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martedì 23 febbraio 2010

The Wolfman (2010)

“C’è una lupa nell’armadio”, canta la buona Shakira. Se avessi Benicio del Toro nell’armadio credo che non uscirei più di casa, ma non divaghiamo. Tutto questo sproloquio iniziale per dire che ieri sera ho visto The Wolfman, omaggio ai vecchissimi horror della Universal (e remake dello storico Uomo Lupo con Lon Chaney Jr.), girato quest’anno per mano del regista Joe Johnston.


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La trama è risaputa: Lawrence Talbot torna nel paese dov’è nato e cresciuto, per cercare di capire chi o cosa abbia fatto fuori suo fratello. Quando quella stessa cosa si rivela essere un lupo mannaro e gli morde via un bel pezzo di spalla, lasciandolo comunque in vita, il povero Larry deve sperimentare sulla sua pelle (e su quella degli altri) cosa sia la maledizione della licantropia.


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Questa sarà la recensione più breve che abbia mai fatto in vita mia. C’è effettivamente molto poco da dire su questo Wolfman. La sensazione che lascia, infatti, è quella di trovarsi di fronte una mega confezione di cioccolata piena di trine, lazzi, sete e quant’altro. Una volta aperta si scopre che all’interno c’è del banalissimo cioccolato Kinder, e ovviamente si storce un po’ il naso. Intendiamoci, non è un film brutto Wolfman, però rimane più impresso per la realizzazione che per la storia in sé, che dagli anni ’40 non è cambiata, rimanendo molto statica e priva di qualunque sorpresa, almeno per chi la conosce: Lawrence indaga, viene morso e va incontro al suo ovvio ed ineluttabile destino. Punto. Ci si può ricamare sopra quanto si vuole, ma alla fine quello è e quello rimane.


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Certo, con una confezione come questa mi mangio anche un chilo di cioccolato Kinder. Gli attori sono fenomenali, Anthony Hopkins in prima fila come sempre si mangia il pur bravo Benicio del Toro riproponendo il personaggio del vecchio e bastardo maestro di vita con le palle, mentre Hugo Weaving è forse il migliore tra tutti, con il suo ironico e flemmatico ispettore. Ma oltre gli attori, ci sono delle scenografie stupende e dei paesaggi magnifici che ci catapultano direttamente nell’Inghilterra di fine ‘800 (il maniero dei Talbot è meravigliosamente decadente, la nebbia e la luna piena nei boschi oscuri fanno molto atmosfera, e le scene al manicomio sono le migliori di tutto il film); dei costumi che fanno perdere la bava a chiunque abbia un minimo di interesse nella moda del tempo e che non a caso sono stati realizzati dalla nostrana e bravissima Milena Canonero; delle musiche evocative che richiamano molto il Dracula di Coppola e che sono state firmate nientemeno che dal dio Danny Elfman. Gli effetti speciali ed il trucco, per nulla trash o cacofonici come dovrebbero essere in un film come questo, sono stati fatti dal mago Rick Baker, già responsabile di storiche trasformazioni “mannare” nei capolavori L’ululato e Un lupo mannaro americano a Londra, e richiamano alla mente quelli dell’Uomo lupo originale, risultando molto più artigianali e piacevoli del previsto (come film è parecchio truculento tra l’altro). Però io voglio vedere di questi tempi chi ha voglia di attaccarsi a questi particolari per amare un film. The Wolfman purtroppo, se aveva un target prefissato, di sicuro non lo ha raggiunto: i nostalgici e i puristi preferiranno sempre quello del 1941, i ragazzini deploreranno la mancanza di gente come Blade o Van Helsing a salvare la bella in pericolo, e gli altri, come me, lo prenderanno solo come un film da vedersi in compagnia per una serata senza troppe pretese. Peccato, perché nelle mani del già citato Coppola o in quelle di Tim Burton, sarebbe potuto diventare un capolavoro.


