martedì 5 ottobre 2021

Bingo Hell (2021)

Su Amazon Prime Video sono approdati i primi due film della nuova "quadrilogia" Welcome to the Blumhouse, che già l'anno scorso ci aveva regalato qualche gioia e molta tristezza. Cominciamo con Bingo Hell, diretto e co-sceneggiato dalla regista Gigi Saul Guerrero.


Trama: in un quartiere degradato e quasi in stato di abbandono viene aperta una nuova sala bingo dove si fanno vincite enormi. La combattiva Lupita, con un gruppetto di anziani suoi coetanei, indaga, scoprendo un male terribile dietro il miraggio dei soldi facili...


Come ho scritto sopra, l'operazione Welcome to the Blumhouse, iniziata l'anno scorso sotto i migliori auspici, si era rivelata una sòla coi fiocchi, salvata solo dallo splendido Nocturne, film che tutti voi dovreste guardare se dotati di un abbonamento Prime Video. E' ovvio che, dopo la delusione cocente subita, abbia deciso di affrontare la seconda tornata di film originali Blumhouse con tutta la diffidenza del caso, e forse è questo il motivo per cui non mi sento di condannare in toto Bingo Hell all'ignominia perpetua, nonostante i suoi tremila difetti. Ma andiamo con ordine. Bingo Hell è il riaggiornamento cafone e moderno di un faustiano patto col Diavolo, in cui quest'ultimo offre soldi a profusione a una cittadinanza composta da disperati bloccati in un quartiere che sta lentamente morendo; guardando a modelli meno "nobili", Bingo Hell ricorda parecchio una delle mie opere kinghiane preferite, Cose Preziose, soprattutto per il modo in cui il Diavolo (o chi per lui) riesce ad entrare subdolamente nel cuore delle persone, carpirne i desideri e distruggere la loro anima dopo averli solo apparentemente esauditi. A Castle Rock il demonio arrivava nei panni del proprietario di un negozio di antiquariato, in Bingo Hell, come da titolo, apre una sala bingo che dispensa premi in denaro stratosferici, ma il risultato è il medesimo: una volta incassata la vincita, i "fortunati" si ritrovano a goderne per ben poco tempo e ad essere legati per sempre al bieco gestore della sala. Unica immune al fascino del denaro è Lupita, un'anziana di origine ispanoamericane che della difesa del quartiere ha fatto la sua ragione di vita, forte di un passato di "eroina" capace di prendere a calci delinquenti e spacciatori assortiti, pronti a rendere Oak Springs il centro del degrado urbano. 

Bingo Hell, a livello di trama, patisce di sicuro una caratterizzazione dei personaggi tra il superficiale e l'idiota, dove l'unica leggermente approfondita è la protagonista Lupita, che però risulta semplicemente una pazza dall'accento spagnolo che si sbatte per tenere in piedi un quartiere ormai decaduto quando potrebbe prendere i suoi cinque/sei amici più stretti, incassare i soldi derivati dalla vendita di case ormai da abbattere, e andare a trascorrere una serena vecchiaia al caldo e con un cocktail in mano, tanto ad Oak Springs non ci sono più i drogati, al massimo Starbucks ad accogliere gli hipster. I suoi già nominati amici sono appena abbozzati, si accenna giusto vagamente ai loro problemi così da giustificare la cecità davanti ai soldoni promessi da Mr. Big, e anche un paio di discorsoni "pesi" su droga, passato che ritorna e necessità di rifarsi una vita lasciano un po' il tempo che trovano, inghiottiti dalle uniche due cose che salvano Bingo Hell, ovvero il sembiante di Richard Brake e il gusto per il gore della Muñeca Del Terror Gigi Saul Guerrero, già apprezzato ai tempi del dimenticabile ABCs of Death 2.5. Richard Brake è ormai un mostro vero, mi basta vederlo comparire sullo schermo per farmela sotto davanti al suo sorriso malvagio e,  nonostante manchi dell'eleganza di un Max Von Sydow, non si può negare che come attore svetti sopra a tutti gli altri interpreti, incarnando una malvagità empia e anche un po' sudicia. Inoltre, rispetto agli altri Welcome to the Blumhouse, Bingo Hell ignora il PG-13 in favore di un paio di morti orribili e simpatiche piogge di sangue, il tutto condito da una regia vivace, colorata (spesso allucinata) e accompagnata da una colonna sonora assai gradevole. Il fatto che sia un film dalla breve durata non guasta, ovviamente, a quanto pare la Guerrero ha capito che un bel gioco dura poco e ha fatto sì che il suo bingo infernale non venisse a noia con ulteriori lungaggini. Non è il capolavoro horror dell'anno, lo avrete capito, e a Nocturne può solo baciare i piedi, ma per una serata disimpegnata ci sta e potreste anche divertirvi a patto che lo guardiate in lingua originale, ché il doppiaggio è davvero fastidioso.


Di Richard Brake, che interpreta Mr. Big, ho già parlato QUI.

Gigi Saul Guerrero è la regista e co-sceneggiatrice della pellicola, nonché una delle hipster che compaiono nel film. Messicana, ha diretto film come ABCs of Death 2.5 (il corto M is for Matador) ed episodi di serie quali Into the Dark e The Purge. Anche produttrice ha 31 anni. 


Adriana Barraza
interpreta Lupita. Messicana, ha partecipato a film come Babel, Drag me to Hell, Thor e a serie quali E.R. Medici in prima linea, CSI: Miami e The Strain. Anche regista, ha 65 anni e due film in uscita. 


L. Scott Caldwell
, che interpreta Dolores, era la Rose di Lost. Se Bingo Hell vi fosse piaciuto recuperate Cose preziose. ENJOY!

6 commenti:

  1. Questa volta mando avanti te, che l'anno scorso le sòle me le sono beccate tutte!
    Direi che partiamo male, anche se non l'hai del tutto bocciato, mi sa che quei tremila difetti sono troppi per me e punto su qualcosa di più sicuro (Midnight Mass, per dire, se riesco a trovare il tempo?!).

    L'altro che sembra un wannabe-Buffy mi spaventa ancora di più, però.

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    1. No beh, io lo salvo solo per Richard Brake. Se, giustamente, a te di vedere Brake fare quello che gli riesce meglio, ovvero il maniaco laido, non interessa, è meglio evitare e sì, puntare Midnight Mass che, purtroppo, da me ha subito un blocco alla prima puntata (ovvio, chi ha tempo di vedere addirittura una serie, per quanto mini?).
      Il wannabe Buffy me lo sparo stasera credo, avrai mie notizie!

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  2. Il film non l'ho visto, ma la regista merita di suo un apprezzamento 😜

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  3. Devo ancora vedere l'ultimo dei quattro film di questa "Welcome to Blumhouse 2.0" ma dubito che la classifica verrà modificata, la penso come te, una bella sòla con cui Giasone svuota i magazzini e fa fare esperienza ai suoi, la regia di Gigi Saul Guerrero è frizzantina il giusto e non annoia anche se il film non ha proprio una direzione chiara nel tono, però ha il sorriso da squalo di Richard Drake e tanto basta ;-) Cheers

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    1. Ieri sera ho guardato Black as Night, simpatico e nulla più. FORSE ho addirittura preferito questo Bingo Hell, se non altro perché demonio squaluto batte vampiri come carisma 20 a 0!

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