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domenica 7 giugno 2015

The Lazarus Effect (2015)

Nonostante a Savona l'abbiano tenuto tipo tre giorni sono comunque riuscita a vedere The Lazarus Effect, diretto dal regista David Gelb.


Trama: un gruppo di scienziati sperimenta un siero che, nelle loro intenzioni, dovrebbe tenere vive più a lungo le funzioni cerebrali dei pazienti durante le operazioni particolarmente difficili. Il siero si rivela invece capace di resuscitare i morti ma quando toccherà ad una di loro tornare dall'aldilà scopriranno che questo "dono" ha un prezzo terribile...


Dopo tutte le critiche negative lette su The Lazarus Effect mi sono stupita quando, arrivata più o meno a metà film, mi sono resa conto di quanto la storia (tolte le inevitabili banalità) scorresse abbastanza e di quanto gli attori fossero, in effetti, più che dignitosi. Tolto Duplass e la sua faccia da caSSo (perdonatemi il francese) e dimenticata la limitante mini-comparsata di Ray Wise c'è davvero di che leccarsi le dita: Olivia Wilde (non a caso Presidentessa ad honorem dell'Antro) accetta di imbruttirsi, per quanto possibile, e offre un'interpretazione inquietante e sensuale al tempo stesso e tutti i giovinetti che le sono stati affiancati, in primis Sarah Bolger e il sempre gradito Evan Peters, riescono a rendere i loro personaggi abbastanza tridimensionali, senza limitarsi alle solite interpretazioni da "carne da macello" tipiche del genere. La trama ricorda poi un paio di "capisaldi" (almeno per me) anni '80/'90, a partire dal quasi dimenticato Link, che passava spesso in TV quando ero ragazzina, per arrivare al più conosciuto Linea mortale; l'idea di un gruppo di scienziati che gioca a sovvertire le regole della natura, ovviamente sempre cominciando con le migliori intenzioni, si porta appresso un fascino risalente già ai tempi dell'800 e anche il mistero che circonda le esperienze post-mortem ha sempre il suo perché. Se The Lazarus Effect si fosse limitato a bullarsi tronfio dei suoi attori e, soprattutto, a mescolare queste due componenti, cercando di concentrare la storia e, conseguentemente, l'orrore, sugli strani effetti del siero protagonista sul cervello dei resuscitati, non dico che ci saremmo trovati davanti un capolavoro ma perlomeno un film dignitoso sì. E invece gli sceneggiatori Luke Dawson (responsabile di quella mezza schifezza di Shutter - Ombre dal passato) e Jeremy Slater (al suo esordio quindi perdonabile ma se mi rovina Death Note lo aGGido) hanno pensato bene di sbragare.


Volevate mica che The Lazarus Effect si limitasse a propinare ai mocciosetti aMMeregani un noiosissimo e banale complesso della divinità oppure qualcosa che affondasse le basi esclusivamente su dei concetti scientifici? E il mostrone finale? E le possessioni demoniache che ci piacciono tanto? E il finale aperto che altrimenti l'anno prossimo non possiamo andare al cinema a vedere The Lazarus Effect 2 - Lazaruses Unleashed (titolo puramente inventato ma fattibilissimo)? Tranquilli piccoli consumatori americani, ché la Blumhouse pensa sempre a voi! Dopo lo sdegno dei cattolici benpensanti e un incidente che a definirlo idiota gli si fa un complimento, comincia a sentirsi puzza di zolfo e quello che cominciava come un horror "scientifico" diventa un horror sovrannaturale con tanto di esseri che rimangono immobili a fissare le vittime per ore (vi ricorda qualcosa Paranormal Activity?), effettacci al computer, sensi di colpa che diventano il veicolo per qualche demone sconosciuto e, ovviamente, un assurdo quanto sbrigativo finale che lascia lo spettatore perplesso a chiedersi "perché". La cosa divertente, infatti, è che mentre di solito questo genere di film propina spiegoni lunghi e complessi, The Lazarus Effect preferisce fare propria la lezione orientale del "taciuto" senza ovviamente esserne in grado e il risultato è che il cambio di registro fa soltanto l'effetto "Casa delle Libertà", ovvero "facciamo un po' quel caSSo che ci pare". Peccato perché, come ho detto all'inizio, The Lazarus Effect poteva essere molto gradevole e invece è stata solo l'ennesima occasione sprecata all'interno di un genere che ne è già zeppo. Guardatelo solo se non avete nulla di meglio da fare o se siete fan di Oliviona perché l'occhiolino rivolto al buon Evan Peters vi farà impazzire.


