Pagine

giovedì 16 settembre 2010

I mercenari - The Expendables (2010)

Sarà che il mio cervello è ancora stordito per le continue esplosioni. Sarà perché la mia psiche è tuttora devastata dal testosterone. Sarà perché il mio animo vacilla ancora innanzi a dialoghi di una “profondità” inarrivabile… sarà quel che sarà, sono pronta a beccarmi una marea di insulti e a dichiarare, sul mio amato Bollalmanacco, che The Expendables di Sylvester Stallone è bello. Di più. E’ divertente e, nel suo genere, pure ben fatto. E dopo essermi giocata tutti i fedeli lettori con queste affermazioni, vediamo di giustificare la mia follia.


La trama (ahah!!): un gruppo di mercenari (gli Expendables, appunto) vengono ingaggiati per andare a fare fuori un sanguinario generale in una non precisata isoletta fittizia del Sud America. BOOM!, SMASH!, SOCK! e anche ZACK! Ah sì, in realtà il generale è un semplice pupazzo, il vero cattivo è un ex agente della CIA.


Dio benedica gente come Stallone. Erano anni che non vedevo un film che mi lasciasse, alternativamente, perplessa, meravigliata e piegata in due per terra dal gran ridere. Mi dispiace dirlo, ma nemmeno Quentin con i suoi Inglorious Basterds era riuscito ad ottenere un simile risultato, perché comunque sia ero consapevole di andare a vedere un film degno, con una trama, un perché, trasudante cinefilia. Coerentissimo con i principi tarantiniani. Ma Stallone è MOLTO più coerente. Quest’uomo ha fatto una sola cosa: ha riunito tutte (o quasi) le vecchie glorie degli action anni ’80 e ha creato un giocattolone da regalare a tutti quegli spettatori che sono cresciuti con lui. Non fa nessun tentativo di rendere la cosa più “matura”, meno zamarra, di ornare il tutto con orpelli psicologici, metafisici, non indulge nemmeno nella commossa nostalgia (tranne quando Rourke spreme una lacrima) perché, CAZZO, i duri non si commuovono!!! In The Expendables troverete solo botte, botti, bottane, dialoghi al limite dell’indecenza, muscoli, sguardi assassini sostanzialmente identici a sguardi stupiti, tristi, doloranti, felici (sì, Stallone ha una sola espressione, come sempre!), sudore, tatuaggi, moto, eroi che si spaccano di mazzate senza mostrare poi un graffio (anche se pare Stallone si sia rotto il collo mentre combatteva contro Steve Austin!), inseguimenti… e che schifo, direte voi!!! NO!! Perché il buon Sly ci infila dentro un’autoironia che porta a perdonargli tutto. E’ come se lui arrivasse e dicesse: “lo so che sono un tamarro della peggior specie, ma ditemi la verità… non è esattamente quello che volete da me?” E dopo averci pensato un po’ su, lo spettatore intelligente dovrebbe semplicemente annuire con un sorrisetto stronzo sulle labbra e sfidarlo: “E va bene, bietolone, vediamo un po’ fino a che punti puoi arrivare…”. Personalmente, ho perso la sfida. Stallone supera abbondantemente ogni aspettativa, trotterellando per tutto il film a braccetto col cattivo gusto volontario ed il trash consapevole ed uscendone comunque a testa alta.


Le riunioni di vecchie glorie, si sa, sono tristi. Botte di Natale ci ha mostrato un Bud Spencer e un Terence Hill bolsi, tristi e molli, di Blues Brothers 2000 non voglio nemmeno parlare. Stallone ha invece preso gli eroi degli action movie in un momento della loro vita, e della loro carriera, in cui un simile divertissement non era solo accettabile, ma anche sensato: tralasciando Jason Statham che è ancora giovane, Dolph Lundgren, Jet Li, Steve Austin e lo stesso Sly sono ancora performanti e credibili nei loro ruoli di supermacho indistruttibili, e l’ex Rambo è stato così intelligente da “relegare” delle divinità come Mickey Rourke (che ormai si presenta sempre conciato come il suo Whiplash di Iron Man 2!), Bruce Willis e un redivivo Schwarznegger in piccoli camei, un regalino per il pubblico più esigente. Inutile dire che la parte migliore del film, almeno per me, è stata il “confronto tra Terminator, Rambo e John McClane” con Stallone e Schwarzy a punzecchiarsi con citazioni dei loro personaggi più famosi, Willis che li apostrofa con un “va bene, adesso mettetevi a fare l’amore così potete far pace!” e la stilettata finale rivolta al governatore della California “Eh, fa così perché vuol diventare Presidente”. Geniale. Geniali tutti loro ad accettare di partecipare ad un film che sicuramente non rappresenta l’apice delle loro carriere, ma che sicuramente li mostra molto più intelligenti e coerenti rispetto ad un Van Damme che ha rifiutato di comparire perché il suo ruolo era troppo poco impegnato. Ah, perché, negli altri film a cui ha partecipato i suoi ruoli erano da Oscar! Mavvaaff…! Oltre alle vecchie glorie, comunque, voto dieci al personaggio di Terry Crews con le sue pallottole in grado di smembrare un uomo con un solo colpo. Decisamente all’altezza di coltelli che mozzano mani con un solo fendente!


