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martedì 3 aprile 2012

I soliti idioti (2011)

Con questa recensione mi gioco un’amicizia importante e (come minimo!!) un lettore fedele, ma l’amaro calice va bevuto fino in fondo, mica si possono solo guardare film belli. Rettifico, scusate: mica si possono guardare solo film! Si perché definire tale una roba come I soliti idioti: Il film, diretto nel 2011 dal regista Enrico Lando, significa essere molto generosi.


La trama (vabbé…): il giorno del matrimonio di Gianluca, suo padre Ruggero decide di “rapirlo” e portarlo a Roma con l’intento di farlo andare a letto con una super top model, ovviamente per scommessa. Nel frattempo, il gay Fabio si convince di aspettare un figlio dal compagno Fabio, che per tutta risposta scappa di casa. Sempre nel frattempo, una coppia di ricconi cerca di raggiungere il luogo del matrimonio, perdendo il biondo figlioletto dentro a uno scuolabus pieno di piccoli immigrati. Infine, un povero fattorino sfigato si scontra con lo strapotere di un’onnipresente impiegata fancazzista.


Rileggete la trama, prego. Fatto? Bene. Potete anche evitare di guardare il “film” che ha portato al cinema milioni di italiani, perché se dicessi che oltre a quel che ho scritto c’è dell’altro sarebbe una bugia. Tanto, tanto tempo fa, quando facevo le superiori mi sembra, c’era sulla MTV italiana un programma chiamato MTV Mad, se non erro, la cui sigla faceva più o meno “Questo è il peggior programma di MTV, fa schifo anche alla nonna di Gip. Ci sono il Nongio e il Biggio…” ecc., ma quello che a voi interessa sta tutto in questo paio di strofe. C’erano già il Nongiovane, nome d’arte di Francesco Mandelli, e il suo degno compare Fabrizio Biggio, ovvero i due protagonisti principali de I soliti idioti. Fate due più due. La povera nonnina non deve più aver avuto voce in capitolo perché, anche se quella roba le faceva schifo, i due hanno continuato ad evolversi come due assurdi Pokémon fino a creare questa presa in giro italiana di un capolavoro comico come Little Britain. Non discuto il valore della serie I soliti idioti perché devo essere l’unica italiana a non averla mai guardata, ma il film è veramente pietoso e manca completamente l’obiettivo, che dovrebbe (in teoria) essere quello di far ridere.


In un’ora e mezza di durata, infatti, mi è capitato di (sor)ridere solo due volte: quando il ciclista si schianta contro la portiera aperta da Ruggero (alla prima, poi basta, visto che la cosa si ripete in tre posti diversi…) e quando lui e il figlio fanno grugnire il porcello di peluche all’autogrill (perché l’ho fatto anche io e più di una volta). Per il resto una tristezza che nemmeno avessi visto un noiosissimo filmato delle vacanze di qualche zio, a dimostrazione che le gag che funzionano come sketch di pochi minuti, diluite in un intero film diventano mortali, ma in senso negativo. Non c’era riuscito nemmeno Albanese con Qualunquemente, per dire, perché avrebbero dovuto riuscirci il Nongio e il Biggio? Ma almeno l’Antonio nazionale aveva dalla sua una divertentissima colonna sonora, quella de I soliti idioti: il film è a dir poco obbrobriosa e forse la cosa peggiore dell’intera pellicola sono i tristi siparietti musicali dei due Fabii, anche perché il Nongio a torso nudo o conciato come San Sebastiano (giuro) non si può guardare!! No, rettifico: la cosa peggiore è il terremoto finale, messo lì senza una motivazione plausibile, solo perché forse non sapevano come concludere degnamente il film. Effettivamente, Ruggero fino a quel momento aveva detto “arivaffanculo” solo poche volte, almeno un centinaio. Mi duole dirlo, ma credo sia meglio il solito, orribile cinepanettone. E il fatto che l'anno scorso abbia fatto fiasco mentre I Soliti idioti: il film è stato campione di incassi la dice lunga sulla strada che sta prendendo questo paese.


