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venerdì 13 dicembre 2013

Don Jon (2013)

Lo aspettavo da qualche mese e finalmente in questi giorni sono riuscita a recuperare Don Jon, esordio alla regia di uno degli attori più bravi della "nuova generazione", Joseph Gordon-Levitt.


Trama: Don Jon è un tamarro che ama solo quattro cose nella vita: le donne, la palestra, la chiesa e soprattutto il porno. Quest'ultima passione viene però messa a dura prova quando Jon si mette seriamente insieme alla bellissima Barbara...


Durante la visione di Don Jon ho riso un sacco. Forse più di quanto avrei dovuto, sicuramente più di quanto abbiano fatto altri colleghi blogger. Il perché è presto detto, il legame tra Jon e Barbara, la coppia perfetta, bellissima e ovviamente destinata all'altare, l'unica relazione capace di far mettere la testa a posto al donnaiolo protagonista, è praticamente la fotocopia sputata del 70% delle coppie che conosco o che si vedono in giro. Effettivamente, mi sono sempre chiesta come mai degli uomini mediamente simpatici e carini (non dei fighi della Madonna, per carità, non lo è nemmeno il pompatissimo Joseph!) finiscano per mettersi con delle bellissime spaccaca**i , prive di interessi, simpatiche come una scopa su per il naso e con negli occhi lo sguardo di chi pensa costantemente "Chi è questa? Che ca**o fai? Ma non ti vergogni? Perché non puoi essere diverso?", in qualsiasi occasione, anche la più banale. Uomini che li vedi annullarsi ogni giorno di più con l'occhio spento e il viso di cemento, attenti a non sgarrare, presi in una soffocante maglia di shopping, incontri con amici approvati, scambi di famiglie, convivenze, cene a lume di candela e a lume di schermo dello smartphone, e ti chiedi... ma chi glielo fa fare?? Con tutte le donne che potrebbero avere e cambiare una o due volte al mese, perché scegliersi una vita al fianco di 'ste frantumaballe a pile? La risposta, nonostante un finale a dir poco fantascientifico vista quella che dovrebbe essere l'intelligenza media di Don Jon e di tutti gli uomini che, bene o male, gli somigliano, la offre Joseph Gordon - Levitt con questo suo film d'esordio, una simpatica commedia romantica "al contrario" dove l'argomento "scioccante" della pornomania è solo una scusa e un modo particolare per mostrare al pubblico un comune racconto di formazione a sfondo sentimentale e aprire gli occhi a chi, come me, si pone questo tipo di dubbi esistenziali.


In molti (me compresa, all'inizio) si sono scagliati contro l'immagine che Joseph Gordon - Levitt da degli italo-americani, ed effettivamente la famiglia di Jon è da operetta, ma la rappresentazione del protagonista è qualcosa di assolutamente coerente con l'idea di "figo" e "macho" che hanno negli USA grazie non tanto all'italo-americano di stampo Scorsesiano, quanto a quei maledetti Guidos sdoganati da Jersey Shore. Jon passa il suo tempo a scopare in senso biblico, a scopare in senso casalingo, va in palestra da solo e sconta i suoi peccati spaccandosi di esercizi mentre snocciola il rosario, non si preoccupa della sua educazione e non capisce quello che gli succede intorno perché, fondamentalmente, è troppo occupato a seguire un modello a cui fare riferimento, ad essere quello che la gente si aspetta, che sia un Guido, che sia un buon Cristiano (da Oscar la "sfida" tra il prete e il protagonista), che sia il Don Jovanni amato da donne e amici o il perfetto fidanzato per Barbara. E' per questo che Jon si ammazza di porno amatoriali, zeppi di donnine che farebbero qualsiasi cosa per lui, o si sfoga nei suoi giri in macchina, perché fondamentalmente l'idiota vive per gli altri, per soddisfare in maniera sbagliata il suo egoismo, per legittimare il suo posto nella società. Ed ecco spiegate molte delle aberrazioni che si vedono in giro nel mondo reale, in quanto il mondo è zeppo di Don Jon ma non tutti sono disposti ad ascoltare i saggi consigli di chi riesce a non guardare le persone con superficialità e continuano quindi imperterriti a seguire questo stressante stile di vita, consumandosi nella noia e nella routine.


