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venerdì 30 gennaio 2015

Fantozzi (1975)

Sotto le feste passa spesso in TV un caposaldo della commedia nostrana, Fantozzi, diretto nel 1975 dal regista Luciano Salce e tratto dai libri Fantozzi e Il secondo, tragico libro di Fantozzi, scritti da Paolo Villaggio. Siccome mi sono resa conto di non averne mai parlato, colgo l'occasione per rimediare!


Trama: Il ragioniere Ugo Fantozzi conduce la sua triste vita da impiegato vessato, tra moglie e figlia orribili, colleghi sfigati quanto lui e crudelissimi padroni...



Fantozzi è una maschera che mi ha accompagnata fin dall'infanzia, come credo sia successo al 90% delle persone che leggeranno questo post. Il povero, sfortunato ragioniere mi ha sempre fatto tanto ridere eppure, come per tutte le migliori maschere comiche, riusciva anche a mettermi una tristezza che allora non capivo ma che persino una bimba come me poteva percepire chiara e semplice. Oggi capisco che Fantozzi è insito nel nostro DNA, che in ognuno di noi c'è un po' del Ragioniere fin dalla nascita, che in Italia siamo tutti un po' sfigati, un po' codardi, un po' servili, un po' capaci di rialzare la testa quando serve (per poi magari essere costretti a riabbassarla di corsa. Possibilmente a calci.), spinti da tragici moti d'orgoglio, un po' pigri, un po' svogliati, un po' tradizionalisti, un po' timorosi dell'ignoto, un po' facili alle mode del momento, un po' disperatamente consapevoli che il mondo potrà sicuramente essere un posto migliore ma, diamine, non certo per noi. E noi, poveri impiegatucoli con la nuvoletta a spandere pioggia nei momenti meno opportuni, saremo sempre costretti ad invidiare, chi più chi meno, un maledetto Geometra Calboni, lecchino, falso e profittatore, a sbavare senza speranza dietro ad una grebana (un grebano, per le signorine) come la Silvani, a sottostare alle follie di un amico fastidiosamente intraprendente come il Rag. Filini, a venire vessati da qualche Megadirettore Generale che passa le giornate a non fare una cippa, scambiandosi panettoni d'oro con gli altri ricconi, a svegliarci accanto ad una Pina e una Mariangela che ci vogliono tanto bene ma sono tutto fuorché perfette, anzi. Paolo Villaggio si è caricato sulla schiena il gigantesco dolmen delle frustrazioni dell'italiano medio e le ha esorcizzate tutte, trasformandole in surreali spauracchi senza tempo e, soprattutto, in potentissime armi in grado di adattarsi a qualsiasi situazione di vita (lavorativa e non) anche a quarant'anni dalla prima uscita di Fantozzi, permettendo a noi miseri esseri umani di ridere a crepapelle e prenderci in giro anche nelle situazioni più buie.


Fin dalla prima disavventura di Fantozzi possiamo testimoniare la genialità di un'Azienda Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica (per non saper né leggere né scrivere facciamo tutto!!) trasformata in un girone infernale, dove gli impiegati si perdono per giorni senza dare più notizie ai familiari e ogni giorno è una sfida a chi riesce a cazzeggiare più degli altri dipendenti senza farsi sgamare dagli implacabili megadirettori, uno più stronzo e megalomane dell'altro; figure ormai mitiche come la madre del Conte Catellami, la contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare che vuole a tutti i costi sapere come finisce il giallo che stava leggendo, il mitologico Megadirettore Galattico e la sua poltrona in pelle umana estremizzano (ma neanche troppo, lo sapete meglio di me) i veri difetti di tutti coloro che godono nell'avere potere sui poveracci. Non che i "proletari" si comportino meglio l'uno con l'altro, eh. Figure di rara crudeltà come il cameriere del veglione o il Maestro Mario Canello sono l'emblema di come i poveri si vendichino quando possono su chi sta peggio di loro, sfruttando la temporanea posizione di vantaggio, mentre al povero Fantozzi non resta che subire umilmente ogni volta, anche quando la situazione parrebbe stranamente volgersi a suo favore perché, diciamocelo, sono soprattutto le piccole, grandi vittorie a costare molto care (ha capito, coglionazzo?). L'universo Fantozziano non sarebbe lo stesso senza i grandissimi attori e caratteristi che, ahiloro, si sono giocati la carriera proprio con questo film, condannandosi a indossare per tutta la vita i panni dei personaggi che li hanno resi famosi: assieme a Villaggio ci sono Gigi Reder, Anna Mazzamauro, Plinio Fernando e Liù Bosisio (la quale ci ha visto lungo e ha poi deciso di dedicarsi al teatro e al doppiaggio ma rimane, a mio avviso, la migliore Pina di sempre), figure indimenticabili che si muovono all'interno di scenette talvolta squallidamente reali e molto spesso fantastiche e grottesche, zeppe di riferimenti all'iconografia cristiana, agli orrori della dittatura, a una mitologia proletaria tutta italiana. Mi fermo qui che è meglio, mi sono fatta prendere da visioni mistiche e voi siete stati anche troppo umani a seguirmi fin qui senza crocifiggermi in sala mensa. Fantozzi, d'altronde, è un mito senza tempo che non va visto né letto, va vissuto!


