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domenica 26 novembre 2017

Linea mortale (1990)

In occasione dell'uscita del remake ho deciso di riguardare Linea mortale (Flatliners), diretto nel 1990 dal regista Joel Schumacher.


Trama: un gruppo di studenti di medicina decide di indagare su cosa si nasconda nell'aldilà e, attraverso un pericoloso esperimento, alcuni di loro fermano il proprio battito cardiaco per pochi minuti, di fatto "morendo" prima di venire rianimati. Il ritorno alla vita, però, porta con sé degli strascichi inquietanti...


Linea mortale era uno di quei film che passavano spessissimo in TV quando ero ragazzina ed è figlio dell'ondata di storie sovrannaturali a base di visioni e spettri che imperversavano a fine anni '80. Inquietante ma non particolarmente sanguinolento o pauroso era perfetto per il brivido richiesto dagli spettatori televisivi occasionali e l'abbondanza di bei faccini famosi presenti nel cast probabilmente non guastava, eppure nonostante l'abbia sicuramente visto più di una volta non ricordavo moltissimo della pellicola, tranne forse la bellezza un po' zamarra di Sutherland e Bacon. In effetti, visto oggi Linea mortale ha tanti pregi quanti difetti e risulta un film "medio", forse un po' agée, nonostante parta da un presupposto interessante che, non sto scherzando, quando mi ritrovo a ragionarci su mi tiene sveglia per parecchio; i protagonisti del film vogliono capire cosa si nasconda dietro al velo che separa la vita dalla morte, se ci sono tunnel di luce o angeliche voci guida, mentre io quando ragiono sulla morte trovo difficile agguantare il concetto di "non pensare/esserci più" e della non-consapevolezza del buio, al punto che quando ci penso il mio cervello si ritrova bloccato in un loop, mi vengono i brividi e ciao, devo smettere altrimenti sai che ansia. Ma lasciamo perdere, torniamo a Linea mortale che è meglio. Ovviamente il film la fa più facile e questi bellissimi dottorini dal futuro radioso scoprono che nell'aldilà qualcosa c'è, qualcosa di diverso per ognuno di loro, qualcosa che i poveracci si camallano nell'aldiqua passando poi i giorni cercando di sfuggirgli. Ed è, paradossalmente, proprio l'elemento sovrannaturale/horror a risultarmi moscio dopo vent'anni, oltre che poco sensato, perché se ciò che comincia a perseguitare Sutherland e la Roberts ha un suo motivo per farlo e mette ancora i brividi, così non è per Kevin Bacon e William Baldwin, che tornano in vita portandosi dietro cose che con la morte hanno ben poco a che fare. Le allucinazioni di Baldwin in particolare, per quanto anticipate da una sequenza molto artistica, fanno davvero ridere i polli e danno l'idea di un personaggio (anzi due se contiamo anche la "spalla" Oliver Platt) che lo sceneggiatore non sapeva bene come gestire, inoltre tutte queste aggiunte perplimenti concorrono ad ammosciare il ritmo del film, che da metà in poi comincia a sembrare lunghissimo.


