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venerdì 22 aprile 2016

PPZ: Pride and Prejudice and Zombies (2016)

Nonostante fosse una di quelle supercazzole che a Savona avrebbero spopolato, PPZ: Pride and Prejudice and Zombie (film diretto e co-sceneggiato dal regista Burr Steers a partire dal libro Orgoglio e pregiudizio e zombie di Seth Grahame-Smith) non è arrivato nella mia città e sono riuscita a recuperarlo solo ora.


Trama: le sorelle Bennet, tra le quali spicca Elizabeth, sono maestre nelle arti mortali e difendono l'Inghilterra dall'epidemia zombie che sta flagellando il Paese. La loro madre tuttavia vorrebbe vederle sposate e l'intera famiglia va in subbuglio quando arrivano nel vicinato il ricco signor Bingley e, soprattutto, l'orgoglioso ed intrattabile signor Darcy...



Avendo letto un paio di volte il romanzo di Seth Grahame-Smith sapevo già cosa aspettarmi da Pride and Prejudice and Zombie e devo dire che durante la visione mi sono divertita tanto quanto mi era successo durante la lettura. La pellicola di Burr Steers condensa un pochino il libro ed impone una svolta ancora più peculiare rispetto alla "parodia" zombesca del famoso romanzo di Jane Austen, arrivando a scomodare persino l'Anticristo e i quattro cavalieri dell'apocalisse, ma fondamentalmente rispetta la natura di romzomcom ottocentesca propria dell'opera originale. Per tutta la durata la pellicola mantiene infatti in miracoloso equilibrio la sua parte romantica, accontentando di fatto quella parte di pubblico femminile che non vede l'ora di sapere come finiranno le tormentate storie d'amore rappresentate, la sua parte di parodia sociale, ancora più divertente in quanto le convenzioni e le frivolezze dell'alta borghesia vengono applicate in un mondo popolato da zombie o persone che stanno per diventarlo, e infine, ovviamente, quella horror. Il risultato è un gradevole pastiche capace di catturare lo spettatore solleticandolo con personaggi ben costruiti ed una trama avvincente che stimola la curiosità non solo di chi non ha mai sentito parlare dell'"omaggio" di Grahame-Smith (o, Dio non voglia, neppure della fonte originale) ma anche di chi ha letto il libro in questione; la sceneggiatura racconta la pericolosa situazione in cui si trova l'Inghilterra senza ricorrere a verbosità eccessive, affidando buona parte delle spiegazioni a dialoghi frizzanti e ad un paio di ironiche sequenze di raccordo nelle quali viene mostrato l'effetto dell'epidemia sulla società inglese, tutto il resto è fatto di combattimenti all'arma bianca (con l'ausilio di qualche fucilata ben piazzata) e balli dal finale inaspettato, mentre i sentimenti delle coppie prese in esame si sviluppano naturalmente, tra una decapitazione e un sorso di the.


