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lunedì 30 dicembre 2013

Frozen - Il regno di ghiaccio (2013)

Nonostante malanni assortiti, febbri e raffreddori, sono comunque riuscita ad andare a vedere Frozen - Il regno di ghiaccio (Frozen), diretto nel 2013 dai registi Chris Buck e Jennifer Lee, dando così un senso alla tradizione natalizia che prevede almeno UN cartone animato visto al cinema.


Trama: Elsa ed Anna sono due sorelle assai legate tra loro, almeno finché la maggiore, maledetta con un incontrollabile potere congelante, non ferisce involontariamente la minore. Elsa si isola così dal mondo che la circonda mentre Anna continua la sua vita, dimentica dell'accaduto e sempre più abbattuta dalla mancanza di contatti con la sorella; le cose cambiano quando Elsa viene incoronata regina e, durante la festa in suo onore, i poteri tenuti così faticosamente a bada si scatenano condannando il regno ad un inverno perenne...


Ispirato da un racconto di Hans Christian Andersen, Frozen è uno dei cartoni Disney più strani e non convenzionali che mi sia mai capitato di vedere e, paradossalmente, anche quello più legato alla tradizione della Casa del Topo. Nonostante l'esperienza, la maggior parte di quello che avevo predetto all'inizio non si è avverato e, anzi, il twist verso la fine della pellicola mi ha piacevolmente sorpresa, ma la cosa che ho maggiormente apprezzato per quanto riguarda la trama, assieme alla vivacità della rossa Anna e il carattere tormentato di Elsa, è la spietata critica alle vecchie Principesse come Cenerentola, Biancaneve, la Bella Addormentata o persino Jasmine, alle quali bastava un appuntamento o anche solo uno sguardo per consacrare il primo Principe venuto ad Amore con la A maiuscola, degno di impalmarle e ereditare un regno nonostante, probabilmente, di lui non sapessero nulla o quasi. Frozen è un cartone animato dove l'Amore vince, com'è giusto, ma per fortuna non parla di un unico tipo di Amore, bensì cerca di apprezzare e comprendere tutte le sfumature di questa forza così importante, capace di infondere calore a prescindere dalla natura di chi ne è soggetto e troppo spesso ridotta a mero ornamento dei Baci Perugina: Amore inteso come forza universale in grado di vincere paura, insicurezza, diffidenza e incapacità di comunicare, problemi tipici della società in cui viviamo, problemi che proiettano su di noi e su chi ci circonda una coltre di ghiaccio ancora più spessa e inattaccabile di quella in cui si trincera la povera, bellissima Elsa che, da par suo, sarebbe un perfetto, malinconico ed elegante Diverso Burtoniano.


Questi elementi particolari e a loro modo innovativi si accompagnano invece ad una struttura "estetica" che più tradizionale non si può; la presenza di innumerevoli numeri musicali e canzoni (peraltro molto gradevoli, sebbene le originali siano migliori, ma rischiano di infastidire le persone meno amanti della natura musicale delle tradizionali opere Disneyane), le due esilaranti e tenerissime spalle comiche Olaf e Sven, il character design, persino la natura "moderna" della principessa Anna e del suo compagno di avventure Christoph mescolano suggestioni vecchie e recenti, richiamando alla mente soprattutto il recente Rapunzel - L'intreccio della torre (i cui protagonisti, tra l'altro, compaiono brevemente). Tecnicamente parlando, gli animatori e i coloristi si sono superati soprattutto nel modo superlativo in cui Elsa da sfogo ai suoi poteri creando castelli, abiti e tatuaggi di ghiaccio in un paio di sequenze a dir poco magistrali, oppure nei due numeri musicali in cui Anna dapprima sogna il suo incontro con un principe e poi corona il suo desiderio vivendo un appuntamento da favola che copre praticamente tutti i topoi del genere, ma si può dire che Frozen sia una gioia per gli occhi in ogni scena. Occhi che, per inciso, lacrimeranno per le risate ma anche per la commozione; era qualche tempo che non mi capitava di assistere ad una tragedia iniziale così dolorosa ma anche dignitosa, intelligentemente mostrata nel più completo ed angosciante silenzio. Insomma, la magia Disney ha colpito anche quest'anno: non perdetevi Frozen, non osate uscire prima della fine dei lunghissimi titoli di coda (se riuscite, cercate anche di capire da quale affermazione di Christoph si dissociano i realizzatori..!) e godetevi senza vergogna le risate infantili che il corto iniziale Get a Horse! ,un incredibile mix di animazione anni '20 e moderni effetti 3D, sarà in grado di suscitare.


Di Ciarán Hinds, che in originale presta la voce a Granpapà (doppiato in italiano da Massimo Lopez), ho già parlato qui.

Chris Buck è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Tarzan e Surf's Up - I re delle onde. Anche animatore e doppiatore, ha 53 anni.


Jennifer Lee è la co-regista e co-sceneggiatrice della pellicola. Americana, anche doppiatrice e produttrice, ha 41 anni ed è alla sua prima esperienza come regista.


