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domenica 15 marzo 2015

Boxtrolls - Le scatole magiche (2014)

Facendo due conti questo post uscirà quando gli Oscar saranno già stati assegnati e chissà se questo Boxtrolls - Le scatole magiche (The Boxtrolls), diretto nel 2014 dai registi Graham Annable e Anthony Stacchi e tratto dal romanzo Here Be Monsters! di Alan Snow, avrà vinto il premio come miglior film d'animazione...


Trama: Eggs, un orfano adottato da una comunità di mostriciattoli che vivono nel sottosuolo, si ritrova a dover difendere la sua famiglia adottiva da uno sterminatore che mira ad entrare nell'élite del paese.



Quando Boxtrolls era uscito la voglia di vederlo era davvero poca, visto che non mi ispiravano né la storia né il character design dei personaggi, nonostante l'utilizzo della stop motion e la firma della casa di produzione Laika. Un paio di recensioni positive lette qua e là sulla rete mi avevano convinta a dargli una chance quando ormai era troppo tardi quindi l'ho recuperato in occasione della notte degli Oscar e devo dire che ne sono rimasta soddisfatta. Senza gridare troppo al miracolo, Boxtrolls è un cartone assai particolare, ricco di umorismo nero e personaggi borderline, una favoletta piacevole per il pubblico infantile e divertente per i grandi; al di là del "solito" messaggio di incoraggiamento ad uscire fuori dagli schemi comportandosi secondo la propria indole, ho trovato particolarmente interessante il modo in cui il protagonista Eggs, un normalissimo essere umano, impara la tolleranza sentendosi diverso all'interno di una comunità di mostriciattoli che lo accetta nonostante quelli che lui percepisce come difetti (la capacità di parlare, l'impossibilità di adattarsi alla sua scatola, le orecchie) e anche la tremenda ottusità della gente di superficie, soprattutto del padre di Winnie. E' inusuale infatti che un cartone animato, soprattutto di questi tempi, palesi l'inadeguatezza di un genitore naturale o che la cosa venga rimarcata dal protagonista con due parole lapidarie ("Avevi detto che un papà ascolta sempre i suoi figli!") ed è altrettanto inusuale vedere i bambini togliere le castagne dal fuoco a degli adulti incapaci o, peggio, completamente pazzi. Eggs e Winnie sono completamente soli all'interno di due mondi, uno fatto di imbecilli e l'altro fatto di creature timorose e gentili, e perseguitati da un villain incredibilmente ironico e weird (dedito al travestitismo, nientemeno!) ma anche disgustoso ed abietto, un essere autolesionista in grado di spingersi a compiere le peggio nefandezze per ottenere un potere che puzza letteralmente di formaggio.


Boxtrolls non è il trionfo dell'originalità per quanto riguarda la trama, tuttavia ho apprezzato molto un paio di personaggi "di contorno", ovvero i tre scagnozzi del perfido villain: il primo, basso e mostruoso, è malvagio quanto il padrone, il secondo una via di mezzo e il terzo, poverino, non è proprio convinto di stare dalla parte dei buoni perché se è vero che, apparentemente, eliminare i Boxtroll dalle strade del paese è una buona azione, è altrettanto vero che questo compito viene portato avanti con mezzi non ortodossi e nasconde degli intenti palesemente malvagi. Agli ultimi due incerti collaboratori spetta, a tal proposito, il compito di riflettere sulla loro natura di possibili personaggi "inventati" e di consentire così allo spettatore paziente (cioè quello che ha voglia di aspettare fino alla fine dei titoli di coda) di godere di uno scorcio del certosino lavoro degli animatori e "burattinai" della Laika, impegnati nel realizzare l'ennesimo gioiellino in stop-motion. Giusto per rimanere in argomento, sono tante e belle le sequenze che compongono Boxtrolls, soprattutto quelle ambientate nel sottosuolo ricco di macchinari e scatole semoventi, o quelle in notturna che profumano di gotico, ma anche lo spettacolino in stile vaudeville e l'ingresso in società di Eggs sono da manuale e l'intero lungometraggio è accompagnato da un'ironica canzoncina in italiano che, fondamentalmente, fa il verso all'operetta nostrana ed elenca nomi di formaggi (l'effetto straniante che ne viene fuori, soprattutto alle orecchie di uno spettatore italiano che riderà dall'inizio alla fine, è un altro dei motivi per cui un cartone come questo andrebbe visto in lingua originale, by the way). L'aspetto tecnico, indubbiamente, è ciò che eleva Boxtrolls rispetto ad altre produzioni recenti e che mi spinge a consigliarne almeno una visione, tuttavia l'ho trovato meno valido ed entusiasmante rispetto a Coraline e la porta magica o Paranorman (sempre della Laika) e mi chiedo quindi se davvero non ci fossero candidati migliori da affiancare agli altri film d'animazione nominati per l'Oscar.


