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venerdì 22 gennaio 2016

Revenant - Redivivo (2015)

Dopo mesi di hype devastante (ma mai quanto quello per The Hateful Eight, sappiatelo) martedì sono andata a vedere Revenant - Redivivo (The Revenant), diretto e co-sceneggiato nel 2015 dal regista Alejandro González Iñárritu e tratto dal romanzo omonimo di Michael Punke, nonché candidato a 12 premi Oscar. Quello che segue è il post più sincero che io abbia mai scritto, mi spiace.


Trama: dopo essere stato ridotto in fin di vita da un orso, l'avventuriero Hugh Glass viene costretto a testimoniare impotente all'omicidio del figlio e in seguito viene abbandonato dai suoi compagni, semi-sepolto nella terra. Riuscito miracolosamente a sopravvivere, Glass giura vendetta...



Se io dichiarassi su questo infimo blog che Revenant è un film brutto meriterei di venire lapidata. Revenant è un film bellissimo, anzi, splendido, tecnicamente parlando. Credo che solo un sasso potrebbe rimanere indifferente davanti alla tecnica registica di Iñarritu, la cui cinepresa riesce a danzare sulle acque limpide di un fiume prima di risalire fluida a mostrare le fronde di imponenti alberi tanto da darmi l'illusione di trovarmi davvero in un bosco e sentirne il profumo e l'aria fresca sul viso. Il freddo delle nevi semi-perenni, la durezza della terra brulla, la disperazione e il senso di oppressione di spietati paesaggi immersi in un bianco abbacinante, l'odore disgustoso delle carcasse in putrefazione, la sensazione della vita che scivola via col sangue e la violenza, il sollievo doloroso dei ricordi e quello illusorio dei sogni, tutto viene portato sul grande schermo con perizia mirabile dal buon Iñarritu, coadiuvato dalla splendida fotografia di Emmanuel Lubezki. 'sti due cristiani hanno filmato solo pochissime ore al giorno, hanno volutamente ricercato la luce naturale per non venire meno al realismo tanto desiderato, hanno dovuto spostare il set dal Canada all'Argentina meridionale quando i venti balzani hanno fatto alzare le temperature a livelli primaverili, come farei a disprezzare anche solo UNA sequenza di Revenant o a liquidarla come mera esibizione di bravura? E vogliamo parlare di Leonardo Di Caprio? La sofferenza, il sudore, il sangue, l'incapacità di parlare, l'essere costretto a mangiare bisonte crudo, a strisciare come la più vile delle creature, la fredda determinazione di vendicarsi in quegli occhi di ghiaccio segnati dal dolore, l'onere di portare sulle spalle praticamente tutto il film... oddio, è vero che Tom Hardy col suo bastardissimo Fitzgerald se lo mangia a colazione, soprattutto per la malvagità da "non ho nulla da perdere" che gli schiaffa in faccia sul finale, ed è ancor più vero che i miei occhi erano tutti per un Domhnall Gleeson mai così bello e consapevole della sua presenza scenica, ma Di Caprio è bravo, anzi, bravissimo. Certo, non bravo ai livelli "perchéCCristianimentonongliavetedatounOscar?" di The Wolf of Wall Street e Django Unchained ma è molto bravo. Ma. Però.


