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martedì 3 gennaio 2017

Rogue One (2016)

Arrivo ultima credo in tutto l'universo a parlare di Rogue One (Rogue One: A Star Wars Story), diretto nel 2016 dal regista Gareth Edwards, quindi segue breve post con qualche spoiler insignificante, tanto l'avete già visto tutti! Ah, e ovviamente buon anno!!!


Trama: la giovane Jyn Erso si ritrova suo malgrado coinvolta nei piani della Resistenza, proprio mentre l'Impero sta per scatenare la sua devastante arma finale.


Come ben sapete non sono una fan all'ultimo stadio di Guerre Stellari, guardo i film, mi piacciono, li archivio e stop. E' anche per questo che non mi sono fiondata subito a vedere Rogue One, spin-off della saga principale, ripromettendomi tuttavia di andare appena possibile dopo fior di pareri positivi emessi dalle persone delle quali mi fido maggiormente, cinematograficamente e soprattutto StarWarsianamente parlando. Oddio, all'inizio del film ammetto che avrei voluto morire: mille nomi, mille personaggi, mille riferimenti alla saga principale, mille domande del povero Bolluomo che ho dovuto zittire fino alla fine del primo tempo pena l'uccisione da parte dei nerd presenti nella sala ancora gremita. Eppure, tolto quest'inizio un po' didascalico, la trama ha cominciato presto a far presa su di me. Rogue One non racconta di gente che deve imparare ad usare la Forza, pienamente o quasi consapevole della posta in gioco e perfettamente addentro alle dinamiche della guerra stellare in atto tra un Impero che ha già giocato la sua carta più infame e tra i ribelli che hanno già ritrovato i loro salvatori, bensì di persone disperate che ancora non sanno bene come agire eppure lo fanno, gettandosi a capofitto in un'impresa impossibile la cui importanza è a dir poco fondamentale. Jyn Erso e i suoi compagni sono "sporchi e cattivi", più che altro sono dei reietti che non vengono presi in considerazione neppure dai "buoni", ancora impegnati a palleggiarsi soluzioni diplomatiche che non contemplino l'aperta opposizione all'Impero: vuoi per retaggio filiale, vuoi per un ottimistico e dileggiato attaccamento alla religione, vuoi per un'infanzia distrutta dalla guerra, attorno a Jyn si riunisce una banda di desperados che saranno anche tratteggiati con l'accetta, lei per prima, eppure emozionano quanto gli eroi che siamo arrivati a conoscere ed amare, tanto che l'inaspettato e bellissimo finale mi ha lasciata devastata e in lacrime (chiedete al Bolluomo che non sapeva più come consolarmi). Non mancano ovviamente i contentini per i fan, che possono o meno far discutere (Peter Cushing? Seriously? Lì per lì mi batteva il cuore, ok, ma dopo qualche secondo ha cominciato a sembrarmi il GGG, non scherzo) e che tuttavia emozionano, soprattutto alla luce dei recenti lutti che hanno colpito il mondo del Cinema in generale e di Guerre Stellari in particolare, inseriti alla perfezione in un contesto gradevolmente cupo e cattivo, con poco spazio per l'ironia, dosata in bocconcini assolutamente accettabili.


Lungi da me stare a scrivere pipponi sulla validità degli effetti speciali utilizzati e sulla grandiosità delle battaglie tra astronavi, sulla bellezza dei paesaggi presenti su pianeti sempre diversi (stavolta c'è persino il pianeta "tropicale", anche se il mio preferito rimane quello con la gigantesca statua in pietra distrutta), c'è gente dotata di conoscenza e passione che ne ha scritto molto meglio di quanto potrei mai fare io; ad oggi, posso dire che almeno un paio di sequenze mi rimarranno impresse nella mente e sono tutte legate alla devastazione portata dalla Morte Nera, soprattutto in quel finale che mi ha tanto ricordato These Final Hours e che, combinato alla bella e rispettosa colonna sonora di Michael Giacchino, è riuscito a spezzarmi il cuore più di quanto credessi possibile. Passando invece a cose più a portata di mano della sottoscritta, spenderò giusto due parole sugli attori. Felicity Jones, con quel musetto carino e l'espressione scazzatella mi è piaciuta parecchio ed è sicuramente più adatta a stare in mezzo ai ribelli che ad accompagnare il bolso Tom Hanks per le strade di Firenze e le calli veneziane, il resto del cast, se posso permettermi, è però speso sprecato. Donnie Yen è l'idolo indiscusso e su questo non si discute, ogni sua apparizione vedeva me e soprattutto il Bolluomo sperticarci in applausi, il suo è il tipico personaggio capace di essere cool ed ironico senza risultare fastidioso, tuttavia gli altri comprimari non sono altrettanto all'altezza: Diego Luna è moscerello e poco incisivo (o forse sono io che ancora piango Han Solo...), Forest Withaker da denuncia (ma chi mi conosce sa che, in generale, come attore lo sopporto poco), il povero Mads Mikkelsen ormai spreca il suo innegabile carisma in film commerciali per la durata di pochissimi minuti e persino il cattivo interpretato da Ben Mendelsohn non mi è sembrato granché espressivo ed è riuscito a farsi eclissare da un grandissimo ricreato al computer e dalla ben più iconica figura di Darth Vader, che compare ancor meno di Mikkelsen ma perlomeno spacca culi a destra e manca. A proposito di Vader: che è successo al suo costumino? Solo a me è parso diverso? Altra domandina: ma è solo l'Impero ad essere rimasto confinato negli anni '80? Le divise imperiali urlano BigJimme! ad ogni fotogramma e cozzano in maniera incredibile con lo stile dei ribelli, aggiornato al gusto recente e, aggiungo, facilmente cosplayabile anche da chi è impedito come me. La galassia sarà anche sempre lontana lontana ma evidentemente i fashion blogger sono arrivati persino lì! Tolte queste imbarazzanti considerazioni personali Rogue One mi è comunque piaciuto molto e lo consiglio anche a chi non è appassionato all'ultimo stadio della saga stellare.


