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mercoledì 12 novembre 2025

Hell House LLC: Lineage (2025)

Sono molto triste. Ho guardato Hell House LLC: Lineage, uno degli horror che aspettavo di più quest'anno, e Stephen Cognetti, regista e sceneggiatore dell'intera saga, mi ha delusa senza pietà.


Trama: sopravvissuta alla distruzione dell'Abaddon Hotel, Vanessa torna ad Abaddon e comincia ad avere incubi e visioni, come quasi tutti gli abitanti della città...


Cosa posso dire se non "sono costernata", come diceva il povero maggiordomo di un vecchio Dylan Dog? Cognetti aveva promesso, con Lineage, di risolvere tutti i misteri seminati negli anni dalla saga di Hell House LLC. Aveva anche promesso (e pare che, nonostante tutto, non abbia ritrattato) che Lineage sarebbe stato l'ultimo capitolo della saga. Peccato che Cognetti, durante la realizzazione del film, non abbia tenuto conto del budget e che abbia finito i soldi prima di rendersi conto che, ohibò, non sarebbe riuscito a tirare le fila del tutto. Il risultato è che Lineage non solo non svela nulla, ma aggiunge ulteriori domande e si conclude col colpo di scena più frustrante dai tempi di All Cheerleaders Die, soprattutto considerato che, come già il film di Lucky McKee, nemmeno questo prevede un seguito. La cosa, per inciso, sarebbe perdonabile, se non fosse che Cognetti passa l'intero film a ciurlare nel manico. Avesse dedicato meno tempo agli incubi di Vanessa, agli sproloqui della sua psichiatra, al marito della protagonista, alla sua coinquilina, ad altri settecento personaggi di cui non frega nulla ad anima viva e che, peggio ancora, muoiono off screen, sarebbe riuscito a concentrarsi sul passato dei due terrificanti adepti di Tully e su come Patrick Carmichael sia riuscito a confezionare la maledizione più terrificante del cinema recente. Dal momento in cui, già con The Abaddon Hotel, Cognetti aveva deciso di abbandonare l'efficace mistero del primo film e creare una lore di Abaddon, era giusto che andasse fino in fondo, ma così è una presa dei fondelli nei confronti dei fan. La cosa mi fa ancora più rabbia perché Cognetti, nel tentativo di ingraziarsi questi ultimi, ha commesso un altro errore imperdonabile, ovvero basare il film interamente sulla comparsa a intermittenza dei maledetti clown che ci fanno compagnia fin dal primo capitolo. Per chi, come me, soffre di coulrofobia, è ovviamente una sofferenza e non posso dire che non mi sia cagata in mano per tutta la durata di Lineage, scusate la finezza. Razionalmente, però, riconosco che ricorrere all'idea più iconica della saga per tutta la durata del film indica che di idee ne sono rimaste ben poche o, se ci sono, sono mal organizzate.


Per quanto riguarda la realizzazione, mi permetto di citare Lucia, costernata quanto me, e chiedere a Cognetti "ma perché non sei rimasto a fare found footage?". Lineage ha qualche momento efficace, perché comunque Cognetti ha un'ottima mano nel gestire i luoghi bui, i corridoi lunghi e tutto quello che non viene messo a fuoco alle spalle dei personaggi, e mentirei se non dicessi che, in più di un'occasione, ho guardato appena oltre l'angolo superiore dello schermo per non soccombere all'infarto. Purtroppo, però, Lineage è un film molto dialogato, e qui si inserisce un altro problema comune a tutti i film della saga, ovvero gli attori cani. Se, per motivi di budget, sei costretto a ricorrere ad attori poco espressivi o intensi, metterli all'interno di un found footage o un mockumentary potrebbe anche essere una carta vincente, per aumentare la verosimiglianza o la spontaneità del tutto, e tapullare eventuali difetti, cosa che, effettivamente, vale per i capitoli precedenti della saga (tranne per quella martellata sulle balle di Lake of Fire, di cui purtroppo Lineage riprende la protagonista). Utilizzare una tecnica classica, con abbondanza di di campi e controcampi, evidenzia tutti i limiti dell'operazione, e la povera Elizabeth Vermileya non è proprio eccelsa, così come non lo sono quasi tutti i suoi colleghi, col risultato che, spesso, Lineage ricorda tanto un episodio di una serie televisiva "media". Mi sento sporca a parlare male di questo film, giuro, perché quello con Hell House LLC è stato un amore improvviso e coltivato in poco più di un anno ma comunque intenso, e il mio cuore di fan si è riscaldato davanti a tutta una serie di citazioni, omaggi e rimandi agli altri capitoli della saga. Purtroppo, però, è un po' poco anche solo per definire Hell House LLC: Lineage un bel film. Cognetti ha dichiarato che la sua esperienza con Hell House LLC è finita, e che la sua idea sarebbe quella di passare la palla a un altro regista. La mia speranza è che Cognetti metta comunque mano alla sceneggiatura, che Shudder sganci dei soldi, e che qualcuno mi dia almeno una degna conclusione, fosse anche con uno spin-off a fumetti, una serie animata, un telefilm, perché altrimenti non mi riprenderò mai da questa delusione.

Stephen Cognetti è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto i film Hell House LLC, Hell House LLC II: The Abaddon Hotel, Hell House LLC III: Lake of Fire, Hell House LLC Origins: The Carmichael Manor e 825 Forest Road. E' anche montatore e produttore. 

Ma ti mangiassero, guarda.

Elizabeth Vermilyea
, che interpreta Vanessa, riprende il ruolo dal terzo capitolo della saga. Oltre a lei, tornano anche tutti gli attori che, in Hell House LLC Origins: The Carmichael Manor, interpretavano le due vlogger protagoniste e i ragazzi della famiglia Carmichael. Lineage è, a quanto si evince dalle dichiarazioni di Cognetti, l'ultimo film di una saga che comprende Hell House LLC, Hell House LLC II: The Abaddon Hotel, Hell House LLC III: Lake of Fire, Hell House LLC Origins: The Carmichael Manor. Fino a ieri vi avrei consigliato di vederli, ma vista la frustrazione di sapere la saga incompiuta, non so neppure io che fare. ENJOY!

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