Di Paolo Villaggio, che interpreta Fantozzi ed è anche co-sceneggiatore, ho già parlato QUI.

Luciano Salce è il regista della pellicola. Nato a Roma, ha diretto film come Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della Clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, Il secondo tragico Fantozzi e Vieni avanti cretino. Anche attore e sceneggiatore, è morto nel 1989, all'età di 67 anni.


Anna Mazzamauro interpreta la Signorina Silvani. Nata a Roma, la ricordo per film come Il secondo tragico Fantozzi, Fracchia la belva umana, Fantozzi subisce ancora, Fantozzi va in pensione, Fantozzi alla riscossa, Fantozzi in paradiso, Fantozzi - Il ritorno e Fantozzi 2000 - La clonazione; come doppiatrice, ha inoltre lavorato per i film Senti chi parla e Senti chi parla 2. Ha 70 anni.


Gigi Reder (vero nome Luigi Schroeder) interpreta il Rag. Filini. Nato a Napoli, lo ricordo per film come Pane, amore e fantasia, Pane, amore e gelosia, L'oro di Napoli, Il vedovo, Il secondo tragico Fantozzi, Lo chiamavano Bulldozer, Fantozzi contro tutti, Fracchia la belva umana, Vieni avanti cretino, Fantozzi subisce ancora, Fracchia contro Dracula, Grandi magazzini, Fantozzi va in pensione, Fantozzi alla riscossa, Fantozzi in paradiso e Fantozzi - Il ritorno; inoltre, ha partecipato a serie come La piovra 3. E' morto nel 1998, all'età di 70 anni.


Liù Bosisio (vero nome Luigia Bosisio) interpreta Pina, la moglie di Fantozzi. Nata a Milano, storica doppiatrice di Marge Simpson, la ricordo per film come Il mostro è in tavola... Barone Frankenstein, Il secondo tragico Fantozzi, Novecento, Il tassinaro e Superfantozzi. Ha 76 anni.


Paolo Paoloni interpreta il Mega Direttore Galattico, Duca Conte G.M.Balabam. Svizzero, ha partecipato a film come Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della Clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, Il secondo tragico Fantozzi, Inferno, Cannibal Holocaust, Vieni avanti cretino, La casa nel tempo, L'avaro, Fantozzi in paradiso, Chicken Park, Fantozzi - Il ritorno, Fantozzi 2000 - La clonazione, Il gioco di Ripley e a serie come Don Matteo. Ha 86 anni.


Fantozzi è stato seguito da Il secondo tragico Fantozzi, Fantozzi contro tutti, Fantozzi subisce ancora (dove Milena Vukotic comincia a sostituire Liù Bosisio nel ruolo di Pina), Superfantozzi, Fantozzi va in pensione, Fantozzi alla riscossa, Fantozzi in paradiso, Fantozzi - Il ritorno e Fantozzi 2000 - La clonazione; ovviamente, se il film vi fosse piaciuto recuperate tutta la serie, anche se da Fantozzi contro tutti in poi la qualità cala sensibilmente. ENJOY!

28 commenti:

  1. Babol cara.... stavo pensando giusto a questo film.
    Non posso spiegarti il perchè, ma lo capirai a giorni :)

    Adoro questo film e il suo seguito. Non solo per i ricordi o per le risate grottesche.
    Come hai detto tu: questo film è nel nostro DNA!
    Sono felice che sia stato scelto nella lista delle "100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978".
    E' lo specchio di quell'epoca.
    Capolavoro!
    Gli altri Fantozzi non li schifo, ma questo è il capolavoro!

