martedì 27 febbraio 2018

Black Panther (2018)

Primo della pressoché infinita sfilza di cinecomics che ci verranno propinati quest'anno, è arrivato anche a casa Bolla Black Panther, diretto e co-sceneggiato dal regista Ryan Coogler. NO SPOILER, of course.


Trama: dopo la morte del padre, T'challa diventa sovrano del ricchissimo Wakanda ed eredita i poteri della Pantera Nera. Oltre a proteggere lo stato africano dalle mire del mondo esterno, il nuovo re deve anche fare i conti con una minaccia dal passato...


Lo scrivo all'inizio del post così ci togliamo il dente: dopo DIECI anni davvero non avete ancora capito che dovete rimanere seduti a subire in silenzio TUTTI i titoli di coda di un film Marvel perché ci saranno come minimo DUE scene post credits, solitamente la migliore proprio alla fine degli stessi? In una sala gremita, al primo spettacolo ho contato otto spettatori rimanenti, quando sono andata io pochi di meno. Siete ridicoli, su. A parte questo sfogo, Black Panther era uno dei film del MCU a cui non avrei dato un euro e invece mi sono trovata davanti l'opera migliore dai tempi di Winter Soldier (parlando ovviamente di pellicole con un'impronta action e seria, ché Guardiani della Galassia gioca su un altro livello, ormai direi che sia chiaro a tutti...). Il personaggio di Pantera Nera, supereroe africano del quale, beninteso, a me non è mai importato una cippa come del resto di tutti i Vendicatori cartacei, viene portato sullo schermo con intelligenza e finezza, grazie ad una sceneggiatura non esente da cliché ma comunque interessante ed entusiasmante, che sottolinea le differenze del personaggio rispetto ai suoi colleghi americani, inglesi ed extraterrestri. T'Challa, infatti, non è un "banale" supereroe con superproblemi, bensì un re guerriero, conscio dei doveri non già verso il mondo ma verso la sua gente, il popolo di Wakanda. Questa piccola nazione inventata, situata nel cuore dell'Africa, ha la particolarità di sembrare un poverissimo Paese di contadini ma in realtà, grazie al metallo chiamato Vibranio, è invece una fucina di scienza, tecnica e ricchezza, dove gli abitanti vivono in bilico tra tradizioni tribali e un progresso inimmaginabile; per proteggersi da eventuali minacce esterne, radicate in un desiderio di espansione coloniale ai danni dei popoli "deboli", Wakanda deve mantenere una maschera di povertà ed ignoranza e per questo il suo re è sempre stato costretto a lasciare che la sua gente (le persone di colore non Wakandiane) venisse ridotta in schiavitù e privata di terre e diritti. Partendo da questo assunto, Black Panther collega una storia di pura fantasia a lotte civili realmente accorse e contestualizzate nel tempo, spingendo lo spettatore a riflettere assieme ai personaggi su quale sia il modo migliore per aiutare i nostri simili ed evitare l'insorgere di violenza ed ignoranza, ché spesso a nascondere la testa sotto la sabbia si fanno solo danni: è giusto rimanere isolati per timore di venire schiacciati dal mondo esterno, privando così quest'ultimo di importanti scoperte scientifiche, oppure è più vantaggioso tendere una mano ed instaurare un rapporto di mutuo arricchimento? E' meglio costruire muri o ponti? Domande banali, domande necessarie in tempi bui come questi, non solo nell'America di Trump ma anche nell'Italia di Forza Nuova, Salveenee e Casapound, e fa ridere che sia un film Marvel a doverle porre scatenando il panico nelle teste vuote di tutto il mondo.