Joe Johnston è il regista della pellicola. Non ha mai messo le mani su film memorabili per la trama, ma su opere che sono entrate momentaneamente nella storia per gli effetti speciali; infatti tra i suoi film figurano il pur mitico Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi (che nostalgia!!), Pagemaster , Jumanji e Jurassic Park III. Inoltre ha realizzato alcune puntate del telefilm Le avventure del giovane Indiana Jones. Ha 60 anni e un film in uscita, The first Avenger: Captain America. Ma anche no…


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Benicio del Toro interpreta Lawrence Talbot. Non nascondo di avere sempre avuto un debole per l’attore portoricano, che è uno dei miei preferiti. Tra i suoi film figurano molte bellissime pellicole come I soliti sospetti, The Fan – Il mito, Fratelli, Paura e delirio a Las Vegas, Snatch, Traffic, Sin City e altre meno belle come The Hunted- La preda; inoltre ha recitato in telefilm come Miami Vice e Racconti di mezzanotte. Ha 43 anni e cinque film in uscita tra cui la riduzione cinematografica di Lunar Park di Bret Easton Ellis!!


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Anthony Hopkins interpreta il padre di Lawrence, John Talbot. Parlare dell’attore gallese è parlare di una moderna icona cinematografica, basti solo pensare alla sua splendida interpretazione di Hannibal Lecter ne Il silenzio degli Innocenti (e anche l’orribile Hannibal si salvava giusto perché c’era lui…) e di molti altri bei film come The Elephant Man, il già citato Dracula di Coppola, Charlot, Vento di passioni, Vi presento Joe Black, Cuori in Atlantide, Red Dragon e paccottiglia come Instinct – Istinto primordiale, Titus, Mission: Impossibile 2 e l’orrido Beowulf senza dimenticare il suo ruolo nel pregevole Il Grinch come narratore. Ha 73 anni e cinque film in uscita, tra cui l’ennesima pellicola dedicata ad un eroe Marvel, Thor, dove lui interpreterà Odino (!!).


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Hugo Weaving interpreta l’ispettore Abberline. Meglio conosciuto per la sua interpretazione dell’agente Smith nella trilogia di Matrix, l’attore originario della Nigeria ha anche recitato nel geniale Priscilla, la regina del deserto, nella trilogia de Il Signore degli Anelli, in V come Vendetta  e ha inoltre prestato la voce al cane Rex in Babe maialino coraggioso e nel suo seguito. Ha 50 anni e quattro film in uscita, tra cui The Hobbit, dove riprenderà probabilmente il ruolo di Elrond.


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E ora un paio di curiosità. Emily Blunt, che interpreta la fidanzata del fratello di Lawrence, era la povera e vessata “schiava” di Meryl Streep in Il Diavolo veste Prada, mentre la zingara che aiuta il protagonista è interpretata nientemeno che dalla figlia del grande Charlie Chaplin, Geraldine Chaplin. Tra l’altro, a proposito di cammei, anche Rick Baker compare nei panni dello zingaro fischiante che viene accoppato per primo dal mannaro. E aspettando l'ennesimo remake di qualche altro storico MMMostro, vi lascio con il trailer dell'originale Uomo Lupo. ENJOY!




3 commenti:

  1. allora, tanto per cominciare levo il mio grido di protesto per l'ignominiosa offesa al cioccolato kinder.. u.u

    Riguardo al film che non ho visto... il trailer mi ha un pò fatto l'effetto della scatola di cioccolato trasparente: infiocchettata bene quanto ti pare, ma già vedi che dentro non ci sta granché.
    L'unico interesse è per la partecipazione di Hopkins, che apprezzo molto. Poi mi incuriosisce il buon elfo Hugo Weaving in queste insolite vesti ottocentesche (?), ma per il resto... mah o.ò

    E' un film che andrò a vedere, trascinato da amici in fissa con i mannari.

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  2. Se avessi Benicio del Toro nell’armadio credo che non uscirei più di casa

    hahaha come non condividere XDDD???
    ..volevo andare a vederlo perchè mi ipirava come film da vedere al cinema (sono convinta che in tv o al pc non renderà con sul grande schermo), ma cmq non mi aspettavo nulla di che.. alla fine però nessuno mi accompagnato quindi ho dovuto rinunciare -_-

    *Asgaroth

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  3. Effettivamente, siccome già rende poco su grande schermo, su pc o tv dovrà essere decisamente deludente.

    Tra l'altro ho poi letto che ci sono stati cambi di registi, casini al montaggio, quasi non volevano usare la colonna sonora di Elfman perché troppo gotica... insomma, uno schifo di gestazione per quello che avrebbe dovuto essere il ritorno del gotico al cinema -.-

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