Nel recuperare qualcuno dei vari candidati al Golden Globe mi sono imbattuta in una delle più recenti aggiunte Netflix, ovvero Notizie dal mondo (News of the World), diretto e co-sceneggiato nel 2020 dal regista Paul Greengrass a partire dal romanzo omonimo di Paulette Jiles.
Trama: alla fine della guerra civile, un veterano che per vivere legge giornali alle popolazioni dei vari paesi incontra una ragazzina bianca cresciuta dagli indiani e decide di riportarla a ciò che resta della sua famiglia...
Nel corso degli anni mi sono ritrovata a dover riflettere sul mio personale assioma "I western non mi piacciono", visto che ho avuto modo di vederne alcuni, tra quelli moderni, particolarmente gradevoli, magari "sporcati" da altri generi (mi viene in mente, per esempio, Bone Tomahawk). Notizie dal mondo verrà inserito nell'elenco di queste opere in grado di toccare anche una come me, che non ama particolarmente il western, e soprattutto come uno di quei film capace di stupirmi: vista la durata e il periodo ho scommesso con Mirco che mi sarei addormentata dopo mezz'ora, invece la storia di "Capitano" e Johanna mi ha avvinta dall'inizio alla fine, coinvolgendomi e arrivando persino a commuovermi. A parte queste considerazioni triviali e personali, Notizie dal mondo è davvero un bel film, interamente fondato su un concetto di incomunicabilità che diventa il motore di tutte le vicende che portano sia all'incontro tra i due protagonisti, sia a tutte le sventure in cui incappano in nostri, unito ovviamente ad una situazione storica e sociale di grandissima confusione. Il film si ambienta infatti negli anni successivi alla Guerra di secessione americana, nelle zone del sud controllate dai soldati Unionisti, dove i veterani confederati erano costretti ad arrabattarsi per sopravvivere e dove i nemici non erano solo le persone dalla pelle di colore diverso ma anche gli stessi americani; in questo clima di incertezza ed ignoranza, il capitano Kidd va in giro a leggere giornali creando delle piccole assemblee cittadine ad ogni passaggio, informando, divertendo e talvolta cercando di far ragionare la gente per 10 centesimi. Proprio lui, che con le parole campa e sopravvive, si ritrova a dover riportare da parenti sconosciuti una ragazzina che, pur essendo bianca, è cresciuta con gli indiani e conosce quindi solo il dialetto Kiowa, cominciando dunque un viaggio irto di imprevisti e pericoli, in terre inospitali e selvagge dove il pericolo più grande è sempre e comunque l'uomo, assieme al suo fondamentale egoismo.
Lo stesso Kidd, nonostante sia innegabilmente l'eroe del film, non è esente da difetti e non è particolarmente abile a mettere in pratica ciò che predica, vittima di un dolore personale enorme che è arrivato a privarlo del coraggio di riprendere in mano la sua vita e tornare ad affezionarsi a qualcuno; durante il viaggio, Kidd salva spesso Johanna (e a sua volta viene salvato da una ragazzina non così indifesa) eppure arriva a causarle anche molto dolore per via di una sostanziale, "occidentale e ariana" tendenza ad imporre ad altri lo stile di vita che noi riteniamo giusto, quello che calzerebbe alla perfezione nella "nostra" situazione, senza pensare che ogni essere umano è un mondo tridimensionale a sé stante, non una via retta e piatta. Lo stesso vale per le vicende di Kidd e Joanna, che toccano una vasta gamma di emozioni e all'interno delle quali la riflessione va di pari passo con l'azione, raggiungendo un equilibrio perfetto quanto l'alchimia tra Tom Hanks e la semi-esordiente Helena Zengel, ragazzina dal visetto particolare e dallo sguardo intenso che, si spera, non si perderà nei meandri dell'industria cinematografica come molte delle sue colleghe passate. A coronare ed arricchire il tutto ci sono gli ampi movimenti di macchina di un Greengrass che trasforma i paesaggi desolati e quasi deserti percorsi da Kidd e Joanna in viste mozzafiato colme di insidie, coadiuvato anche dalla bellezza della fotografia a tratti un po "bruciacchiata" a tratti nitidissima di Dariusz Wolski, due punti di forza che avrebbero reso Notizie dal mondo perfetto per il grande schermo. Ci si accontenta, ahimé, ancora grazie che Netflix abbia deciso di distribuire un film così, che vi consiglio di recuperare senza indugio.
Di Tom Hanks (Capitano Kidd), Ray McKinnon (Simon Boudlin), Mare Winningham (Doris Boudlin), Elizabeth Marvel (Mrs. Gannett) e Bill Camp (Mr. Branholme) ho già parlato ai rispettivi link.
Paul Greengrass è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Inglese, ha diretto film come The Bourne Supremacy, The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo, Captain Phillips - Attacco in mare aperto e Jason Bourne. Anche produttore e sceneggiatore, ha 65 anni.
Se Notizie dal mondo vi fosse piaciuto recuperate Il grinta (trovate anche questo su Netflix). ENJOY!
I western non piacciono nemmeno a me, e mal sopporto pure Tom Hanks.
RispondiEliminaPerò ti aggiungi alla lista di chi nonostante tutto ne parla bene e lo consiglia, e vista la nomination mi sa che cederò. Posso farcela.
Tom Hanks ho scoperto di non sopportarlo solo quando è in coppia con Ron Howard, ciò detto questo film secondo me ti catturerà :)
EliminaE' piaciuto anche a me, pur con qualche ingenuità l'ho trovato un film intelligente e coinvolgente, che ti porta inevitabilmente a fare il paragone con l'America di oggi, per certi versi non troppo dissimile da allora...
RispondiEliminaPeccato solo non averlo potuto vedere al cinema, il western è un genere che in tv perde più degli altri :(
Sì, credo anche io sarebbe stato un film splendido per il grande schermo. Purtroppo, facciamo quel che si può.
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