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martedì 18 settembre 2012

Halloween - The Beginning (2007)

Nonostante non ami molto lo slasher fine a sé stesso, nella mia collezione di DVD è finito anche Halloween – The Beginning (Halloween), diretto nel 2007 dal regista Rob Zombie.


Trama: il film racconta la “leggenda” di Michael Myers cominciando dall’infanzia, passando per lo sterminio della famiglia per poi arrivare al presente, quando lo spietato killer evade dal manicomio criminale per uccidere anche la sorella minore…


So che è brutto da dire per una persona che cura un blog di cinema e si dichiara appassionata di horror, ma l’Halloween di Carpenter non l’ho mai visto. Avevo beccato moltissimo tempo fa, a tarda sera, il secondo capitolo (senza capirci una beneamata mazza, ovviamente, visto che comincia direttamente dalla fine del primo film) e anche il moscerello Vent’anni dopo, ma in generale non mi avevano entusiasmata troppo. Quindi, non dovrete stupirvi se il mio giudizio nei confronti di Halloween – The Beginning sarà molto positivo, per il semplice fatto che non sono mai stata fan dell’originale e non potrò quindi fare un confronto. Aggiungo inoltre che il maledetto Rob Zombie mi ha catturata fin dal suo primo, imperfetto film d’esordio, La casa dei 1000 corpi, grazie al suo stile particolare, all’incredibile generosità nel regalare indimenticabili scene splatter e all’impeccabile uso di grandi caratteristi e azzeccatissime colonne sonore. In questo, Halloween – The Beginning non fa eccezione, sebbene sia sicuramente più debole delle due pellicole “zombiane” che lo hanno preceduto.


Ad essere sinceri, il film patisce di una sorta di divisione in due parti distinte, ovvero l’infanzia di Michael Myers e la seguente evasione dal manicomio con ricerca della sorellina sopravvissuta. Io ho sicuramente apprezzato molto di più la prima parte, nonostante anch’essa soffra di qualche piccolo difetto: personalmente, avrei trovato molto più interessante vedere il bimbo Michael che sviluppava la sua follia all’interno di una famiglia amorevole, non nella solita squallida casetta con madre amorevole ma spogliarellista, patrigno ubriacone e fancazzista, sorella maggiore zoccola e odiosa. Per fortuna Zombie non attribuisce tutta la colpa della malattia di Michael all’ambiente familiare, e ci mostra chiaramente come il ragazzino fosse già nato psicopatico ma con la faccetta (grassoccia) d’angelo, tuttavia è difficile biasimare il pargolo armato di coltello mentre taglia la gola al sacco di brenno accozzato sul divano o mentre bastona a morte un compagno di scuola simpatico come una cacca nel letto. Interessante, sebbene un po’ prolissa, anche la parte in cui il regista sviluppa il rapporto che si instaura tra il Dr. Loomis e il piccolo paziente, con Michael sempre più silenzioso, tetro ed inquietante man mano che le sue maschere di cartapesta (spettacolari!) diventano più elaborate. E’ alla fine di questo percorso, tra l’altro, che viene mostrata con forza inaudita la definitiva vittoria della follia sull’innocenza; prima della melodrammatica scena che porta alla morte fisica di Deborah, infatti, Zombie ci permette di vedere il momento in cui la donna muore davvero, una sequenza agghiacciante e magistrale in cui il figlio, ormai più bestia che essere umano, le urla in faccia dopo l’ultimo omicidio commesso.


