mercoledì 25 maggio 2022

The Twin (2022)

Recentemente è uscito su Shudder The Twin, diretto e co-sceneggiato dal regista Taneli Mustonen, e stranamente sono riuscita a vederlo senza lasciar passare troppo tempo.


Trama: dopo la morte del figlio Nathan, Rachel si trasferisce in Finlandia col marito e il gemello di Nathan, Elliot, che tuttavia comincia a comportarsi in maniera inquietante...


The Twin è stata una bella ed inaspettata sorpresa, realizzata non a caso da un regista, Taneli Mustonen, che già con Lake Bodom aveva dimostrato di saperci fare con l'horror, di conoscerne bene i cliché e di poter giocare con essi regalando allo spettatore opere assai pregevoli. A tal proposito, non sarà facilissimo parlare di The Twin senza fare spoiler, ma ci proviamo. L'incipit è simile a quello di mille altri horror: dopo un incidente stradale che ha causato la morte di uno dei due figli, Rachel e il marito tentano di ricominciare una nuova vita e vanno nella casa d'infanzia di lui, in Finlandia, dove però il bambino superstite comincia a comportarsi in maniera strana e a parlare col gemello scomparso. Conseguenza di ciò, è che l'atmosfera di The Twin, almeno all'inizio, è quella tipica di un film ambientato in una casa infestata. La nuova magione dei protagonisti è zeppa di foto inquietanti, di stanze vuote (o presumibilmente tali, in quanto spesso e volentieri le inquadrature sono realizzate apposta perché non si capisca), di sussurri misteriosi e di specchi, questi ultimi indispensabili veicoli per l'entità che tenta di impossessarsi di Elliot sfruttando il vuoto creato dal suo gemello; il terrore di essere "il bambino non voluto", l'idea che i genitori avrebbero preferito morisse Elliot invece che Nathan, fanno il paio con la costante inquietudine di Rachel, che teme di venire privata anche dell'altro figlio e che, piagata da atroci incubi e costretta a stare in un Paese a lei sconosciuto, non riesce a pensare ad altro che alla salute del piccolo, ignorando completamente il legame col marito e la propria felicità.  


La natura di horror sovrannaturale a base di possessioni e case infestate, a un certo punto del film, si dirama arricchendosi di strati che lo rendono sempre più interessante e coinvolgente, sui quali sarebbe tuttavia male spendere troppe parole. Sappiate solo che, da un certo punto in poi, The Twin si contamina con suggestioni folk horror a tratti assai crudeli, con una paranoia strisciante che guarda ad esempi alti quali Rosemary's Baby o A Venezia un dicembre rosso... shocking! e poi, verso il finale, vira ulteriormente chiudendosi in un cerchio perfetto quanto quelle figure che, a un certo punto, pensiamo di vedere da tutte le parti. Certo, come in quelle figure, qualche difetto c'è. Nonostante tutto sul finale torni, alcune domande rimangono aperte e l'idea che gli sceneggiatori a un certo punto abbiano un po' perso il filo di tutto ciò che hanno imbastito in effetti mi si è insinuata in testa, tuttavia The Twin è così ben curato a livello di atmosfere (la scena più "folk horror" del film gela il sangue nelle vene ed è bellissima a livello di regia e fotografia) e così ben recitato (Teresa Palmer e Barbara Marten sono davvero molto brave, soprattutto la prima) che personalmente sono riuscita a sorvolare su alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso. The Twin è dunque uno di quei film che consiglio, sperando arrivi ad essere presto disponibile in Italia, e che riguarderei col senno di poi, per godere di tanti piccoli dettagli che sicuramente a una prima visione mi saranno sfuggiti.


Del regista e co-sceneggiatore Taneli Mustonen ho già parlato QUI mentre Teresa Palmer, che interpreta Rachel, la trovate QUA.


Se The Twin vi fosse piaciuto recuperate Hereditary, Rosemary's Baby, Midsommar e A Venezia un dicembre rosso... shocking. ENJOY!

2 commenti:

  1. Avevo molto apprezzato "Lake Bodom" anche se c'erano alcune ingenuità però onore al merito di Taneli Mustonen, un nome da tenere d'occhio per il futuro.

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    1. Lake Bodom, come opera prima, era davvero bello. The Twin percorre strade già viste ma le rivisita con molta personalità. Per me, promosso.

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