Tutti questi argomenti vengono sviscerati da Joseph Gordon - Levitt in modo lieve e divertente, facendo largo uso dei topoi della commedia sentimentale, che vengono dissacrati spesso e volentieri (il film nel film con Channing Tatum e Anne Hathaway!!) attraverso l'utilizzo di musiche ad hoc e citazioni più o meno evidenti. La regia del nostro simpatico esordiente è frizzante e basata su schemi molto semplici (per esempio, si fa grande ricorso alla rapida ripetizione di sequenze simili ma ogni volta leggermente diverse, come nel caso delle confessioni), frustra lo spettatore maschio indugiando sulle curve della Johansson senza mai farle vedere completamente e, nonostante il fulcro di tutto sia il personaggio di Don Jon, lascia giusto spazio anche agli altri interpreti. Per una volta, ho adorato Julianne Moore che, nei panni della scoppiata e triste Esther, da vita ad un personaggio meno superficiale di quello che appare all'inizio, ma anche il resto del cast non è male, con menzione speciale per una Brie Larson che non apre bocca per quasi tutto il film ed esplode nel finale con le parole più vere pronunciate nella pellicola. C'è chi dice che Joseph Gordon - Levitt avrebbe potuto fare di più e sono d'accordo, perché l'assunto di Don Jon, nonostante tutto il clamore scatenato dalla componente porno, è un po' banale, ma secondo me come opera d'esordio è decisamente gradevole (se non si è dei geni come Anderson o Quentin è inutile essere troppo pretenziosi o seri al primo tentativo, si rischia di venire ricordati solo per l'arroganza e l'autocompiacimento) e per una serata poco impegnata, o per ridere della demenza che vi circonda, è a dir poco perfetto.


Di Joseph Gordon-Levitt (regista, sceneggiatore e interprete di Jon), ho già parlato qui. Scarlett Johansson (Barbara) e Julianne Moore (Esther) le trovate invece ai rispettivi link.

Glenne Headly interpreta Angela, la madre di Jon. Americana, ha partecipato a film come Dick Tracy, L'ombra del testimone, X-Files: Il film, Babe va in città e a serie come E.R. Medici in prima linea, Monk, Grey's Anatomy e CSI. Ha 58 anni.


Tra gli altri attori, Tony Danza, che interpreta Jon Sr., padre di Jon, è stato uno dei protagonisti della serie cult Taxi mentre la citata Brie Larson ha partecipato a Scott Pilgrim vs. The World col ruolo di Envy Adams. E con questo chiudo qui... ENJOY!

24 commenti:

  1. Interessante la tua lettura del film.
    Comunque, esordio molto promettente, per quanto acerbo.

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  2. Il ragazzo non solo è un bravo attore ma promette bene come regista.

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    1. Già, spero di vederlo presto con qualcosa di più "impegnato"!

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  3. a breve lo vedrò pure io, appena il mulo finisce di lavorarselo :D

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  4. film ottimo anche perché fa quello che una buona commedia deve fare: far ridere un sacco (o almeno con me e te è riuscito)

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  5. Ho riso parecchio pure io, anche perchè il giovine mimava qualunque tortura da infliggere a quella figadilegno della Scarlett!
    E bravo Joseph, per me bellissimo anche da tamarro :)

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    1. Io lo preferisco un po' più mingherlino, ma era perfettamente nel personaggio!

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  6. tocca che lo vedo sto benedetto film, ne parlan tutti benissimo

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  7. Bell'analisi :) forse non sono entusiasta come te, però pure io ho saputo gradirlo! Sono curioso di vedere cosa combinerà in futuro Levitt come regista, magari con più esperienza e un ciccinino di coraggio.

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    1. Grazie :)
      Sì, speriamo che Joseph non si fermi qui!

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  8. Pure io attendo questo film... per problemi miei non sono riuscito ancora a vederlo, spero esca in città (anzi, vado subito a vedere se è uscito, e la prossima settimana mi fiondo...).

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    1. Speriamo lo abbiano tenuto... con l'abbondanza di film natalizi che usciranno ho un po' paura.

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  9. Vorrei vederlo, in effetti, mi ha incuriosito parecchio fin dalla prima volta che ho visto il trailer... è difficile resistere a Joseph, anche quando fa il regista, anche quando fa il tamarro...:-)

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    1. Guardalo appena riesci, è divertentissimo e molto bello!

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  10. divertentissimo nella sua ciclicità e Jon Martello jr è irresistibile...

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  11. Che film strano!
    Ero partito con i più grandi pregiudizi del mondo, poi mi sono totalmente ricreduto.
    E' strano... non so come dire :)

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