Ma. Ma come Malick. Perché se Malick mi mostra i dinosauri e gira un film di tre ore con cinque minuti totali di dialogo piango come un vitello ringraziando ogni Divinità per la Bellezza commovente che scorre sullo schermo e se Iñarritu riprende gli alberi che si muovono o un meteorite che solca il cielo mi ritrovo ad alzare così tanto le sopracciglia da temere di rimanere paralizzata, pur riconoscendone la bravura? Malick, Malick ho pensato, Buñuel, Dalì e le loro formiche, Kubrick e il terrore serpeggiante in un labirinto di ghiaccio e neve, Han Solo che usa per la prima ed unica volta la spada laser, Tarantino che balla Don't Let Me Be Misunderstood mentre La Sposa e O-Ren si affrontano nel giardino innevato della House of Blue Leaves; ho pensato a tutto questo e mi è venuto da piangere sì, ma per il diludendo. Vedere Revenant è come guardare una puntata di Man vs. Nature diretta da tutti i registi che ho nominato sopra, con Di Caprio nei panni di Bear Grylls e nelle mani degli sceneggiatori il Manuale delle giovani marmotte da una parte e il bignami del dramma di frontiera nell'altra. Hugh Glass affronta tutto con dolore e sofferenza ma prendendosi anche il tempo di mostrare allo spettatore tutti i vari step della sua resurrezione, ogni cosa di cui si è cibato, tutti i rimedi casalinghi per suturare ferite mortali, cosa fare in caso di tempesta di neve/ghiaccio/vento (se il cavallo si sfrocia giù da un dirupo e voi no, usate il cavallo come un Pisolone, ricordate!), ecc. ecc., senza un minimo di sentimento. Le immagini oniriche servono solo per far capire allo spettatore l'impotenza dell'uomo in balia della Natura o della Divinità, il contrasto tra un Di Caprio spirituale e un Tom Hardy col padre che identifica Dio in uno scoiattolo grasso e poi se lo mangia sono da bignami della sceneggiatura quasi quanto il fastidioso binomio "protagonista bianco ma buono perché favorevole al meltin'pot razziale/altri bianchi cattivi perché odiano gli indiani", insomma, tutto va avanti come ci si aspetterebbe da una pellicola di questo genere. Dov'è la nevrotica disperazione che tanto mi aveva fatto amare Birdman, l'originalità di visioni che si fondono con la realtà senza confini né limiti? Qui non ho percepito nulla di tutto questo e la bellezza si è fermata agli occhi senza arrivare al cuore, tanto che le lacrime e la rabbia che avrebbero dovuto farmi soffrire con Di Caprio sono state sostituite da risate (troppe) e un po' di dispiacere per il destino toccato ad alcuni personaggi secondari. Le due ore e mezza di film scorrono ma le uniche cose che mi rimarranno in mente da qui alla fatidica notte degli Oscar saranno l'interpretazione di Domhnall Gleeson, la colonna sonora di Ryuichi Sakamoto e il violentissimo scontro finale tra Di Caprio e Hardy quindi mi spiace ma quest'anno il mio tifo andrà ad altri!


Del regista e co-sceneggiatore Alejandro González Iñárritu ho già parlato QUI. Leonardo Di Caprio (Hugh Glass), Tom Hardy (John Fitzgerald), Domhnall Gleeson (Capitano Andrew Henry) e Lukas Haas (Jones) li trovate invece ai rispettivi link.


Will Poulter, che interpreta Bridger, avrebbe dovuto interpretare Pennywise il clown nel nuovo adattamento cinematografico di It ma siccome il progetto è in stallo credo che l'ingaggio sia ormai saltato. Revenant - Redivivo è candidato a 12 Oscar tra cui, ovviamente, quello di miglior attore protagonista; per partecipare, Leonardo Di Caprio ha rinunciato a interpretare il ruolo di protagonista in Steve Jobs e si troverà quindi a gareggiare proprio contro Michael Fassbender la notte degli Oscar. Sean Penn è stato invece il primo attore scelto per il ruolo di Fitzgerald ma ha dovuto rinunciare a causa di altri impegni mentre il "rimpiazzo" Tom Hardy ha dovuto abbandonare Suicide Squad a causa dell'immensa mole di lavoro richiesta dalle riprese di Revenant. Il film di Iñárritu è liberamente tratto dal romanzo Revenant di Michael Punke, basato sulla vera storia dell'avventuriero Hugh Glass che già aveva ispirato nel 1971 il film Uomo bianco va' col tuo Dio. Personalmente, credo proprio che recupererò questa pellicola per pura curiosità; a voi, se Revenant fosse piaciuto consiglio di guardare La sottile linea rossa, Oldboy, Kill Bill e Il gladiatore. ENJOY!

