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venerdì 24 luglio 2015

Bollalmanacco On Demand: Tutto su mia madre (1999)

Dopo una serie di immonde ciofeche è arrivata Arwen a salvare il Bollalmanacco On Demand da una lenta ma costante discesa nella camurrìa chiedendo un post su Tutto su mia madre (Todo sobre mi madre), diretto e scritto nel 1999 dal regista Pedro Almodóvar e vincitore di un Oscar come miglior film straniero. Il prossimo film On Demand sarà Interstella 5555. ENJOY!


Trama: dopo la morte del figlio Esteban, vittima di un incidente stradale, Manuela torna a Barcellona per cercare il padre del ragazzo, che non vede da sedici anni, e comunicargli la triste notizia...


Personalmente non vado matta per Pedro Almodóvar, di cui ho visto pochissimi film interi in quanto "turbata" da parecchi spezzoni di alcune sue pellicole che decisamente incontravano poco il mio gusto. Tuttavia, Tutto su mia madre è uno dei miei film preferiti in assoluto e non mi stanco mai di riguardarlo, popolato com'è di personaggi ironici, tragici e soprattutto vivi e reali. Il che è paradossale, soprattutto visto e considerato che Tutto su mia madre è fin dal titolo un dichiarato omaggio alle divine del Cinema e che i protagonisti vengono, in un modo o nell'altro, influenzati da film ed opere teatrali e quasi tutti cercano in ogni modo di nascondere la loro vera identità con delle maschere di finta apparenza, vuoi per superare il dolore di una vita insopportabile, vuoi per trovare un posto nella società o per andare contro la natura "matrigna". Eppure, nonostante tutta questa "finzione", non c'è un solo personaggio del film a cui non si riesca a volere immensamente bene e non ce n'è uno che, nonostante gli errori commessi nella propria esistenza, passi il tempo a commiserarsi e lasciarsi vincere dallo sconforto (salvo Nina, che cerca conforto nella droga, o la madre di Rosa, condizionata più dai suoi pregiudizi e dal suo carattere che dall'innegabile dolore derivante dalla malattia del marito): Manuela riesce a provare pietà ed affetto per il prossimo anche dopo la morte del figlio e un matrimonio disastroso, la consumata attrice Huma Rojo si sforza di empatizzare col dolore della "gente comune" nonostante la sua natura di diva, l'ingenua Rosa è in grado di riportare a nuova vita chi le sta attorno e Agrado... beh, Agrado è semplicemente meravigliosa, l'amica pazza ma sincera che tutti vorrebbero avere, disarmante e persino poetica nel suo modo "rozzo" di affrontare la vita (il suo monologo è una delle scene più belle del film, tra l'altro). Almodóvar non rinuncia ad inserire nella trama abbondanti tocchi di weird e a ben vedere i colpi di scena di cui è infarcito il film sarebbero perfetti per qualsiasi telenovela cheap (c'è un tale delirio di padri, madri, inversioni di sesso e donne incinte che Beautiful in confronto è una storiella per educande!) eppure la delicatezza con cui il regista tratteggia ogni caratteristica dei personaggi porta lo spettatore ad amarli senza riserve e ad interessarsi alle loro vicende, ridendo e piangendo assieme a loro.


Come dicevo all'inizio, poi, nel corso della pellicola salta chiaro agli occhi l'omaggio a film ed opere del passato in grado di condizionare pesantemente la vita dei protagonisti. Un tram chiamato desiderio, l'opera di Tennessee Williams in cui la fragile Blanche viene abbandonata da un marito scopertosi omosessuale, è il fil rouge di Tutto su mia madre, tanto che le scene topiche della pièce teatrale vengono più volte riproposte nel corso della pellicola e alcuni eventi fondamentali nella vita di Manuela e compagnia rispecchiano fedelmente ciò che accade ai protagonisti del dramma. Alle suggestioni "Williamsiane" si aggiungono le atmosfere di lotta tutta al femminile prese di peso dal film Eva contro Eva, nel quale la vecchia diva Margo Channing (una favolosa Bette Davis) viene a poco a poco eclissata dalla giovane Eva Harrington; allo stesso modo, Manuela vede inizialmente nella giovane Rosa una rivale, una donna che in qualche modo l'ha privata involontariamente di un posto che le spettava di diritto e che lei stessa aveva abbandonato molto tempo prima, lanciandosi nella prima delle molte fughe simbolicamente rappresentate da Almodóvar come uno squallido tunnel senza inizio né fine. Quindi, scrittura che si fa teatro, che si fa cinema, che si fa vita e di nuovo cinema, teatro e scrittura, in un'affascinante concatenarsi di scatole cinesi dove sono le donne (e gli uomini che tali vorrebbero essere) a farla da padrone, tutte portate sullo schermo da grandissime attrici. Il mio amore incondizionato ovviamente va a Cecilia Roth, Marisa Paredes e Antonia San Juan (sì, Agrado è davvero una donna), le tre stelle che rendono incredibilmente viva ed emozionante la pellicola, ma anche Pénelope Cruz, che normalmente tollero poco, è perfetta per un ruolo fortunatamente ancora lontano da quelli di affascinante femme fatale esotica a cui l'avrebbero condannata i futuri successi americani nonostante il suo sembiante da rattu penigu. Ad arricchire un film già bello di suo ci pensa infine la colonna sonora nella quale spicca la meravigliosa Tajabone di Ismael Lo e, per la versione italiana, un doppiaggio assai curato e gradevole da ascoltare. Concludo ringraziando Arwen per avermi dato l'occasione di riguardare questo film tanto amato e a voi consiglio di recuperarlo, se non l'avete mai visto!


