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mercoledì 12 aprile 2017

Trash Fire (2016)

Un altro film presente nella top 2016 di Lucia, cosa che già di per sé ne giustificava un recupero, per quanto tardivo, era questo Trash Fire, scritto e diretto nel 2016 da Richard Bates Jr.


Trama: Owen ed Isabel sono una coppia in pesante crisi. Quando lei rimane incinta e sceglie di non tenere il bambino, lui cerca di convincerla a desistere promettendo di affrontare le questioni irrisolte con la propria famiglia, composta dalla nonna e dalla sorellina rimasta ustionata nell'incidente che ha reso orfani lei ed Owen...



E' possibile farsi piacere un film che non si riesce a classificare? Assolutamente sì e Trash Fire è un ottimo esempio di questa mia affermazione. L'ultimo film di Richard Bates Jr. è infatti difficilissimo da collocare in un determinato genere. Imdb lo fa rientrare nelle categorie comedy, horror e romance, probabilmente seguendo un ordine alfabetico, ed effettivamente Trash Fire è tutte queste cose. Per la prima parte si può dire che l'aspetto prevalente sia quello romantico, anche se l'aggettivo mal si adatta alla storia tra Owen ed Isabel, presentata allo spettatore proprio quando il sentimento che lega i due è praticamente ormai svanito; lui è letteralmente un "uomo di merda", apatico, cinico e interessato ad Isabel giusto quando gli viene voglia di fare sesso, lei reagisce diventando di rimando sempre più antipatica e disinteressata (per non dire disgustata) di fronte a qualsivoglia interazione "fisica" con Owen. Tra i due, indubbiamente, qualcosina c'è ancora capace di tenerli assieme ma, tra la situazione familiare disastrata di lui e e il fratello bigotto di lei, il futuro non è dei più rosei e la situazione precipita quando lei scopre di essere incinta. Dopo la notizia, lui reagisce in maniera inaudita (giuro che davanti alle cattivissime parole di Owen è quasi venuto da piangere a me) salvo poi pentirsi e rimediare nel modo più grottescamente romantico che abbia mai visto in un film e da qui prende il via la parte horror di Trash Fire, che prevede l'incontro tra Isabel, Owen e la famiglia di lui. Anche qui, parlare di horror è forse improprio. Già prima gli scontri verbali tra i due fidanzati erano pesantemente contaminati da venature comico-grottesche, assai distanti dai "drama" tipici di un film sentimentale, quando poi lo sceneggiatore introduce il personaggio di nonna Violet l'humour nero comincia a farla da padrone e l'inquietudine latente che si percepisce guardando Trash Fire viene sempre mitigata dalla lingua tagliente dell'anziana signora. Il che, ovviamente, non vuol dire che la pellicola di Richard Bates Jr. non tocchi argomenti pesanti e dolorosi che si accumulano deflagrando in un finale spiazzante, disperato e quasi "liberatorio": la sorella di Owen, per esempio, è una giovane donna traumatizzata non solo da un pesante incidente che l'ha lasciata sfigurata ma è soprattutto una ragazza plagiata da concezioni religiose deviate, abbandonata alla mercé di una donna bigotta ed incapace di provare piacere se non davanti ai crudeli castighi scatenati da un Dio che risiede solo nella mente dell'anziana.


Se siete arrivati a leggere fin qui avrete capito che Trash Fire è un film lento, che si prende tutto il tempo di esplorare i personaggi interessandosi più a ciò che li lega e li muove piuttosto che all'aspetto thriller/horror della vicenda; nel passato di Owen e della sorella c'è qualcosa di orribile ma Richard Bates Jr. punta più a mostrarci i risultati di queste vicende oscure piuttosto che a far luce sulle stesse, presentandoci comunque una situazione che non ha vie di uscita se non quelle tragiche e definitive del finale. Anche le suggestioni horror sono pochine, qualche visione spettrale e l'inquietante presenza della giovane Pearl che vaga nottetempo nelle stanze degli ospiti potrebbero non bastare per chi da questo genere di film cerca lo spavento facile, eppure la seconda metà del film è un bellissimo lavoro di suspance nato dalla combinazione tra una regia intelligente e degli attori capaci. Quando Owen, Isabel e nonna Violet sono seduti a tavola, la tensione tra i personaggi è palpabile e non solo a causa delle cattiverie che escono dalla bocca dell'anziana: c'è la presenza celata di Pearl, che si manifesta con la cinepresa che segue il piatto fatto strisciare sul pavimento, ci sono le carrellate sui volti dei vari personaggi, c'è l'impianto teatrale della pellicola, quasi interamente girata e recitata in interni, che già di per sé da un senso di claustrofobia devastante, assai adatto a rappresentare il mondo malato che si cela nelle case della piccola provincia americana. E gli attori, come ho detto, sono molto bravi, tutti costretti ad interpretare personaggi scomodi. Fionnula Flanagan è superba, capace di far ridere lo spettatore un attimo prima con le sue battute al vetriolo per poi inquietarlo con sguardi e gesti che lasciano trasparire la follia di Violet, ma i duetti tra Adrian Grenier ed Angela Trimbur sono insuperabili, talmente caustici e surreali che avrei voluto che la prima parte del film non finisse mai. Alla fine di Trash Fire, lo ammetto, si resta spiazzati, e serve lasciar macerare il cervello almeno fino a metà titoli di coda per riprendersi dallo schiaffone ricevuto a tradimento, poi fino al giorno dopo per rispondere alla domanda "cosa diamine ho visto?". Personalmente, a tale quesito non riesco ancora a rispondere, ma perlomeno so che mi è piaciuto parecchio.


Di Fionnula Flanagan, che interpreta Violet, ho già parlato QUI.

Richard Bates Jr. è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Excision e Suburban Gothic. E' anche produttore.


Adrian Grenier interpreta Owen. Americano, ha partecipato a film come A.I. Intelligenza
artificiale e Il diavolo veste Prada. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 42 anni e due film in uscita.


Angela Trimbur interpreta Isabel. Americana, ha partecipato a film come Halloween II, The Final Girls e a serie quali Hannah Montana. Anche sceneggiatrice, ha 36 anni e cinque film in uscita, tra cui XX.



8 commenti:

  1. Mi sembra molto interessante, lo segno.
    Sai che, dalla copertina, lo avevo scambiato per quel thriller con la Farmiga Jr, Anna? :)

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    1. In effetti il poster è molto simile!
      Tra l'altro mi ricordi di non averlo mai visto quindi segno per il ritorno a casa (devo ancora vedere anche Prevenge, mannaggia!!).

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    2. Niente di che, però si lascia guardare bene.
      Prevenge, invece, è carinissimo! :)

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    3. Li ho entrambi lì che mi guardano, appena ho uno sputo di tempo li affronterò. Purtroppo thriller e horror da un mese a questa parte richiedono solitudine, ahimé!

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  2. Wow, me lo segno, vediamo se lo posso vedere oggi stesso ^_^

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    1. Mi piacerà sicuramente, da come ne hai scritto sembra essere piuttosto fico, lo vedo, torno e ti dico se è cool ;)

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