, purtroppo :(

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