Mi sono accorta che il post sta virando verso la stroncatura ma ho affermato all'inizio che i difetti del film si equivalgono ai pregi quindi parliamo un po' di questi ultimi, interamente legati ad un aspetto prettamente registico e scenografico. Per chi apprezza lo stile gotico-zamarro del Joel Schumacher anni '90 (ve li ricordate i suoi Batman? No, vero? Forse è meglio così...) qui c'è da essere felici. Innanzitutto, gli ambienti universitari dove si muovono i protagonisti sono realizzati con un'interessante commistione tra profano/scientifico e sacro/artistico, pieni di statue di angeli che paiono voler testimoniare il lavoro "blasfemo" dei dottori e di vetrate che ricordano molto il laboratorio di Frankenstein; seconda cosa, le luci molto cariche, quasi al neon, che squarciano l'oscurità in cui spesso si trovano i protagonisti, non sono messe a mo' di mera decorazione ma acquisiscono un significato particolare che solo proseguendo nella visione del film risulterà chiaro. Probabilmente nel tempo le visioni ultraterrene sono diventate un po' kitsch ma le sequenze in cui vengono a poco a poco rivelati l'incubo di Nelson e il passato traumatico di Rachel mettono ancora oggi una discreta ansia e sono girate molto bene. Gli anni passati non hanno nuociuto neppure al carisma degli interpreti, nonostante l'orrore di capigliature che definire inguardabili sarebbe poco. Kiefer Sutherland, Kevin Bacon e Julia Roberts sono bellissimi e, ognuno a modo suo, "maledetti", col primo dotato di un carisma invidiabile e uno sguardo che rende il suo personaggio borderline e spesso ambiguo; i tre vengono affiancati da un Oliver Platt che, pur nei panni di poco carismatico benché simpatico cicciottello, si fa ricordare volentieri mentre il già citato William Baldwin è di una tristezza incredibile, nonostante sia senza dubbio perfetto per il ruolo di tombeur de femmes. Forse Linea mortale è uno di quei film che effettivamente abbisognava di una rinfrescata, soprattutto a livello di trama e personaggi, tuttavia temo che l'imminente remake possa soffrire anche di mancanza di originalità per quel che riguarda la messa in scena e la regia, mentre degli attori nuovi salvo solo Ellen Page, la cui presenza mi farebbe sperare in una svolta più "femminista" della faccenda. Staremo a vedere. Nel frattempo, un recupero dell'originale non fa male anche se ci sono film più iconici per gli anni '90.


Del regista Joel Schumacher ho già parlato QUI. Kiefer Sutherland (Nelson Wright), Julia Roberts (Dr. Rachel Mannus), Kevin Bacon (David Labraccio), Oliver Platt (Randy Steckle) e Hope Davis (Anne Coldren) li trovate invece ai rispettivi link.

William Baldwin interpreta Joe Hurley. Quarto rampollo della famiglia Baldwin, ha partecipato a film come Nato il quattro luglio, Fuoco assassino, Sliver, The Broken Key e a serie quali 30 Rock e MacGyver. Anche produttore e stuntman, ha 54 anni e cinque film in uscita.


Linea Mortale è stato il film che ha fatto innamorare Julia Roberts e Kiefer Sutherland, un fidanzamento durato due o tre anni e rotto dall'attrice che poi avrebbe sposato un altro; e pensare che al posto di Sutherland avrebbe dovuto esserci Val Kilmer e in quello della Roberts una giovane Nicole Kidman. Storie d'amore a parte, se Linea mortale vi fosse piaciuto, nell'attesa di vedere se Flatliners - Linea mortale sia meglio o peggio dell'originale, recuperate L'uomo senza ombra, Ghost - Fantasma e Allucinazione perversa. ENJOY!

13 commenti:

  1. Ah, tanto poi Schumacher si è portato Val Kilmer in Batman (ma io amo Schumy in tutto e per tutto! XD)
    Linea Mortale per me cultone anni '90 da Italia1, imprescindibile.
    Ha i difetti che deve avere una pellicola così, li hai giustamente elencati. Ma il remake ne ha di più :D

    Moz-

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    1. Ah sì, Val Kilmer alla fine è arrivato XD
      Stasera vado a vedere il remake, le faremo sapere...

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  2. Per me questo non è mai arrivato allo status di culto... hai ragione a definirlo piuttosto medio, comunque guarderò con curiosità il remake!

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    1. Ho paura che il remake sia anche più piatto ma chissà... mai dire mai!

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  3. Mi sa tanto che forse anch'io mi rivedrò l'originale prima di vedere il remake, perché adesso non ricordo niente di niente ;)

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  4. si l'ho visto anche io e mi è piaciuto, qui Julia Roberts fa un ruolo decisamente diverso dalle solite commedie romantiche che interpreta ^_^

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    1. Julia Roberts era appena diventata famosa con Pretty Woman ma questo film lo hanno girato prima, ecco perché non l'avevano ancora costretta nelle commediole insulse.

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    2. ah ecco comunque ti consiglio di vedere Mary Reilly, che ha girato molto dopo, è un ruolo tra i più sottovalutati di Julia, lì è bravissima per me è la sua migliore interpretazione:)

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    3. Mary Reilly l'ho già visto, in verità l'ho sempre apprezzato più per Malkovich che per la Roberts!

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  5. Mi vergogno a dirlo, ma proprio non me lo ricordo proprio... Prima di vedere il remake, dovrei rivedere l'originale XD

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