Pagine

martedì 12 novembre 2013

Lupin III - Il castello di Cagliostro (1979)

Come promesso, piano piano recensirò tutte le pellicole, gli OAV e i film TV dedicati a Lupin III. Oggi tocca a un altro capolavoro, Il castello di Cagliostro (ルパン三世カリオストロの城, - Rupan Sansei - Kariosutoro no shiro), diretto nel 1979 da Hayao Miyazaki.


Trama: Lupin e compagnia arrivano nel regno di Cagliostro, famoso per la produzione di banconote false. Lì fanno la conoscenza di Clarice, tenuta prigioniera da un malvagio Conte...


E' passato poco più di un mese dalla recensione di La pietra della saggezza, che avevo decretato come il miglior film dedicato a Lupin, e già mi devo ricredere su tutto quello che avevo scritto nei commenti: Il castello di Cagliostro è un capolavoro, un mirabile esempio di come l'arte possa coniugarsi con una produzione seriale e dar vita a qualcosa di semplicemente unico. Sicuramente, incarna il punto di svolta del personaggio Lupin che, fino ad allora, sia nei manga che nell'anime era stato dipinto come un donnaiolo impenitente, scaltro ma spesso crudele, egoista ed infantile; con l'interpretazione di Miyazaki il ladro gentiluomo diventa un avventuriero affascinante e dal cuore fondamentalmente buono, intraprendendo quella nuova strada che avrebbe reso fruibile le sue avventure anche da un pubblico di ragazzini e che, purtroppo, sarebbe coincisa anche con prodotti più scadenti e dalle storie ripetitive. Non è ovviamente il caso di questo Il castello di Cagliostro, uno dei migliori film d'avventura mai girati, giusto per parafrasare le parole di Spielberg. Si potrebbe quindi dire che La pietra della saggezza è il trionfo della vecchia natura di Lupin, Il castello di Cagliostro di quella nuova.


Con Il castello di Cagliostro, Miyazaki Sensei butta praticamente alle ortiche tutto quanto fatto prima di allora e dirige un suo personalissimo film infarcendolo di tutte le sue passioni, come l'amore per l'Italia, racchiuso in quella striminzita Cinquecento che diventa il mezzo dell'esaltante inseguimento iniziale, il trionfo della Storia e della Natura sulla gretta avidità umana, la capacità di un cuore gentile di domare anche la più feroce delle bestie e, sopratutto, il gusto di creare dei velivoli riconoscibili tra mille, come il buffo aeroplano del Conte, teatro di vertiginose sequenze aeree accentuate anche dalla peculiare architettura del Castello del titolo. In mezzo a tutti questi stravolgimenti, tuttavia, Miyazaki dimostra la sua genialità anche nel dare una dimensione più vera e coerente ai personaggi creati da Monkey Punch: da fan di Jigen, ho ovviamente adorato il modo in cui il sensei riesca, senza utilizzare dialoghi ma solo mostrando gesti e momenti condivisi per la maggior parte nei titoli di testa, a rendere alla perfezione il rapporto di confidenza e amicizia esistente tra il pistolero e il ladro gentiluomo, ma non c'è solo questo ovviamente. Fujiko viene finalmente mostrata come una cazzutissima avventuriera in grado di combattere e non solo di mostrare le enormi tette, Zenigata è un integerrimo poliziotto rispettato dai suoi sottoposti e non solo un vecchio isterico dotato di una sfiga apocalittica e Goemon, infine, è tradizionalmente giapponese come non mai. Anche il personaggio di Clarice, creato per l'occasione, incarna l'eroina miyazakiana forte e femminile e non si limita ad essere un'aggiunta per favorire nuove dinamiche all'interno del cast, ma riesce a scavarsi un posticino nel cuore e nei ricordi dello spettatore proprio grazie alla sua tridimensionalità.


La regia e l'animazione de Il castello di Cagliostro, infine, risultano ancora oggi curatissime e straordinarie, soprattutto se si pensa che Miyazaki, qui al suo primo lungometraggio, era subentrato all'ultimo minuto e aveva avuto pochissimo tempo per portare a termine il lavoro. Tra inseguimenti in macchina, voli, combattimenti, un'infinità di scene corali e momenti più tranquilli e, a tratti, persino poetici, Il castello di Cagliostro non perde nemmeno un secondo di ritmo e si segue piacevolmente fino alla fine, mentre alcune immagini rimangono inevitabilmente nel cuore, come i paracadute che si stagliano contro il cielo come petali o la rivelazione finale relativa al tesoro di Cagliostro. Altro punto a favore della pellicola è quello di essere, a mio avviso, perfettamente fruibile sia dai fan di Lupin, sia da chi non ha mai sentito parlare dell'anime o del manga sia, a quel che mi è dato capire, dagli appassionati del "vero" Lupin, quello creato da Maurice LeBlanc, perché Il castello di Cagliostro riprende parecchi elementi dai romanzi originali, come Arsène Lupin e la contessa di Cagliostro o La signorina dagli occhi verdi. Quindi, recuperatelo appena possibile perché qui parliamo di un vero capolavoro del genere!


