Pagine

martedì 11 marzo 2014

Kiss of the Damned (2012)

Siccome adoro i vampiri e questo film in particolare aveva attirato la mia attenzione per la bella locandina che c’è sul sito Imdb, qualche sera fa ho deciso di guardare Kiss of the Damned, diretto e sceneggiato nel 2012 dalla regista Xan Cassavetes.


Trama: Djuna è una vampira che vive in un’enorme villa con la sola compagnia di una domestica. Un giorno si innamora, ricambiata, dello sceneggiatore Paolo e lo fa diventare a sua volta un vampiro, cominciando così un’idilliaca vita di coppia che, tuttavia, viene turbata dall’arrivo della folle sorella di Djuna…


Non saprei dire se Kiss of the Damned mi sia piaciuto oppure no. Sarà che ormai sono passati i tempi in cui la figura del vampiro mi affascinava a prescindere, sarà che dopo Spike, Cassidy e i goons di Vampires mi sarei aspettata una rilettura del mito in chiave un po' più realistica, sarà che avevo grandi speranze perché la regista è una donna, sarà che non credo nell'amore a prima vista ma Kiss of the Damned mi è parso spesso troppo anacronistico e compiaciuto e, soprattutto, alla cinematografia vampirica non aggiunge nulla di nuovo. La protagonista, Djuna, è una vampira tormentata dalla sua natura e, dopo quasi un secolo passato a paranoiarsi e trattenere i suoi naturali istinti limitandosi a sbranare animaletti boschivi, trova in una videoteca l'amore della sua vita, il bel Paolo. Ovviamente questo tizio, una volta scoperta la natura di questa donna misteriosa, non sta a farsi tante domande, anzi: diventa prima uno stalker di prim'ordine, poi ovviamente accetta che lei lo faccia diventare nosferatu, non morto. Questo per i primi dieci minuti di film. Poi, per fortuna, arriva Mimi, la sorella zoccola (sia per la promiscuità sessuale che per il grado di stronzaggine) di Djuna, un soffio di aria fresca, per quanto perversa, all'interno di una routine fatta di film in bianco e nero, abiti eleganti, ville di lusso, apericena chic, teatro e discussioni elitarie, tuttavia nemmeno la sua presenza riesce a salvare Kiss of the Damned da una certa, noiosa prevedibilità. Xan Cassavetes rappresenta la figura del vampiro che tutti si aspettano, sia per quel che riguarda la fazione "buona", sia quella "cattiva": i membri della prima sono tutti belli, colti, raffinati, annoiati e ascoltano musica classica, gli altri sono dei metallozzi deviati, una dicotomia che si ripropone, nel caso lo spettatore non avesse ancora capito il concetto, anche nella colonna sonora.

Orrore, questi crateri deturperanno la mia virile beltade!
La particolarità della pellicola, se di particolarità si può parlare, è che Xan Cassavetes indugia parecchio sull'aspetto sessuale del vampirismo, nel senso che i due protagonisti copulano di lungo mentre la sorella la da volentieri a destra e manca e la regista si sofferma sui loro amplessi per periodi considerevolmente lunghi. Per carità, la signora ci sa fare con la macchina da presa, le immagini sono tutte molto belle e raffinate, la fotografia è nitida, il montaggio in alcuni momenti è usato con intelligenza, la colonna sonora è particolare (per dire, l'uso del metal tedesco non è cosa comune in un horror americano), il trucco dei vampiri è uno dei più belli visti di recente e anche i costumi sono scelti con gusto, tuttavia i personaggi sono poco approfonditi e molto stereotipati, inoltre non ci sono twist degni di nota, tranne forse per quel riguarda l'ironico finale. Passando agli interpreti, devo ammettere che le attrici sono tutte bravissime. Joséphine De La Baume, che interpreta Djuna, ha una bellezza molto particolare e delicata ed è perfetta per il personaggio ma quella che mi ha colpita maggiormente è Anna Mouglais, che veste i panni della tormentata "matrona" dei vampiri e si rende protagonista dell'unica sequenza davvero intrigante. Non classificato, purtroppo, Milo Ventimiglia: l'ex Peter Petrelli recita da cani, credendosi pure fico (peccato che già in Heroes lo superavano di duecento spanne non solo quel meraviglioso spreco omosessuale che risponde al nome di Zachary Quinto, ma persino il ciccionetto Greg Grunberg ) e per tutto il film si limita a copulare oppure a guardarsi intorno con l'aria scazzata di chi è too sexy for his shirt, too sexy for his shirt, so sexy it hurts. Ma va', vah. Insomma, Kiss of the Damned per essere un'opera prima tecnicamente è fatto benissimo ma soffre di anche troppe ingenuità e, in definitiva, è un film che potrei consigliare agli irriducibili amanti dei vampiri... ma solo se non si aspettano grandi innovazioni di sorta.

Xan Cassavetes (vero nome Alexandra Katherine Cassavetes) è la regista e sceneggiatrice della pellicola, per ora al suo primo e ultimo film. Figlia di John Cassavetes e Gena Rowlands, anche attrice, ha 49 anni.


Joséphine De La Baume interpreta Djuna. Francese, ha partecipato a film come Johnny English - La rinascita e Rush. Ha 30 anni e tre film in uscita.


Milo Ventimiglia (vero nome Milo Anthony Ventimiglia) interpreta Paolo. Indimenticato Peter Petrelli della serie Heroes, lo ricordo anche per film come Cursed - Il maleficio, Rocky Balboa Un Weekend da bamboccioni 2; inoltre, ha partecipato ad altre serie come Willy il principe di Bel Air, Sabrina vita da strega, CSI - Scena del crimine, Una mamma per amica e doppiato un episodio di Robot Chicken. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 37 anni e quattro film in uscita.


Michael Rapaport interpreta Ben. Caratterista americano, lo ricordo per film come True Romance, Il bacio della morte, Il 6° giorno e Il dottor Dolittle 2, inoltre ha partecipato a serie come Willy il principe di Bel Air, NYPD, ER - Medici in prima linea, Friends, My Name is EarlPrison Break. Anche regista e produttore, ha 44 anni e due film in uscita.


Tra gli altri interpreti segnalo la già citata Anna Mouglais, che interpreta Xenia e che aveva partecipato al film Romanzo Criminale. Per concludere, se Kiss of the Damned vi fosse piaciuto consiglierei la visione di Intervista col vampiro e Miriam si sveglia a mezzanotte. ENJOY!

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Quello no, affatto. Solo un po' banalotto. Poi beh, se vogliamo considerare trash l'inespressività di Ventimiglia va bene, ma non è quel genere di film, davvero :)

      Elimina
  2. sembra moooolto trash e quindi potrebbe anche piacermi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dagli un'occhiata ma ti giuro che non è trash :P
      (adesso mi rileggo la recensione, perché tutti pensate che sia trash? ç__ç)

      Elimina
  3. i film sui vampiri ormai li reggo sempre più a fatica...
    mi sa che passo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però quello di cui parlerò domani devi recuperarlo u__u

      Elimina
  4. Perchè recensisci film così trash? XD XD XD
    A parte gli scherzi, qui mi sembra che Ventimiglia sia un bel po che non riesce più ad azzeccare ruoli giusti.
    Peccato perchè a me Heroes (la prima stagione) era piaciuto moltissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, giuro, non è trash ç__ç Me tapina!!
      Comunque la prima stagione di Heroes piaceva un sacco anche a me, poi è scivolata nella mediocrità...!

      Elimina
  5. Ok, lo recupero, non esiste che io non abbia visto un film sui vampiri u.u

    RispondiElimina