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mercoledì 21 dicembre 2016

Cien años de perdón (2016)

Come sapete, spesso scelgo di vedere determinati film in base ad una serie di "logiche" che non credo vi spiegherò mai o mi prendereste per Sheldon. Com'è, come non è, seguendo questo metodo mi è capitato per le mani Cien años de perdón (conosciuto anche come To Steal from a Thief), diretto dal regista Daniel Calparsoro, e ora arrivo a chiedermi se non sia il caso di abbandonare queste logiche perverse...


Trama: un gruppo di malviventi entra all'interno di una banca a Valencia e prende in ostaggio tutti i presenti. Mentre la polizia si organizza, i ladri si ritrovano bloccati dalla pioggia torrenziale che ha allagato il tunnel per la fuga e scoprono che il motivo della rapina è legato a qualcosa di ben più importante di soldi e gioielli...



Cien años de perdón è un film talmente insulso che non merita neppure i normali due paragrafi di post ma avrei dovuto capirlo fin dai titoli di testa, durante i quali è spuntata la Mediaset tra i produttori. Effettivamente, sembra di guardare un episodio allungato di Distretto di polizia o Squadra antimafia, ditene uno tanto per me sono tutti uguali, con i riflettori puntati sui ladri invece che sulle "guardie" e, come un qualsiasi episodio di queste due serie, il film soffre essenzialmente di due problemi: è girato in maniera talmente anonima da far passare la voglia, i personaggi sono delle macchiette e il 90% degli attori porta a piangere per la tristezza. Si salvano solo Luis Tosar, uno dei motivi che mi hanno spinta a dare una chance a Cien años de perdón e, vagamente, Rodrigo De la Serna, per quanto il suo accento mollo mi abbia gettata più di una volta tra le braccia di Morfeo. Vogliamo parlare della trama? In soldoni, abbiamo un gruppetto di ladri (la cui caratteristica principale è quella di indossare maschere assai simili a quelle viste in La pelle che abito) che entrano in banca convinti di portare a casa il colpo del secolo, se non fosse che il capo è invece lì per rubare una cassetta in particolare, contenente dei segreti legati a un politico in coma; l'azione si sposta quindi spesso dalla banca alla stazione di polizia (zeppa di agenti che non conoscono le implicazioni politiche della vicenda) e da lì alla cricca di potenti che invece SA cosa celi davvero la banca e per questo motivo concerta i peggiori mastruzzi per far uscire i ladri dalla banca impuniti e con le informazioni intatte. A questo vanno aggiunti gli scazzi della direttrice della banca che sta per essere licenziata e conseguentemente si ricicla novella Fujiko Mine, i litigi tra i vari membri della banda, tunnel allagati da pioggia torrenziale (maledetti imbecilli, avevate la bellissima Valencia da sfruttare e la seppellite sotto la pioggia??) e tanti, troppi dialoghi di rara pochezza, resi "vivaci" dal costante ricorso al turpiloquio. Quest'ultimo aspetto, se siete interessati alle lingue e gradite un vademecum degli insulti da lanciare ad uno spagnolo, potrebbe essere l'unica cosa interessante di Cien años de perdón ma sappiate che al decimo "tu puta madre" ho gettato la spugna persino io. Invece di guardare questo film vi consiglierei quindi di risparmiare tempo ed energie prenotando piuttosto un viaggio a Valencia, città bellissima che vale davvero la pena visitare!

P.S. Il titolo originale del film non sta ad indicare gli anni di penitenza che dovrebbero farsi i realizzatori di questa porcatella, bensì si riferisce al proverbio spagnolo "Quién roba a un ladrón, tiene cien años de perdón" (Chi deruba un ladro avrà cent'anni di perdono). Arridateme Robin Hood!!


Di Luis Tosar, che interpreta il Gallego, ho già parlato QUI.

Daniel Calparsoro è il regista della pellicola. Spagnolo, ha diretto film come Salto al vacío, Warriors, Ausentes e Combustion, arrivato anche in Italia sul mercato home video. Anche sceneggiatore e produttore, ha 48 anni.


Rodrigo De la Serna interpreta l'uruguaiano. Argentino, ha partecipato a film come I diari della motocicletta e Chiamatemi Francesco - Il papa della gente. Ha 40 anni.


Cien años de perdon ha una trama molto simile a quella di La rapina perfetta quindi, se il genere vi interessa, potreste provare a recuperarlo. ENJOY!

2 commenti: