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mercoledì 5 maggio 2010

BollAnteprima: Shadow (2009)

Per un’appassionata di cinema e soprattutto horror come me, l’idea di presenziare a una prima dove potersi anche confrontare con attori e regista è una specie di sogno. Grazie ad una bella iniziativa del sito horror.it il sogno si è avverato e ho avuto occasione anche di vedere quello che sicuramente è il migliore film horror italiano degli ultimi anni, ovvero Shadow, diretto nel 2009 da Federico Zampaglione, proprio il cantante dei Tiromancino. Data questa piccola premessa, con in mente le belle e dolci canzoni del gruppo, ovviamente ero scettica, anche se ne avevo sentito parlare benissimo. Ah, l’ignoranza e i pregiudizi, che brutta cosa!


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Trama: David è un ex soldato, reduce dalla guerra in Iraq. Per liberarsi dagli orrori passati, decide di andare a fare biking sui monti e lì incontra un’appassionata ciclista come lui, Angeline. Quella che si preannuncia come una rilassante gita viene però trasformata in un incubo dapprima da due cacciatori decidi a vendicarsi dopo che i due ragazzi fanno fuggire una potenziale preda, quindi da un terribile essere che si aggira nei boschi, e che non fa distinzione tra buoni e cattivi…


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Siccome sono sicura di non essere diventata ipersensibile ma, anzi, ormai gli horror, per quanto beceri, non mi fanno più né caldo né freddo (a parte A' l’interieur…), posso dire con certezza che Shadow fa davvero paura. Nonostante il film racchiuda in sé più di un archetipo horror, come il bosco, la nebbia, il maniaco torturatore, ecc., Zampaglione riesce a metterli insieme raccontando qualcosa di nuovo e tornando ai bei tempi in cui per saltare sulla poltrona non servivano litri di sangue e perversioni al limite dell’incomprensibilità umana. Anzi, Shadow in questo è relativamente semplice, ma giuro cheEli Roth con il suo Hostel o tutti i registi dei vari Saw ne dovranno fare di strada prima di farmi tappare le orecchie per non sentire il crescendo di urli di uno dei cacciatori mescolati al suono della corrente elettrica durante la prima, semplice e terribile tortura perpetrata dall’inquietante Mortis. E questo è solo l’aspetto più superficiale di un film che, complice anche il particolare e triste finale, penetra in profondità.


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Dopo la lunga ed interessante chiacchierata con il regista, il ricordo di Shadow si arricchisce di interpretazioni particolari. Non un horror fatto tanto per fare, ma il frutto di una passione che Zampaglione coltiva da sempre, appoggiato dal padre (altro appassionato e coautore della sceneggiatura), e dei “banali” orrori di cui la nostra civiltà è piena. David ha un retaggio di soldato da cui cerca di fuggire, evadendo in una realtà da sogno. Ma come dice Angeline all’inizio, “gli orrori della guerra sono arrivati anche qui”; a poco a poco David si ritrova in un incubo, preda di qualcuno che è rimasto segnato dalla guerra tanto quanto lui, e che col senno di poi è l’incarnazione stessa del senso di colpa dei carnefici e dell’odio delle vittime. In una delle scene più raccapriccianti del film il protagonista è costretto a vedere, impossibilitato a chiudere gli occhi, sprofondato in un posto pieno di testimonianze degli orrori della guerra: ritratti di dittatori e guerrafondai (tra i quali spicca anche Bush, non a caso), filmati che riportano ogni singolo conflitto degli ultimi cent’anni, foto di deportati, che ricordano tanto l’emaciato Mortis. Con tutti questi “indizi” sarebbe facile capire l’origine di Mortis, ma Zampaglione nel finale ribalta ogni prospettiva e conferisce al film un significato completamente diverso.