Da qui in poi il film ridiventa uno slasher tout court, introdotto dalla scritta in sovrimpressione “Trick or Treat”. A differenziare Halloween – The Beginning da altri film simili spiccano personaggi particolarmente odiosi e stupidi, di una demenza che sconfina nella cattiveria (allucinante la scena dello stupro ai danni di una delle pazienti del manicomio, quasi insostenibile nella sua brutalità) e che per questo meritano ogni sevizia del gigantesco ed inquietante Michael, e, ovviamente, una cura dei dettagli quasi maniacale accompagnata da un sadico gusto gore. Zombie, infatti, riesce a regalare sia allo spettatore “normale” che al fan momenti a dir poco epici come quello in cui Michael ritrova nella casa abbandonata la maschera che diventerà il suo marchio di fabbrica, oppure sanguinosissime macellate come quella del camionista in bagno e dei genitori di Laurie. In tutto questo, comunque, la mia sequenza preferita è forse quella che precede l’ambiguo finale, in cui la sorellina ormai cresciuta cerca di fuggire al fratellone all’interno della loro vecchia casa, dove il regista si sbizzarrisce con arditissime inquadrature e un montaggio talmente serrato che la tensione non cala nemmeno per un secondo. Altra particolarità da me molto apprezzata è l’abbondante uso di caratteristi d’eccezione a fare da “spalla” a interpreti stranamente validi per il tipo di pellicola in questione: vedere Udo Kier, Danny Trejo, Clint Howard e Brad Dourif è sempre un piacere immenso, a prescindere dal poco tempo che viene loro concesso, Sheri Moon Zombie è adorabile e brava come al solito, Malcom McDowell parte male (quell’orrida parrucchetta all’inizio non si può vedere) ma poi riesce con la solita dignità a raccogliere lo scomodo scettro di Donald Pleasence, il piccolo Daeg Faerch non è all’altezza dei classici bambini malvagi del cinema horror ma il suo visetto inespressivo è sufficientemente inquietante per essere credibile, infine Scout Taylor – Compton ci mette tutta la sua capacità polmonare nell’interpretare la scream queen di turno e, soprattutto nel finale, mette i brividi. Per farla breve, avendo solo questo Halloween – The Beginning come punto di partenza della saga, mi sento di consigliarlo caldamente ai fan dell’horror, tuttavia se amate il film originale di Carpenter non saprei dire se l’operazione zombiana potrebbe o meno essere di vostro gusto.


Di Malcom McDowell (Dott. Samuel Loomis), Danny Trejo (Ismael Cruz), Bill Moseley (si vede solo nella versione cinematografica nei panni di una delle guardie, ma io a casa ho il DVD unrated, quindi me lo sono perso, sigh!), Brad Dourif (lo sceriffo Lee Brackett), Clint Howard (Dott. Koplenson), Udo Kier (Morgan Walker) e Dee Wallace (Cynthia Strode) ho già parlato nei rispettivi link.

Rob Zombie (vero nome Robert Bartleh Cummings) è regista e sceneggiatore della pellicola. “Nato” come musicista, lo ricordo per aver girato film come La casa dei 1000 corpi, La casa del Diavolo, il trailer Werewolf Women of the S.S. per il film Grindhouse, Halloween II, The Haunted World of El Superbeasto e un episodio di CSI:Miami. Anche compositore, produttore e attore, ha 47 anni e un film in uscita, l’imminente e attesissimo Lords of Salem.


Scout Taylor – Compton (vero nome Desariee Starr Compton) interpreta Laurie Strode. Americana, ha partecipato a film come Halloween II e a serie come Allie McBeal, E.R. Medici in prima linea, Una mamma per amica, Cold Case, Streghe, Bones, CSI, CSI:NY e Grey’s Anatomy. Ha 23 anni e quattro film in uscita.


Tyler Mane (vero nome Daryl Karolat) interpreta Michael Myers da adulto. Ex wrestler, lo ricordo per avere interpretato il francamente orribile Sabretooth di X – Men, inoltre ha partecipato ad altri film come Troy, La casa del Diavolo e Halloween II. Canadese, anche produttore e sceneggiatore, ha 46 anni e un film in uscita.

Con tutto il rispetto, ciccio, ma è meglio Liev Schreiber..!
Sheri Moon Zombie (vero nome Sheri Lyn Skurkis) interpreta Deborah Myers. Moglie di Rob Zombie, la ricordo per film come La casa dei 1000 corpi, La casa del Diavolo, il trailer Werewolf Women of the S.S. per il film Grindhouse, Halloween II e The Haunted World of El Superbeasto (dove dava la voce a uno dei personaggi); inoltre ha partecipato a una puntata di CSI: Miami. Americana, anche produttrice, ha 42 anni e un film in uscita, Lords of Salem.


