Pagine

martedì 3 gennaio 2023

Bolle di Recensioni al cinema: The Fabelmans (2022) e Avatar 2 - La via dell'acqua (2022)

Buon anno e bentornati su questi lidi! Come già accaduto a inizio 2022, ho deciso di inaugurare la "stagione" accorpando un paio di recensioni sui film visti nel periodo di Natale; vista la caratura dei due titoli, non l'ho fatto per disgusto, anzi, ma banalmente perché a) le mie ferie natalizie sono state più brevi del solito ma indaffaratissime, come tutti gli anni, e b) ho ridotto un pochino i post settimanali e ci sono altri film di cui vorrei parlare prima che cominci il periodo amato e odiato dei premi cinematografici. Bando alle ciance dunque, si comincia! ENJOY!


The Fabelmans - Steven Spielberg (2022)

Il primo film visto al cinema durante le mie brevissime vacanze di Natale è stato The Fabelmans, che avevo puntato fin dal trailer e che, a dispetto del nome del regista, temevo venisse tolto dalla programmazione dopo pochissimi giorni. Forse le mie paure erano infondate, ma va detto che The Fabelmans non è un film facile e probabilmente non verrà apprezzato da un'enorme fetta di pubblico; per quanto mi riguarda, speravo di venire investita da uno tsunami emotivo che, invece, non è arrivato, leggermente raffreddato da quello che chiamerei "effetto Licorice Pizza", ciò nonostante ho inserito il film all'interno della mia top 5 di fine anno, per un paio di motivi. Soprattutto nel primo atto, il personalissimo coming of age di Spielberg riesce a far rivivere allo spettatore tutta la potenza dell'amore per il Cinema, non solo come Arte in grado di cambiare radicalmente la vita di un singolo essere umano arrivato a consacrarglisi al 100%, ma anche come qualcosa che può, anche in piccolo, regalare meraviglia, gioia, dolore, mettere persino a nudo una persona o spingerla a riflessioni e scelte impensabili. E poi, come si suol dire, mi è andato il cuore dietro a Michelle Williams. Il personaggio di Mitzi, così adorabile e crudele, egoista e lo stesso impossibile da odiare, è estremamente complesso e sfaccettato, eppure l'attrice ne dà un'interpretazione indimenticabile, a tratti straziante. Non oso immaginare come dev'essersi sentito Spielberg (visibilmente commosso durante il videomessaggio all'inizio del film) a girare The Fabelmans, visto che in alcune sequenze che vedevano protagonista la sua "mamma di finzione" mi si è chiusa la gola per il magone incipiente, ma spero che il suo coraggio gli abbia portato soddisfazione e catarsi. Per quanto mi riguarda, mi riprometto di guardare di nuovo il film con una mente sgombra da aspettative e giudizi entusiasti altrui, chissà che una seconda visione non mi porti a rivalutarlo ancora di più... intanto, per il momento, è un grosso sì!


Avatar 2 - La via dell'acqua - James Cameron (2022)

Non ho invece bisogno di rivedere Avatar 2, perlomeno a breve, e non solo per la sua durata elefantiaca, ma perché mi ha dato esattamente ciò che mi aspettavo, ovvero un intrattenimento ininterrotto in grado di renderlo leggero nonostante le sue 3 ore e 20, e un incredibile spettacolo per gli occhi (sebbene a fine proiezione mi sia sentita come Santa Lucia). Fresca del recupero di Avatar, che non riguardavo dal giorno della sua uscita al cinema, sono riuscita a riappassionarmi alle avventure di Jake Sully e compagna, a meravigliarmi per il dettagliatissimo world building di Pandora e a trovarmi divisa tra la consapevolezza della maestria tecnica di James Cameron e l'incapacità di accettare in toto un film interamente o quasi fatto di paesaggi, personaggi ed elementi che non esistono. Ma ogni perplessità razionale, onestamente, è andata a farsi catafo**ere quando mi sono accorta di VOLERE nuotare assieme a Kiri e ai suoi fratelli negli splendidi oceani zeppi di creature meravigliose e quando mi sono accorta di essere rimasta senza fiato nel corso della concitatissima battaglia finale, durante la quale James Cameron si è riconfermato IL regista di film d'azione per eccellenza: pulito, stiloso, grandioso, l'unico in grado di farci letteralmente morire sott'acqua anche quando siamo seduti all'asciutto. E, ovviamente, adesso voglio vedere il terzo Avatar prima di subito, perché mi piacerebbe proprio capire chi diamine è il padre di Kiri. Che, se non si fosse capito, è diventato il mio personaggio preferito alla faccia del salto dello squalo grosso come una balena pandoriana che hanno utilizzato per portarla in scena! 

