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lunedì 29 aprile 2013

La casa dei 1000 corpi (2003)

Lunedì scorso c'era in TV La casa del diavolo quindi io, per prepararmi degnamente all'imminente arrivo de Le streghe di Salem, ho deciso di fare una bella maratona Rob Zombie e guardare in sequenza La casa dei 1000 corpi (House of 1000 Corpses), diretto dal regista nel 2003, e ovviamente il succitato seguito.


Trama: quattro ragazzi in viaggio la vigilia di Halloween vengono imprigionati e seviziati da una famiglia di maniaci misteriosamente legati al fantomatico Dottor Satana..


Rob Zombie, fino al 2003 conosciuto per la sua carriera di cantante, sia nel gruppo White Zombie che come solista, quell'anno aveva deciso di scioccare l'audience di tutto il mondo con questo nostalgico e folle La casa dei 1000 corpi. Ricordo bene di come mi fossi dovuta fare due ore di macchina per poterlo vedere al cinema (figuriamoci se da queste parti lo distribuivano!!!) dopo averne letto mirabilie praticamente ovunque e di come mi fosse piaciuto a tal punto da volere subito il DVD. Rivisto oggi, soprattutto dopo aver avuto modo di guardare La casa del diavolo, La casa dei 1000 corpi non è altro che un divertissement splatter dove il buon Zombie "gioca" a fare il regista sperimentando a manetta, tra soluzioni videoclippare, barocchismi al limite del trash, omaggi agli home video della famiglia Manson, deliri horror/metallari e picchi di autorialità che nemmeno professionisti molto più navigati avrebbero potuto raggiungere (mi riferisco alla splendida sequenza in cui i "salvatori" di Denise e compagnia vengono spietatamente uccisi da Otis), il tutto appiccicato ad un esilissimo canovaccio che mescola influenze provenienti da almeno una decina di horror storici, Non aprite quella porta in primis.


Ne La casa dei 1000 corpi viene spinto pesantemente il pedale del grottesco, tanto che non è possibile immedesimarsi nei ragazzi seviziati né tantomeno comprendere i folli membri della famiglia Firefly, con entrambe le "fazioni" stereotipate in modo tale da creare da una parte della banalissima carne da macello, dall'altra delle maschere, dei mostri praticamente privi di una personalità nonostante siano dotati di una caratteristica che li distingue gli uni dagli altri: c'è il deforme Tiny, l'iconoclasta "artista" Otis, la mamma vajassa, il fratello taciturno e selvatico, la procace e folle Baby (interpretata dalla futura moglie del regista, che probabilmente è stato folgorato dalle chiappe di Sheri Moon visto che in ogni film ce le mostra ignude), il nonno scoglionato, tutte persone che mettono ansia alla prima occhiata e spingerebbero chiunque avesse un po' di cervello a star ben lontano dalla loro casa. Però il bello o, meglio, quello che mi ha sempre inquietato de La casa dei 1000 corpi è il modo in cui Zombie riesce a dare una natura quasi tangibile alla follia che prepotentemente irrompe nella (ir)realtà, basti pensare alla sequenza della rapina all'inizio, alla scena degli spaventapasseri o a quella della scoperta dei corpi nascosti nel capanno dei Firefly, tre momenti in cui lo spettatore rimane completamente annichilito davanti all'inaspettato colpo di scena, tre momenti che fanno scadere il pur interessante finale nella baracconata satanica salvata solo da un graditissimo omaggio ai deliri cinematografici di cineasti prettamente italiani.


Tra gli attori, grandissimi soprattutto Bill Moseley nei panni di un Otis ancora acerbo e ben lontano dal terribile personaggio che vedremo ne La casa del diavolo e, ovviamente, un Sid Haig spassosissimo nei panni del sudicio clown Capitan Spaulding, mentre le vittime sacrificali sono davvero dei bamboccetti bruttarelli e senza carisma alcuno. Assolutamente sopra la media la colonna sonora così come il tasso di crudeltà lasciate intelligentemente all'immaginazione dello spettatore che, così, riesce a rimanere ancora più sconcertato (la scena in cui la ragazza viene buttata da Otis nella cella e ghermita da persone cammuffate da stracci è devastante!!), grandissimi infine anche il make-up e gli effetti speciali, dosati con parsimonia ma di sicuro effetto. Insomma, se non l'avete mai visto La casa dei 1000 corpi merita tantissimo ed è un degno antipasto che vi renderà ancora più entusiasti davanti al capolavoro del regista, La casa del diavolo.


Del regista e sceneggiatore Rob Zombie, che compare anche nei panni di uno degli assistenti del Dr. Satana, ho già parlato qui mentre Walton Goggins (Steve Naish), Jennifer Jostyn (Mary), Sheri Moon (non ancora Zombie, Baby Firefly), Bill Moseley (Otis) e Rainn Wilson (Bill) li trovate ai rispettivi link. 

Karen Black (vero nome Karen Blanche Ziegler) interpreta Mother Firefly. Americana, ha partecipato a film come Easy Rider, Cinque pezzi facili, Nashville, Invaders, Baby Killer III e a serie come Miami Vice, L’ispettore Tibbs, Party of Five. Anche sceneggiatrice, compositrice e produttrice, ha 74 anni e due film in uscita. 


Erin Daniels (vero nome Erin Cohen) interpreta Denise. Americana, ha partecipato a film come One Hour Photo e A Single Man, oltre a serie come Oltre i limiti, Dexter, CSI: NY e CSI: Scena del crimine. Anche regista, sceneggiatrice e produttrice, ha 41 anni e due film in uscita tra cui The Bling Ring di Sofia Coppola.


Sid Haig (vero nome Sidney Eddie Mosesian) interpreta Capitan Spaulding. Americano, lo ricordo per film come il meraviglioso Spider Baby, Agente 007 una cascata di diamanti, Jackie Brown, Kill Bill volume 2, La casa del Diavolo, Halloween – The Beginning e l’imminente Le streghe di Salem, inoltre ha partecipato a serie come Batman, Star Trek, Missione impossibile, Charlie’s Angels, Hazzard, A-Team e MacGyver. Anche produttore e aiuto regista, ha 74 anni e quattro film in uscita.


Il film è stato presentato nel 2003 all’Argentinian Film Festival e pare che la versione mostrata al pubblico fosse più lunga, con qualche cambiamento nella trama (viene rivelato che nonno Hugo stesso è il Dr. Satana, quindi nei sotterranei ci sono solo le creature del mad doctor, che poco prima del finale divorano Jerry) e nel finale (Capitan Spaulding “salva” Denise con un camioncino, dal retro del quale esce l’assistente che la trascina verso l’interno, illuminato di luce rossastra). Se La casa dei 1000 corpi vi fosse piaciuto, vi consiglio innanzitutto di recuperare La casa del Diavolo (bellissimo seguito sempre diretto da Rob Zombie) e altri horror come Le colline hanno gli occhi, Quel motel vicino alla palude, Non aprite quella porta, Jeepers Creeper, L’ultima casa a sinistra e Spider Baby. ENJOY!!

4 commenti:

  1. Rob Zombie: o lo ami o lo odio!
    In questo film l'ho amato: specialmente per quel popò di Doctor Satan!

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  2. Non siamo proprio d'accordo purtroppo. Lo odio a morte e trovo i suoi primi due film delle corazzate potionkin coi fiocchi! ;) 'Na sola...

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