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venerdì 19 marzo 2021

Anything for Jackson (2020)

Piano piano comincio a risalire la classifica della top 20 di Lucia, recuperando quei pochi horror che avevo perso l'anno scorso. Uno era Anything for Jackson, diretto e co-sceneggiato nel 2020 dal regista Justin G. Dyck.

Trama: due anziani coniugi rapiscono una donna incinta per consentire al nipotino Jackson, morto qualche tempo prima, di reincarnarsi...


Cosa non si farebbe per amore e per dolore? Qualunque cosa, a giudicare dal titolo di Anything for Jackson e dalla storia di Henry e Audrey, una coppia di anziani che ricorrerebbero ad ogni mezzo pur di riportare in vita il nipotino Jackson, compreso rapire una donna incinta per darla in pasto al Demonio e offrire a Jackson il neonato per reincarnarsi. Non si direbbe che i due possano arrivare a tanto, visto che lui è  uno stimato medico e lei un'elegante casalinga, peccato che nel tempo libero si dilettino entrambi ad officiare riti satanici con una congrega altrettanto improbabile. Tra vecchietti pasticcioni, apparenze ingannevoli e wannabe satanisti ce ne sarebbero di cose per trasformare Anything for Jackson in una commedia e in effetti alcuni momenti del film sono leggeri ed umoristici, ma è solo illusione, perché il film di Dyck non ci mette molto a diventare serio e tanto triste. Henry e Audrey, infatti, saranno anche satanisti in erba ma sono molto determinati, lei perché vittima di un dolore inenarrabile che è arrivato quasi a ucciderla e lui perché è totalmente innamorato della moglie e l'unico modo per dimostrarle amore, per viverlo, è assecondarla anche in questa terribile follia che rischia non solo di uccidere la giovane Shannon ma anche di mettere in pericolo loro.


Man mano che il film procede e i nostri protagonisti scomodano forze al di là della loro comprensione, il tono di Anything for Jackson si fa sempre più cupo e carico di orrore; fa ridere, in effetti, che Justin G. Dyck abbia nel curriculum quasi solo film per la televisione a base di Natale, amore e famiglie, perché, pur non concedendosi al jump scare facilone, il film non lesina sequenze molto spaventevoli dove gli effetti speciali sono ridotti praticamente all'osso e altre decisamente gore e scioccanti (una in particolare se, come me, soffrite davanti a qualunque cosa abbia a che fare coi denti, vi conviene non guardarla proprio). Anche gli attori hanno il loro perché e comunicano allo spettatore tutta la banalità del male e il senso del ridicolo che spesso l'accompagnano, in particolare con il personaggio di Ian, mentre Julian Richings e Sheila McCarthy più che mettere paura fanno spesso tenerezza e creano un non disprezzabile circuito mentale che induce a odiarli e provare pietà nello stesso tempo. Leggendo il post avrete capito che Anything for Jackson non racconta nulla di nuovo, eppure i singoli elementi di cui è composto vengono ricombinati con una freschezza che riesce a renderlo un horror imprevedibile ed emozionante, decisamente inaspettato vista la non dimestichezza del regista col genere. Un'altro piccolo gioiellino targato Shudder che vi consiglio di recuperare!


Di Julian Richings, che interpreta Henry, ho già parlato QUI.

Justin G. Dyck è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Anche produttore, ha diretto svariati film TV a tema natalizio. 


Sheila McCarthy
interpreta Audrey. Canadese, ha partecipato a film come 58 minuti per morire, Antiviral e a serie quali Alfred Hitchcock Presenta. Anche sceneggiatrice, produttrice e regista, ha 65 anni. 




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