12 commenti:

  1. Intanto Auguri, e si inizia col botto vedo, due filmoni così ...da nulla 😍
    Avatar non credo andrò a vederlo, non nelle mie corde, tre ore no, mi sembra davvero troppo.
    Stessa cosa potrei dire comunque di Spielberg, diciamo che il film a mio parere andava sforbiciato un po'. Per due anni il Natale è coinciso con un suo film e credo che se ami il cinema The Fabelmans proprio per la storia che racconta vai a vederlo certamente. Mi ritrovo nel tuo post, seppure io mi sono commossa probabilmente più di te, ma se vogliamo farci le pulci di cose da dire ce ne stanno a partire dai dialoghi a volte imbarazzanti e un po' costruiti. Una lettera d'amore più che al cinema, alla madre a cui è dedicato il film e, nonostante abbia visto qualche eccesso, un leggero sovraccarico, a questo film ho voluto bene, conoscendo Spielberg sinceramente mi aspettavo proprio un film così. Gli si possono riconoscere difetti e lo stile un po' autocelebrativo, ma va bene così. Mi è piaciuta di più la prima parte, un po' forzata la scena del filmato del ragazzo e quanto si dicono, sara' andata anche così, ma ho storto un po' il naso. Nel complesso mi ha lasciata soddisfatta, perché non avevo in questo caso enormi aspettative, lo stile di Spielberg lo conosciamo e ho partecipato alla sua storia con simpatia. Purtroppo non mi sembra che stia avendo grandi risultati e questo due volte di fila, spiace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Auguroni anche a te, finalmente posso farli "in diretta"!
      Per quanto riguarda The Fabelmans, secondo me la "chiave" di lettura è quello che dice John Ford al giovane Fabelman: un film dev'essere interessante, quindi tutto ciò che vediamo e sentiamo nel corso della pellicola, nonostante l'aderenza a fatti realmente accaduti, è ovviamente spettacolarizzato per esigenze di copione. Anche la mia compagna di visione ha trovato i dialoghi molto forzati, a me però non hanno dato fastidio, per esempio. Comunque, a ripensarci a distanza di giorni, confermo la volontà di rivederlo con calma e lasciarmi prendere maggiormente dalla sua atmosfera!

      Elimina
    2. Come mai è sparito il mio commento?

      Elimina
    3. L'ho ripristinato. Non capisco perché Blogger lo ha infilato sotto spam..! (Tra l'altro dopo che ho anche risposto)

      Elimina
    4. Ahhh saperlo 😁 Ciao e grazie .

      Elimina
  2. Due film che non mi hanno entusiasmato. Meglio Spielberg, decisamente. Ma anche lui ormai ha perso la "scintilla", la magìa dei tempi d'oro. Avatar è un film enorme ma inconsistente, di una banalità certificata. La prima ora ho ronfato sonoramente, poi grande spettacolo visivo ma tutto già visto. Dimenticabilissimo, per me.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poi mi spiegherai come hai fatto a dormire con Avatar, visto il sonoro devastante con cui viene proiettato XD Scherzi a parte, cinema spettacolare e "di consumo" mi aspettavo, quello ho avuto. Non chiedevo di più.
      Quanto a Spielberg, credevo sinceramente di emozionarmi di più ma è comunque grande Cinema.

      Elimina
  3. the fableman lo aspetto perché lo voglio vedere, avatar 2 l'ho visto e non mi è dispiaciuto xD

    RispondiElimina
  4. Sì, senza volerlo ho accorpato due film legati, nel senso che il secondo, probabilmente, non avrebbe mai visto la nascita senza l'esistenza del regista del primo, colui che per primo ha instillato in noi "piccini" il sense of wonder del Cinema che sì, oggi sembra essere stato dimenticato, ché ormai siamo tutti figli dei Cahiers du Cinema. Ma il terzo Avatar, per inciso, quando dovrebbe uscire?

    RispondiElimina
  5. Ho adorato il film di Spielberg, veramente adorabile, forte, bello, cinematografico e intimo, forse il film dove si è messo più a nudo. E poi, e poi David Lynch che interpreta John Ford che da lezioni di cinema filosofico al giovane Spielberg vale tutto il film. Avatar due non so se lo vedrò, almeno non credo subito... troppo lungo e in cinema fuori mano per me. Mi era piaicuto moltissimo il primo, devo ammetterlo, ma non so perché non sento l'urgenza di vedere questo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. David Lynch è una vera chicca, e anche il finale, dove lo Spielberg regista "aggiusta il tiro" in base all'ultimo consiglio di Ford.
      Avatar - La via dell'acqua è impegnativo, non si può negare, però le tre ore e fischia a me sono passate parecchio e sono molto contenta di averlo visto al cinema.

      Elimina