Pagine

mercoledì 18 novembre 2015

Altered - Paura dallo spazio profondo (2006)

Spulciando qui e là in rete mi è saltato all'occhio Altered - Paura dallo spazio profondo (Altered), diretto e co-sceneggiato nel 2006 dal regista Eduardo Sánchez, e ho deciso di guardarlo.


Trama: cinque ragazzini vengono rapiti e seviziati dagli alieni e uno di loro muore nel corso di orribili esperimenti. Da adulti, spinti chi da un desiderio di vendetta, chi trascinato nella vicenda nonostante la ferma volontà di scappare, si ritrovano a dover affrontare quegli stessi alieni...



Per chi ha vissuto in pieno l'epoca Blair Witch Project come la sottoscritta il nome di Eduardo Sánchez, seconda metà della coppia che ha donato al mondo il papà di tutti i found footage moderni, suscita ancora un po' di affettuosa curiosità. Ed è per questo che, pur non andando particolarmente matta per gli alieni e pur essendone francamente anche terrorizzata, ho deciso di dare una chance ad Altered - Paura dallo spazio profondo, un film al quale inizialmente non avrei dato un centesimo ma che in qualche modo mi ha coinvolta e anche un po' spaventata. La trama si concentra su una triste storia di vendetta che comincia "in medias res" nel momento in cui tre dei protagonisti esordiscono cacciando una creatura aliena in un bosco; questo inizio al fulmicotone ha un effetto straniante perché lì per lì parrebbe quasi che nell'universo descritto da Altered la caccia all'alieno sia comune quanto qui quella al cinghiale, come se la Terra fosse stata invasa e fosse in corso una guerra tra umani ed extraterrestri. In realtà, andando avanti col film verremo a scoprire che i tre (ai quali si aggiungerà il vero protagonista della pellicola, Wyatt) sono vittime isolate di rapimenti alieni, condannati a vivere una vita di terrore, sensi di colpa e continue prese in giro proprio a causa del terribile evento che ha distrutto la loro infanzia. Altered prende quindi il via dal desiderio dei tre di farla pagare agli alieni uccidendo l'essere che sono riusciti a catturare ma il vero motore dell'azione è la ferrea consapevolezza di Wyatt, l'unico rimasto prigioniero per più tempo e conseguentemente il più esperto in materia ma anche quello che pensa giustamente a fuggire dal passato, che l'eventuale morte dell'orribile ostaggio scatenerebbe l'ira dei suoi simili, condannando l'umanità all'estinzione. La particolarità di Altered è quindi la presenza di un mostro orrendo, sanguinario e anche molto bastardo, il quale gioca sul fatto che i protagonisti possono torturarlo e tenerlo prigioniero ma non ucciderlo, con tutto quello che ne consegue; questo meccanismo regge benissimo per la prima metà del film, claustrofobica, tesa e disperata oltre che condita da un paio di momenti splatter non da poco, ma si perde un po' nella seconda, più banale e raffazzonata.


