domenica 3 maggio 2020

The Turning (2020)

Sempre grazie alle segnalazioni di Lucia, ho recuperato anche The Turning, diretto dalla regista Floria Sigismondi e tratto dal romanzo Il giro di vite di Henry James.



Trama: Kate viene assunta come istitutrice per badare alla piccola Flora, orfana di genitori. All'interno dell'enorme villa di famiglia, tuttavia, cominciano ad accadere cose molto strane...



Sarà il Covid che mi rende intollerante al mondo esterno e molto più propensa a rifugiarmi in luoghi di fantasia, per quanto inquietanti? Sarà l'astinenza da cinema, che mi porta ad accogliere con gioia qualunque horror? Sarà che sono cresciuta, i miei gusti sono cambiati, e mi concentro un po' più sulla bellezza che sul contenuto? Sarà quel che volete, mi sono ritrovata a ridere (per non piangere) all'idea che The Turning sia stato massacrato dalla cVitica USA quando invece, nonostante qualche passaggio un po' farraginoso, la pellicola di Floria Sigismondi ha fascino da vendere e attori molto bravi, non solo la protagonista ma anche i suoi "colleghi" di supporto. Tratto da Il giro di vite di Henry James, The Turning racconta l'odissea della giovane Kate, che un giorno decide di mollare tutto e accettare un lavoro come istitutrice in un'enorme villa appartenente a una famiglia ricca ma spezzata: dopo un incidente mortale accorso ai genitori, la piccola Flora è infatti rimasta sola con una vecchia governante e il fratello Miles, collegiale scapestrato e violento costretto a rimanere a casa dopo essere stato espulso da scuola. La villa in cui scorrazzano questi due giovani "purosangue", come li definisce la governante, comincia fin da subito a risultare inquietante agli occhi di Kate. Di notte ci sono strane voci, i dintorni della magione sono labirintici e claustrofobici quanto le stanze e i corridoi, la piccola Flora vive da reclusa ed è terrorizzata alla sola idea di abbandonare la sicurezza della proprietà e Miles è un bastardo che non perde occasione di fare scherzi crudeli a Kate, minandone dapprima la pazienza e poi la sanità mentale, soprattutto quando agli occhi di Kate cominciano a profilarsi i contorni di una tragedia passata che richiede vendetta o, quanto meno, una presa di coscienza. Come se tutto questo non bastasse, Kate ha una madre rinchiusa in manicomio, quindi forse rischia di diventare matta per una questione ereditaria, chissà.


Non offre risposte chiare questo The Turning, salvo il progressivo disgregarsi dell'autocontrollo e della consapevolezza di una persona, qualunque siano le cause. E' doloroso vedere Kate, magistralmente interpretata da Mackenzie Davis e connotata con pochi tocchi di forte personalità che ce la rendono subito simpatica, perdere a poco a poco l'appiglio con la realtà, trasformarsi da ragazza forte e indipendente a pulcino terrorizzato, schernita da piccoli bastardelli viziati per i quali non facciamo in tempo a provare pietà che subito, con un brusco voltafaccia, li vorremmo vedere morti. Sì, anche la piccola Flora, per quanto Brooklynn Prince mi faccia una tenerezza infinita dai tempi di Un sogno chiamato florida (ah, ma anche lì la pargolotta chiamava due schiaffi per ogni abbraccio, eh), mentre Finn Wolfhard, anche lui perfetto, potrebbe rientrare di diritto nella definizione di "causa scatenante sindrome da Erode". La regia di Floria Sigismondi, "architetto" dell'intera faccenda, è molto evocativa e non mi sarei aspettata di meno da colei che ha aiutato a far sì che Marilyn Manson assurgesse a mito della mia adolescenza anche grazie agli splendidi video da lei girati; la Sigismondi, fortunatamente avara di jump scares, preferisce concentrarsi su oggetti d'arredamento inquietanti e topoi gotici come nebbia e acque buie, sulla natura decadente e labirintica della casa in cui vivono i giovani Fairchild e si concede dei titoli di coda splendidi, accompagnati da una melodia che stride completamente con l'atmosfera del film e per questo, a mio avviso, è ancora più adatta al doppio twist finale. Quindi, non racconti nulla di troppo nuovo, The Turning è un altro horror che consiglio in questo periodo "coviddoso" che si sta rivelando molto ricco di visioni interessanti.


Di Mackenzie Davis (Kate Mandell) e Joely Richardson (Darla Mandell) ho già parlato ai rispettivi link.

Floria Sigismondi è la regista del film. Italiana, ha diretto il film The Runaways ed episodi di serie quali Hemlock Grove, American Gods e Daredevil. Anche sceneggiatrice e attrice, ha 55 anni.


Finn Wolfhard interpreta Miles Fairchild. Canadese, lo ricordo per film come It, It - Capitolo 2 e serie quali Supernatural e Stranger Things. Ha 18 anni e un film in uscita, Ghostbusters: Legacy.


Brooklynn Prince, che interpreta Flora, era l'adorabile Moonee di Un sogno chiamato Florida. Siccome il film è tratto da Il giro di vite di Henry James, se The Turning vi fosse piaciuto recuperatene altre versioni come Suspence e magari aggiungete anche The Others. ENJOY!


10 commenti:

  1. Ne avevo letto così male da scoraggiarmi. A questo punto, potrei recuperare. Il genere mi piace quasi sempre. :)

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    1. Onestamente non capisco perché ne parlino così male. E' girato benissimo e ha degli ottimi attori, non l'ho trovato inferiore ad altri film visti in questo periodo.

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  2. Li conosco questi attori qui, solo anche per la Davis vorrei vederlo ;)

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    1. Lei è meravigliosa, davvero. Ma anche gli altri non scherzano :)

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  3. Sembra proprio di quelli che possono piacere a me. Quindi segno e prendo nota.

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  4. https://thekingsofhorror.blogspot.com/2020/04/the-turning.html ne ho parlato anche io qui, se ci vuoi dare una occhiata xD

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  5. Ieri mi sono sciroppato The Lodge, mi pare che qui si vada su una situazione narrativa molto simile, quindi mi sa che lo recupero subito.

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    1. Sciroppato, quindi vuol dire che non ti è piaciuto? ç___ç

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