Kristen Bell è la doppiatrice originale di Anna. Americana, conosciuta per lo più come protagonista della serie Veronica Mars, ha partecipato a film come Pulse, L'isola delle coppie, Burlesque, Scream 4, Safety Not Guaranteed, Comic Movie e a serie come Heroes e Gossip Girl; come doppiatrice, ha lavorato per The Cleveland Show e Robot Chicken. Anche produttrice, ha 33 anni e un film in uscita.


Nella versione italiana, il pupazzo Olaf è stato doppiato da Enrico Brignano mentre Anna ed Elsa, rispettivamente, sono state doppiate da Serena Rossi e Serena Autieri; per quel che riguarda la canzone Let It Go nei titoli di coda, candidata ai prossimi Golden Globe come miglior canzone, la versione originale è cantata da Demi Lovato mentre quella italiana, dal titolo All'alba sorgerò, è cantata da 'sta Violetta tanto famosa da noi, va a saper perché. Detto questo, sappiate che Frozen - Il regno di ghiaccio, è tra i film d'animazione candidati ai Golden Globe: se vi fosse piaciuto, recuperate anche Ribelle - The Brave e Rapunzel - L'intreccio della torre. ENJOY!



23 commenti:

  1. Adoooorrroooo!!!Rece nel 2014. Auguri cara!p.s. Violetta è l'idolo delle bacarospette.

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    1. Auguri anche a te bella!! Mi devo aggiornare su questi baby idols... o__O

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  2. Molto, molto bello. Anche la mia recensione arriverà con il nuovo anno.

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  3. Piacevole, in stile Disney: decisamente al passo con i tempi attuali.
    Peccato che non mi ha fomentato come Ralph, ma penso che questa frase l'avrò detto un milione e mezzo di volte :)

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  4. E' strano detto da me, ma io sto film voglio recuperarlo.

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    1. Secondo me merita... anche solo per il personaggio di Elsa, davvero particolare!

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  5. Ah sì, era Violetta? io pensavo fosse Elisa... Comunque Bellissimo!!! Anch'io ho cercato di capire da quale affermazione di Cristoph i realizzatori si siano discostati... Ma dovrei rivedere il film, perchè sinceramente non ricordo... Il mostro di neve mi ha ricordato moltissimo il Golem...

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    1. Uno dei motivi per cui ci siamo fermati è che io e il mio amico volevamo capire chi fosse la cantante con quell'accento così particolare... lui ha scommesso su Violetta e infatti ha vinto!
      Quanto a Christoph, se ti ricordi durante il viaggio in slitta con Anna, quando lei le parla del principe Hans, lui replica "TUTTI gli uomini si tolgono le caccole dal naso e se le mangiano" XD I realizzatori così, alla fine dei titoli, dichiarano di dissociarsi da tale affermazione :P

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  6. A me è piaciuto, ma non me la sento di parlare di vera e propria rivoluzione - anche se queste nuove principesse sono decisamente più indipendenti di quelle classiche. La storia è molto bella, ma non so perché l'alone bambinesco le toglie molto, avrei preferito vederla in un cornice quasi più seriosa - ed Olaf l'ho particolarmente odiato. Poi vabbeh, il twist finale l'ho intuito a pochi minuti dalla visione...
    Comunque sia un buon film, tutto sommato. E "All'alba sorgerò" è la mia nuova best-hit del momento :D

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    1. Rivoluzione no perché, come ho detto, si appoggia molto su archetipi classici.. quanto al twist finale speravo in qualcosa di più romantico, ecco perché mi sono lasciata gabbare :P

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    2. Parlando di romanticismo... ma quanto sculetta Elsa alla fine della propria canzone? Ti giuro, mi sono innamorato *.*

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    3. Ahahah è un particolare che non ho notato :P

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  7. Una piacevole sorpresa. Molto apprezzata, si.

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  8. Quando parlavi delle sfumature dell'amore ho capito che meritavi tantissimi clap clap perchè confrontandomi con molte persone non tutti hanno apprezzato ciò. Magari si sono soffermati sul design alla Rapunzel ma secondo me questo film supera di gran lunga Rapunzel!

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    1. Rapunzel lo guarderò presto, nel frattempo mi sono goduta quest'innovativa idea di amore! :)

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    2. Guardalo pure ;)
      Io di Rapunzel non ho sopportato lo humor, il doppiaggio, i testi e il sound delle canzoni, la trama, il carattere dei personaggi..Praticamente che altro rimane?

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    3. Ahahaha mi stai facendo passare la voglia di vederlo, mannaggia!

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    4. Conosco tanta gente che ha preferito Rapunzel a Frozen...SONO GUSTI!! Guardalo e mi dirai ;)

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  9. Un film sicuramente ottimo per trascorrere un pomeriggio al cinema durante le vacanze Natalizie, però a livello di trama e tutto il resto, siamo nella media tipica... le canzoni a parte "Let it go" non sono niente di che, la trama è abbastanza prevedibile, però i personaggi sono simpatici (anche Olaf non è così male) e perciò il film scorre e non annoia. Di sicuro un film secondo me discreto, da 7 e mezzo su 10.

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    1. A me è piaciuto parecchio per la svolta "fraterna" e per la critica aperta a quel genere di romanticismo che ci propinano da secoli :)

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