mercoledì 2 febbraio 2022

tick, tick... Boom! (2021)

Il mio recupero "Globeale" quest'anno va a rilento e sono riuscita a guardare solo ora tick, tick... Boom!, diretto nel 2021 dal regista Lin-Manuel Miranda.


Trama: La vera storia di Jonathan Larson, che col suo primo musical di successo racconta il fallimento della sua opera Superbia e il terrore di ritrovarsi a 30 anni senza avere ancora combinato nulla...


Come potete immaginare, visto quanto spesso comincio i miei post ammettendo ignoranza, fino a due giorni fa nemmeno sapevo chi fosse Jonathan Larson e non avrei nemmeno mai guardato il film se non fosse stato per il Globe vinto da Andrew Garfield. Ovviamente, anche se conoscevo almeno di fama Rent (il musical più famoso di Larson, messo in scena subito dopo la sua morte) non ho mai avuto modo di ascoltarne le canzoni, quindi sono arrivata all'appuntamento con tick, tick... Boom! completamente ignara, cosa che probabilmente mi ha evitato di guardare il film con l'occhio del fan accanito, il che spesso non è un male. tick, tick... Boom! si basa sull'omonimo musical autobiografico di Jonathan Larson e racconta i primi periodi della sua carriera, funestati da enormi difficoltà economiche e svariati fallimenti, quando il compositore tentava di portare in scena il musical Superbia, un progetto cullato da anni; la storia è raccontata o, meglio, cantata in prima persona da Larson il quale, attraverso la sua esperienza personale, tocca argomenti chiave per la società americana degli anni '90, come la piaga dell'AIDS e una crescente dipendenza dei giovani da falsi modelli televisivi, ma anche questioni universali e tuttora attuali che riguardano tanto i 40enni che i 30enni, come il terrore di non valere nulla, la necessità di rinunciare ai propri sogni per, "banalmente", avere di che campare, la frustrazione di sentire il tempo fuggire via mentre non si è ancora combinato nulla di importante, la consapevolezza che il mondo è un posto orribile e che spesso noi non abbiamo non solo la possibilità, ma nemmeno la forza o il coraggio di cambiarlo, perché non riusciamo neppure ad affrontare i nostri piccoli problemi personali. Il trasporto di Larson e la sua passione arrivano dritti al cuore dello spettatore, e fa male sapere che il poveraccio è morto giovanissimo senza avere neppure avuto il tempo di assaporare il meritato, ricercato successo.


Come ho detto, non conosco l'opera originale di Larson (peraltro, ho letto qualche articolo in merito e scoperto che la versione definitiva di tick, tick... Boom!, con l'introduzione di una canzone da Superbia, è in parte farina del sacco di David Auburn) quindi non posso dare giudizi con cognizione di causa, ma per quanto mi riguarda Lin-Manuel Miranda, al suo primo lavoro da regista cinematografico, ha fatto un lavoro egregio, realizzando un'opera che, da totale profana, mi ha divertita e coinvolta fino a farmi piangere sul finale. Mi è piaciuto molto il modo in cui sia la regia che il montaggio riescano a rendere perfettamente il mix di stili presenti nel libretto del musical (peraltro molto bello, e credo che non ci siano canzoni create ad hoc per il film); se i brani spaziano dal rock, al pop, al rap, alla tipica melodia da musical fino ad arrivare a concitati monologhi recitati con un'inquietante ticchettio di lancette in sottofondo, la regia mescola numeri musicali con tanto di coreografia, costumi sfarzosi e cambiamento di scenografie, a riprese più "naturali", stralci di spettacoli, ricostruzioni di video realizzati con la Betacam e, sui titoli di coda, video d'archivio che mostrano il vero Larson alle prese con molte delle situazioni rappresentate nel film. Da parte sua, Andrew Garfield ci mette tutta la passione del mondo e il Globe se lo è meritato; nonostante ritenga abbia una faccia troppo "scema" per interpretare Spiderman, come attore serio mi piace dai tempi di Non lasciarmi e come Jonathan Larson risulta di una tenerezza disarmante. Vederlo impegnarsi e commettere un errore dopo l'altro, con quella faccetta aperta e onesta che si ritrova, fa venire voglia di abbracciarlo, inoltre è bravissimo sia come cantante che come attore teatrale e, sul finale, le sue lacrime spezzano letteralmente il cuore. tick, tick... Boom! è dunque un film che consiglio anche se non siete particolarmente interessati al genere. Garantisce il Bolluomo, che pur avendolo visto solo da un certo punto in poi, è rimasto talmente catturato (anche se non lo ammetterebbe mai) che se lo è guardato fino alla fine!


Di Andrew Garfield (Jonathan Larson), Alexandra Shipp (Susan), Vanessa Hudgens (Karessa) e Bradley Whitford (Stephen Sondheim) ho già parlato ai rispettivi link. 

Lin-Manuel Miranda è il regista della pellicola, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa, ed interpreta il cuoco del diner. Famoso soprattutto come compositore, ha lavorato spesso come attore ed è anche produttore. Americano, ha 42 anni.




4 commenti:

  1. Risposte
    1. Io l'ho trovato dolcissimo e molto coinvolgente. Spero possa piacere anche a te!

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  2. A me è piaciuto: l'ho trovato un film di stampo volutamente classico ma che tratta problemi e situazioni del presente. Devo dire che mi ha coinvolto e Garfield è davvero bravo: mi auguro che nella cinquina degli oscar ci sia anche lui, lo meriterebbe.

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    1. Di solito i premiati al Globe entrano nella cinquina. Sarei molto contenta anche io, in effetti!

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