Di Mark Duplass (Frank), Olivia Wilde (Zoe), Evan Peters (Clay) e Ray Wise (Mr. Wallace) ho già parlato ai rispettivi link.

David Gelb è il regista della pellicola. Americano, al suo primo lungometraggio, è anche produttore, attore, sceneggiatore e animatore. Ha 32 anni e un film in uscita.


Sarah Bolger interpreta Eva. Irlandese, la ricordo innanzitutto per essere stata la Principessa Aurora nella serie C'era una volta, inoltre ha partecipato a film come Locke & Key e ad altre serie come I Tudors; come doppiatrice, ha lavorato nella versione inglese de La collina dei papaveri. Ha 24 anni e tre film in uscita.


Se The Lazarus Effect vi fosse piaciuto recuperate senza indugio i ben migliori Linea mortale, L'uomo senza ombra e magari anche Link o Monkey Shines - Esperimento nel terrore. ENJOY!

22 commenti:

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    1. Come ho detto, l'inizio non sarebbe nemmeno male. E' poi che scade...

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  2. Eh, Oliviona alza il target ma da sola, poveraccia, come fa?

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  3. Non l'avrei visto comunque in quanto horror, ma le premesse frankensteiniane non mi sembravano male. Peccato che poi scada.

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    1. Mah, come horror non è né dei più spaventevoli né dei più gore, quindi potresti guardarlo tranquilla. Peccato non ne valga la pena :D

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  4. Continua a non ispirarmi e, da come l'hai trattato, mi sa che me lo bypasso di colpo

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    1. Con tutto quello che abbiamo da guardare meglio bypassare sì!

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  5. E' abbastanza orribile devo dire. Fortuna che durava pochissimo...

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    1. Sì, anche la breve durata è uno dei suoi pregi :)

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    1. Eh perché gli americani hanno già opzionato un bel live action T__T

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    2. Aaaah si ne ho sentito parlare, solo che lo dicono da anni! Sono curiosa di vedere che schifo viene, già il live action giapponese non è un granchè xD

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    3. http://www.slashfilm.com/adam-wingard-death-note/

      Lo dicono da anni ma pare che ora Wingard abbia firmato come regista. Se c'è lui di mezzo potrebbe venire o un'incredibile cagaDa o qualcosa di talmente anni '80 ed epico da far commuovere. Spero la seconda, nel frattempo rileggerò il manga e recupererò il live action giappo :)

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  7. Prima parte degna, poi diventa "mostruoso" :P

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  8. Ecco, l'occhiolino di Olivia a Peters è la scena migliore del film, l'unica veramente inquietante. Poi tutto il resto è proprio da scaraventare giù per lo scarico del cesso

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    1. Sì, in quel momento ci ho creduto, lo ammetto. Poi sono morta dentro anch'io XD

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  9. Davvero un peccato che non si siano fermati a metà film...

    E sono anche d'accordo sulla faccia da caSSo di Duplass. :)

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    1. Oh sono contenta di non essere l'unica a trovarlo insopportabile XD

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  10. Quando cominci a scuotere la testa già al trailer, di sicuro non è un buon segno...

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    1. Ahahah io non mi faccio sconfiggere da queste quisquilie! :P

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  11. Sì, sarebbe meglio non dare una lira a 'sta vaccata. Nemmeno per la Wilde.

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