C'è tanto cuore, dunque, in questo Black Panther ma anche tanta azione, visto che T'challa e i suoi degni compari sono dei badass da primato. Anche stavolta il PG-13 ha reso di gomma gli artigli della Pantera, per carità, ma le scene d'azione sono parecchio goduriose e ben coreografate, perlomeno quando non sono ambientate in un tunnel nero dove si scontrano le pantere, ché lì mi è sembrato di guardare un videogame; alla tecnologia Wakandiana, che rende possibile l'impossibile, va dato il merito di buona parte della riuscita degli inseguimenti mozzafiato sia in auto che sui mezzi alati mentre la regia di Ryan Coogler, fattosi le ossa con Creed - Nato per combattere, ha reso per una volta chiari e gradevoli i corpo a corpo rituali ambientati sul ciglio della cascata. Black Panther è molto curato anche dal punto di vista delle scenografie e dei costumi, un mix di design dal moderno al fantascientifico e ispirazioni tribali, con abiti utilizzati per caratterizzare le diverse tribù del Wakanda attraverso una commistione di colori e materiali che ricordano molto quella dei reali stati africani, in più ha anche una splendida colonna sonora tra il truzzo e il tribale, perfetta per esprimere la particolare natura "borderline" di T'challa e del suo popolo. A proposito di colonna sonora, devo collegarmi proprio alle canzoni, anzi, a What is Love di Haddaway per parlare degli attori, partendo da chi mi ha colpita al punto da pregare (invano, ahimé) per uno spin-off interamente dedicato al personaggio. Mi riferisco, ovviamente, all'Ulysses Klaue di Andy Serkis, matto come un cavallo ed esaltante come pochi altri villain del MCU (diciamo proprio nessuno, a parte l'indimenticato Yondu), in grado di surclassare ad occhi chiusi il pur valido Killmonger di Michael B. Jordan e di riconfermarsi uno dei più grandi attori "commerciali" al mondo; apprezzatissima anche la Okoye di Danai Gurira, la donna capace di stenderti con un'occhiataccia mortale anche quando non è armata di katana come in The Walking Dead o impegnata a far volteggiare lance come in questo caso. Come al solito, i personaggi secondari mi hanno colpita più di quelli principali (a Mirco è piaciuto il rinoceronte leppegoso, per dire...) ma sarebbe un peccato non rendere merito a Chadwick Boseman per la fiera interpretazione del suo T'Challa e a Lupita Nyong'o per la dolce e forte Nakia, così come sarebbe un peccato se futuri sceneggiatori e registi mancassero di sviluppare la giovane Shuri, simpatico comic relief dell'intera operazione, fortunatamente non irritante né invasivo come un Thor: Ragnarok qualsiasi. Gli artigli della Pantera hanno quindi colpito, signori. Speriamo che Avengers: Infinity War sia altrettanto bello!


Del regista e co-sceneggiatore Ryan Coogler ho già parlato QUI. Chadwick Boseman (T'Challa/Black Panther), Michael B. Jordan (Erik Killmonger), Lupita Nyong'o (Nakia), Martin Freeman (Everett K. Ross), Daniel Kaluuya (W'Kabi), Forest Whitaker (Zuri) e Andy Serkis (Ulysses Klaue) li trovate invece ai rispettivi link.

Angela Bassett interpreta Ramonda. Americana, la ricordo per film come FX- Effetto mortale, Un poliziotto alle elementari, Critters 4, Amore all'ultimo morso, Malcom X, Strange Days, Vampiro a Brooklyn e Contact; inoltre, ha partecipato a serie quali I Robinson, Flash, Nightmare Cafe, Alias, E.R. - Medici in prima linea, American Horror Story e ha doppiato episodi de I Simpson e Bojack Horseman. Anche produttrice e regista, ha 60 anni e due film in uscita, Avengers: Infinity War e Mission: Impossible - Fallout.


Danai Gurira, che interpreta Okoye e che dovrebbe tornare anche in Avengers: Infinity War, è ovviamente la Michonne della serie The Walking Dead mentre Letitia Wright, che interpreta Shuri, dovrebbe tornare sia nel succitato Infinity War ed essere tra i protagonisti dell'imminente Ready Player One; altro volto conosciuto è quello di Sterling K. Brown, alias N'Jobu, che in American Crime Story era l'avvocato Christopher Darden. In tempi non sospetti, ovvero negli anni '90, Wesley Snipes avrebbe voluto interpretare Pantera Nera e aveva realizzato persino uno script; l'attore avrebbe voluto che la storia fosse interamente ambientata in Africa mentre il regista legato al progetto, John Singleton, preferiva l'America dei movimenti civili, inoltre il nome Black Panther era ancora troppo legato all'omonimo gruppo di attivisti, così non se n'è fatto nulla e nel frattempo Wesley Snipes è diventato troppo vecchio per il ruolo. Oltre a Wesley Snipes ci sono altri attori che hanno sperato di diventare Pantera Nera e quasi tutti sono poi finiti ad interpretare altri personaggi nel MCU, come Djimon Hounsou (Korath nel primo Guardiani della Galassia) ed Anthony Mackie, diventato Falcon al posto di Michael B. Jordan, che aveva fatto il provino per il ruolo e invece è diventato Killmonger. Manca solo John Boyega all'appello, considerato per il ruolo di T'Challa ma ancora fuori dal MCU per ora. Per quel che riguarda i registi, invece, la prima a cui era stato proposto di lavorare a Black Panther è stata Ava DuVernay, che si è ritirata dal progetto per divergenze creative ma è rimasta a lavorare con la Disney per l'imminente Nelle pieghe del tempo. Dopo tutto questo infoporn passiamo alle cose serie, ovvero alla CONTINUITY! T'Challa, assieme al padre T'Chaka, è comparso per la prima volta in Captain America: Civil War (e tornerà assieme a quasi tutti gli eroi nel pluricitato Avengers: Infinity War); nello stesso film era comparso anche l'agente Everett Ross mentre per la prima apparizione di Ulysses Klaue bisogna risalire all'anno precedente con Avengers: Age of Ultron. Apparentemente, quindi, per godere appieno di Black Panther avreste da recuperare solo tre film... ma non scherziamo, ecco l'elenco completo delle pellicole che compongono il MCU, per una volta in ORDINE CRONOLOGICO: Captain America: Il primo vendicatore, Iron Man, Iron Man 2, L'incredibile Hulk, Thor (qui aggiungete di nuovo Captain America: Il primo vendicatore), The Avengers, Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier, Guardiani della Galassia, Guardiani della Galassia vol. 2, Avengers: Age of Ultron, Ant - Man, Doctor Strange, Captain America: Civil War, Spider-Man: Homecoming e Thor: Ragnarok. ENJOY!

