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venerdì 15 marzo 2013

Il presagio (1976)

E torniamo a parlare di horror! Stavolta ho fatto un salto indietro nel tempo e ho deciso di riguardare  uno dei film di genere più importanti e famosi: Il presagio (The Omen), diretto nel 1976 da Richard Donner.


Trama: quando la moglie di un diplomatico americano da alla luce un bambino già morto, un prete spinge l’uomo ad adottare un neonato. Una serie di eventi sempre più inquietanti convincerà il diplomatico che il pargolo altri non è che l’Anticristo…


Il presagio è il primo di una serie di film dedicati all’ormai iconografica figura di Damien, cupo moccioso figlio del Diavolo, con il marchio 666 impresso sulla capoccetta. Confesso di non avere mai guardato nessuno dei seguiti ma piano piano recupererò l'intera saga, sia per dovere di completezza sia perché la pellicola, pur non rientrando nel novero dei miei horror preferiti, mi è piaciuta parecchio ed è riuscita ad infondermi un bel po' d'ansia, sensazione che ormai è raro provare guardando film "de paura". Gran parte del potere ansiogeno de Il presagio risiede innanzitutto nella splendida colonna sonora composta da Jerry Goldsmith (che non a caso ha vinto l'Oscar), in grado di sottolineare i passaggi più "satanici" e ricchi di pathos, poi nella saggia decisione di privare la vicenda narrata di ogni sensazionalismo o riferimento esplicito al sovrannaturale. Infatti, nonostante non sia un un capolavoro al pari dell'inarrivabile Rosemary's Baby, anche questo caposaldo dell'horror gioca molto sull'idea che la natura demoniaca di Damien sia essenzialmente frutto della paranoia e della follia dei genitori adottivi o del fanatismo di quanti vorrebbero il bambino figlio del Diavolo, perché a guardar bene le morti violente subite dai personaggi sono tutte razionalmente spiegabili, per quanto orribili, e non direttamente riconducibili al pargolo. Certo, a differenza della pellicola di Polanski quella diretta da Donner presenta molti più riferimenti all'iconografia che tipicamente viene collegata a Satana, come il cane nero e le croci rovesciate, inoltre la Chiesa viene coinvolta in prima persona, uscendone peraltro sotto una luce neppure troppo lusinghiera, ma non ci sono visioni oniriche, oscuri miracoli o zoccoli caprini che possano fornire allo spettatore (o ai protagonisti) la certezza assoluta riguardo la natura del pericolo incombente.


Detto questo, non crediate di trovarvi davanti un film poco emozionante, anzi. Premesso che Il presagio mostra un paio di sequenze "forti" che ormai hanno fatto storia, tra cui una decapitazione girata nel modo più bastardo che si possa concepire, anche la fotografia cupa e la bravura degli interpreti contribuiscono parecchio a coinvolgere lo spettatore. Personalmente, ho trovato strepitose sia la Mrs. Baylock di Billie Whitelaw, con i suoi occhi gelidi e l'atteggiamento da pazza fanatica, che la fragile ed elegantissima Kathy, travolta dal desiderio di essere madre a tutti i costi e portata alla rovina dalle attenzioni di un marito innamorato ed iperprotettivo; inoltre, sono sincera, la sequenza che mi ha davvero terrorizzata è stata quella in cui il piccolo Damien viene portato in macchina nei pressi di una chiesa, perché le urla del bambino sono strazianti e la sua reazione alla vista dell'edificio è totalmente inaspettata e scioccante. Vedere per credere. Il presagio ha comunque anche i suoi difetti, non ultimo il ritmo anche troppo dilatato soprattutto nella parte centrale del film, quella in cui Robert decide di indagare sull'effettiva natura del figlio; lì la trama si perde un po' tra spiegoni, preti ridotti all'impotenza, riesumazioni di cadaveri e scavi sotterranei di antiche città che eclissano la ben più interessante figura di Damien. Ecco spiegato il semplice motivo per cui Il presagio non rientra nel novero dei miei cult nonostante io lo consideri uno dei migliori horror mai girati. Un difetto piccolissimo che non deve assolutamente impedirvi di guardarlo e apprezzarlo!


Di David Warner, che nel film interpreta Jennings, ho già parlato qui.

Richard Donner (vero nome Richard D. Schwartzberg) è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Superman, Superman II, Ladyhawke, I Goonies, Arma Letale, SOS Fantasmi, Arma letale 2, Arma letale 3, Assassins e Arma letale 4, oltre ad episodi delle serie Ai confini della realtà, Perry Mason e Il tenente Kojak. Anche produttore, attore e sceneggiatore, ha 83 anni.


Gregory Peck (vero nome Eldred Gregory Peck) interpreta Robert Thorn. Americano, ha partecipato a film come Vacanze romane, I cannoni di Navarone, Il promontorio della paura, Il buio oltre la siepe (con il quale ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista) e Cape Fear – Il promontorio della paura. Anche produttore, è morto nel 2003 all’età di 87 anni.