Di Gianmarco Tognazzi, che compare nei panni dell'avvocato Peverelli, ho già parlato qui.

Enrico Lando è il regista della “pellicola”. Padovano, ha diretto anche gli episodi televisivi della serie. Ha 46 anni.


Francesco Mandelli interpreta Ruggero, Sebastiano il fattorino, Fabio e Marialuce. Originario di Erba, ha partecipato a film come Tutti gli uomini del deficiente, Manuale d’amore, Natale a Miami e Natale a New York. Anche sceneggiatore e compositore, ha 33 anni.


Fabrizio Biggio interpreta Gianluca, Gisella, Fabio e Giampietro. Come attore, ha partecipato solo a questo film e alla serie da cui è tratto. Originario di Firenze, anche sceneggiatore e compositore, ha 38 anni.

22 commenti:

  1. Credimi, non sei la sola. Nemmeno io ho mai visto la serie de "I soliti idioti".
    Non ho visto il film e non ne sento la mancanza.

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  2. Ma guarda non sono tanto d'accordo.
    Io di film comici ne ho visti e parecchio.
    Questo è un film raffazonnato, ha un primo tempo troppo volgare ma il secondo tempo a me è piaciuto.
    Se non ti è piaciuta la parte della modella che ha una gamba più corta dell'altra, vuol dire che ti stanno sulla palle i due attori principali. O non ti piacciono.
    Io la serie non l'ho mai vista però i personaggi mi piacciono.
    Anzi la scena del ciclista che va a sbattere la vedo una scena comica ormai datata (è un omaggio alle Comiche di Pozzetto e Villaggio).
    Al film gli do 6!
    Buonanotte!
    Ps considera che Aldo Grasso sul Corriere della Sera gli ha dato 5 ovvero il voto più alto ai comici che sono stati a Sanremo, dicendo che erano fuori contesto......

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    1. Sinceramente, non ho notato differenza tra il primo e secondo tempo.
      Sì, nella parte dedicata alla modella si cerca di dare "una profondità", mostrando come alla fine l'innocenza del figlio riuscirebbe meglio laddove il padre userebbe la volgarità però insomma, mi sembra un po' poco per alzare la qualità di un film che non è nato come tale.
      E sì, sicuramente i due attori principali mi stanno sulle palle e non poco. O meglio, i loro personaggi mi fanno appena sorridere, e solo se li vedo imitati da qualche amico in qualche contesto che lo richiede.
      Quanto alla loro partecipazione a Sanremo, mi precludo ogni commento: da anni non guardo il festival e mi sembra che la presenza di "comici" simili come intrattenimento tra una canzonetta e l'altra mi dia ragione per quanto riguarda la mia scelta.

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    2. Vedi? Problema soggettivo......
      Sanscemo è così da una quindicina d'anni.....
      ma meglio i soliti idioti che le canzone stesse....

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    3. Beh ma tutta la "critica" cinematografica è un problema soggettivo :P
      Però uno spera che il cinema italiano, anche se di genere, possa essere più di qualche sketch incollato alla bell'e meglio..
      Inoltre, anche Sanremo dovrebbe essere una "vetrina" che ci presenta al mondo... se già le canzoni, al 90%, fanno schifo, vogliamo aggiungerci anche della squallida e volgarissima "comicità"?

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  3. il film non è certo il massimo, però il nongio e il biggio sono dei grandi. e la serie su mtv, anche se adesso è diventata monotona, all'inizio è stata una bella boccata d'aria fresca per la tv italiana popolata da zelig vari...
    la colonna sonora poi non è niente male, ci sono pure i blur!
    altroché albanese... :D

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    1. A me la gente di MTV è sempre stata un po' sulle scatole, tranne quando c'erano Luca e Paolo a fare MTV Trip, quello era divertentissimo! XD
      E Albanese... beh, infattamente, Qualunquemente non posso proprio difenderlo, però come comico da dei punti al Nongio e al Biggio senza problemi!