43 commenti:

  1. Curioso, perchè io la stessa sensazione di privazione l'avevo avuta con Birdman, per non parlare dell'immensamente sopravvalutato The tree of life. ;)

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    1. Non so che dire, non è arrivato al mio cuoricino mentre gli altri due mi avevano molto emozionata. Ma in soldoni a te è piaciuto invece?

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  2. Mi sembra di sentire già la caffettiera che si scalda XD
    Noi Birdman l'avevamo trovato freddissimo emotivamente,benchè tecnicamente ottimo,questo già è lunghissimo,e leggo dappertutto che trasmette poco...mah voglio vederlo lo stesso,speriamo bene.
    Spero che si veda abbastanza il mio adorato Domhall Gleeson,almeno <3 (quanta roba è coi capelli lunghi e la barba?tanta,tantissima!)

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    1. A sto giro secondo me la caffettiera esplode XDXD
      Domhnall si vede molto ma non abbastanza ahimé! Ed è belliFFimooo *___*

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    2. Mi è piaciuto da morire,ed incredibilmente anche al Khal!Molto molto appassionante,stavolta anche la regia mi è piaciuta,meravigliosi paesaggi,interpretazioni intensissime,e Domhall bellissimo <3

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    3. Meglio così allora, io davvero non ho avuto nulla da questo film e un po' mi spiace :(
      Ma Domnhall tutta la vita!! :D

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    4. Io preferirei avere qualcosa da Domhall in persona,anzichè da questo film,ma pazienza XD

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    5. Ma l'hai visto Brooklyn? Come fa lei a resistergli, comeee??? T___T

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    6. Non l'ho ancora visto,me l'ha sponsorizzato talmente tanto Ford che probabilmente lo farò.Non sapevo che c'era Domhalluccio mio però!Questo gli fa scalare la lista delle robe da recuperare di bruttissimo XD

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  3. anche Laulilla ha provato la stessa situazione di diludendo; mi ha chiesto se può restare mia amica... MA CERTO CHE SIAMO AMICI e pensa che mondo noioso sarebbe se a tutti piacesse lo stesso film
    l'unica cosa che piace a tutti sono i lingotti d'oro (e anche i diamanti ben tagliati hanno un alto indice di gradimento)

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    1. Secondo me anche la pizza ha il suo perché! Scherzi a parte, è bello che questo film stia spaccando il pubblico in due :P

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  4. In effetti i commenti che inizio a sentire in giro sono tutti abbastanza delusi, forse c'erano troppe aspettative.

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    1. Io ho letto anche di persone soprattutto entusiaste ma probabilmente io avevo davvero troppa aspettativa :(

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  5. Non ho ancora visto il film ma il tuo mi pare un pezzo molto sincero e ben fatto. Per quanto riguarda il tifo al momento il mio corazon (ma debbo ancora vedere parecchia roba) batte per il magnifico Eddie Redmayne di The Danish Girl.

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    1. The Danish Girl lo aspetto con trepidazione. Comunque anche Fassbender in Steve Jobs è tanta roba, eh!

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  6. Anche per me un film esteticamente splendido, ma che comunque lascia addosso un'enorme sensazione di diludendo e di occasione mancata...
    Tristezza. :(

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    1. Eh un po'. Sarà che ci aspettavamo IL Capolavoro?

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  7. tutta bellezza e contenuto di default, il cinema è anche questo... anche io dubbioso su più punti ma alla fine è da vedere...

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    1. Sì, non lo nego, anche "solo" per l'incredibile bellezza delle immagini! Però è come se mancasse qualcosa...

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  8. Purtroppo per me il film non è stato neanche di quelli che scorre via, vista la noia che mi ha attanagliato in più punti, e dico purtroppo perchè come per te davanti alla bellezza di regia, fotografia e interpreti, mi aspettavo l'emozione, il capolavoro.
    Davvero un peccato, e mi hai fatto ricordare quanto vorrei un pisolone (senza dover scuoiare un cavallo, però).

