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martedì 19 maggio 2009

Angeli e Demoni (2009)

Solo un appunto: sono STUFA di vedere film tratti dai libri di Dan Brown dalle prime file dei cinema. A Melbourne successe con il Codice Davinci, venerdì è successo con Angeli e Demoni (Angels and Demons), l’ultima (e speriamo davvero che lo sia..) fatica della premiata ditta Ron Howard/Tom Hanks/Dan Brown, il cui bolso faccione è un incubo che mi ha accompagnata durante le notti insonni. Ma andiamo con ordine e cominciamo la difficile recensione.






 locandina






La trama: dopo l’improvvisa morte dell’ultimo Papa, a Roma comincia il Conclave per designare il successore al soglio pontificio. Nel frattempo al CERN qualcuno ruba un cilindro contenente dell’antimateria uccidendo uno degli scienziati responsabili del progetto, marchiandolo a fuoco con il simbolo di una setta che si credeva scomparsa, quella degli Illuminati. Chiamato dal Vaticano, il massimo esperto mondiale in materia, ovvero Robert Langdon, vola a Roma e, con l’aiuto della scienziata Vittoria Vetra, deve cercare di impedire che l’antimateria esploda e che un misterioso assassino faccia fuori i quattro cardinali papabili, seguendo l’antico ed iniziatico Cammino degli Illuminati i cui simboli sono nascosti nei più famosi monumenti di Roma.

 






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Non è facile rendere in pellicola i romanzi di Dan Brown. Costui unisce trame al limite del ridicolo ma decisamente interessanti e coinvolgenti a dissertazioni su filosofia, religione, simbolismo, infarcendo le sue opere di rimandi colti ed intellettuali che stimolano il lettore a leggere altre opere che possano trattare gli argomenti citati. Un film, per quanto ben fatto, cerca di concentrarsi invece sugli eventi, piazzando qualche citazione arguta qua e là, ma sostanzialmente tenendo in conto che uno spettatore non starà a seguire contorti ragionamenti ed auliche rivelazioni. Di conseguenza opere come questa ed il Codice DaVinci diventano dei thriller/action banalotti e neppure troppo avvincenti. Angeli e Demoni è già più coinvolgente, come film e come libro, del più famoso fratellino, il Codice, ma l’impressione che lascia, almeno cinematograficamente (il libro mi è piaciuto molto), è quella di un film tirato per le lunghe e noiosetto, con opinabili cambiamenti della trama (il direttore del CERN non viene neppure nominato ma al suo posto viene messo un fantomatico capo delle guardie svizzere interpretato da Stellan Skarsgard, il Camerlengo cambia nome e diventa irlandese invece che italiano, Vittoria non viene rapita e non è neppure figlia dello scienziato ucciso, i destini di Olivetti e del quarto cardinale sono MOLTO diversi da quelli degli stessi personaggi nel libro, viene compiuta una mutilazione insensata ed imprevista a carico del Diagramma di Galileo, ma almeno Ron Howard ci fa il favore di non mostrare Tom Hanks mentre si paracaduta con della tela cerata…)

 





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Tecnicamente, ovviamente, è un film fatto benissimo. La fotografia è splendida, le immagini di Roma scaldano il cuore e ci ricordano quanto il nostro Paese sia decisamente superiore a qualsiasi altro luogo non naturale della Terra, la scena finale relativa allo scoppio dell’antimateria è qualcosa di epico, con Ewan McGregor che svolazza circondato da un’aura angelica che tanto somiglia a quella che avrebbe il paradiso, attorniato da una folla osannante (ammetto che le immagini delle folle in questo film abbondano e sono molto belle). Anche le morti dei cardinali, soprattutto quella legata al fuoco, sono spettacolari ed inquieta la presenza di questo assassino nascosto tra tanti candidati tali: il regista rende benissimo quest’ansia e questa ricerca del malvagio grazie ai primi piani sui vari presenti nella folla, che ricambiano donando allo spettatore sguardi truci e poco raccomandabili. Gli attori potevano essere migliori in effetti; svettano in bravura un Ewan McGregor quasi irriconoscibile con quella faccetta da prevosto pentito, e il nostrano Pierfrancesco Favino nei panni di un Olivetti assai più simpatico ed accomodante di quello descritto nel libro, ma per il resto Ayelet Zurer interpreta una Vittoria assolutamente molla e priva di carisma, e Tom Hanks fa a gara di bolsaggine con Stellan Skarsgard che è perennemente scazzato.

