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martedì 1 giugno 2021

After Midnight (2019)

Finita la solita rincorsa agli Oscar (anche se probabilmente questo post uscirà chissà quando per questioni di programmazione, ecc.) ho deciso di cominciare un po' di recuperi horror, doverosi, tenendo a mente sia i consigli di Lucia che il calendario di uscite originali della miniera d'oro Shudder. Oggi parlerò di After Midnight, diretto e sceneggiato nel 2019 dal regista Jeremy Gardner.


Trama: dopo che la fidanzata se n'è andata, Hank si ritrova a dover affrontare ogni notte un mostro che cerca di entrargli in casa...


After Midnight
è una dolce commedia sentimentale dove l'horror conta fino a un certo punto, quanto basta perché, in effetti, lo spettatore si ponga almeno una domanda scomoda riproposta anche dal personaggio principale durante la sequenza "cuore" della pellicola. E' un'opera realizzata in puro spirito indipendente, finanziata da Aaron Moorehead e Justin Benson, che qui compare anche nel ruolo dello sceriffo Shane, dove compare l'ormai nota faccetta di Brea Grant, diventata un po' una madrina del genere. Come tale, After Midnight non si avvale di un gran dispendio di effetti speciali, location o scenografie: l'azione si svolge principalmente all'interno o all'esterno della casa fatiscente di Hank, al massimo nel bar da lui gestito, e il mostro si vede bene giusto sul finale, mostrandosi in tutta la sua gloria artigianale di orrido bestio di gomma che, badate bene, non lesina abbondanti quantità di sangue, e buona parte delle sequenze sono ricordi dei bei tempi in cui Hank e Abby stavano assieme, baciati dal sole, dalla musica e dall'amore. 


A proposito di amore, After Midnight, nonostante sia scritto da un uomo, ovvero Jeremy Gardner, che si accolla anche il ruolo di Hank, è un film che descrive alla perfezione quanto anche il sentimento più forte rischia di venire distrutto quando una delle due metà della coppia non si rende conto di essere una merda patentata; lo spettatore, cullato dai dolci ricordi di Hank e sconvolto dalla pericolosa situazione in cui viene a trovarsi, tende per buona parte del film a considerare Abby, filtrata appunto dalla visione personale di Hank, come una matta fedifraga, la tipica donna angelicata pronta però a spezzare cuori senza un perché, e a commiserare il protagonista, lasciato solo a combattere un mostro mentre nessuno attorno a lui gli crede o lo consola. Per questo è molto interessante, nonché indice di alta bravura attoriale, nonostante il basso budget, il confronto tra i due, durante il quale arriviamo a scoprire che Hank non è così pacioso come pensavamo e che Abby ha tutte le ragioni di essersi rotta le palle di stare assieme ad un uomo egoista e mollo come la panissa, innamorato più della sua natura di redneck provincialotto che di una ragazza che vorrebbe solo un minimo di considerazione in presenza, non diventare un malinconico ricordo. Ciò detto, forse non consiglio After Midnight a chi cerca l'horror buzzurro tout court o la cupezza pesantissima, rischiereste di annoiarvi, ma per chi ama i piccoli film indipendenti potrebbe essere una visione gradevole!


Di Brea Grant, che interpreta Abby, ho già parlato QUI mentre Justin Benson, che interpreta Shane, lo trovate QUA.

Jeremy Gardner è il co-regista e sceneggiatore della pellicola, inoltre interpreta Hank. Americano, ha diretto altri due film, The Battery e Tex Montana will Survive! ed è anche produttore.  Christian Stella è il co-regista della pellicola. Americano, ha co-diretto Tex Montana will Survive!. Anche tecnico del suono, attore, produttore e sceneggiatore, ha 36 anni.





 

6 commenti:

  1. Potrebbe piacermi, ho proprio voglia di recuperare qualche film indipendente. Gli horror buzzurri possono aspettare...

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    1. Ce ne sono tantissimi usciti di recente, Shudder è una miniera d'oro. Ti consiglio anche The Power, di cui parlerò nei prossimi giorni, Violation, The Stylist e The Empty Man.

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  2. A me è piaciuto molto. Una metafora dell'orrore che spesso si nasconde nelle varie facce dell'amore.

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    1. Esatto. E senza neppure che ci accorgiamo di viverlo.

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  3. Gran bel film, e si sente il tocco di Benson & Moorehead!

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    1. Sì, e aggiungo per fortuna! Sono sempre garanzia di opere non banali!

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