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  4. Visto poco tempo, la penso come te: non fa ridere e la trama è molto sterile. Poi si sa la comicità è ancora più soggettiva del cinema, e i soliti idioti non mi piacevano neanche su Mtv, quindi risultato finale scontato. Sicuramente eviterò il sequel, che mi pare già in programmazione....

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    1. Un sequel???
      Oddio no, ti prego!!
      Però effettivamente mi hanno detto che hanno lasciato fuori da questo film parecchi personaggi, quindi purtroppo ci starebbe tutto, visto anche il successo...

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  5. Ma guarda, a non aver visto la serie siamo almeno in due, in compenso io cercherò di non guardare nemmeno il film :)

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    1. Io lo ammetto, ero curiosa. Ma la prossima volta non mi fregano!! XD

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  6. condivido ogni parola e anche le virgole!Figurati che a me non piace nemmeno la serie,ma forse ho beccato la puntata meno carina,comunque rivisti come ospiti in diversi programmi mi hanno fatto pena.Ed hai ragione tu,sono da anni che fanno pena.

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    1. Io della serie proverò a cercare qualche puntata, giusto per curiosità.
      Ma solo una.
      E tra moooolto, moltissimo tempo, perché adesso sono ancora scioccata dal film! XD

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  7. un fail completo, non ho riso nè sorriso per tutto il film (eccetto la scena dell'avvocato che sfonda la parete della cella, effettivamente abbastanza slapstick) per il resto fuffa a mazzetti

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    1. Fuffa a mazzetti mi piace molto! XD
      Comunque complimenti per la resistenza, io alla scena dell'avvocato ero già oltre ogni possibile recupero in quanto a tedio mortale!

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  8. Guarda...io manco sapevo chi erano "I soliti idioti" prima dell'uscita del film (che ovviamente non ho visto e nè vedrò)...tieni presente che io, Mandelli, lo prenderei a roncolate a prescindere....

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    1. Ahahah roncolate mi piace! XD
      Condivido il sentimento, aggiungo che io, invece, li conoscevo solo per sentito dire. A volte sarebbe meglio rimanere nell'ignoranza, però!

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  9. Sicuramente se non conosci già un po' la serie è difficile apprezzare un film che si basa unicamente sul grandissimo traino che i loro sketch hanno avuto non solo su Mtv, ma anche ( e soprattutto ) su YouTube ( si parla di milioni di views !!! ).
    Devo ammettere che anche a me molti dei loro sketch sono piaciuti, anche perchè era una comicità un po' diversa dal solito. Detto questo, però, il film NON l'ho ancora visto !!! ;-p

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    1. Probabilmente con qualche anno di meno (diciamo epoca superiori!) avrei apprezzato anche io gli sketch di MTV, ma ora come ora è prorio quel genere di comicità che mi fa inorridire!
      Comunque guarda il film, così ne riparliamo ^^

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  10. Esperienza personale: pur non avendo mai visto il programma, sulla base dei tormentoni che mi è capitato involontariamente di sentire mi ero già fatto un'idea della storia (penosa) e del tipo di comicità (volgare e reiterata sino all'ossesso) che caratterizzavano l'unico sketch della serie su cui, di fatto, poggia il film. Quando poi lessi, al momento della pubblicazione, di un accostamento alla commedia all'italiana di Risi e Monicelli, ebbi uno sconforto tale da indurmi ad evidenziare come il film fosse un obbrobrio della settima arte. Mi ero espresso quasi alla cieca per il fatto che non avevo mai visto la pellicola, ma dopo aver raccolto informazioni da chi l'ha visto, mi ero accorto di aver fatto centro.

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    1. Vabbé ma l'accostamento a Risi e Monicelli è una bestemmia bella e buona!
      Se non hai mai visto questo film continua a vivere libero da questa camurrìa, potrai dire di essere uno dei pochi italiani a non avere avuto il cervello staccato per almeno un paio d'ore.

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