mercoledì 28 agosto 2019

Bolle di Ignoranza: AfterDeath (2015)

Da tre anni non tornavano le recensioni ignoranti, ovvero post su film visti a metà, abbandonati, sacrificati al potere di Morfeo o talmente brutti da non meritare nemmeno mezza riga in più. Ho rispolverato la rubrica con lo scopo di mettervi in guardia, nel caso lo trovaste nell'elenco di qualche servizio di video on line, piattaforma a pagamento, pay TV o quel che volete, dall'orrore che è AfterDeath, diretto nel 2015 dai registi Gez Medinger e Robin Schmidt.


Trama: accendo la TV e mi trovo davanti un tizio incapace a recitare che cerca di circuire due strapponette vestite a festa e ubriache. Subentra una terza tizia che cazzia il bel tomo nel momento esatto in cui un bozzolo di fumo nero-bluastro comincia a sbattere contro le pareti della casa nemmeno fosse una pallina da ping pong.


Dovete sapere che in Inghilterra hanno un canale chiamato Horror Channel e che nel corso della settimana passata nel Lake District mi è talvolta capitato di usufruirne, imbattendomi in titoli dignitosissimi come La casa e La casa nera. Purtroppo, nell'unica sera in cui eravamo troppo distrutti per esplorare pub a Manchester, Horror Channel ha "sfoderato" una rumenta come AfterDeath, che non è la fragassata anni '80 dai molteplici titoli, bensì uno schifo tutto britannico a base di gente morta e catapultata in un limbo di tristezza, non solo per loro ma anche e soprattutto per lo spettatore. In assenza di sottotitoli e con attori inglesi assimilabili a cani maledetti della peggior specie ho capito quel che ho capito, lo ammetto, ma aver fatto ricorso a Wikipedia non ha migliorato la situazione: in pratica quattro, cinque strepponi (quattro donne e un uomo di rara simpatia, il quale cerca di scoparsi tutte e quattro le donne in un tripudio di frenesia alcoolica per poi finire accoltellato dalle stesse) si ritrovano chiusi all'interno di un rifugetto in riva al mare dal quale non possono uscire. Ogni tanto la luce di un faro frigge loro il cervello evocando ricordi orribili, talvolta una di loro scompare per poi riapparire, spesso ciccia fuori lo stesso fumo di Lost ma virato in un inquietante blu puffo che, a un certo punto (non sto scherzando), arriva a sodomizzare l'unico uomo presente per punirlo di aver violentato donne in vita. Alla stupidità congenita della trama, che a un certo punto scodella un piano di rara imbecillità per liberare le anime dei defunti dall'inferno perché tutti peccano e nessuno va in paradiso (sì, SPOILER, il gruppetto di idioti è bloccato all'inferno o, meglio, all'interno di una PROVA per capire se possono andare all'inferno o in paradiso ma fondamentalmente trattasi di concorso a premi truccato, non vince mai nessuno, peggio di quei baracchini al luna park dove ti sventolano davanti al naso l'ipad), si aggiungono effetti speciali d'accatto, la noia mortale di avere un cast terribile chiuso fra quattro mura di raro squallore e tempi morti come se non ci fosse un domani. Ridatemi Paganini Horror, vi prego!!

6 commenti:

  1. Se l'avessi visto l'avrei sicuramente finito, e quindi avrei perso tempo, perciò seguirò il tuo consiglio ;)

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    1. Bravo! Sperando, ovviamente, che una simile rumenta non approdi MAI in Italia!

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  2. Sembra proprio...una cagata pazzesca!! L'occhio della madre! La carrozzella col bambino!😂😂

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