William Forsythe interpreta Ronnie White. Americano, ha partecipato a film come C’era una volta in America, Dick Tracy, Cosa fare a Denver quando sei morto, The Rock, La casa del diavolo e a serie come Chips, Saranno famosi, Masters of Horror, CSI: Miami e Boardwalk Empire. Anche produttore e sceneggiatore, ha 57 anni e quattro film in uscita.


Danielle Harris interpreta Annie Brackett. Americana, ha partecipato a film come Halloween 4: il ritorno di Michael Myers, Halloween 5, Scappo dalla città – la vita, l’amore e le vacche, Non dite a mamma che la babysitter è morta, L’ultimo boyscout – missione sopravvivere, Free Willy: Un amico da salvare, Daylight – Trappola nel tunnel, Urban Legend e Halloween II, oltre a serie come Genitori in blue jeans, Pappa e ciccia, E.R. – Medici in prima linea, Streghe e Cold Case. Anche regista e produttrice, ha 34 anni e otto film in uscita.


Nella miriade di comparse d’eccezione segnalo anche Sid Haig, qui nei panni del becchino che indica al Dr. Loomis dov’è sepolta la madre di Michael Myers. Non avendo mai visto Halloween II, diretto nel 2009 sempre da Rob Zombie (si vocifera l’uscita di un terzo capitolo ad opera di Patrick Lussier), se Halloween – The Beginning vi fosse piaciuto consiglio di recuperare assolutamente La casa dei 1000 corpi e il suo seguito, il bellissimo La casa del Diavolo. Da parte mia, cercherò invece di guardare finalmente il primo Halloween di Carpenter. ENJOY!

7 commenti:

  1. Ammetto di non essere un gran fan di Rob Zombie, semmai salvo la sua capacità di circondarsi di bravi caratteristi e poco altro.
    Facciamo una cosa: se tu recuperi veramente l'Halloween di Carpenter, io prometto che vedrò quello di Rob Zombie. :)

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    1. Potrei decidere di recuperarlo proprio per Halloween, chissà :P
      Ho un po' di altri film in coda e stanno arrivando parecchie serie che vorrei vedere, ma presto o tardi lo recupero, promise!
      Quanto a Rob... non so.
      Qualcosa in quello che fa mi mette sempre una sorta di nostalgia canaglia e perversa euforia XD

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  2. Dai però Halloween di Carpenter è un vero e proprio capolavoro, per gli amanti del genere e non. A me questo, per esempio, indipendentemente dal confronto, non è piaciuto moltissimo, fermo restando che Zombie ha tutte le mie simpatie.

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    1. Questa volta non posso davvero esprimermi, purtroppo ammetto la mia enorme lacuna.
      Preso come film a sé stante, comunque, questo Halloween zombiano mi è piaciuto parecchio!

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  3. Mamma mia. Consumerei un paio di scarpe nuove a suon di calci in c..o a rob zombie. Un pagliaccio che si mette a fare cinema...
    Mi attirerò le ire dei fan. Amen.
    Si è capito che non apprezzo il prodotto? ;)

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    1. Ammazza, si è capito sì :P
      Non si può negare che l'omino sia furbo, però ci mette passione e stile, quindi per me è apprezzabile!
      Poi, ovvio... De gustibus ^__*

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  4. L'unico appunto con cui non mi trovo d'accordo è quello su tyler mane che interpreta michael myers,per me invece con il suo passo goffo e la statura mastodontica di 203 cm è praticamente perfetto,anche perché il bambino leggermente grassoccio com'è,potrebbe essere a tutti gli effetti un cucciolo di gigante,un mix molto verosimile di psicopatia e predisposizione genetica per diventare un folle omicida quasi indistruttibile,daltronde come il personaggio che rappresenta

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