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mercoledì 3 novembre 2010

999 9999 (2002)

Esordisco in maniera poco fine, confermando l’idea che molti miei amici si sono fatti: devo smetterla di guardare minchiate. E per minchiate intendo horror fuffa come il tailandese 999 9999 (pronunciato kawkawkaw kawkawkawkaw, almeno una cosa ho imparato con questo film, ovvero come si dice nove in tailandese), diretto nel 2002 dall’americano Peter Manus.


Trama: in una scuola internazionale a Phuket arriva una studentessa proveniente da un altro istituto, dove una ragazza è morta impalata sull’asta della bandiera (!). L’arrivo di questa nuova fanciulla, Rainbow, suscita l’interesse del gruppo di pettegoli della scuola, che ovviamente vogliono sapere tutto su questa assurda morte. Ed è così che Rainbow comincia a parlare di un misterioso numero di telefono (il 999 9999 del titolo) che esaudirebbe ogni desiderio di chi lo chiama, a costo della vita però…


Ho parlato di minchiata, in verità forse farei meglio a parlare di banalizzazione, di occasione sprecata e di pochezza di mezzi. La storia è vecchia come il mondo, tanto che ad un certo punto uno dei professori presenti nel film scomoda persino un mito come quello del vaso di Pandora, e solo per dire che la curiosità è la fonte di tutti i mali, che è poi il fil rouge del film e la base fondante di ogni horror che si rispetti. Giustamente ognuno di noi si chiede perché diamine un branco di strepponcelli dovrebbe chiamare un numero di telefono che sai ti ucciderà dopo aver esaudito il tuo desiderio, o perché l’idiota di turno dovrebbe scendere in cantina dopo che un’entità non meglio definita gli ha sterminato la famiglia, o perché l’ennesima scream queen dovrebbe uscire per l’ennesima volta dalla tenda dopo aver sentito un rumore. La risposta, nella maggioranza dei casi, è semplice come gli assunti su cui si basa questo 999 9999: per curiosità. E purtroppo l’assunto banale viene accompagnato da una messa in scena altrettanto banale: telefonata, desiderio, morte più o meno truculenta dei vari protagonisti, apertura delle scommesse su chi sarà la prossima vittima e chi, alla fine, sopravviverà o fermerà la catena di morti. Sarà che ormai ho già visto troppi film così ma la cosa comincia a stufarmi, visto che gli unici due “misteri” (ovvero l’identità di chi si nasconde dietro il 999 e quale sia il desiderio di Sun) li avevo già risolti più o meno a metà film.


Per quanto riguarda la pochezza di mezzi, purtroppo non ci si può fare molto. D’accordo, tutto il budget del film è sicuramente stato speso per realizzare la morte di Wawa all’interno di una camera di simulazione spaziale, un trionfo di lame che tagliano e goccioline di sangue create con un orribile effetto CG, però questo non scusa il fatto che il resto del film è realizzato nemmeno fosse la Telenovela del Trio Solenghi Marchesini & Lopez. Manus ha preso gli attori più disgraziati ed incapaci di tutta la Thailandia (la prima vittima vince davvero l’Oscar per il miglior gatto di marmo sullo schermo o la migliore imitazione di un decerebrato) e li ha infilati nelle location più kitch e deprimenti del globo (e pensare che c’è di mezzo anche MTV, ma il party dei dj, la nave affittata, quella specie di silos abbandonato dove si ritrovano i protagonisti e le case degli stessi sono disarmanti, credo che una discarica sia molto meno spoglia e soprattutto più gradevole a vedersi). Il regista nonostante questo s’impegna, cerca la scena ad effetto, cura le musiche, azzarda persino qualche “depistaggio”, ma ciò non toglie che l’unica cosa appena passabile del film sono le morti dei protagonisti, abbastanza fantasiose e sanguinolente; ma se si considera che la scena shock ci viene sbattuta in faccia all’inizio, va da sé che tutto il resto viene un po’ eclissato. Massimo rispetto, comunque, per il nerd ciccione Mo Priew e il suo imbarazzante tentativo di salvarsi dal desiderio espresso al 999 sfondandosi di cibo, solo per poi fallire, sconfitto da un mal di pancia da primato con tanto di scappatina al cesso. E se questa è la scena migliore, fatevi un’idea di che cos’è questo film! Se potete, astenetevi dalla visione di questa roba, sia che amiate l’horror sia che lo odiate… non ne vale la pena, l’unica cosa che si salva sono le bellissime musiche, anche se utilizzare un pezzo del Fantasma dell’Opera per sottolineare la vincita di una Ferrari… vabbé, stendiamo un velo pietoso…

Peter Manus è il regista della pellicola. Californiano, 999 9999 è il primo dei tre film che ha girato, tutti thriller con risvolti paranormali. Sorry, ma su di lui non sono riuscita a trovare altre informazioni.


Gli interpreti sono in gran parte sconosciuti, solitamente al primo e ultimo film; tuttavia, Paula Taylor, che interpreta Meena, sta per arrivare sugli schermi USA con un thriller sovrannaturale ambientato in Thailandia tra i cui attori figurano Cary Elwes e William Hurt, quindi non proprio pizza e fichi! E ora vi lascio con il trailer di siffatto capolavoro... ENJOY!


6 commenti:

  1. Se sei alla ricerca di una minchiata, buttati sul Thai-horror e vai praticamente sul sicuro. A parte rare eccezioni (Shutter, The Coffin) ti ritroverai davanti una roba mortalmente noiosa, mal girata, mal recitata e, per non farsi mancare nulla, mal copiata da successi J-horror e K-horror. Spiace dirlo, ma ne ho visti a decide di thailandesi (incluso questo 9999999) e difficilmente alla fine mi sono potuto ricredere.

    P.S.: Se hai visto "999-9999" allora non puoi assolutamente perderti "444-444-4444". E' anche lui una minchiata ma ha il vantaggio di durare solo tre minuti. Lo trovi qui

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    1. Appena arrivo a casa vado SUBITO a vedere 444 eccetera!

      Quanto al Thai horror mi sembra di avere visto The Coffin e di averlo trovato più che orrendo, mentre Shutter è praticamente una garanzia. A te spiace dire che fanno schifo, a me spiace vedere che pure tu sei stato vittima del 999!!!

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    2. "The Coffin" (che è addirittura stato doppiato in italiano con il titolo "La bara") non è bello il film in sé, quanto l'idea di base, quella del rituale tailandese di sdraiarsi nelle bare per tenere lontano (mi sembra di ricordare) il male

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    3. Allora sì, l'avevo visto e recensito, eccolo qua: http://bollalmanacco.blogspot.it/2013/08/the-coffin-2008.html
      Terribile ma concordo, bella l'idea di base!

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    4. Stavo quasi per dimenticarmi.. due Thai-Horror niente male li ho recensiti anche sul blog tempo addietro.... (qui)
      E se l'ho fatto significa di sicuro che mi erano piaciuti

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    5. Di Colic ne avevo sentito già parlare bene, l'altro me lo segno!! :) Grazie!

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