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    1. Adesso sono curiosa... mi dovrò aspettare qualche postone "totaletombale" su Fantozzi?

      Concordo in pieno, dovremmo valutare di più simili capolavori! :)

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    2. Non un post diretto su Fantozzi... ma non voglio aggungerti altro per non rovinarti alcune cose :)
      Sono molto criptico eheheh

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    3. Fai bene, così fomenti la curiosità! :D

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  2. ognuno di noi ha nascosto dentro un piccolo Fantozzi che viene fuori quando è meno opportuno...

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    1. Ma anche quando è maggiormente opportuno :P

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    2. Spesso quando è maggiormente opportuno...comunque un cult che non invecchia...

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  3. Come, "non va letto"?? E' roba da Antologia della Letteratura Italiana nelle Scuole (Giuro).
    Fa forse piu' ridere letto che visto, crediamme...

    P.S. Definizione, etimologia, epistemologia, usi ed esempi semantici di "GRABANA", alla bisogna dei non liguri, grazie. :D

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    1. Dicasi "grebana/o" persona volgare, priva di grazia alcuna.

      Comunque il "non va letto, va vissuto" era una citazione Piottiana soprattuttamente riferita al mio post più che al libro Fantozzi che, non nego, mi piacerebbe invece leggere :)
      Sul Corriere dei piccoli millenni fa c'erano i fumetti ma il mito secondo me si era già molto appannato...

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  4. Io adoro da sempre la saga di Fantozzi.. sono di quelle rare pellicole italiane che guardo e riguardo pensando sempre che siano stupende!

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    1. La buona, vecchia commedia italiana che tutti ci invidiavano! Altro che quelle belinate odierne, tutte uguali, che non ti fanno ridere o riflettere nemmeno per sbaglio...

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  5. Sono la mosca bianca della situazione : non mi ha mai divertito !
    Forse perché non amo il grottesco, i toni e le tinte troppo cariche.
    Preferivo il Fracchia televisivo, non meno cattivo ma più misurato.

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    1. Fracchia non dispiace neppure a me (soprattutto Fracchia contro Dracula) ma quanto a corrosività preferisco senza dubbio FantoCCi!

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    2. "Fracchia contro Dracula" non l'ho visto, tranne poche sequenze...pensavo piuttosto al Fracchia della tv :) che è corrosivissimo ma senza le punte grottesche, catastrofiche di Pupazzi.

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    3. Ah! Eh temo di essere nata un po' in ritardo per poterlo vedere, sebbene di pochissimi anni! :(

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  6. Una volta scrissi un articolo (vecchissimo) sul fatto che oggi, uno come Fantozzi, sarebbe visto come un privilegiato. All'epoca era uno sfigato, il classico "medioman"? Oggi TUTTI gli invidierebbero il posto fisso, la casa a equo canone, la macchina di proprietà, la possibilità di aver messo su una famiglia e le ferie pagate dall'azienda.
    Come cambiano i tempi, eh? ;)

    Villaggio, ultima grande maschera del cinema italiano. E' il mio preferito. Di sempre.
    E Fantozzi è immortale. :D

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    1. Beh, questo è un punto di vista molto interessante e in effetti a pensarci bene oggi Fantozzi potrebbe leccarsi le dita e baciarsi i gomiti!
      Però cambiano i tempi ma i capi no, quello mai! XD

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  7. Cult intramontabile.
    Ed il secondo è anche meglio.

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    1. Il secondo non lo guardo da anni, appena finita la "febbre degli Oscar" potrei recuperarlo!

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  8. L'evergreen degli evergreen del cinema italiano.
    E speriamo che Italiano medio di Maccio Capatonda si riveli in qualche modo il suo degno erede...

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    1. Visto ieri. Assolutamente no, ahimé. Ma è comunque divertente.

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  9. Pellicola epocale ... nessuno, in Italia, è riuscito a creare un personaggio così. Grande Villaggio.

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  10. Attenzione!
    Oggi Il bollalmanacco di cinema è grande protagonista su Pensieri Cannibali ;)

    http://www.pensiericannibali.com/2015/02/una-strega-chamata-elvira-il-bollafilm.html

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  11. E' in questo film vero la leggendaria scena di Pierugo? Un tipo di umorismo che oggi sarebbe del tutto vietato e punito con la gogna.

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    1. E' qui, è qui... e, mi spiace per gli animalisti, è uno dei momenti più esilaranti della pellicola! XD

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