Pagine

lunedì 28 febbraio 2011

Oscar 2011

La scorsa notte a Los Angeles sono stati assegnati i premi Oscar per l’anno 2010/2011, ed inevitabilmente il Bollalmanacco e la sua padrona hanno deciso di dedicare all’evento un post tutto suo. Anche perché quest’anno il trionfatore è stato Il discorso del re, film di cui ho ampiamente parlato due post orsono. Il film inglese, imperniato sugli sforzi di re Giorgio VI per superare i suoi problemi di balbuzie e riuscire a tenere discorsi ufficiali via radio, è stato premiato infatti come miglior film e ha ricevuto l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. La statuetta di miglior regista è andata all’inglese Tom Hopper e quella di miglior attore protagonista a Colin Firth. Insomma, dovrei essere molto soddisfatta visto che speravo davvero che Il discorso del re portasse a casa quasi tutti i premi più importanti… però ci sono state anche delle delusioni. Innanzitutto, portiamo però il giusto tributo ai vincitori.

629131-108802911ph247_83rd_annual_

Natalie Portman ha vinto la statuetta come miglior attrice protagonista per il film Il cigno nero, diretto da Darren Aronofsky. Se tutto va bene mercoledì andrò a vederlo, quindi potrò dare un giudizio più preciso sulla cosa, ma in generale sono contenta. L’attrice israeliana è una delle mie preferite, fin dai tempi in cui interpretava la piccola Mathilda nello splendido Léon di Luc Besson. Crescendo, per fortuna, la sua carriera non si è infognata in produzioni imbarazzanti come spesso accade alle piccole star (tranne per un paio di cadute di stile, come la partecipazione ai tremendi sequel di Star Wars…), anzi: ha partecipato ad alcuni dei più bei film degli ultimi anni come Heat – La sfida, V per Vendetta e Il treno per il Darjeeling. Tra i suoi progetti post – Oscar c’è la partecipazione all’ultima grande produzione Marvel, quel Thor la cui uscita è imminente, e ad un fantasy – comico dal titolo Your Highness, che dovrebbe uscire in America agli inizi di aprile.

NATALIE

Christian Bale ha vinto invece l’Oscar come miglior autore non protagonista per il film The Fighter. Premetto di non averlo visto e premetto anche che io l’Oscar lo avrei dato a Jeremy Renner per l’interpretazione in The Town, ma Bale è un ottimo attore a prescindere. Il ruolo che lo ha fatto vincere quest’anno è quello di Dicky Eklund, fratello ed allenatore del pugile di origine irlandese Micky Ward (interpretato da Mark Wahlberg che, invece, non era stato nominato per nessun premio); non amo i film sul pugilato, probabilmente non andrò a vedere The Fighter, ma se volete vedere il buon Christian Bale al suo meglio vi consiglio di procurarvi uno dei suoi film d’esordio, Piccole donne, l’introvabile L’agente segreto (una gemma che io e Toto ancora ricerchiamo disperatamente…), Velvet Goldmine, American Psycho, Equilibrium e The Prestige. Presto dovremmo vederlo nuovamente sul grande schermo nel nuovo film di Zhang Yimou, 13 Flowers of Nanjing, nei panni dello scienziato Nikola Tesla in un film ancora privo di titolo, e ovviamente nel prossimo The Dark Knight Rises di Christopher Nolan.

4356438

Come migliore attrice non protagonista ha vinto invece Melissa Leo, sempre per The Fighter. Altro amaro boccone, visto che io puntavo molto sulla piccola Hailee Steinfeld. Sinceramente, Melissa Leo è un’attrice che non conosco e della quale non immaginavo neppure il volto fino a stanotte, essendo parecchio attiva per la tv ma solo in serie che non rientrano tra quelle che seguo; in The Fighter interpreta la madre dei due fratelli Eklund, e tra i suoi film quelli più famosi (che pur non ho visto, ahimé), sono 21 grammi – Il peso dell’anima, Nascosto nel buio e il più recente Stanno tutti bene. Tra i suoi progetti futuri, un film che parla del FALN (il movimento indipendentista portoricano), Seven Days in Utopia con Robert Duvall (film che parla della crisi di un golfista), una commedia musicale dal titolo The Brooklin Brothers Beat the Best, e un film che già dalla trama si preannuncia un odiosissimo drammone su un tizio affetto da paralisi cerebrale che lavora ad una stazione di servizio ed accudisce il padre malato di AIDS (!!!). Titolo del probabile mattone: Truckstop. Mi spiace per la signora Leo ma la sua carriera credo continuerà ad essere un mistero, almeno per me…

SHOW_Feb_27__2011_yykhy8WF_03A_embedded_prod_affiliate_156

In definitiva, questa edizione degli Oscar è stata meglio di altre, e ha rispettato i (giusti) pronostici. Tuttavia sono davvero dispiaciuta che Il Grinta dei Fratelli Coen non abbia portato a casa nemmeno una statuetta (meritava “almeno” quella per la miglior sceneggiatura non originale, che invece è andata a The Social Network che, sulla carta, doveva sbancare la Academy e invece ha vinto solo questo Oscar, quello per il miglior montaggio e quello per la miglior colonna sonora originale, che da finalmente il giusto tributo anche a quel genio di Trent Reznor), e anche che Inception abbia vinto solo premi “tecnici” per la migliore fotografia, sonoro ed effetti speciali. Abbastanza scandaloso per un film così bello. Voto 10 invece all’ovvio e meritatissimo Oscar per il miglior lungometraggio animato, che ha visto premiato lo splendido Toy Story 3, e anche ai premi consegnati per le scenografie ed i costumi di Alice in Wonderland, effettivamente gli aspetti migliori di una pellicola altrimenti deludente. Tra i vincitori spunta anche un The Wolfman per il miglior make – up: non posso che essere felicissima dell’ennesimo traguardo raggiunto dal dio Rick Baker, che aveva già vinto l’Oscar per il make – up de Il Grinch, Men in Black, Il professore matto, Ed Wood, Bigfoot e i suoi amici e, ovviamente, Un lupo mannaro americano a Londra. E per quest’anno è tutto… ci si risente nel 2012 (sempre che il mondo non finisca prima, ovvio…)!  Nel frattempo vi lascio con lo sketch iniziale girato assieme ai due conduttori della serata, James Franco ed Anne Hathaway. ENJOY!!

2 commenti:

  1. La statuetta alla Portman è meritatissima. Per il Miglior film speravo che vincesse The Social Network.

    RispondiElimina
  2. Dopo aver visto The Black Swan concordo con te per la Portman. Per The social Network non posso dirlo, non l'ho visto, ma sono molto soddisfatta della vittoria di The king's Speech!

    RispondiElimina