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martedì 1 novembre 2016

The Darkness (2016)

Nonostante il disgusto palesato dall'ottima Lucia ho deciso di dare comunque una chance a The Darkness, diretto e co-sceneggiato dal regista Greg McLean. Ennesima dimostrazione che Lucia ha SEMPRE ragione.


Trama: di ritorno da una vacanza i membri della famiglia Taylor cominciano a testimoniare inquietanti fenomeni paranormali che paiono avere origine dal piccolo Michael, affetto da autismo...



Si dice che ogni tanto cambiare aria faccia bene e solitamente sono d'accordo. Questa saggia massima non si è applicata tuttavia a Greg McLean che, in trasferta dall'amata Australia all'America e affidato alle cure della Blumhouse, è riuscito a "partorire" uno degli horror più flosci di quest'anno, sia in veste di regista che di co-sceneggiatore. Dimenticate le atmosfere malate di Wolf Creek, l'umorismo trucido di Mick Taylor, l'ambiente esterno come parte integrante dell'orrore di un mondo altro, lo splatter a secchiate: The Darkness è una banalissima ghost story all'interno della quale ci sono tre jump scare contati e un paio di figure nere che passano appena fuori dalla messa a fuoco della cinepresa. Stop. Il resto cos'è, direte voi? Il resto è il pallosissimo racconto della solita famiglia americana composta da padre assente/menefreghista/fedifrago (qui per non sbagliare l'uomo di casa presenta tutte e tre le caratteristiche), madre soverchiata dal peso delle faccende domestiche ed oppressa da familiari che la odiano o la ignorano (anche qui abbiamo entrambe le situazioni, crepi l'avarizia!), figlio/a adolescente talmente stronzo che persino il demone Pazuzu perderebbe la voglia di possederlo (è anche bulimica ma la cosa finisce nel dimenticatoio nel giro di 2 minuti), figlio/a minorenne che grazie o alla sua innocenza o ad una condizione che lo rende diverso dagli altri (autismo) riesce a vedere "cose che le persone normali non vedono" e ad entrare in contatto con esseri palesemente malvagi i quali tuttavia, in virtù di questa capacità extrasensoriale, al pargolo sembrano le creature più simpatiche e pucce del mondo. Genitori, quando i vostri bambini cominciano a parlare con amichetti invisibili nello stesso istante in cui le porte di casa vostra prendono ad aprirsi e chiudersi da sole, sopprimete la creatura, risparmierete tempo e denaro. In alternativa, se la vostra famiglia è in crisi non c'è nulla di meglio di un'esperienza quasi mortale per ritrovare armonia e serenità, come insegna anche The Darkness (l'unica menata è che alla fine dovrete aprire un mutuo per pagare i danni causati dalle entità maligne ma se vi capitasse di incontrare gli spiriti degli Anasazi descritti nel film sappiate che vi faranno anche i lavori di muratura gratis, va che sciccheria!).


The Darkness è talmente banale che non sembra nemmeno diretto da Greg McLean. A parte le belle inquadrature iniziali, che restituiscono la naturale e gloriosa bellezza del canyon da cui ha inizio la vicenda, il resto delle sequenze entrano tranquillamente nel novero delle produzioni minori della Blumhouse e non riescono a rendere l'abitazione in cui è ambientata la vicenda né inquietante né claustrofobica. Gli effetti speciali ridotti all'osso si limitano a sbuffi di fumo nero finto quanto quello di Lost e a manine dello stesso colore che compaiono inopportunamente sulle lenzuola, sui muri e sui corpi delle vittime prima di concretizzarsi in figure antropomorfe, il resto viene affidato a simpatici animaletti decisamente poco paurosi. Il clima di scazzo amorfo dato dalla confezione moscia di The Darkness arriva ad affliggere anche gli attori, ovviamente. Kevin Bacon pare suo nonno, al confronto Bruce Willis che urla "anche io Vodafone!!" meriterebbe l'Oscar: distratto, sfatto, monoespressivo, il povero Kevin vaga per il film chiedendosi palesemente chi caspita gliel'abbia fatto fare di impelagarsi in una pellicola che chiunque dimenticherebbe dopo dieci minuti e non si sforza di creare un minimo di alchimia né con un'invecchiatissima ed inchiattitissima Radha Mitchell (la quale per sottolineare il decadimento morale del personaggio, o forse per offrire una via di fuga allo spettatore, a un certo punto si da alla vodka) né con gli attori che interpretano i suoi figli. A tal proposito, il finale telefonatissimo e debitore non solo di Poltergeist ma di almeno altri 50 film a tema, ha lo stesso pathos della partita a carte ne Il fantasma di Sodoma, al punto che probabilmente neppure Nicolas Cage in Pay the Ghost è riuscito a fare di peggio. Insomma, la pianto qui che è meglio altrimenti mi viene voglia di correre in Australia, cercare Mick Taylor e dirgli di andare a prendere McLean per la pelle del chiulo onde riportarlo in territori a lui più consoni, ché di schiavetti privi di stile e personalità la Blumhouse ne ha già in abbondanza.


Del regista e co-sceneggiatore Greg McLean ho già parlato QUI. Kevin Bacon (Peter Taylor) e Radha Mitchell (Bronny Taylor) li trovate invece ai rispettivi link.

Lucy Fry interpreta Stephanie Taylor. Australiana, ha partecipato a serie come 22.11.63 e Wolf Creek. Ha 24 anni e due film in uscita.


Jennifer Morrison interpreta Joy Carter. Americana, tornata alla ribalta per il ruolo di Emma Swan nella serie Once Upon a Time, ha partecipato a film come Miracolo nella 34sima strada, Echi mortali, Urban Legend: Final Cut e ad altre serie quali Dawson's Creek, Dr. House e How I Met Your Mother. Anche produttrice e regista, ha 37 anni e cinque film in uscita, tra cui Amityville: The Awakening.


Ming-Na Wen interpreta Wendy. Originaria di Macao, la ricordo per film come Street fighter - Sfida finale e soprattutto per serie come E.R. Medici in prima linea e Agents of S.H.I.E.L.D.; inoltre, ha lavorato come doppiatrice in Mulan, Mulan II e per serie come Phineas e Ferb e Robot Chicken. Ha 53 anni.


Se The Darkness vi fosse piaciuto recuperate Sinister, Sinister 2, Somnia, Oculus - Il riflesso del male e l'immancabile Poltergeist - Demoniache presenze. ENJOY!

12 commenti:

  1. Peccato per McLean.
    A questo punto me lo risparmio volentieri.

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  2. Per me brutto, ma non troppo.
    L'ho visto quest'estate, ma ricordo che sopratto le modalità iniziali tra i protagonisti non mi erano dispiaciuto. Il resto, tutto già visto. :)

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    1. Sarà che io ho una venerazione per McLean ma un film simile da lui non lo voglio davvero. L'avesse girato un signor nessuno non mi sarei indignata così.

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  3. Uno dei tanti horrorini da mercoledì di sonno,me lo ricordo innocuo ma non così brutto.Abbiamo visto di molto peggio.

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    1. Appunto. Ma McLean ha fatto di meglio, quindi cacca su tutti i coinvolti.

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  4. Io non lo conosco proprio, però mi sa tanto che passo xD

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  5. Io gli horror continuo a non guardarli, ma a leggere le tue recensioni mi diverto tantissimo.

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  6. ok, non lo guardo... attendo una tua rece di Ouija2 :)

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    1. Eh, magari!! Purtroppo dalle mie parti non è uscito quindi chissà quando riuscirò a vederlo e parlarne... :(

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