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venerdì 5 ottobre 2018

Mandy (2018)

Continuo a rimandare la visione di Sulla mia pelle per mancanza di una serata adatta ma non ho potuto esimermi invece dal recupero subitaneo di Mandy, diretto e co-sceneggiato dal regista Panos Cosmatos.


Trama: quando la compagna Mandy viene uccisa da un branco di adoratori del demonio, Red si imbarca in una sanguinosa vendetta...



Mandy è un film assurdo con un unico, terribile, non trascurabile difetto: c'è meno Nicolas Cage di quanto mi sarei aspettata. Questo mi preme sottolinearlo fin da subito, poiché ciò che mi ha spinta a recuperare il film di Panos Cosmatos è che nelle recensioni d'oltreoceano si parlava di un Nicolas Cage più Cageano che mai, lercio di sangue, urlante e folle nel suo brandire asce; è vero, in Mandy c'è tutto questo ma, come dire, prima di arrivare al succo del discorso c'è anche molto, molto di più... e molto, molto poco Nicolas Cage. Quindi sì, ci sono rimasta un po' male, lo ammetto. Però guardare Mandy è stato un bel viaggio, in più di un senso, ché Mandy è l'apoteosi della droga tagliata male che ti afferra il cervello, te lo strizza e tu boh, rimani lì inebetito come un cretino a guardare i colori cangianti e il Cheddar Goblin senza curarti troppo di quello che dice chi ti sta attorno, magari ritrovandoti a ridere senza un perché, anche se la storia in sé è davvero terrificante. In pratica, nei boschi di un non precisato nowhere americano trasformato per l'occasione in un paesaggio da fantasy truce, Red e Mandy passano la loro vita felici tra sigarette, alcool, ammore e metal, tanto metal (la citazione iniziale del film inquadra già bene Mandy nel regno della tamarreide metallozza più sfrenata), finché un povero minchione autoproclamatosi divinità di un branco di drogati non si invaghisce dell'aura di lei e la rapisce. Sempre per colpa della droga, la povera Mandy si ritrova a ridere in faccia al minchione di cui sopra, non si capisce bene se perché come cantante fa schifo alle capre oppure perché il suo strumento di riproduzione è, come dire, un po' ridotto, ma il risultato comunque non cambia e Mandy, poverella, viene bruciata viva davanti al suo amato Red che, ovviamente, giura vendetta. La storia, come vedete, è di per sé semplicissima, al limite vanno aggiunti un terzetto di demoni anch'essi drogati che probabilmente, nonostante l'aura malvagissima, sono degli scarti dell'inferno, per il resto abbiamo un loop continuo di gente in botta che spara idiozie, buoni o cattivi che siano, e l'effetto di tutto ciò è quantomeno straniante ma non brutto, affatto.


Al di là di Nicolas Cage, infatti, Mandy è un tripudio di colori e luci, di sequenze così allucinate che al confronto Le streghe di Salem è uno sceneggiato televisivo confezionato dalla RAI nel suo periodo più svogliato. Nel novanta per cento dei casi, infatti, i personaggi sono illuminati da luci fucsia, azzurre, gialle e rosse senza una motivazione plausibile (o meglio, è sempre colpa della droga), gli ambienti in cui deambulano sono privi di contorni definiti e quasi sempre immersi in un'inquietante penombra o in una luce lattiginosa che li rende eterei, al confine tra l'aldilà e l'aldiqua, come direbbe Groucho, e spesso e volentieri la voce di chi parla è distorta, per non parlare di quando i volti degli attori si sovrappongono in maniera quasi ipnotica o intervengono sequenze animate a rendere il tutto ancora più delirante. Ma basta parlare di cose poco importanti, parliamo di Nicolas Cage. Per quel poco che viene mostrato, visto che il fulcro dell'attenzione, fin dal titolo, è Andrea Riseborough (sulla quale apro una parentesi: come si può essere così affascinanti senza trucco e senza rispettare i canoni della bellezza di questo secolo? Spiegatemelo, è anche qui merito della droga? Io giuro che non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso da tanto ero affascinata...), il buon Nicolas è semplicemente stupendo. Non sto a dilungarmi sulla bellezza del vederlo allucinato e ricoperto di sangue, armato dell'ascia più improbabile di sempre o di motosega in pieno stile Leatherface e circondato da gente pronto a blandirlo con promesse di sesso disgustoso; quel favoloso sorriso da pazzo sul finale basta a compensare qualunque sua assenza e a consacrarlo re dell'horror 2018, per non parlare della sequenza che vede protagonista lui, un paio di mutande flappe, una bottiglia di superalcoolico, un bagno dalla tappezzeria improbabile e strilli addolorati come se piovessero. Grazie di esistere, Nicolas, stupefacente uomo senza vergogna. Davvero. E grazie anche a Richard Brake, alla sua tigre, al vomito formaggioso del Cheddar Goblin e al mai abbastanza compianto Jóhann Jóhannsson. Quanta meraviglia!


Di Nicolas Cage (Red Miller), Andrea Riseborough (Mandy Bloom) e Richard Brake (Chemist) ho già parlato ai rispettivi link.

Panos Cosmatos è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola. Italiano, ha diretto film come Beyond the Black Rainbow. Anche produttore, ha 44 anni.


Bill Duke interpreta Caruthers. Americano, ha partecipato a film come Commando, Predator, Sister Act 2 - Più svitata che mai, Red Dragon, X-Men: Conflitto finale e a serie quali Il tenente Kojak, Starsky & Hutch, Charlie's Angels, Lost e Cold Case. Anche regista, produttore e sceneggiatore, ha 75 anni e tre film in uscita.


La pubblicità del Cheddar Goblin è stata realizzata da Chris "Casper" Kelly , autore di alcune serie per il canale televisivo USA Adult Swim. Detto questo, se Mandy vi fosse piaciuto recuperate Le streghe di Salem e Baskin. ENJOY!


14 commenti:

  1. Questo lo voglio assolutamente vedere!

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  2. Oddio ma questo è il film che fa per me *__*
    Non ne sapevo nemmeno niente dell'esistenza XD

    Moz-

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    1. Noi Cage addicted lo aspettavamo con ansia invece :PP

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  3. Dall'amore che hai per Cage mi chiedo quando si può che è ne hai abbastanza di Cage sullo schermo. Pochi minuti di presenza effettiva ma al tempo stesso molto presente come intensità, giusto? Dal trailer le luci colorate mi fanno pensare al movie maker di windows xp.

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    1. Nicolas quando da il meglio di sé vorresti non finisse mai. Purtroppo ultimamente queste sono eccezioni, di solito recita con parrucchino/pilota automatico XD

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  4. Mandy è già culto, va recurecuperato ASAP!

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  5. Ultimamente sto evitando certi film con Cage, ma questo mi piacerebbe vedere ;)

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    1. Quest'anno vanno visti Mandy, Mom and Dad e Io, Dio e Bin Laden!

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  6. Bello bello bello in modo assurdo, bello Cage impazzito come non mai e bella lei, che mi ha fulminato la prima volta che l'ho vista in "La battaglia dei sessi".

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    1. Lei è davvero splendida. La battaglia dei sessi già era da recuperare prima, figurati ora.
      Grazie per il commento, anonimo, ma firmati la prossima volta! <3

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  7. L'ho visto anche io, non mi è piaciuto per niente, una paraculata travestita da film horror

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    1. Il tuo aMMore per Cage non è sufficientemente forte u.u

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