Del regista e co-sceneggiatore Hayao Miyazaki ho già parlato qui. Dopo Il castello di Cagliostro, Miyazaki Sensei, con lo pseudonimo di Tereki Tsutomu, si è cimentato nella regia di un paio di episodi della lunghissima seconda serie di Lupin (quella dove il ladro gentiluomo indossa la giacca rossa, per intenderci), nella fattispecie Albatros, le ali della morte e I ladri amano la pace, due chicche che dovreste poter reperire facilmente su Youtube. Inoltre, se vi è piaciuto Il castello di Cagliostro, guardate anche La cospirazione dei Fuma e La pietra della saggezza. ENJOY!

18 commenti:

  1. Non conosco gli altri lungometraggi dedicati a Lupin III e, anche se nella produzione di Miyazaki questo film d'animazione non è tra i vertici del regista giapponese, Il castello di Cagliostro rimane un grandissimo esempio di animazione tradizionale. E, come dici anche tu, consigliato alla grande anche a chi non è un fan di Lupin.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essendo il primo film del Sensei (e nemmeno una sua sceneggiatura originale) bisogna essere indulgenti :)
      E' riuscito a creare un capolavoro!

      Elimina
  2. Io non me lo sono fatta sfuggire.. quella 500 è indimenticabile.. xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cercando immagini per il post ho trovato un sacco di modellini con Jigen e Lupin a bordo... li vorrei tuttiii!!! ç__ç

      Elimina
    2. Film meraviglioso. L'ho visto per la prima volta con le voci non ufficiali italiane (versione VHS Yamato video), è stato poi ridoppiato con le voci storiche (quasi tutte, essendo già scomparso Enzo Consoli, doppiatore di Zenigata) ed è stato anche l'ultimo Lupin doppiato dal compianto Roberto Del Giudice. Ogni volta che lo vedo sembra di guardare uno di quei film in bianco e nero, tra bellissime dive di Hollywood, gentiluomini d'altri tempi, cattivi eleganti e a modo nonostante il loro ruolo e scene rocambolesche. Capolavoro.

      Elimina
    3. Paradossalmente, nonostante sia adepta di Lupin dall'età della ragione, Il castello di Cagliostro sono riuscita a vederlo sempre e solo in lingua giapponese coi sottotitoli, non ho mai avuto occasione di beccarlo in TV o acquistare la videocassetta... ma è bello che ci sia qualcuno con dei buoni ricordi della versione italiana! :)

      Elimina
  3. La mia ignoranza in materia è abissale....vado off topic. Non sò se hai letto le recensioni sull'anteprima di "Green Inferno" al Festival di Roma, ma il nostro cialtrone del cuore è stato preso a pernacchie un pò da tutti....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh ma con i bacarospi bisogna recuperare, questa è una chicca che amerebbero!
      Sull'argomento Eli stendo un velo pietoso, non leggo nulla su The Green Inferno perché se penso che il mio cialtronetto aDDorato è solo a due ore di aereo e non posso andarlo ad abbracciare mi viene male XD

      Elimina
    2. Recupererò recupererò...dovremmo poi organizzarci per un doppio post sul cialtrone...mi son divertita talmente tanto che sono disposta a rischiare la nausea (pare faccia decisamente schifo) e ripetere l'esperienza....

      Elimina
    3. Appena ho sentore che l'inferno verde si possa recuperare sarai la prima a saperlo e ripetiamo la combine! :)

      Elimina
  4. Il Castello Di Cagliostro e' da sempre la mia storia preferita su Lupin, nessun episodio dell' anime mi coinvolse mai quanto questa epico OAV che ancora riecheggia tra i miei ricordi.
    L' opera di Lupin per eccellenza. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Niente da dire, è davvero un capolavoro. Personalmente, però, sono più affezionata ad alcuni episodi dell'anime :)

      Elimina
  5. Posso solo dire che provo un'amore sconfinato per questo film... e io non sono un fan di Lupin III

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' perché Miyazaki sensei travalica ogni etichetta e genere! *__*

      Elimina
  6. L'ho visto ben volentieri. E' uno dei pochi film di Lupin che apprezzo volentieri.
    Ho solo visto la versione del 2007 con la voce storica di Roberto del Giudice, vorrei recuperare anche le prime due versioni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Con Lupin, sono sincera, non so mai quali DVD recuperare perché alcuni sono censurati, altri no, altri hanno un doppiaggio, altri ancora una diversa versione... c'è da diventare pazzi! :)

      Elimina
  7. Con il castello di Cagliostro ho uno strano rapporto di amore/odio. Da una parte gli riconosco di essere un film d'animazione eccezionale (non che uno dei migliori film diretti da Miyazaki), dall'altra non sono mai riuscito a sopportare il Lupin di questo film (fin troppo distante dal personaggio di Monkey Punch per i miei gusti).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, Lupin qui è completamente diverso dal personaggio creato da Monkey Punch ma ha comunque una sua personalità assai spiccata che lo rende impossibile da odiare. E poi, il Maestro è sempre il Maestro!

      Elimina