Del regista e sceneggiatore Pedro Almodóvar ho già parlato QUI. Di Penélope Cruz (sorella Rosa) e Marisa Paredes (Huma Rojo) ho invece parlato ai rispettivi link.

Cecilia Roth (vero nome Cecilia Edith Rotenberg Rot) interpreta Manuela. Argentina, ha partecipato a film come Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, Labirinto di passioni, L'indiscreto fascino del peccato, Parla con lei e Gli amanti passeggeri. Ha 59 anni.


Se Tutto su mia madre vi fosse piaciuto provate a recuperare un po' dei film citati da Almodóvar nel corso della pellicola, come il meraviglioso Eva contro Eva, Un tram che si chiama desiderio e altri film che non ho ancora visto, come L'importante è amare o Kika - Un corpo in prestito. ENJOY!

23 commenti:

  1. Tra i miei preferiti dell'Almodovar maturo, ottima rece.

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    1. Grazie :)
      Un giorno dovrò armarmi di coraggio e recuperare tutti quei film "vecchi" che non mi sono piaciuti vedendoli a pezzetti!

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  2. Forse perché è il suo film più "a misura d'uomo", chissà.
    E Penélope sì, dipende dai film in cui recita: secondo me la parte della fatalona non le si addice, meglio queste parti un po' più "terra terra" :)
    Grazie!

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  3. Sempre puntato, ma mai visto. Devo rimediare!

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    1. Davvero? Credevo non esistesse persona al mondo a non averlo visto! :)

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    2. Da poco guardo film non scemi, quindi arriverà il suo tempo. ;)
      PS. Per una visione estiva, sai che ti consiglio? The Harvest, con Michael Shannon e Samantha Morton. Ha una resa un po' televisiva che, sfortunatamente, lo appiattisce, ma è un thriller davvero interessante che parte alla maniera dei drammi di qualche anno fa - bambina stringe amicizia con bambino moribondo - e diventa completamente altro. La Morton, tra Misery e la Gomez in Musaranas, è abbastanza mostruosa. Nel suo piccolo, una sorpresa gradevolissima.

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    3. Non lo conoscevo assolutamente, grazie della dritta!! :D
      Anche se domenica conto di guardare... Sharknado 3!!!! *___*

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    4. Siiii Sharknado tre!Ed aspetto anche quello coi Nazisti sugli squali meccanici volanti(mi sfugge il titolo).Sai che manco io ho mai visto TSMM ?E' nell'enorme lista di classici che dovrei recuperare.

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    5. http://www.i400calci.com/2015/05/ok-parliamo-dei-nazi-zombi-su-squali-volanti-di-sky-sharks/

      Sta rumentazza???
      Non ce la posso fare!!! XDXD

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    6. A noi la rumentazza piace,muniti di patatine,birra e rutto libero!!!!!!

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    7. Vabbé io devo stare zitta che ieri mi sono sparata Sharknado 3 e nei prossimi giorni... Lavalantula!! XDXDXD

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  4. bellissimo film, e Agrado... magnifica!!

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    1. Agrado credo sia uno dei miei personaggi preferiti EVAH :)

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  5. film splendido, capolavoro, bollicina ti consiglio anche parla con lei, quello si che è un filmone ^_^

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    1. E' uno di quelli che ho sempre evitato perché temevo la depressione. Passata l'estate, chissà...

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  6. Ricordo che da ragazzino in videoteca c'erano due locandine che mi incuriosivano: questa e quella di "Paura e Delirio a Las Vegas". Ammetto di aver recuperato i film di Almodóvar solo qualche anno fa (quando ero meno pigro)...Davvero un gran capolavoro!

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    1. Beh anche Paura e Delirio a Las Vegas è un gran filmone :)

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  7. Io sono una fan di Almodovar e colleziono i dvd di tutti i suoi film, anche se non nego che ci siano trashate inguardabili. Questo secondo me è uno dei migliori insieme alle donne sull'orlo di una crisi di nervi e a parla con lei.

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    1. Donne sull'orlo di una crisi di nervi avevo cominciato a vederlo tantissimo tempo fa ma non mi aveva particolarmente intrigata. Magari ora mi piacerebbe, chissà!

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