Billie Whitelaw interpreta Mrs. Baylock. Inglese, ha partecipato a film come Frenzy, Jane Eyre, Quills – La penna dello scandalo e Hot Fuzz. Ha 81 anni.


Incredibile ed inquietante la mole di incidenti accorsi durante la realizzazione del film e anche dopo, come se effettivamente la maledizione di Damien si fosse messa in moto: per andare in Inghilterra, Gregory Peck e lo sceneggiatore del film hanno preso due aerei diversi ed entrambi sono stati colpiti da un fulmine (Peck ha anche cancellato un volo per Israele e per fortuna, perché l’aereo che avrebbe dovuto prendere si è schiantato uccidendo tutti i passeggeri…), mentre il produttore della pellicola ha rischiato di fare la stessa fine a Roma; i Rottweiler usati nel film hanno attaccato i loro addestratori, l’hotel dove alloggiava Richard Donner è stato vittima di un attacco dell’IRA e il regista è stato anche investito da una macchina, mentre altri membri della troupe hanno rischiato di morire in un altro incidente automobilistico proprio durante il primo giorno di riprese. Allegria!! Detto questo, mi sa che Charlton Heston, Dick Van Dyke e William Holden se la sentivano colare e hanno rifiutato il ruolo di Roberth Thorn (anche se poi Holden ha deciso di partecipare a La maledizione di Damien). Patrick Troughton, che interpreta Padre Brennan, è stato Dottor Who dalla fine degli anni ’60 all’inizio degli ’80, mentre il piccolo Harvey Stephens, che all’epoca del film aveva al massimo 6 anni, non ha proseguito con la carriera di attore ma compare brevemente come giornalista a mo’ di “omaggio” nel remake del 2006 Omen – Il presagio. Prima ancora del remake, però, Il presagio ha generato tre seguiti, ovvero La maledizione di Damien, Omen III: Conflitto finale e Omen IV: Presagio infernale, oltre ad un pilot per una serie TV mai andata in onda, The Omen, diretto nel 1995 da Jack Sholder. Come vedete, se Il presagio vi è piaciuto avete di che sbizzarrirvi, ma se non siete ancora satolli vi consiglio di recuperare anche Rosemary’s Baby, L’esorcista, La nona porta, La mossa del diavolo, Stigmata e Sentinel. ENJOY!!

14 commenti:

  1. Ciao Bolla!
    Una precisazione: Patrick Troughton vestì i panno del secondo Dottore solo dal sessantasei al sessantanove. Certo ètornato in un paio di occasioni per degli episodi speciali ( come il famoso I Cinque Dottori in cui per festeggiare una ricorrenza speciale vennero riuniti tutti gli attori che avevano interpretato il ruolo) ma in realtà è stato il "Dottore " solo per quei tre anni, tra parentesi la maggior parte dei suoi episodi sono andati smarriti perchè a quei tempi la BBC non conservava le registrazioni effettuate ma riutilizzava le pellicole per altri spettacoli.

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    1. Grazie millissime per la precisazione, Nick!
      Dottor Who è una serie di cui purtroppo ho sempre sentito parlare ma che non conosco bene, quindi ben vengano lumi e precisazioni da chi ne sa di più!!

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  2. cult assoluto, ne ho parlato anche io http://lafabricadeisogni.blogspot.it/2012/07/omen-il-presagio.html qui :)

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    1. Grazie per la segnalazione, appena torno "in carreggiata" vado a leggere!

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  3. ancora oggi assesta dei bei colpi sotto la cintola! Anche se era meglio che rimaneva episodio unico perchè i sequels non hanno aggiunto nulla, anzi se possibile hanno tolto...

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    1. Me lo immagino, ma voglio provare lo stesso ad affrontare l'impresa :PP

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  4. non l'ho visto... sembra abbastanza terrificante. Ho paura! :D

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    1. Più che terrificante è inquietante... che forse è peggio!!

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  5. Cult che, ammettiamolo, fosse uscito qualche anno prima avrebbe avuto molto più del grande successo comunque ottenuto.

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    1. Sono d'accordo con te, ma per fortuna è riuscito a resistere ^__*

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  6. io amo la trilogia,anzi dirò che da ragazzino era insieme a venerdì 13 e i film di argento-carpenter-romero la mia fuck yeah saga di riferimento,poi in realtà guardavo pochi horror a esser sinceri
    Però questa trilogia mi piace moltissimo

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    1. Io invece Il presagio non l'ho mai messo nei miei preferiti, però adesso recupererò anche quelli che mi mancano.

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  7. capolavoro il primo, non male il secondo, orendo il terzo (nonostante Sam Neil, che è uno dei miei attori preferiti sin da Jurassik Park)

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    1. Eh, anche Neil (che adoro come te!) ogni tanto ha da lavorar per soldi :PPP

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