E ora… le note dolenti, o divertenti, che dir si voglia. Ho detto prima che la mia scena preferita era quella del confronto tra i tre grandi. In realtà, il mio cuore va all’epica immagine di uno Stallone che corre… ricolmo di muscoli, afflitto dalla perenne paresi… ma dove, dove ho già visto una simile postura? Ecco! Assomiglia un sacco a Happy Feet, la stessa grazia, la stessa agilità, lo stesso modo di correre che avrebbe un pinguino con una scopa nel ****!! E poi, ovviamente, ci sono le incongruenze nella trama. Più o meno all’inizio del film, Stallone e Statham lasciano cadere dall’idrovolante litri e litri di napalm, che ovviamente l’erede di Bruce Willis fa esplodere con una singola pallottola, distruggendo il molo dove al momento sono presenti il villain principale e più o meno 3000 soldati. Ma se lo scopo principale è fare secco il generale che vive in una sorta di isolato castello, non era più comodo fare esplodere quello con il generale dentro, invece del molo?? E seconda cosa: ma perché il cattivo scappa per due ore trascinandosi dietro la donna concupita da Stallone, salvandola da esplosioni, morte, distruzione… solo per poi puntarle una pistola alla tempia minacciando Sly di farle saltare la testa se non lo avesse lasciato andare?? Ma è insensato!! Sparale subito ed evita di trascinarti dietro un gatto appeso ai marroni!! Inoltre, a dialoghi che intrecciano sparate da macho (Ehi, dì a Pluto di stare accccuccia…), clichè pseudofilosofici (Siamo ormai vuoti dentro…), tentativi di battute ironiche (Jet Li e il suo ricorrente: A me dovete pagarmi di più perché sono piccolo!), sparate da vero supercattivone bastardo (Sei fortunata.. Papà mi ha detto che le donne non si picchiano, al limite si spingono con forza… però lui <Eric Roberts indica Steve Austin> non aveva un papà come il mio, sai. A lui non frega un cazzo che tu sia donna. Lui è una MERDA.) e perle di puro trash “romantico” (Tieni. Questo è il numero del mio conto corrente… PROSCIUGALO, per il bene della tua gente) si aggiunge anche la pochezza dell’adattamento italiano. Addirittura le parole spagnole dell’ultimo discorso del Generale sono state sottotitolate in modo sbagliato, con un “sono stato” che è diventato “questo stato”. Ma vergogna!!! Comunque, ignoratele queste imperfezioni, ed andate a vedere The Expendables, davvero. Non vi dico di spenderci 8 euro, andateci al mercoledì, quando costa meno, e non scaricatelo/prendetelo in DVD perché sono convinta che non renderebbe nemmeno la metà. Andateci con animo lieto e con l’ingenuità di bambini, non ve ne pentirete!


Di Bruce Willis, che compare in un cameo nei panni dell’agente Church, ho già parlato qui, mentre Mickey Rourke, che interpreta il tatuatore Tool, lo trovate qua. Tra i prossimi progetti del mio pelato preferito, un paio di action movie che si prospettano per la maggior parte poco interessanti, un altro film col maledettissimo Shyamalan e, forse, un quinto episodio della serie Die Hard.

Sylvester Stallone, oltre ad essere il regista e cosceneggiatore del film, interpreta Barney. Quest’uomo è entrato nella storia degli action per la sua interpretazione dell’ex militare John Rambo nella serie di film a lui dedicati, quindi la sua presenza nel film e l’ideazione dello stesso è più che legittima. Tra le sue altre pellicole segnalo Il dittatore dello stato libero di Bananas, Rocky, Rocky II, Rocky III, Rocky IV, Cobra, Tango & Cash, Rocky V, Oscar – un fidanzato per due figlie, Fermati o mamma spara, Cliffhanger – l’ultima sfida, Demolition Man, Dredd – La legge sono io, Daylight – Trappola nel tunnel, Men in Black e Rocky Balboa. Ha inoltre doppiato il cartone Z la formica e partecipato a un episodio de Il tenente Kojak. L’attore, americano di origini italiane, ha 64 anni (e a quanto pare non se li sente…) e un film in uscita.