Altered perde di efficacia nel momento in cui parecchi pezzi vengono tolti dalla scacchiera e l'azione si concentra essenzialmente sul protagonista, una specie di radar per alieni "alterato" dagli stessi in un modo che non viene mai specificato. La claustrofobica e cauta sopravvivenza racchiusa in quattro mura diventa una fuga disperata tra strade e boschi o si traduce in duelli mentali tra Wyatt e l'alieno zannuto, più fastidiosi per le orecchie dello spettatore (straziate da terribili stridii) che paurosi e non bastano un paio di momenti di nera ironia per risollevare una risoluzione frettolosa ed un finale fiacco. C'è da dire che, in generale, a me gli alieni terrorizzano quando sono appiedati mentre quando compaiono eventuali astronavi innalzo un muro di scetticismo e ho quindi trovato sconsiderata l'idea di destinare buona parte del budget ad un orrido veicolo spaziale realizzato con una CGI da poveracci, una vera caduta di stile di cui Altered poteva fare a meno. A parte tutto, il film di Sánchez si lascia guardare, soprattutto grazie alla presenza di caratteristi capaci, che mettono l'anima per far sì che i loro personaggi buchino lo schermo consentendo allo spettatore di interessarsi alla loro storia e soprattutto alla loro sorte; il protagonista è un po' moscetto e lo zoticone Cody per buona parte del film è costretto nel ruolo del redneck iracondo, volgare e pazzo ma Brad William Henke e il veterano della strega di Blair Michael C. Williams danno vita a due personaggi ai quali non è possibile volere male. Quanto al trucco dell'alieno... ecco, diciamo che non vorrei mai trovarmi davanti una simile aberrazione, la versione carnivora di un Exogino (che, se ricordate, erano già brutti di loro!) con una fastidiosa passione per le interiora umane, però come al solito ho provato più ansia quando questa schifezzuola verde e zannuta non veniva inquadrata piuttosto che di fronte ad eventuali primi piani. A parte le mie considerazioni deviate, Altered è un film che merita una visione, dategli una chance!


Del regista e co-sceneggiatore Eduardo Sánchez ho già parlato QUI mentre Michael C. Williams, che interpreta Otis, lo trovate QUA.

Adam Kaufman interpreta Wyatt. Americano, ha partecipato a serie come Buffy l'ammazzavampiri, Dawson's Creek, Taken, CSI: Miami, CSI NY, Monk, Senza traccia, Melrose Place e 90210. Ha 41 anni.


Brad William Henke interpreta Duke. Americano, ha partecipato a film come The Fan - Il mito, Space Jam, North County, World Trade Center, Pacific Rim, Fury e serie come Nash Bridges, ER Medici in prima linea, Jarod il camaleonte, Più forte ragazzi, CSI Scena del crimine, Dexter, Cold Case, CSI: Miami, Lost, Criminal Minds e Bones. Anche sceneggiatore e produttore, ha 49 anni e tre film in uscita.


Se Altered - Paura dallo spazio profondo vi fosse piaciuto recuperate anche Dark Skies - Oscure presenze. ENJOY!

11 commenti:

  1. Nonostante sia splatter ed horror, gli alieni esercitano un certo fascino. Non mi aspettavo nulla, ma ammetto che gli alieni mi sono piaciuti... e alcune scene mi hanno davvero fatto senso!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma come? Tu, così timoroso degli horror, ti butti tra braccia aliene senza colpo ferire?? Mi stupisci!! :D

      Elimina
  2. Madòòò, questo l'ho visto tanto tanto tempo fa, e anch'io non lo ricordo malvagio.
    Che mi hai ricordato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehm, sì, io arrivo sempre un po' in ritardo, lo so... T____T

      Elimina
  3. Mi sa che l'ho sempre e allegramente saltato. Vado matto per gli alieni ma non al cinema tranne pochi ed ovvi casi... Però visto che dici che merita, chissà...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo in due, anche io non sono molto avvezza al genere. Questo sul finale perde un po' ma per buona metà del film inquieta :)

      Elimina
  4. Non è che gli alieni mi facciano particolare paura, ricordo ancora con angoscia quanto brutto era Il quarto tipo. Questo diciamo che me lo tengo come jolly!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il quarto tipo non l'ho mai visto e se dici che è brutto cercherò di evitarlo anche in futuro :)

      Elimina
    2. A me, invece, Il quarto tipo aveva molto suggestionato, boh. :)

      Elimina
  5. Mah...mi sa che è una caratteristica costante delle creazioni di Eduardo Sanchez quella di sgonfiarsi nel finale, quasi come l'autore sappia si inserire tanti ottimi elementi, ma che poi non li sappia gestire fino in fondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh io finora ho visto solo questo e The Blair witch Project, che mi angoscia ancora oggi anche per il finale!
      Devo ancora vedere Seventh Moon, Lovely Molly ed Exists, dei quali però non ho letto benissimo, effettivamente...

      Elimina