In questi giorni è uscito in Italia 10 Cloverfield Lane, apparentemente sequel dell'acclamato Cloverfield e diretto dal regista Dan Trachtenberg.
Trama: dopo un incidente, la giovane Michelle si ritrova chiusa in un bunker di proprietà del corpulento Howard. L'uomo, convinto che il mondo esterno sia stato devastato da una catastrofe nucleare, è ben deciso a non fare uscire né lei né l'altro prigioniero del rifugio, Emmett...
Come al solito quando mi capita di vedere i film, soprattutto quando si parla di opere molto recenti, non sto a documentarmi molto in merito, non solo per evitare spoiler ma anche per non copiare involontariamente il pensiero di qualche recensore degno di tale nome. E' per questo motivo che la visione di 10 Cloverfield Lane mi ha lasciata abbastanza perplessa. Sinceramente, mi aspettavo infatti di trovarmi davanti un film "di mostri" solo parzialmente ambientato in un bunker mentre la pellicola di Dan Trachtenberg è un thriller claustrofobico dove ciò che succede all'esterno conta fino ad un certo punto. Volete la verità? In pratica 10 Cloverfield Lane è la brutta copia di The Divide, con molti meno personaggi, tra l'altro ben poco interessanti, e, peggio ancora, molta meno follia; l'ora e mezza di durata pesa come un macigno tra dialoghi di una banalità sconcertante, silenzi protratti, ambienti sempre uguali e qualche imprevisto a spezzare la precaria routine dei tre ospiti del bunker. Cloverfield era interessante e si differenziava dalla miriade di found footage realizzati fino a quel momento perché aveva il coraggio di non mostrare praticamente nulla e di forzare lo spettatore ad immaginare, coinvolgendolo in un crescendo di tensione che deflagrava in un finale cattivissimo, mentre 10 Cloverfield Lane si rifugia nella sicurezza del "già visto", mettendo in piedi una storia fatta di psicosi da operetta, sindromi di stoccolma e qualche riferimento al film di Matt Reeves (riferimenti che, se non conoscete la pellicola a menadito o se non l'avete vista giusto qualche giorno fa, sicuramente non riuscirete a cogliere, un po' com'è successo a me) gettati lì a mo' di contentino. Anche in questo caso il finale è abbastanza interessante, o per meglio dire furbo, tuttavia è un po' poco per salvare una pellicola assolutamente non necessaria.
Ora, voi direte: cavolo, c'è John Goodman. E normalmente io vi risponderei: avete ragione, l'adorato ciccionetto salva la baracca. Magari. Purtroppo anche Goodman, di solito poco meno che eccelso, stenta a far decollare un personaggio che si affossa ad ogni minuto che passa, trincerandosi dietro silenzi minacciosi oppure profondendosi in imbarazzanti siparietti atti a sbattere in faccia allo spettatore, se fosse così scemo da non averlo capito dopo le prime sequenze, che "qualcosa non va!11!1111!!!". Un po' meglio la Winstead, eroina cazzutissima con l'interessante hobby della sartoria, probabilmente l'unico motivo di interesse che un uomo potrebbe trovare guardando 10 Cloverfield Lane, ma purtroppo alla protagonista è stata affiancata una spalla di rara mollezza, un personaggio che sarebbe andato bene giusto in un film di Kevin Smith ambientato negli anni '90, magari per essere preso a ceffoni da Jay e Silent Bob. Non c'è empatia verso i protagonisti, non c'è l'ansia nel sapere quale sarà il loro destino e, quel che è peggio, nelle poche scene che dovrebbero effettivamente uccidere lo spettatore con un senso soverchiante di claustrofobia non c'è nemmeno quello. Il finale probabilmente ha consumato l'intero budget messo a disposizione dei realizzatori ma, dopo tutto ciò che è stato mostrato prima, pare davvero attaccato con la colla, giusto per svegliare un pubblico ormai addormentato dalla camurrìa. A costo di essere ripetitiva, torno a pensare a The Divide e alle splendide immagini che accompagnavano la letterale rinascita della protagonista, in un afflato di poesia e personalità di cui, ahimé, questo 10 Cloverfield Lane è dolorosamente privo.
Di John Goodman (Howard), Mary Elizabeth Winstead (Michelle) e Bradley Cooper (la voce di Ben) ho già parlato ai rispettivi link.
Dan Trachtenberg è il regista della pellicola, al suo primo lungometraggio. Americano, anche sceneggiatore e attore, ha 35 anni.
John Gallagher Jr. interpreta Emmett. Americano, ha partecipato a film come Margaret e Hush. Ha 32 anni e un film in uscita.
10 Cloverfield Lane, nato come una sceneggiatura completamente indipendente, è, a detta del produttore J.J. Abrams, un "consanguineo" di Cloverfield, al quale è collegato da un sacco di riferimenti, tuttavia non è un prequel né un sequel, quindi non è necessario guardare il film di Matt Reeves per capirlo o apprezzarlo; se comunque 10 Cloverfield Lane vi fosse piaciuto recuperatelo (anche perché pare non sia finita qui...) e aggiungete Misery non deve morire e The Divide. ENJOY!
MI ispirava davvero poco e adesso ne ho la conferma...passo...
RispondiEliminaSe è così, mi sa che passo anch'io.
RispondiElimina@Beatrix & Ford: Magari poi a voi piace. Io mi aspettavo tutt'altra cosa ma anche come thriller claustrofobico a mio avviso vale poco. Però è un'opinione personalissima :)
Eliminamah... a me "Cloverfiel" era piaciuto e pure molto, ma questo non so se vederlo, dato che ne parlate tutti abbastanza maluccio...
RispondiEliminaL'importante è che non ti aspetti un film simile a Cloverfield!
EliminaPeccato, a me Cloverfield era abbastanza piaciuto e speravo che questo fosse simile.
RispondiEliminaAhimé no. Atmosfere "simili" si hanno solo verso il finale che, come ho detto, sembra appiccicato con lo sputo.
EliminaNon avevo voglia di vederlo già prima,figurati adesso XD
RispondiEliminaSe già mancava la voglia non sarò io a convincerti :P
EliminaIo sarei anche andata a vederlo, ma il mio multisala lo ha allegramente dimenticato, perciò ho dovuto ripiegare su Il libro della giungla, di cui parlerò a breve.
RispondiEliminaSe le cose stanno così, manco lo recupero.
Ah beh anche il mio ma ho rimediato XD
EliminaIl libro della giungla invece tanta roba!
Cloverfield quando lo vidi ne fui entusiasta, è stato uno dei primi con la tecnica della telecamera mobile, veramente bello...questo se non sbaglio non è così, ma soprattutto, senza mostri che senso ha?
RispondiEliminaDiciamo che sul finale "completa" Cloverfield e getta le basi per eventuali sequel, il collegamento sta tutto lì. MA è un film diverso. E' uscita oggi anche la recensione de I 400 calci, molto migliore della mia, spiegano molto bene la faccenda anche se ci sono un po' di spoiler :)
EliminaNon mi aspettavo un sequel di Cloverfield... Nonostante tutto, lo vedrò per curiosità. Ma non mi aspetto nulla
RispondiEliminaNon è proprio un sequel, è una sorta, come direbbe il Doc Manhattan, di "fratocugino". Fammi sapere come ti è sembrato!
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