Jason Statham interpreta Christmas. Entrato nella storia degli action come “erede” di Bruce Willis (ma col cavolo che l’inglesetto ha il suo stile…), in realtà ha cominciato lavorando con Guy Ritchie per due film, decisamente meno mainstream e molto più interessanti, come Lock & Stock e Snatch, per poi continuare con roba come The Transporter, The Italian Job e The Pink Panther – La pantera rosa. Ha 38 anni e sette film in uscita.


Arnold Schwarzenegger appare in un cameo come avversario di Barney, il mercenario Trench. Se Stallone è il re degli Action movie, l’attore austriaco è l’imperatore, basti solo pensare ai suoi Terminator, Terminator 2 – Il giorno del giudizio, Commando e Predator, solo per citarne alcuni. Prima che la sua carriera si interrompesse per seguire velleità politiche che lo hanno portato ad essere governatore della California, ha partecipato a film come Conan il barbaro, Conan il distruttore, Danko, I gemelli, Atto di forza, Un poliziotto alle elementari, Last Action Hero – l’ultimo grande eroe, True Lies, Junior, Una promessa è una promessa, Batman & Robin, Giorni contati, Terminator 3 e Il giro del mondo in 80 giorni, oltre che a un episodio dei Racconti di mezzanotte. Ha 63 anni.


Jet Li interpreta Ying Yang. L’attore cinese è la stella orientale degli action USA, conquistandosi di diritto la partecipazione in The Expendables grazie a titoli come Arma letale 4, Romeo deve morire, The One, Hero, Fearless e La mummia: la tomba dell’imperatore dragone. Ha 47 anni e un film in uscita.


Dolph Lundgren interpreta il folle mercenario Gunner. “Io ti spiezzo in due”, disse il buon Ivan Drago ad uno spappolato Rocky; volevate mica che dopo questa mitica frase lo svedesone non fosse presente alla rimpatriata? Oltre a Rocky IV lo si può vedere all’opera in Agente 007 bersaglio mobile, I dominatori dell’universo (dove interpreta He – Man, l’uomo per eccellenza!!) e Johnny Mnemonic. Ha 53 anni e due film in progetto.


Eric Roberts interpreta l’ex agente CIA Munroe. Siccome il fratellino di Julia Roberts non è mai stato una star degli action movie, posso solo supporre che la sua partecipazione sia stata voluta da Stallone per commemorare la loro collaborazione nel film Lo specialista. Tra le altre pellicole in cui compare segnalo Il rompiscatole, L’angelo del male, A morte Hollywood e Il cavaliere oscuro, mentre tra i telefilm a cui ha partecipato cito Frazier, Oz, Il tocco di un angelo, Law & Order, Perfetti… ma non troppo, CSI: Miami e Heroes. Ha 54 anni e la bellezza di tredici film in uscita.


Charisma Carpenter interpreta la fidanzata di Christmas, Lacy. Normalmente una donna in questo contesto non la menzionerei nemmeno, ma ho passato anni a vederla in tv nel ruolo della divina Cordelia, prima in Buffy poi in Angel. Attiva soprattutto nelle serie televisive, ha partecipato ad alcuni episodi di Baywatch, Streghe, Veronica Mars e CSI. Americana, ha 40 anni e due film in uscita.


Tra gli altri mercenari spiccano le figure del famosissimo wrestler “Stone Cold” Steve Austin (che interpreta Paine, la guardia del corpo di Munroe), un altro lottatore come Randy Couture (Toll Road, uno degli Expendables) e il già citato Terry Crews, che tuttavia mi pare più attore da commedie o telefilm che star degli action (in effetti al suo posto doveva esserci Wesley Snipes, che tuttavia aveva problemi con il fisco americano e non poteva andare uscire dagli USA). Questi ultimi due, in particolare, mi sembrano poveri sostituti condannati a sopperire alla mancanza di vere guest star quali sarebbero dovuti essere Steven Seagal (che ha rifiutato per problemi col produttore del film) o Chuck Norris. Se vi è piaciuto questo film, oltre a consigliarvi ogni caposaldo degli attori coinvolti, vi direi anche di riesumare quell’A – Team uscito proprio quest’anno. E ora vi lascio con il trailer del film... ENJOY!!




4 commenti:

  1. Rivedendolo con gli occhi di oggi guadagna più valore.
    Nel senso che all'epoca mi sembrava un'idea simpatica, ma fine a se stessa...
    Oggi è un cult del genere.
    Lo possiamo definire un trash? Si, ma nel senso buono della parola :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ovviamente oggi è già cult anche se il secondo lo surclassa di buona misura! :D

      Elimina
  2. Il secondo per me è un mezzo capolavoro. Autoironico, diretto bene e con delle scene assolutamente cult. Questo invece non mi ha lasciato nulla, fatto male e poco memorabile, specie per chi di action si interessa poco - a differenza del secondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il secondo è definitivo. Il primo era un tentativo, dovevano ancora aggiustare la mira, ma io mi ero divertita tantissimo!!

      Elimina