Di Felicity Jones (Jyn Erso), Diego Luna (Cassian Andor), Alan Tudyk (voce originale di K-2SO), Donnie Yen (Chirrut Imwe), Ben Mendelsohn (Orson Krennic), Forest Whitaker (Saw Gerrera) e Mads Mikkelsen (Galen Erso) ho parlato ai rispettivi link.

Gareth Edwards è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto film come Monsters e Godzilla. Anche tecnico degli effetti speciali, sceneggiatore, animatore, attore e produttore, ha 42 anni.


Riz Ahmed interpreta Bodhi Rook. Inglese, ha partecipato a film come Il fondamentalista riluttante, Nightcrawler - Lo sciacallo e serie quali Dead Set e The OA. Anche sceneggiatore e regista, ha 35 anni.


Per ricreare il personaggio del Governatore Tarkin il volto di Peter Cushing è stato sovrapposto digitalmente a quello dell'attore Guy Henry e allo stesso modo la Leia sul finale è stata realizzata sovrapponendo le fattezze di una giovane Carrie Fisher a quelle dell'attrice Ingvild Deila; nel cast compare inoltre anche quel gran figo di Ben Daniels di The Exorcist, nei panni del Generale Merrick. A Rogue One sono stati inoltre aggiunti digitalmente spezzoni mai usati di Guerre Stellari e Il ritorno dello Jedi, principalmente incentrati sui piloti che attaccano lo scudo spaziale poco prima del finale. SPOILER se non avete visto il film: la prima bozza di sceneggiatura di Rogue One prevedeva che i personaggi sopravvivessero tutti ma Gareth Edwards ha chiesto espressamente a Kathleen Kennedy e ai vertici della Disney il permesso di farli morire da eroi. Una volta ottenuto (a sorpresa!) il permesso, è stata scartata tuttavia l'idea di farli uccidere da Darth Vader, un'immagine ritenuta troppo cupa. Detto questo, se Rogue One vi fosse piaciuto recuperate tutti i film legati alla saga di Guerre Stellari, tenendo conto che, cronologicamente, gli eventi della pellicola si collocano 18 anni dopo Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith e poco prima dello storico Guerre Stellari. ENJOY! 




14 commenti:

  1. Sai, mi è davvero piaciuto un sacco. Addirittura anche più di molti altri capitoli canonici (come Episodio 7). Fa vedere quello che gli altri capitoli non hanno mai raccontato. E quasi quasi sembra che ti voglia educare alla speranza. Perchè è proprio la speranza la vera protagonista :)

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    1. Ti dirò che forse anche io ho preferito questo all'ultimo Star Wars. Perlomeno offre al pubblico atmosfere diverse!

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  2. Concordo appieno sugli attori, in particolare Donnie Yen vince tutto e il Luna invece è proprio moscio col suo baffetto schifo sottile sottile.

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    1. Povero Diego Luna! Mi sa che faceva meglio a proseguire la carriera come doppiatore :P

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  3. Da fan incallito, non poteva che non piacermi, molto di più dell'ep vii

    Solo due cose: la colonna sonora non era all'altezza, ed il doppiaggio in italiano è da serie tv, che ha tolto un sacco di carisma ai personaggi.

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    1. il doppiaggio stranamente non l'ho patito ma, come al solito, prima o poi mi piacerebbe vederlo in lingua originale. Quanto alla colonna sonora non mi è dispiaciuta, ho sentito di peggio.

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  4. Per me è stato più star wars questo di tutti gli altri star wars. Forse solo L'Impero gli è superiore. Quanta pelle d'oca... da venderla fuori dal cinema... :-)

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    1. Non mi addentro in paragoni perché per me gli Star Wars "finiscono" una volta uscita dal cinema, però mi è piaciuto parecchio. Lascio la parola ai veri appassionati :)

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  5. Bene!
    Dopo il parere un po' scettico di Ford, di cui non mi fido per niente, la tua opinione mi rende già più fiducioso, visto che pure io non sono un fan di Star Wars all'ultimo stadio. ;)

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    1. Secondo me a livello di intrattenimento fa il suo lavoro. Se non si sta tanto a spaccare il capello facendo paragoni scomodi o aspettando chissà quale novità in fatto di trame e personaggi è un film godibile :)

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  6. Mi è piaciuto molto, nettamente più divertente del deludente episodio VII. Peccato per una caratterizzazione dei personaggi davvero imbarazzante nella sua pochezza.

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    1. A me episodio VII non ha deluso ma questo sì, mi è piaciuto molto di più!

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  7. A me ancora manca.. pensa che fan che sono.. ma ancora sono scottato dall'ultimo..di una svuotitudine devastante, vediamo questo che mi riserva... magari di Forest Withaker non hai visto neanche Ghost Dog?!

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    1. Io forse ho preferito questo al penultimo, però sono un po' come i film Marvel, col tempo diventano tutti uguali quindi potrei sbagliare!
      L'avevo visto millenni fa e ammetto di non ricordarlo (ero nel felice periodo in cui vedevo anche due/tre film al giorno, altro che adesso!)

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