 






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Il pessimo casting è ulteriormente penalizzato da una storia che a tratti rasenta il ridicolo (colpa di Dan Brown) e all’eccessiva presenza di inseguimenti a bordo di Lancia assurdamente tirate a lucido (colpa di Ron Howard e degli sponsor: metà film è identico alla pubblicità della Lancia che passa sulle TV in questo periodo…) e che, in effetti, spezzano il ritmo di un film che poteva anche non essere così noioso. Il doppiaggio italiano è pessimo: i francesi parlano come se fossero tutti figli dell’ispettore Clouseau, mentre svizzeri e tedeschi parlano come Papa Ratzinger (che maledirà ulteriormente il mio blog dopo questa…), quando li aboliranno sti orrendi stereotipi? Alla fine della fiera non mi sento di sconsigliare questo film, ma nemmeno di consigliarlo. Esistono pellicole peggiori ma, assolutamente, anche pellicole MOLTO migliori, soprattutto per questo genere di film. Della serie, provaci ancora Ron. Magari non con un altro libro di Dan Brown e non con Tom Hanks.

 

Ron Howard è il regista del film. Ricordate il piccolo e sfigatissimo Richie Cunningham di Happy Days? Ecco, è proprio lui. Da allora ne ha fatta di strada, confezionando parecchi film tra i più premiati e più amati dal pubblico (e dalla mia infanzia..), come Splash, una sirena a Manhattan, Cocoon, l’energia dell’universo, Fuoco assassino, Cuori ribelli, Apollo 13, Il Grinch, A Beautiful Mind (che ha vinto due Oscar, miglior film e miglior regista), Cinderella Man, Il codice Davinci, Frost/Nixon – Il duello. Ha 55 anni e ben nove film in progetto.

 





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Tom Hanks interpreta Robert Langdon. Un bolso Robert Langdon, per la precisione. Eppure non era mica così il buon Tom Hanks un tempo, e tra i suoi film ce ne sono alcuni più che pregevoli, come lo splendido Forrest Gump (uno dei miei film preferiti, per cui ha anche vinto l’Oscar) e il meraviglioso Il miglio verde. Tra le altre pellicole del nostro ricordo Splash, una sirena a Manhattan, La retata, Big, Turner e il casinaro, Il falò delle vanità, Ragazze vincenti, Insonnia d’amore, Philadelphia (per il quale ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista), Apollo 13, Toy Story e Toy Story 2 (dava la voce a Woody in originale), Salvate il soldato Ryan, l’orrendo C’è posta per te, Cast Away, Era mio padre, Prova a prendermi, The Ladykillers, Il codice Davinci. Per la TV ha recitato in episodi di Love Boat, Happy Days, Casa Keaton, I racconti della cripta. Ha 53 anni e due film in uscita (tra cui Toy Story 3).

 






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Ewan McGregor interpreta il camerlengo Patrick McKenna (in originale Carlo Ventresca…). L’attore scozzese è innegabilmente uno dei sex symbol della mia adolescenza, ed è sempre un piacere per me vederlo sullo schermo, data anche la qualità delle pellicole che solitamente interpreta, tra le quali ricordo Piccoli omicidi tra amici, Trainspotting (che gli ha conferito la notorietà internazionale), Nightwatch, Una vita esagerata, lo splendido Velvet Goldmine, il meraviglioso Moulin Rouge!, Big Fish – Le storie di una vita incredibile. Tra le serie TV alle quali ha partecipato, I racconti della cripta ed ER. Ha 38 anni e cinque film in uscita.

 






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Pierfrancesco Favino… è fico. Ok, la recensione finisce qui! No, sto scherzando. L’attore romano, finalmente un giovane attore italiano che SA recitare e parlare senza dare l’illusione di avere delle biglie in bocca, interpreta l’ispettore Olivetti. Tra gli altri film, italiani e, ultimamente, internazionali, del buon Pierfrancesco ricordo L’ultimo bacio, Da zero a dieci, El Alamein, Romanzo criminale, Una notte al museo (dove interpreta nientemeno che Colombo!), Le cronache di Narnia – Il Principe Caspian. Per la TV italiana ha recitato nel telefilm Amico mio e nella miniserie Gino Bartali – L’intramontabile. Ha 30 anni e un film in uscita.

 






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Di Stellan Skarsgard, che interpreta il capo delle guardie svizzere, ho già parlato qui. E siccome il film in sé non è nulla di che... vi lascio alla visione di Pierfrancesco Favino nei panni di Frank'N'Furter assieme a Paola Cortellesi! ENJOY! 








