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mercoledì 10 gennaio 2018

Lake Bodom (2016)

A dicembre la Midnight Factory ha fatto uscire sul mercato dell'home video Lake Bodom (Bodom), diretto e co-sceneggiato nel 2016 dal regista Taneli Mustonen.


Trama: un gruppetto di studenti si reca sulle rive del lago Bodom per ricostruire il massacro avvenuto lì negli anni '60. Il problema è che l'assassino di allora potrebbe essere ancora a piede libero...


Lake Bodom (o Bodom, fa lo stesso) è uno slasher che si basa su un fatto di cronaca realmente avvenuto in Finlandia, nel 1960. All'epoca, quattro ragazzi (due coppie di giovani fidanzati) si erano recati sulle rive del lago e tre di essi erano stati trovati il giorno dopo accoltellati e colpiti a morte da oggetti contundenti e l'unico sopravvissuto, tale Nils Gustafsson, se l'era cavata giusto con una mascella rotta e diverse altre fratture. Recentemente Gustafsson è stato accusato degli omicidi della fidanzata e degli amici ma per diversi anni il dubbio su chi fosse l'autore del massacro è rimasto (e, in verità, ancora rimane, ché le accuse non sono certe al 100%) e da qui trae spunto Lake Bodom, che parte dalla decisione di quattro adolescenti di recarsi sulle sponde del lago e ricostruire l'accaduto. La prima regola dello slasher impone che un gruppo di ragazzi privi di supervisione e pronti non solo ad indagare ma anche a fare "cosacce" all'interno di una tenda diventino il principale bersaglio di qualsiasi killer si ritrovi a vagare nei pressi: a questo assunto non si sottrae Lake Bodom, fin dalle prime scene, che mostrano come i boschi finlandesi siano popolati da strane luci, giovinetti armati di coltello, probabilmente un assassino che per una quarantina d'anni è rimasto in attesa di persone così stupide da andarlo a stuzzicare. Ma non c'è solo questo nell'horror che arriva dalla Finlandia. C'è la reminescenza, e più non posso dire per non fare spoiler, di un vecchio film d'inizio millennio da me molto amato ma magari dimenticato dai più, capace di cambiare le carte in tavola e trasformare un semplice slasher nello specchio del disagio malato di una società basata sul pettegolezzo, sulle "bufale", sul "mi ha detto mio cuGGino che... quindi dev'essere vero" e, soprattutto, sul desiderio di fare del male alle persone che non si sono comportate in modo "giusto" nonostante tale comportamento abbia danneggiato solo loro stesse. Senza contare che, conoscendo la storia vera, tutto torna alla fine come in un cerchio perfetto, cosa ancora più apprezzabile.


Per quel che riguarda la realizzazione, tanto di cappello. La regia di Taneli Mustonen può rivaleggiare con quella di molti slasher americani, spesso superandola senza neppure voltarsi a rimpiangere un budget più alto oppure un respiro più "internazionale": i boschi freddi della Finlandia si fanno "paese", diventano terrificanti ed isolati come quelli della Strega di Blair ed insidiosi quanto il bush australiano. Sempre per non dimenticare Mick Taylor (d'altronde sto guardando la seconda stagione di Wolf Creek...) il twist di metà pellicola viene seguito da un'angosciante sequenza automobilistica che aggiunge ulteriori tacche d'ansia e, per quanto gli omicidi avvengano fuori campo, sapete meglio di me che non c'è nulla di peggio che vedere un horror dove montaggio e regia si coalizzano onde offrire allo spettatore le peggiori suggestioni visive e uditive, costringendolo a guardare oltre le ombre e gli sporadici lampi di luce rivelatoria. Anche gli interpreti mi sono sembrati all'altezza, soprattutto le due ragazze che interpretano Nora e Ida-Maria ma anche i due maschietti non scherzano, soprattutto il biondo Atte, con quella faccia un po' così da nerd sfigato e leggermente inquietante, perfetto per spingere lo spettatore a porsi domande fondamentali per la riuscita del film. L'horror nordico quindi sta bene e potrebbe essere un ottimo bacino da cui pescare titoli interessanti nel futuro, un po' come accadeva qualche anno fa con Francia e Spagna, soprattutto per il modo in cui tende ad essere meno gore e più "psicologico", proprio come piace a me.

Taneli Mustonen è il regista e co-sceneggiatore del film, famoso in patria per il dittico comico composto da Reunion e Reunion 2: The Bachelor Party. Anche attore e produttore, ha 39 anni.


L'edizione home video della Midnight Factory contiene un making of e un video con le reazioni del pubblico oltre a un libriccino curato dalla redazione di Nocturno Cinema. Se Lake Bodom vi fosse piaciuto recuperate The Hole e cominciate ad ascoltare i Children of Bodom, band che prende il nome proprio dalla tragedia che ha ispirato il film. ENJOY!


14 commenti:

  1. segnato, prima o poi me lo guardo per recensirlo nel mio ciclo...horror stories, devo dire la verità tra te e Lucia cerco sempre i migliori titoli horror e ci azzecco sempre hehe xD

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    1. Con Lucia vinci facile, lei parla solo di horror davvero belli :) Io sono più insidiosa e vi propino anche le wakkate!

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  2. Allora aspè fermi tutti. In primis: "sto guardando la seconda stagione di Wolf Creek?" comedovequando? Io non la trovo e piango lacrime di sangue e disperazione dal 15 dicembre! Miss U Mick! Tu e il tuo Ford azzurrino.
    E poi... Non sapevo il fattaccio finlandese reale e rischiavo di perdermi questo filmetto ché i film che partono con l'allegra combriccola di sciagattati col cervello smunto che va a perdersi nel bosco indagando sui misfatti, armata solo di condom e stuzzicadenti un po' mi blocca la volontà e mi accende l'intolleranza da pre-pensionata. E invece ora tocca documentarsi sugli eventi reali e dare una possibilità alla pellicola. Son reduce dalla prima (deludente) stagione di Slaher, quindi... Se non ora quando? Grazie, Babolina. Ispirante come sempre

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    1. Wolf Creek 2 si trova facile, benché in blocco e non i singoli episodi, ed è bellissima come la precedente!
      Slasher non è piaciuta nemmeno a me, non riesco a finirla... Lake Bodom invece parte banale ma si risolleva quasi subito ed è molto carino :)
      Grazie a te che leggi!

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    2. Scusate l’intrusione...la prima stagione di Slasher è così brutta da far tenerezza, la seconda è pure peggio...Bodom è piaciucchiato anche a me

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    3. Io almeno la prima vorrei finirla, per quanto faccia una fatica indegna. Non mi prende proprio e a volte mi addormento pure.
      La seconda la eviterò...

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  3. Avevo sentito del film. Da (ormai ex) metallaro, poi, non potevo non conoscere questi avvenimenti grazie ai Children of Bodom ^^'

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    1. Ah beh, da ex metallaro è normale conoscere i gruppi nordici, bazzicano parecchio il genere :)

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    2. Metà della mia playlist era composta da band svedesi XD

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    3. Bwahahah immagino!! XD Io purtroppo ne conosco giusto un paio, però il metal "melodico", quello con le valchirione liriche, non mi dispiace.

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  4. Non gli avrei dato una lira, ora potrei dargli gli Euro.

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    1. Dagli una chance, che non ne ho parlato bene solo io :)

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