Di Ben Kingsley (voce originale di Archibald Snatcher), Jared Harris (Lord Portley-Rind), Nick Frost (Mr. Trout), Elle Fanning (Winnie), Toni Collette (Lady Portley-Rind) e Simon Pegg (Herbert Trubshaw) ho già parlato ai rispettivi link.

Graham Annable è il co-regista della pellicola. Americano, al suo primo lungometraggio, è anche animatore e sceneggiatore. Ha 43 anni.


Anthony Stacchi è il co-regista della pellicola. Americano, ha co-diretto il film Boog & Eliott a caccia di amici. E' anche animatore, tecnico degli effetti speciali e sceneggiatore.


Isaac Hempstead Wright, che presta la voce ad Eggs, interpreta Bran Stark nella serie Il trono di spade. Se Boxtrolls - Le scatole magiche vi fosse piaciuto recuperate Paranorman. ENJOY!






16 commenti:

  1. Sarà che quel giorno mi giravano e non me lo sono goduto...
    Mi ha divertito, ma l'ho subito dimenticato. L'ho trovato pure antipaticuccio, boh. :)

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    1. Antipatico no e qualche risata me l'ha strappata ma non ha fatto impazzire neppure me :)

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  2. Questo ce lo siamo persi anche noi ma fin da subito abbiamo avuto in mente il recupero, prima o poi ce la faremo :)

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    1. Anche solo per la realizzazione particolare un'occhiata la merita :)

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  3. Mi è molto piaciuto... la Laika sta crescendo molto bene

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    1. Sinceramente, io gli ho preferito di molto Coraline e Paranorman, ciò non toglie che le produzioni Laika sono sempre molto interessanti.

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  4. Fra quelli della Laika è quello che mi è piaciuto meno... ma rimane comunque un film superiore alla media. Molto belle le tue analisi sulla famiglia, mi erano sfuggite ^^'
    Comunque uno dei Boxtroll somiglia ad Alfano...

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    1. La verità è che, non avendomi fatta impazzire ho dovuto scervellarmi un po' per scrivere qualcosa di sensato e sono uscite le considerazioni sulla famiglia!
      Ahaha povero Boxtroll! :P

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  5. Che vergogna, devo ancora vedere Coraline, Paranorman e questo :( Comunque adoro la tecnica stopmotion, molto ma molto meglio del 3D.... una volta vidi alcuni cartoni sovietici in stop motion erano stupendi <3
    Per quanto riguarda gli Oscar dell'animazione, ultimamente puzzano di pilotato: vince sempre la Disney :/ Come se esistesse solo la casa di Mickey Mouse...ignoranza pura in quel settore da parte di chi li dà gli Oscar :(

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    1. Guardali perché sono molto carini, soprattutto ParaNorman, che è il mio preferito. Al di là della tecnica hanno delle tematiche molto particolari, per nulla banali :)
      Gli Oscar ormai non li considero nemmeno più: l'animazione si è appiattita a tal punto che ormai i film animati sono tutti uguali e non capita mai che diano il premio a qualche cartone innovativo e "coraggioso" come La principessa splendente o Song of the Sea...

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    2. Appena metto mano ai DVD, li vedrò ;)
      Hai ragionissima, purtroppo molti film d'animazione oggi giorno sono uno la copia dell'altro, per fortuna si può contare sulle serie animate moderne, come Gumball o Adventure Time (anche la nuova serie di Alvin mi piace, anche se so che non sei una fan ;))...i due titoli che hai citato non li ho mai sentiti nominare, e questo vuol dire che a livello di merchandise e pubblicità trionfano sempre più i giganti (ho detto una banalità...ma è così).
      P.S.: hai visto la mia risposta su gmail riguardo Gumball? ;)

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    3. La storia della principessa splendente è il penultimo film dello Studio Ghibli, un piccolo capolavoro, mentre Song of the Sea è una produzione irlandese che ancora non ho visto ma che già dal trailer mi ispira tantissimo!
      La mail non l'ho vista, ultimamente Gmail mi da problemi... vado a cercarla!

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  6. Pur amando la Laika e la stop-motion (presto dalla mie parti Shaun la pecora, che ha gli stessi pregi come gli stessi difetti di questi trolls) sono uscita dal cinema un po' delusa... Bellissime immagini ma poca sostanza e originalità nella storia. E il doppiaggio, sì, non ha aiutato.

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    1. Guardarlo in lingua originale è divertente ma non mi sono entusiasmata neppure io. Shaun The sheep lo leggerò con giUoia!

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  7. Film bello ma un gradino sotto i precedenti lavori della Laika. Al contempo un gradino sopra qualsiasi lavoro Disney degli ultimi annil.

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    1. Concordo. Anche se a me i film Disney piacciono sempre :)

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