16 commenti:

  1. Peccato per la cg non sempre all'altezza e una trama fin troppo scontata se no sarebbe stato davvero all'altezza di Winter Soldier.

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    1. La CG l'ho un po' patita durante il duello tra pantere mentre la trama a me è piaciuta. Winter Soldier è ancora sopra ma questo gli si avvicina parecchio.

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  2. Davvero c'è uotislòv? Grande :)
    Comunque hanno imbroccato la strada giusta per quanto riguarda il cinema nigga. Perché è sbagliato rendere neri personaggi che prima erano bianchi, invece qua ta-daaaan, blaxploitation dura e pura :)

    Moz-

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    1. Beh, qui non avrebbe davvero avuto senso cambiare l'etnia dei personaggi, visto il background di T'challa. Mi spiego, se fai la Torcia umana nera chissene, background un personaggio simile non ce l'ha, si poteva fare anche un messicano o un cinese basta che rimanesse fighetto, ma Black Panther ha radici ben precise.
      Comunque What is Love c'è ed è una delle punte più alte del film, a mio parere!

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  3. Ciao Erika come stai?
    Ho notato che tra la lista dei film del MCU non hai citato i Fantastici 4 .
    Uno e due ( quello con Silver Surfer) , nonché il reebot più recente.
    Peccato, ma effettivamente il favoloso quartetto è stato sempre l’anello debole tra i film Marvel.
    Per non parlare della serie Fox sugli Inhumans.
    Ne parlo perché son sempre stati i miei supereroi preferiti...ma cinematograficamente e anche televisivamente mi spiace ammetterlo ma son stati un po’ una delusione.
    Perdonami lo sfogo.
    Massimiliano

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    1. Ciao!
      Tranquillo, capisco lo sfogo ma ti spiego subito perché non li ho citati: non fanno parte del MCU perché quando sono stati girati o l'universo cinematografico Marvel non esisteva ancora (ai tempi dei primi due film dei F4) oppure esisteva già ma non aveva i diritti di sfruttamento dei personaggi (il reboot, che se non erro è ancora proprietà della Fox).
      Ora che la Disney ha comprato la Fox c'è speranza che i Fantastici Quattro vengano introdotti nello stesso universo cinematografico di Vendicatori e compagnia e che abbiano un trattamento un po' più degno!
      Inhumans non l'ho vista, mi è bastato leggerne per capire che non fa per me...

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  4. Probabilmente hai ragione te .
    Forse per lo stesso ragionamento non consideri nemmeno i primi due Spidey ( quelli di Raimi per capirci) nell’universo MCU.
    Alzo le mani perché di diritti cinematografici legati ai fumetti Marvel non ne ho mai capito un granché.
    Speriamo vengano rivalutati come dici te...
    Inhumans a livello di fumetto per me è ai vertici ( quasi come gli xmen , i F.Q oramai han chiuso a livello di comics...) come Serie televisiva non mi esprimo ( aspetto che esca in Dvd) .
    A livello di film recenti ho amato Avengers : age of Ultron , forse più del primo capitolo.
    Aspetto con curiosità Thanos:Infinity War .
    Ciaooooo

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    1. Esatto, non rientrano nella continuity del MCU. Il "vero" Spider-Man della Marvel al momento è quello del terzo reboot, Homecoming.
      Io i fumetti degli Inhumans non li ho mai letti, sono una X-Fan pura e dura e del resto dell'universo Marvel cartaceo mi importa davvero poco :)
      Aspettiamo allora Infinity War!

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  5. Sono rimasto indietro coi film Marvel, devo recuperare Thor Ragnarok... poi tocca a questo, che attendo con notevole curiosità!

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  6. Ho apprezzato molto il film, peccato che non aggiunge molto all'imminente Infinity War. E' un antipasto prima del gran cenone!

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    1. Io invece preferisco i film individuali ma immagino che Infinity War sarà un trionfo gigantesco!

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    2. Mi sto rendendo conto che il concetto di "filmone team up" mi sta avvelenando la mente. Spero davvero che, nella quarta fase MCU, mantengano la promessa di tornare a più film stand alone.

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    3. Considerato che molti attori daranno forfait in futuro credo che ci aspetteranno un po' di reboot con gente nuova, oltre che film solitari degli eroi vecchi...

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  7. Devo ancora vederlo, ma l'hype è a mille. Se poi me lo paragoni a Winter Soldier, il gioco è fatto.

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