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    1. Ecco, fortunatamente io non l'ho trovato affatto noioso, alla fine delle due ore e mezza mi sono stupita! :)

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  9. Ma lo accetti un bacione a schiocco in guancia per il Pisolone? Best Cita-Giudizo evva, su questo film!!!! Xd

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    1. Il momento Pisolone è stato un attimo di ilarità totale e mi vergogno a dirlo, sembravamo dei bambini scemi davanti a un film di Zalone! XD

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    2. Idem noi col pezzo della cascata in pieno flashback /citazione de "Le follie dell'Imperatore" XD

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  10. Sai già. Concordiamo, soprattutto sullo straordinario lato visivo e sul gelo delle emozioni. Come Beatrix, tifo Redmayne, impressionante. Fassbender, però, non l'ho ancora visto. ;)

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    1. Redmayne non mi aveva fatta impazzire l'anno scorso ma quest'anno mi ha conquistata fin dal trailer. Fassbender tantissima roba, finalmente una biografia interessante e cattivella, per quanto un po' viziata da un raddolcimento finale...

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  11. Che dire, spero di non pensarla come te! Lo guarderò nel fine settimana :)

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    1. Spero davvero possa entusiasmarti fino in fondo! :)

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  12. aiuto... vado domani, ma non ho letto nemmeno un giudizio positivo uno :-(

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    1. Davvero? Io ne ho letto parecchi! Alla fine ti è piaciuto?

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  13. Letto tutto di un fiato.
    Penso che a Revenant gli manchi l'anima. Sa mostrare la stanchezza, la disperazione e la spossatezza fisica.. quella ci riesce benissimo.
    Però manca quel qualcosa che ti fa entrare nel dramma dei personaggi. Rimani sempre distante... E' freddo come la neve del film.
    Lo giudico un ottimo film, ma non perfetto.

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    1. PS: ma sai che ho il timore che "The Hateful Eight" sia un "Revenant 2.0" come risultato finale.
      Spero di sbagliarmi :S

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    2. The 8ful8 vado a vederlo sabato. Se fosse così mi sentirai urlare come un'aquila per il dolore, ma ne dubito. Quanto a Revenant... scena del cavallo a parte, l'ho già quasi dimenticato!

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  14. Ottima recensione come sempre....mi trovo d`accordo al 1000%!Film ottimo tecnicamente,ma che sfiora appena il cuore dello spettatore.Visto che all`inizio citi The Hateful Eight,che ho avuto la fortuna di vedere,mi sento di dirti che naturalmente e` un film con obiettivi diversi,ma che ha anche superato le mie gia` alte aspettative!

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    1. Grazie dei complimenti e per la rassicurazione, ma da Quentin non mi aspettavo niente di meno!

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  15. A me è sembrato un esercizio di stile. Ce ne fossero di cose del genere, per carità. Però l'ho sin da subito trovato un film che vorrebbe essere ma non è, in musica si direbbe una cover band, brava ma con le canzone degli altri (per certi aspetti si potrebbe fare lo stesso discorso per Star Wars).
    A pensar male si fa peccato, ma a me da l'idea che si siano messi al tavolino e abbian detto "ok vinciamo un po' di Oscar!".

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    1. Eppure il tuo pensiero un po' rispecchia il mio e temo che The Revenant farà incetta di Oscar. Peccato, perché tutti i coinvolti a mio avviso hanno fatto di meglio...

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  16. Per me un ottimo lavoro anche a livello di trama. Le emozioni mi sono arrivate eccome, nonostante talvolta possa risultare un po' freddo.

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    1. Il bello del Cinema è che parla alle persone in modi diversi e personalissimi :) Sono contenta ti sia piaciuto!

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  17. Direi che la pensi esattamente come me. Visivamente bellissimo ma ti lascia un senso di vuoto allucinante a fine visione.

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  18. Ah io Birdman lo avevo adorato ma forse quello era l'effetto Keaton :D

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