E tutto questo, onestamente, da un regista come Burr Steers non me lo sarei mai aspettata visti i polpettoni mielosetti confezionati nel corso della sua carriera (forse che le minacce di Samuel L. Jackson lo abbiano finalmente riportato alla ragione? Mah!); Pride and Prejudice and Zombies ha delle belle scene d'azione, delle ancor più belle ed eleganti coreografie a base di lame e corsetti e oltretutto azzecca anche i tempi horror, piazzando apparizioni di zombi ben imputriditi quando meno ce lo si aspetta. Devo dire che il trucco degli zombi in questione non è proprio dei migliori, ho ravvisato anche troppe ingerenze "computerizzate", tuttavia la sequenza iniziale, durante la quale viene spiegata la genesi dell'epidemia con l'ausilio di un carinissimo teatrino di figurine, fa tranquillamente perdonare alcune imperfezioni. Lo stesso vale, ovviamente, per la carismatica Lily James, che nei panni di Elizabeth Bennet riesce ad essere femminilmente volitiva e a guidare il resto del cast femminile, sicuramente superiore alle quote "azzurre" capitanate da due bietoloni come Sam Riley e Jack Huston: il primo pare affetto dal morbo di Maurizio Costanzo, ha la stessa voce di un uomo senza collo (ora ricordo di averlo visto in Maleficent e il suo è uno dei rari casi in cui il doppiaggio migliora parecchio la situazione...) e per me è uno degli attori più brutti in circolazione, il secondo è un po' più belloccio ma ahimé insipido. Fortunatamente ci pensa Matt Smith a portare un po' di vivacità tra i maschietti e, nonostante il personaggio del Pastore Collins sia probabilmente il più irritante dell'opera, è anche vero che ci vuole della maestria ed interpretarlo, in bilico com'è tra nera ironia e spietata parodia. Nel complesso comunque Pride and Prejudice and Zombies è un film davvero godibile, che consiglio anche a chi non mastica molto il genere horror e vuole qualcosa di un po' più blando, magari prima di passare a zombi "veri".


Di Sam Riley (Mr. Darcy), Bella Heathcote (Jane Bennet), Charles Dance (Mr. Bennet) e Lena Headey (Lady Catherine De Bourgh) ho già parlato ai rispettivi link.

Burr Steers è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Igby Goes Down, 17 again - Ritorno al liceo e Segui il tuo cuore. Anche attore (era il "frangettone" di Pulp Fiction) e produttore, ha 51 anni.


Lily James (vero nome Lily Chloe Ninette Thomson) interpreta Elizabeth Bennet. Inglese, la ricordo per il film Cenerentola, inoltre ha partecipato alla serie Downton Abbey. Ha 27 anni e due film in uscita.


Matt Smith (vero nome Matthew Robert Smith) interpreta il Pastore Collins. Inglese, famoso per essere stato l'undicesimo dottore della serie Doctor Who, ha partecipato anche a film come Womb e Terminator Genesys. Anche regista e stuntman, ha 34 anni e due film in uscita.


Natalie Portman, produttrice del film, avrebbe dovuto interpretare Elizabeth Bennet ma è stata costretta a rinunciare a causa di altre riprese. Il ruolo è stato poi proposto a Lily Collins, che ha però rifiutato; è andata bene a Lily James che, durante la realizzazione del film, si è anche fidanzata con Matt Smith. Per quel che riguarda il regista, invece, la pellicola era stata affidata a David O. Russel, che a sua volta ha lasciato il progetto perché impegnato con altri film. A questo punto, più che consigliarvi la visione di altre pellicole, se Pride and Prejudice and Zombies vi fosse piaciuto vi direi di recuperare il libro da cui è stato tratto, un romanzo divertente che si legge in due giorni. ENJOY!

10 commenti:

  1. Sono contenta che sia piaciuto anche a te, l'ho trovato proprio un film divertente!

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    1. Ma sì, è una belinata carina, l'ideale per farsi due risate!

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  2. Quando ho visto il trailer ho esclamato 'troppo figo' e leggendo anche la tua recensione hai secondo me capito il vero significato della pellicola, ossia non strafare ma divertire, bisogna capirlo un progetto per vederlo senza troppi pensieri ;)

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    1. Ma sì, alla fine è un film tranquillo che va visto per quel che è!! :D

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  3. Per me è stato così-così. Carino, ma non mi ha preso troppo. Forse non digerisco più gli zombie (in tutte le salse)

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    1. Allora questa settimana mi odierai, i film a tema sono ben due :)

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  4. Anche a me ha gasato decisamente.
    E alla fine non è nemmeno così supercazzola come sarebbe potuto essere... :)

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  5. Quando ho visto il trailer mi è venuto da pensare "Mi piacerebbe l'avesse diretto Snyder" XD

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    1. No, Snyder no, mi usciva fuori un altro, orrido Sucker Punch!

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