venerdì 3 settembre 2021

Candyman (2021)

Era uno dei film che aspettavo di più quest'anno e devo ammettere che Candyman, diretto e co-sceneggiato dalla regista Nia DaCosta, non mi ha delusa per nulla.


Trama: un pittore in crisi creativa si ritrova coinvolto in atroci delitti perpetrati dalla misteriosa figura di Candyman, la cui maledizione si propaga tramite gli specchi.


Ditelo il suo nome, su. Mettetevi davanti allo specchio e, quando non sapete cosa fare, ripetete cinque volte Candyman. Non ci pensate neanche, vero? Sarebbe meglio fare finta di non sapere neppure chi sia Candyman, no? Eppure certe leggende, anche se sarebbe meglio dimenticarle, non possono scomparire così facilmente, nonostante tutti gli sforzi fatti per farle cadere nell'oblio, vuoi per la paura, vuoi per la vergogna, vuoi per una distorta interpretazione dei fatti. E se il Candyman degli anni '90 era un'affascinante figura desiderosa di perpetuare la sua leggenda per questioni squisitamente egoistiche, assurto a totem sanguinario e vendicativo di un'intera comunità di reietti timorosi di poter morire per mano sua, quello dell'annus domini 2021 nasce per dare una voce a questi reietti. O meglio, si rigenera ogni volta che una persona di colore viene ingiustamente uccisa e torturata, com'era accaduto verso la fine dell'800 al pittore Daniel Robitaille, reo di essersi innamorato di una bianca, e come, duecento anni dopo, è successo  a un povero cristo colpevole di essere il nero sbagliato nel luogo (infestato da poliziotti bianchi) sbagliato. E se quest'ultimo episodio in particolare vi ricorda qualcosa, capirete perché, nonostante la ricchezza, nonostante la fama, nonostante la libertà apparente e le case di lusso, fare parte di una minoranza è molto spesso, anche al giorno d'oggi, un'enorme e pericolosa fregatura e anche quando la vita scorre placida c'è sempre qualcosa da dimostrare a qualcuno, perché Dio non voglia che chi si ritiene normale o "superiore" perda occasione di sottolinearlo in ogni occasione. Il nuovo Candyman, bellissimo e patinato, è lo specchio (haha!) perfetto dei suoi protagonisti e realizzatori, a loro volta bellissimi e universalmente rispettati e riconosciuti (alla sceneggiatura c'è anche Jordan Peele, che avrebbe dovuto dirigere il film) ma resi inquieti da una rabbia e un disagio che fa parte del retaggio della loro gente e deriva da quei diritti faticosamente conquistati col sangue e che nel sangue possono scomparire, nel giro di un secondo.


Una rabbia e un disagio che deriva, e questo Candyman lo sottolinea alla perfezione, anche e soprattutto dall'essere stati per anni impossibilitati a raccontare la propria storia. Ci sono un paio di momenti surreali in Candyman, più del vedere un uomo con l'uncino uscire dagli specchi e fare scempio di colpevoli e innocenti, e sono quelli in cui ad Anthony viene insegnato (da bianchi) come dovrebbe esprimere il suo retaggio di giovane di colore, mentre un'altra persona insegna, a lui artista, come sfruttare al meglio la propria arte; è proprio la comunicazione, o l'uso distorto che si può fare di essa, l'appropriarsi di racconti e storie che appartengono ad altri, il cuore di questo Candyman, fin dallo splendido teatrino d'ombre che racconta una versione "riveduta e corretta" della pellicola di Bernard Rose per arrivare all'angosciante aut aut finale che viene "offerto" a Brianna, personaggio che, in realtà, viene privato già per tutto il film della possibilità di dare il significato che desidera all'avvenimento più traumatico della sua esistenza. Candyman è dunque un sequel che riprende i temi dell'originale riaggiornandoli alla luce di una consapevolezza odierna e di lotte che non possono più essere ignorate, elementi che da una parte arricchiscono incredibilmente il materiale di partenza mentre dall'altra, forse, lo rendono meno poetico, più distante dalla natura di favola nera che donava al film di  Bernard Rose quell'aura così particolare. Di sicuro, anche il Candyman di Nia DaCosta non difetta di momenti gore e schifosetti, di sequenze decisamente ben riuscite e di un ottimo utilizzo sia degli squallidi ambienti del ghetto sia dell'arte in tutte le sue forme, altri punti a favore che mi spingono a consigliarne la visione non solo a chi non ha mai visto Candyman ma anche a chi vive d'amore per l'originale e ha paura di trovarsi davanti una schifezza. Dategli una chance, non ve ne pentirete! 


Di Colman Domingo (William Burke), Virginia Madsen (la voce di Helen Lyle) e Tony Todd (Daniel Robitaille/Candyman) ho già parlato ai rispettivi link.

Nia DaCosta è la regista e co-sceneggiatrice della pellicola. Americana, ha diretto un altro film, Little Woods .Anche produttrice, ha 32 anni e un film in uscita, Captain Marvel 2.


Yahya Abdul-Mateen II
interpreta Anthony McCoy. Americano, ha partecipato a film come Baywatch, Aquaman, Noi e Il processo ai Chicago 7. Anche produttore, ha 35 anni e tre film in uscita tra cui Matrix 4 e Aquaman and the Lost Kingdom. 


Teyonah Parris
, che interpreta Brianna, era la Monica Rambeau della serie Wanda/Vision, personaggio che dovrebbe tornare nell'imminente Captain Marvel 2, diretto sempre da Nia DaCosta; Vanessa Williams è invece la stessa attrice che interpretava Anne-Marie McCoy in Candyman - Terrore allo specchio.  Niente di fatto invece per LaKeith Stanfield, che ha rifiutato il ruolo di Anthony per partecipare a  Judas and the Black Messiah. Candyman è un sequel diretto di Candyman - Terrore dietro lo specchio ed ignora i sequel L'inferno nello specchio (Candyman 2) Candyman - Il giorno della morte, che comunque potete sempre recuperare se vi interessa la figura di questo carismatico babau. ENJOY! 


10 commenti:

  1. Mi spiace molto non essere risucito a recuperarlo. Qui è rimasto in programmazione tre giorni per via della mostra del cinema

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    1. Dai, avete comunque modo di vedere i film della Mostra!

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  2. Mi sa che prima recupero l'originale che, stranamente, mi manca!

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    1. Davvero? Allora recuperalo assolutamente perché è un film molto affascinante, atipico per l'epoca.

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  3. io ho visto l'originale, e penso che a breve lo guarderò ^_^

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    1. Fammi poi sapere cosa ne pensi!

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    2. recensito martedì scorso, se vui puoi darci un occhiata xD https://lafabricadeisogni.blogspot.com/2021/09/ciclo-horror-stories-candyman.html

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    3. Poi passo ma la prossima volta, per amor di discussione, magari scrivi due pensieri anche sul commento :)

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  4. Io ho visto l'originale ed anche il seguito sempre con Tony Todd, questo nuovo lo voglio vedere assolutamente.

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    1. Io ammetto di non avere mai visto i seguiti ma, da quel che ho letto, non ho perso granché.

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