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Passando ad aspetti più “tecnici”, Shadow è pieno di cinefili omaggi, come una delle ultime immagini di Mortis, che lo mostrano identico alla Morte deIl settimo sigillo di Bergman; l’inizio ricorda molto Blood Trails, mentre l’utilizzo, durante le scene più crude, di una canzone rilassante come La strada del bosco di Claudio Villa (canzone scelta dal padre del regista, che gentilmente ha risposto alla mia domanda in merito – sì, lo so, era una domanda idiota, ma fondamentalmente io faccio caso solo a questi particolari frivoli…), crea un effetto straniante pari a quello che ha creato Aja in Alta tensione con Sarà perché ti amo dei Ricchi e poveri. A questo proposito, la colonna sonora, creata dal fratello del regista, Francesco, e dai The Alvarius, è semplicemente meravigliosa e molto azzeccata, sicuramente apprezzabile anche fuori dal film (anche se l’urlo del protagonista che si confonde con un assolo di chitarra elettrica è geniale). Gli attori sono stati selezionati per fortuna al di fuori del mondo dello spettacolo nostrano, e sono tutti professionisti ahimé poco conosciuti: avendoli visti dal vivo, confrontandoli con i rispettivi personaggi, ho apprezzato soprattutto Nuot Arquint, terrificante d’aspetto come il mostro che interpreta eppure timido e cauto nell’esprimersi e i due bastardissimi cacciatori, ovvero Ottaviano Blitch e Chris Coppola. Il primo è un autore completo, il tipico attore professionista in grado di cimentarsi alla perfezione in qualsiasi ruolo, il secondo è una persona simpaticissima, specializzato in ruoli comici, che per la prima volta si ritrovava a dover interpretare uno stronzo maniaco, riuscendoci perfettamente.


Anteprima Shadow Genova


Questa l'ho scattata io alla prima.. non è granché così rimpicciolita ma ne vado molto orgogliosa, quindi se volete utilizzarla chiedete please ^__^


Detto questo, speriamo davvero che il pubblico italiano, e gli autori soprattutto, aprano un po’ gli occhi. Il nostro cinema non è morto, ucciso dalla tv commerciale, ma è di sicuro stato pesantemente narcotizzato. Per quanto coraggio abbiano giovani registi come Zampaglione è praticamente impossibile trovare produttori disposti a rischiare e sostenere progetti che non saranno visti e apprezzati dal 90% delle persone, quindi acquistati dalle tv; è molto meglio acquistare la pappa pronta USA, che attira sempre un pubblico maggiore. Per questo, il mio consiglio stavolta diventa un appello: andate a vedere Shadow e sostenete il cinema italiano, se c’è la possibilità che lo mettano in un cinema vicino a voi fate la cortesia per una volta di spendere sette euro per qualcosa che valga la pena venga visto e conosciuto, magari togliendoli a ciofeche infami come questi continui e noiosi remake di horror USA. Fidatevi, se amate l’horror non li rimpiangerete.


Federico Zampaglione è il regista della pellicola. Conosciuto soprattutto come cantante del gruppo Tiromancino, in realtà non è al suo primo film, in quanto ha già girato Nero bifamiliare, una commedia nerissima. Romano, ha 42 anni.


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Nuot Arquint interpreta Mortis (battezzato in realtà così solo nei titoli di coda, in quanto il personaggio non viene mai nominato). Svizzero, ha partecipato a film come La passione di Cristo e Il divo.


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Ottaviano Blitch interpreta uno dei due cacciatori, Fred. Regista e attore di un corto molto gore dal titolo Liver, lo ritroviamo anche in Italians e nell’horror italiano In the Market. Ha un film in uscita.


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Chris Coppola interpreta il secondo cacciatore, Buck. Americano, ha già recitato (spesso con piccole parti) in parecchi film come Spawn, Spider – Man, Sim0ne, Lo smoking, La leggenda di Beowulf, Venerdì 13 e in telefilm come ER, Jarod il camaleonte,. Giudice Amy, CSI, Cory alla Casa Bianca. Ha due film in uscita.


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Jake Muxworthy interpreta David. Americano, ha partecipato a serie tv come 24, Senza traccia e CSI: NY. Ha 32 anni.


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Karina Testa interpreta Angeline. L’attrice francese ha recitato in un altro horror assai famoso, Frontiers – le frontiere dell’inferno. Ha 29 anni e un film in uscita.


karina-testaE ora vi lascerei con il trailer del film, se non lo avete ancora visto da qualche parte... Sentite che bella la colonna sonora e ENJOY!! (P.S. Vi ricordo che il film in questione esce il 14 maggio!!)


1 commento:

  1. non è così frequente sentirti parlare tanto bene di un film, specie se si tratta di un horror e del resto così deve essere per chi cerca di recensire con obiettività ii film : PQuesto il motivo per cui sono particolarmente incuriosito dal film, pur non essendo un fanatico dell'horror.Il problema per questi film (visti come di serie B pur essendo lavoro italiano in Italia.. rendiamoci conto) è che al cinema manco ci arrivano... ad ogni modo, se esce qua, prometto di andare a vederlo! u.u

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