6 commenti:

  1. anch'io ho scritto un post sul film (e sulle reazioni della gente soprattutto!) se ti va passa a leggerlo! Comunque per me è un filmetto tratto da un libretto (che, a differenza tua, non mi è piaciuto granchè). Diciamo che si lascia guardare ma che tra 3 giorni non mi ricorderò già più nulla...

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  2. sì sapevo anche io della reggia di caserta...d'altra parte non hanno dato il permesso di girare in vaticano (ed io la butto lì: invece di fare i permalosi non potevano dare il permesso trovando un accordo per dare una percentuale dei ricavati in beneficienza? sieeee, troppo facile!)

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  3. Angeli e Demoni: il film[..] E' il film vincitore di incassi dell'ultima settimana: , l'ultima pellicola di Ron Howard tratta dall'omonimo romanzo di Dan Brown sembra non mettere d'accordo pubblico e critica dei nostri blogger. [..]

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  4. Finalmente, l'ho visto anch'io! : P
    Non avendo letto il libro, posso solo basarmi su ciò che ho visto e al contrario tuo, credo le cose si siano svolte fin troppo velocemente, quanto meno quando si arriva al conto alla rovescia per la morte dei quattro cardinali... davvero riescono a fare tutto quel che si vede nella pellicola in un'oretta contata tra una morte e l'altra? Un tempo troppo ristretto, secondo me, anche se non nego si arrivi ad un certo punto in cui viene da guardare l'orologio chiedendosi quanto manca ancora alla fine.. o.ò

    Che dire, il film in sé non mi è dispiaciuto.. Dan Brown mette insieme storia, arte, religione e profano, creando un mix irresistibile... anche chi non ama i thriller non può non rimanere affascinato nel vedere queste incredibili opere d'arte e gli accenni sul loro significato e la loro storia sono quanto di più gradevole e interessante si possa trovare nel film, anche se - come facevi giustamente notare - gli accenni sono sporadici e fugaci.

    Delle morti, quella del cardinale di colore mi è sembrata la più insulsa... non riesco a cogliere infatti il nesso.. i polmoni perforati dovrebbero essere associati all'aria? o.ò
    Al contrario, la morte nel fuoco l'ho trovata alquanto forte... dava proprio l'idea di un uomo arso vivo e molto.. molto lentamente.

    Che dire.. alcuni punti deboli in certe interpretazioni li ho colti.. sia la scienziata che l'ispettore (u.u) non mi sembrano particolarmente caratterizzati e il loro ruolo è più da contorno per gli altri personaggi.
    Ad ogni modo, un film che non mi è dispiaciuto.. : P

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  5. Prima o poi mi cadranno i bulbi oculari a suon di vedere il faccione bolso di Tom Hanks dalla prima fila del cinema. A prescindere dalla scelta sciapa del cast la cosa che mi ha colpito di più è stata l'incredibile lentezza (soprattutto della prima parte) a discapito di una storia che dovrebbe essere in realtà convulsa e ben più movimentata. Se non ricordo male il libro è tutto una frenesia continua, cosa che non sono riuscito a ritrovare nel film. O forse ha contribuito alla lentezza il gonfiore da batrace che ormai accompagna Tom Hanks e che non lo rende più adatto a film di "azione". Va' a sapere....Mah.....
    La prossima volta che vedo deturpare un trattato galileiano inizio una sequela di improperi da far arrossire Belzebù in persona (già mi era venuto un colpo apoplettico nel vedere bruciare la Gioconda in "Equilibrium"...). E che non mi si buggeri con le location in cui sono stati girati molti degli interni: si vede benissimo lo scalone della Reggia di Caserta. Vatican City my ass! Ma d'altronde col cavolo che il rottweiler di Dio avrebbe mai dato consenso a girare il film in casa sua.
    E con ciò saluto.
    E non mi firmo perché sai benissimo chi sono.

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  6. @IlRanocchio:
    Anche nel libro ce la fanno (oddio, NON ce la fanno) sempre per il rotto della cuffia, arrivando nelle chiese un minuto prima della morte dei prelati.
    A dir la verità lo sto rileggendo e... diamine, anche il libro è davvero tirato per i capelli, e non solo per il camerlengo volante!! (la questione polmoni perforati credo sia relativa all'aria, sì.. o__O evidentemente non avevano altro modo per farlo morire, anche se io lo avrei buttato giù da un tetto!!)

    @Anonimo:
    Caro, SCONOSCIUTO anonimo... ti prego, ma perché non apri un blog anche tu?
    I tuoi commenti al mio sono anche troppo rari!!
    Quanto agli interpreti...
    Nessuno tocchi Favino è____é

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